Lug 07

Un centrosinistra allargato per le Regionali 2024.

Il campo largo progressista, autonomista e indipendentista è pronto a lanciare la sfida elettorale per le Regionali del 2024, partendo da un programma “rivoluzionario”.

Successivamente si farà la scelta di un candidato alla presidenza (il nome è atteso in autunno) che rispetti il programma e metta d’accordo tutti.

Sono 21 i soggetti che si sono seduti intorno al tavolo, questa mattina, a Cagliari, ai quali andrà aggiunto chi vorrà starci in futuro con l’obiettivo di sconfiggere il centrodestra.

“È un progetto ambizioso e coraggioso – spiega Ettore Licheri, senatore e referente regionale del M5S -; non è solo un progetto delle forze progressiste, credo che sia il principio di un risveglio. A noi non piacciono le alleanze a tavolino; non dobbiamo cercare unioni elettorali, dobbiamo ascoltare i progetti e le soluzioni che ci arrivano da tutte le forze progressiste che ci sono qui oggi e poi cominciare. Il candidato verrà scelto sulla base di quello che sarà il progetto e che meglio interpreterà ciò che stiamo costruendo”.

Ci crede anche il Pd. “Vogliamo costruire un programma inclusivo – sottolinea il segretario dem, Piero Comandini -, fatto sulla base di ascolto e di temi importanti, mentre la fase successiva sarà uno statuto nel quale tutti i partiti della coalizione che sta nascendo oggi, possano riconoscersi per rappresentare i bisogni dei sardi”.

“Stiamo proseguendo il lavoro fatto in questi anni di costruzione di un’alternativa al centrodestra – precisa Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in consiglio regionale -. Lo faremo su una base programmatica comune che sarà in elaborazione a partire da oggi. Dobbiamo tenerci pronti, perché è evidente come la legislatura attualmente in corso sia finita, almeno sul piano politico, e non è detto che non se ne anticipi la conclusione”.

“Uniamo le forze per sconfiggere la peggiore giunta regionale e la peggiore maggioranza della storia dell’Autonomia – attacca Eugenio Lai, capogruppo in consiglio di Avs -. Noi crediamo che bisogna partire da punti chiave certi, seri e franchi, perché i sardi hanno bisogno di risolvere i problemi”.

Dentro la nuova coalizione anche gli indipendentisti di Liberu, i primi a proporre il meccanismo delle “primarie” per la scelta del candidato presidente. “Abbiamo deciso di partecipare a questo tavolo per eludere una legge elettorale che non lascia spazio alle minoranze – denuncia Giulia Loi, segretaria nazionale di Liberu-, e per arginare un governo che si definisce sardista ma si è alleato con i peggiori fascisti italiani”.

Tra i presenti al tavolo, anche tre soggetti alleati in passato con il centrodestra: Franco Cuccureddu, che ieri ha lanciato il suo Orizzonte Comune, la forza politica che intende mettere insieme i sindaci; Forza Paris e l’Upc.

La Sardegna ha una popolazione di 1.575.028 abitanti con età media di 48,4 anni: 253 anziani ogni 100 giovani. I nati al 1° gennaio sono stati 7.695, a fronte di 20.524 decessi. Tra il 2019 e il 2022 è registrato un calo di 35mila abitanti, con un decremento della popolazione del 2,17%, e per il 2023 le previsioni sono ancora più nere. La Provincia di Oristano registra, nello stesso periodo, un calo di 5mila abitanti, con un valore del 3,19%, il più alto a livello regionale. Degli 87 comuni, 48 sono al di sotto dei 1000 abitanti. Solo Oristano supera i 10mila abitanti, seguita da Terralba sceso sotto la soglia dei 10mila. Nelle zone interne la situazione è ben peggiore. Il 36% è costituito da ultrasessantenni (1/3), il 13% in età scolare il 9,7% (0/19 anni). Il Comune con il maggior numero di ultra sessantenni è Villa S’Antonio: 333 abitanti: il 51,35%. Seguito da Boroneddu, 154 abitanti, il 50,65%. I comuni con incidenza inferiore sono Arborea al 31% e Palmas Arborea al 28%. Nel decennio 2020-2030 salirà l’età media del 48,8 %, con gli ultrasessantacinquenni che saliranno dal 27,1 % al 33,5 %, con calo della fascia 0/14 anni dal 62,9% al 58,5%. Per quanto riguarda la mortalità, dal 13,9% del 2020 si è passati al 13,1% del 2022, con una proiezione al 2030 del 14,4%. Il tasso migratorio dallo 0,7% del 2020 e passato allo 0,1% nel 2022, mentre è previsto uno 0,8% nel 2030. Infine il tasso di crescita dallo -9,9%nel 2020 al -8,4% nel 2022, con una previsione all’ 8,9% per il 2030. Gli Uffici postali aperti di continuo sono 50, gli altri a giorni alterni. Le banche coprono 40 Comuni e le caserme dei Carabinieri operative sono 40. Le Farmacie sono 71. Questi i dati salienti resi noti nella giornata di studi promossa, a Sorradile, dall’Unione sindacale territoriale e dalla Federazione pensionati di Oristano della Cisl, e inseriti nella relazione del segretario provinciale pensionati Salvatore Usai. “Il ruolo dei pensionati è fondamentale soprattutto nei centri dove la loro incidenza è più alta – ha detto Salvatore Usai – Il reddito della comunità è condizionato dalle pensioni, importantissime per la sopravvivenza di questi paesi. Gli anziani si fanno certo carico dei problemi del territorio, ma con il calo degli abitanti cala il “peso politico” e crescono le difficoltà delle comunità. La Cisl ha storicamente avuto grande attenzione per le periferie “sociali”, ossia per quelle categorie che nella società hanno un “posizione di sofferenza” (per esempio i pensionati con reddito previdenziale sotto la “soglia della povertà”), nonché per le periferie territoriali, ossia quei territori, quali le aree interne, dove il disagio sociale e territoriale è più marcato per carenza di servizi”. Il sindaco di Sorradile, Pietro Arca, padrone di casa, e quello di Boroneddu, Angelo Mele, si sono detti delusi della Regione ed hanno denunciato le mancate promesse dell’assessorato alla Programmazione attraverso il Pnrr, Il segretario territoriale della Cisl, Alessandro Perdisci, ha invece messo in evidenza come le aree interne abbiano subito, negli anni, il progressivo abbandono da parte dei servizi essenziali (banche, poste, scuole, farmacie, trasporti, pubblica sicurezza, sanità) penalizzando soprattutto gli anziani, che con forza o coraggio resistono. “La Regione Sardegna, ma anche il Governo nazionale – ha detto Alessandro Perdisci – dovrebbero avviare un potenziamento delle risorse finanziarie per le aree interne, sul versante delle infrastrutture materiali ed immateriali, tali da favorire i collegamenti delle persone e delle merci. Occorre prevedere, nei programmi della oramai imminente campagna elettorale regionale, interventi a favore delle aree in via di spopolamento, che devono riguardare vari aspetti, dai trasporti al lavoro”. I due consiglieri regionali presenti, Diego Loi e Gianni Tatti, hanno spiegato che questi problemi legati alle politiche sullo spopolamento sono stati ereditati dal passato. “Le radici sono profonde e le colpe vanno addebitate ai governi che si sono succeduti, spesso privilegiando territori a discapito di altri solo per tornaconti elettorali”. Il segretario regionale della Cisl, Gavino Carta, ha tracciato una attenta e complessa analisi con riferimenti statistici e politici. “Le difficoltà sono tante e complesse – ha sostenuto il numero uno della Cisl Sarda – e non possono essere risolte solo dalla politica regionale, ma vanno affrontate a livello nazionale ed europeo. I nostri rappresentanti politici devono fare ognuno la propria parte nel rispettivo ambito”. Parlando del Pnrr, Carta ha ribadito che i piccoli Comuni hanno grandissime difficoltà a presentare progetti. “Manca il personale e una organizzazione complessiva, e se non si mette riparo a questa distorsione proseguirà lo spopolamento del resto dell’Isola”. Le conclusioni della manifestazione sono state affidate a Emilio Didoné, segretario generale nazionale della Cisl. “Siamo nella Regione dove ci sono più centenari, forse a livello mondiale, non solo in Europa – ha affermato Didonè -, e questo non è un problema solo della Sardegna ma nazionale e europeo. Siete una Regione a statuto autonomo e le carenze sono della politica regionale, perché quando le cose si vogliono fare si fanno, sia in Sardegna che in Sicilia, in Lombardia, dappertutto. Il Paese non ha una visione di futuro. Noi continuiamo a fare programmazioni a seconda delle elezioni che ci sono. Si fanno le proposte più belle ed interessanti solo per vincere le elezioni, ma non si riesce a fare una politica a medio e nemmeno a lungo termine. Non solo per affrontare il problema dello spopolamento. Il problema dei piccoli borghi è noto da tempo – ha detto ancora Didonè-. Si parla ma non si agisce, ed è sempre una questione di soldi e lo Stato deve dire se si vuole che i piccoli borghi vivano ancora. I giovani oggi vanno via dai piccoli paesi perché mancano le opportunità di lavoro. Vanno incentivati. I giovani oggi hanno solo bisogno di opportunità e si deve trovare il modo di crearle, ma questo non spetta alla famiglia. E’ la rete tra i Comuni e delle istituzioni nel territorio che devono aiutare i giovani. Non vogliono fare il tecnico, ma sui piccoli borghi non ci vuole molto, è solo una questione di soldi”.

Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha firmato il decreto di nomina dei rappresentanti del Comune nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Oristano. L’avvocato Carlo Cuccu è stato designato alla presidenza. Gli altri due rappresentanti sono Antonello Gallus e Maria Cadeddu. Il decreto di nomina, che avrà efficacia dal giorno successivo all’approvazione del bilancio consuntivo della Fondazione Oristano, si è reso necessario per evitare il blocco dell’attività e garantire la piena operatività e continuità della società in house del Comune. Secondo quanto previsto dallo statuto della Fondazione Oristano, infatti, gli organi decadono dopo l’approvazione del bilancio consuntivo relativo al terzo esercizio successivo alla nomina dei rappresentanti. Gli attuali rappresentanti, dunque, rimarranno in carica fino alla seduta del Consiglio di amministrazione convocata per lunedì 10 luglio nel corso della quale sarà approvato il bilancio di esercizio 2022.

Cambiano gli orari delle biblioteche comunali di Oristano. Per il periodo estivo, fino al 30 settembre, la biblioteca di Oristano, in via S. Antonio, apre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30, e dal lunedì al venerdì pomeriggio dalle 16 alle 20. Il sabato la biblioteca resterà chiusa. La biblioteca di Donigala apre il lunedì, martedì e venerdì dalle 9 alle 13.30 e il lunedì pomeriggio anche dalle 16 alle 20. La biblioteca di Silì apre il lunedì dalle 9 alle 13.30, il martedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 20. La biblioteca di Torre Grande, infine, nella settimana dal 10 al 14 luglio sarà chiusa al pubblico per trasferirsi dall’attuale sede nella ex scuola elementare di via Aspromonte per ritornare nei locali di via Flavio Gioia, di fronte alla torre, dove aprirà il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13, e il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 20.

Il Joycamp varca i confini della Sardegna e quest’anno richiama a Oristano decine di giovani da tutto il mondo. Dal 4 all’11 luglio, 37 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 24 anni, provenienti da varie nazioni del mondo, sono a Oristano, ospiti della Gymland, per frequentare, insieme ai ragazzi dell’associazione sportiva, un corso estivo per perfezionare la tecnica e i fondamentali della pallavolo. “Nel 2019, la nazionale under 16 femminile dell’Irlanda partecipò al “Sardegna Volleyball Challenge – 2° Torneo Internazionale di pallavolo giovanile, organizzato dalla Gymland nell’ambito di Oristano Città europea dello sport – spiega il Presidente della Gymland Roberto Porcheddu -. In quell’occasione i tecnici irlandesi, le atlete e i loro genitori avevano apprezzato lo spessore tecnico e l’organizzazione del torneo, la professionalità e competenza dei tecnici della Gymland, l’ospitalità e la bellezza del nostro territorio. Le ragazze irlandesi avevano espresso il desiderio di poter tornare nella nostra provincia per partecipare a un camp di pallavolo di perfezionamento tecnico. Dopo gli anni della pandemia onoriamo quell’impegno con un camp estivo al quale, insieme al gruppo di giovani atlete irlandesi (il più numeroso), partecipano ragazzi e ragazze da tutto il mondo”. “Per Oristano, per il Joycamp e per la Gymland è un bellissimo messaggio di integrazione e collaborazione internazionale, che grazie allo sport supera le barriere linguistiche, culturali e sociali – prosegue Porcheddu -. Ci piace organizzare eventi sportivi multietnici e questa volta ci siamo aperti a ragazzi e ragazze irlandesi, brasiliani, pakistani, olandesi, italiani, spagnoli, cinesi, cileni, ucraini e russi che studiano e lavorano in Irlanda. Quest’anno, la Gymland con il suo Joycamp, con il patrocinio della Fipav regionale e Territoriale, ha voluto organizzare anche un camp specifico di pallavolo. La finalità di questa iniziativa, oltre a promuovere la disciplina e perfezionare le tecniche del gioco è quella di riportare eventi sportivi internazionali a Oristano, favorire l’integrazione e l’inclusione tra ragazzi stranieri, accettare le diversità. “Con il Joycamp vogliamo facilitare un contatto culturale tra ragazzi di differenti culture, farli incontrare e interagire, per innescare processi di mutamento culturale – sottolinea il Presidente della Gymland -. Favoriamo la creazioni di legami e relazioni e promuoviamo la conoscenza del nostro territorio, la bellezza delle nostre spiagge, dei siti archeologici e la bontà dei prodotti tipici locali attraverso visite guidate in città, a Tharros, alle spiagge di Torre Grande, Is Arutas, San Giovanni di Sinis. Per noi la loro presenza e il ricordo che porteranno a casa, nelle rispettive nazioni di provenienza, saranno il migliore spot sulla pallavolo e sul territorio della provincia di Oristano”.

Dal 20 al 22 ottobre, il lungomare di Putzu Idu ospiterà il “Blue Surf Fest- La Sagra del Surf 2023”, evento che fin dal 2017 ha richiamato migliaia di visitatori. Il 20- 21- 22 ottobre 2023 la Marina di Putzu Idu a San Vero Milis, in Sardegna, ospiterà una delle più grandi feste dove sport, amicizia, cultura, enogastronomia ed inclusione saranno le parole chiave per vedere garantito un grande divertimento. Il fil rouge dell’edizione 2023 è quello dell’inclusione sociale: infatti l’evento sardo è l’unica tappa italiana del Blue Surf Fest, una rete composta da sei festival che si svolgono in sei Paesi Europei con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità, l’inclusione e migliorare l’accessibilità allo sport per tutti e la possibilità anche per le persone portatrici di disabilità fisiche o sensoriali di affacciarsi ad una disciplina sportiva acquatica come il surf attraverso la metodologia “Inclusea” con il surf adaptive (la pratica del surf con l’utilizzo di attrezzature adattate a ciascuna esigenza). Durante la tre giorni, chiunque, bambini, adulti e anziani, potrà cimentarsi in nuove discipline sportive in un grande villaggio che sorgerà proprio sul lungomare e sulla spiaggia grazie alla partecipazione di numerose associazioni. Spagna, Germania, Francia, Irlanda, Portogallo e Italia sono i Paesi europei in cui la “comunità blu”, termine usato per indicare quanti vivono il mare in tutte le sue sfaccettature, darà vita a questi grandi festival in giro per l’Europa dove lo sport e la cultura del mare saranno i padroni di casa in occasione di questa grande festa che si svolgerà sul lungomare di Putzu Idu: ospiti numerosi stand del mondo enogastronomico delle realtà produttive del territorio. Il Blue Fest – La Sagra del Surf 2023 sarà anche l’occasione per celebrare l’apertura dei FISW Surf Games, con l’arrivo di numerosi atleti in gara ai Campionati Assoluti di Surf. Infatti, tra il 15 ottobre e il 15 novembre 2023 si aprirà una finestra temporale di attesa, il waiting period in vista del Campionato Assoluto di Surf che si svolgerà a Capo Mannu e porterà i campioni, donne e uomini, di diverse specialità: shortboard, longboard, bodyboard e adaptive. In base alle condizioni meteo, questo appuntamento nazionale potrebbe svolgersi durante le giornate dedicate alla Blue Surf Fest – La Sagra del Surf 2023 andando ad arricchire la manifestazione. E’ un gemellaggio sportivo quello tra la Blue Surf Fest – La Sagra del Surf 2023 e XMasters, evento che si svolgerà a Senigallia dal 15 al 23 luglio e che anticipa l’evento di ottobre in Sardegna. La Blue Surf Fest – La Sagra del Surf 2023 è organizzata dalla FISW Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, il braccio operativo è quello del team della Sagra del Surf in collaborazione con Is Benas Surf School e l’asd Capo Mannu Riders Club, con il patrocinio del Comune di San Vero Milis e dal Comune di Oristano. Bluesurfest – La Sagra del Surf 2023 é organizzato con il contributo della Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus +.

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