Dic 20

Approvato dal consiglio comunale di Oristano il Bilancio di previsione.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Bilancio di previsione 2024-2026. Dopo la presentazione dell’assessore al Bilancio Luca Faedda, nella seduta del 5 dicembre, ieri ampio spazio al dibattito e alla votazione finale.

Il primo intervento è stato quello del presidente della Commissione Bilancio, Luigi Mureddu, che ha relazionato sui lavori e sul voto favorevole dell’organismo consiliare.

Umberto Marcoli (Oristano più): “È innegabile che su questo bilancio vi sia stato un cambiamento rispetto alla scorsa sessione. Accogliamo positivamente il fatto che la maggior parte degli emendamenti presentati nella sessione precedente siano stati accolti, ma è importante esaminare a fondo le criticità e le opportunità che questo bilancio comporta. L’uso dei mutui per i lavori di sistemazione stradale prima di tutto: l’indebitamento per interventi infrastrutturali deve essere attentamente ponderato, soprattutto quando esistono alternative regionali, nazionali e altre tipologie di finanziamento che non incidono sul bilancio comunale. Le società partecipate: preoccupa la situazione che sta vivendo la Oristano Servizi. Dobbiamo prestare attenzione al rilievo dei revisori dei conti sull’indebitamento della società che attualmente sta attraversando acque agitate. La sua capacità di gestire in modo efficace il versante pubblico è messa in discussione, specialmente considerando le condizioni attuali della città. Le partecipate svolgono un ruolo importante nell’erogazione di servizi essenziali ai cittadini e nella gestione delle risorse pubbliche. Pertanto, è fondamentale che siano gestite in modo responsabile e trasparente. Questa situazione solleva domande importanti sulla gestione finanziaria dell’azienda. Passando a un altro tema di grande rilevanza, vorrei soffermarmi sull’’ambiente e la sostenibilità. Oristano ha il potenziale per diventare un modello di sostenibilità, ma è necessario pianificare con attenzione e sfruttare al massimo le risorse disponibili. Apprezzo l’attenzione dedicata alla valorizzazione delle attività culturali e del museo giudicale. La cultura è un elemento fondamentale dell’identità di una città, e investire in questo campo può portare a un arricchimento culturale e turistico significativo. La promozione turistica è un altro aspetto importante. Tuttavia, manca una visione chiara su come diventare una vera destinazione turistica. Siamo favorevoli allo sviluppo dell’iLab Food, ma sarà fondamentale la costruzione del nuovo mercato. Tuttavia, non possiamo ignorare i ritardi nei lavori pubblici. La tempistica di realizzazione è fondamentale, e spero sinceramente che i lavori di Torre Grande non vengano conclusi in ritardo. Infine, desidero sottolineare la mancanza di una chiara programmazione per l’accesso ai fondi regionali, al Pnrr, al Piano Strategico Regionale e ai fondi di coesione”. “Vorrei sottolineare – ha concluso Marcoli – l’importanza dell’ufficio di piano e programmazione che svolge un ruolo cruciale nell’indirizzare l’intera pianificazione strategica e nell’assicurare che le risorse siano utilizzate in modo efficiente e mirato ed è fondamentale per il successo e lo sviluppo sostenibile della città. Investire in un ufficio di piano che si occupi della programmazione è fondamentale per affrontare le sfide attuali e future. Questo potenziamento è una mossa strategica per garantire che Oristano abbia una pianificazione solida e una visione chiara per il suo futuro”.

Carla Della Volpe (Oristano più): “Sicuramente l’eliminazione del disavanzo è il dato più rilevante di questo bilancio di previsione. C’è da dire però che lo squilibrio di bilancio si evita grazie alle somme erogate dalla Regione. I 3 milioni e mezzo di euro messi in campo dall’Assessorato agli Enti Locali per le maggiori spese correnti e servizi indispensabili per la collettività, oltre che per la copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità, sono oro colato per le casse comunali. A proposito di dubbia esigibilità, diversi incassi previsti non si sono concretizzati generando delle sopravvenienze passive: penso ad esempio alla lotta all’evasione Imu, alla tassa di soggiorno, anche i proventi dell’impianto fotovoltaico e quant’altro. Su questo bisognerà prestare più attenzione. In generale dico che bisogna uscire dalla logica del compitino e iniziare a fare un salto di qualità nella programmazione. E a proposito di programmazione di medio-lungo periodo, andiamo a cercare altre risorse. Già in questo momento complice l’imminente campagna elettorale che abbiamo davanti e l’avanzo di spesa nelle casse della Regione è arrivato un importante finanziamento da due milioni e mezzo di euro per il mercato civico di via Mazzini. Non ci è ancora chiaro che tipo di progetto si potrà fare: un nuovo progetto o dovrà permanere la progettazione esistente. Su questo e sul resto chiediamo coraggio e chiediamo anche condivisione”. “È partito il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 e le risorse regionali sono ingenti – ha proseguito -. Abbiamo chiesto con forza di rafforzare l’ufficio Europa, si sarebbe dovuto fare dal giorno dopo le elezioni, ma dopo 18 mesi ancora non abbiamo una struttura di questo tipo. Una città come la nostra non può prescindere da uno strumento di fondamentale importanza per uno sviluppo locale innovativo, intercettando, partecipando e gestendo bandi e avvisi pubblici di vario livello. La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano di incentivazione alla diffusione di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, alle comunità energetiche rinnovabili. Avrete sicuramente visto lo stanziamento della Regione di 10 milioni di euro aggiuntivi da destinare ai comuni per l’avviamento delle Cer. Abbiamo votato all’unanimità una mozione in quest’aula. Lavoriamoci seriamente. Voliamo più alto, solleviamo l’asticella”.

Efisio Sanna (Oristano più): “La vostra programmazione è carente, se non fosse per il Pnrr mancherebbe tutto e in particolare la modernità. Non cambiate lo stile e i paradigmi della costruzione del documento di programmazione. La grottesca crisi di alcuni mese fa, che si è conclusa con una grottesca far finta di niente, pensavamo fosse servita a favorire uno scatto, un cambio di passo. Da tempo vi proponiamo una brande apertura per la città e con la città. Siamo convinti che in questa città ci sono energie che andrebbero coinvolte, ma la condivisione non vi appartiene. Vi abbiamo dovuto suggerire, quasi obbligare, a convocare gli stati generale del terzo settore in occasione della modifica del regolamento del terzo settore. Nella costruzione di questo bilancio non sono state coinvolte le varie articolazioni della città, tante energie, le forze vive. Questo è un segno di incoerenza politica rispetto a quanto è stato detto la scorsa estate durante la crisi. Noi non ci tiriamo indietro rispetto alle responsabilità della politica, ma la maggioranza ha il potere di assumere delle scelte e di governare: quando la città non viene coinvolta si crea delusione e disinteresse da parte dei cittadini. Negli anni abbiamo assistito al restringimento degli spazi di discussione che ha provocato scetticismo e disillusione. La stanchezza democratica colpisce il cuore della democrazia. Occorre coinvolgimento dal basso per progettare il futuro della città”. “Nella Oristano servizi – ha poi detto Sanna – sono state lottizzate anche le figure tecniche, segno della peggiore lottizzazione mai avvenuta in questa città. La politica in città è debole, non suggerisce un chiara direzione. Le mancette elettorali della Regione vanno condannate. Vi rimandiamo indietro questo bilancio perchè privo del necessario confronto con la città. La nuova programmazione europea è un banco di prova importantissimo su cui siamo pronti a fornire tutto il nostro leale sostegno. Ribadiamo il giudizio negativo su questo bilancio”.

Sergio Locci (Aristanis): “Con approvazione del bilancio 2024-2026 si conclude un percorso segnato per una pubblica amministrazione. Segnato da precedenti atti come il DUP. Questo bilancio è la cornice di una previsione politica che si traduce negli stanziamenti necessari per realizzare le opere volute dalla volontà politica. Mi voglio soffermare su alcuni aspetti che mi hanno colpito. Il primo è quello sui servizi a domanda individuale: le entrate non coprono le spese. Tralascio i servizi essenziali come asili nido e scuole, ma cito mercati, impianti sportivi e sale conferenze che sono servizi a domande individuale che non vengono coperti dalle entrate. Dal punto di vista politico non possiamo fare a meno di risolvere il problema delle gestioni, ad esempio degli impianti sportivi sui quali si stanno investendo importanti risorse”. Locci ha poi toccato il tema delle spese legali: “Abbiamo una previsione di bilancio di 142 mila euro di spese. Non sarà il caso di potenziare l’ufficio legale? C’è un contenzioso molto alto che va ricondotto a una sfera di accettabilità per gli alti costi che comporta”. “Il finanziamento del mercato è una cosa importante – ha detto ancora Locci -. Chiedo la definizione veloce delle modalità di utilizzo di queste risorse, è una priorità. Il mio voto sarà di astensione”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Abbiamo due concetti diversi di condivisione che non può essere chiesta a posteriori”.

Davide Tatti (Prospettiva Aristanis): “Questo bilancio non tratta in maniera concreta temi come lo sport e il verde. Siamo fortemente critici. Considerando il limbo in cui ci siamo trovati, volenti o nolenti, Prospettiva Aristanis si astiene dal voto”.

L’assessore al Bilancio, Luca Faedda, ha replicato, evidenziando che “…con la logica di condivisione questa maggioranza ha voluto recepire, là dove era possibile, i suggerimenti della minoranza. Sul Pnrr abbiamo voluto cogliere tutte le opportunità che si sono presentate, faremo lo stesso con la nuova programmazione europea. Dire che dalla Regione abbiamo ricevuto poco non è corretto, basterebbe dire del finanziamento del mercato per evidenziare l’importanza di quanto abbiamo ricevuto dalla Regione in questa fase”. Rispondendo alle osservazioni emerse durante il dibattito ha spiegato che “è necessario esternalizzare le gestioni, dobbiamo e vogliamo prendere questa strada. Voglio però sottolineare che è importante che il 19 dicembre l’amministrazione riesca ad approvare il bilancio dando risposte alle tante esigenze della città, a cominciare dal mantenimento inalterato della pressione fiscale”.

La chiusura è stata affidata al Sindaco Massimiliano Sanna: “Voto con soddisfazione questo bilancio. Nessuno ha rimarcato l’importanza dell’approvazione del bilancio nei tempi giusti, prima del nuovo anno. Da quanti anni non accadeva? Questo è un gran successo e ringrazio gli uffici e la commissione per il lavoro fatto. Ci sono amministrazioni che hanno approvato il bilancio 2023-2025 a novembre, noi stiamo approvando il 2024-2026. Abbiamo puntato a risanare il bilancio ed è fondamentale per un Comune che vuole puntare al futuro – ha detto ancora il sindaco -. È grave che nessuno abbia voluto sottolineare questo fatto. Che sia avvenuto con l’aiuto della Regione, che con 5 milioni e mezzo ci consente di andare avanti con serenità, poco importa. Importa il risultato. Con il Pnrr stiamo affrontando molti temi importanti per il futuro, riqualifichiamo quello che abbiamo, strade e marciapiedi che non si fanno da 40 anni. Continuerò a investire su strade e marciapiedi: un milione 300 mila euro nel 2023, un milione 800 mila euro nel 2024. Questa città va risistemata, partendo da quello che c’è. Con il contributo regionale ci avviamo a risolvere anche il problema del mercato. Questo è un bilancio che dà una svolta a questa città”.

Nella seduta di ieri, il consiglio comunale ha affrontato anche una interpellanza e ratificato una delibera di giunta per la variazione al bilancio di previsione 2023, per l’istituzione di un nuovo capitolo per utilizzare le risorse del finanziamento ministeriale di 6 mila euro per la migrazione dei dati elettorali nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente.

L’interpellanza dei consiglieri Federico, Daga, Della Volpe, Sanna, G.Obinu, Marcoli, M.Obinu, Marchi sulle problematiche legate agli imminenti lavori di riqualificazione del Porto turistico di Torre Grande è stata illustrata da Francesco Federico (Oristano democratica e possibile).

Al termine della prossima primavera – ha detto Federico – dovrebbero avere inizio i lavori di riqualificazione del Porto turistico di Torre Grande con il rifacimento delle banchine e dei pontili in cemento armato, oltre la sostituzione di quelli galleggianti, e la nuova realizzazione di diversi impianti a servizio della struttura – ha detto Federico -. I lavori dovrebbero durare 490 giorni e in questo lasso di tempo è necessario liberare dalle barche le banchine e gli specchi acquei del porto turistico. Si sarebbero già intraprese interlocuzioni con la Capitaneria di Porto per il trasferimento della flotta peschereccia al Porto industriale. Per le circa 400 imbarcazioni da diporto non vi è ancora al momento alcuna certezza sulle possibili soluzioni alternative. Si interpellano il sindaco e la giunta per conoscere su quali soluzioni stanno lavorando riguardo le centinaia di imbarcazioni da diporto oggi ospitate nel Porto Turistico di Oristano e come verranno gestiti i rinnovi dei contratti di ormeggio in essere e in scadenza il 31 dicembre”.

“Si fa riferimento a comunicazioni di cui non si ha notizia – ha risposto l’assessore al Turismo Luca Faedda -. I lavori alla struttura portuale, estetici e infrastrutturale, sono indispensabili e il Comune già da anni segue questo problema. Anni fa fu presentato un progetto preliminare, con soluzioni progettuali francamente non condivisibili. Ci si adoperò per avere le risorse e la giunta Lutzu successivamente affidò la progettazione definitiva per il Porto turistico e pescatori. Sottolineo che la presenza della flotta da pesca consente l’apertura del porto. Senza i pescatori il porto sarebbe chiuso già da anni. Oggi abbiamo due progetti: uno per i lavori per impianti a terra (finanziamento con 5 milioni e mezzo poi adeguato a 7 milioni) e uno per il dragaggio e ampliamento del porto. Il primo progetto per lavori a terra (impianti antincendio, idrico e sottoservizi) è affidato con un appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione lavori che dureranno un anno e 2 mesi. È un progetto che non necessita di valutazione di impatto ambientale, ma della validazione da parte della Regione. I lavori potrebbero partire all’inizio dell’estate, ma potranno essere strutturati a lotti. Da un primo incontro con l’impresa è emersa la nostra necessità di preservare la funzionalità del porto per garantire le attività di pesca e quelli del diporto. Vorremmo evitare disagio a diportisti e pescatori sfruttando gli spazi a terra. Spostare le barche al porto industriale sebbene se ne sia parlato non è una soluzione praticabile perché non è strutturato adeguatamente. Vogliamo limitare al massimo lo spostamento delle imbarcazioni, iniziare i lavori il 1° ottobre 2024, dopo l’estate, per limitare al massimo il disagio”.

I lavori della seduta del consiglio comunale sono poi stati aggiornati a giovedì 21 dicembre, alle ore 18.30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Ratifica deliberazione della giunta comunale n. 247 del 30 novembre, avente ad oggetto: variazione urgente con i poteri del consiglio al Bilancio di previsione 2023/2025, ai sensi dell’art. 175, comma 4, d.lgs. 267/2000. 2) Ricognizione periodica società partecipate, ai sensi dell’art. 20, comma 1 del Tusp. 3) Variazione al Bilancio di previsione 2023/2025 – art. 175 d.lgs. n. 267/2000.

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