Gen 18

Alessandra Todde (M5S): “L’inchiesta su Solinas deve rimanere fuori dal dibattito politico”.

Dalla sua idea dell’Isola alla lunga lista di avversari in corsa. Alessandra Todde, deputata del Movimento 5 Stelle, racconta in una lunga intervista a Fanpage.it il suo punto di vista sulla sua Regione, la Sardegna, che si candida a governare come rappresentate del “campo largo” di centrosinistra.

– Onorevole Todde, manca un mese al voto in Sardegna e ancora non si è capito chi saranno i candidati. Nel centrodestra ci sono addirittura tre nomi in ballo, nel centrosinistra c’è Renato Soru che non vuole fare passi indietro.

“Stiamo affrontando una campagna elettorale senza precedenti dove stiamo sfidando da una parte il centrodestra, che ha distrutto la Sardegna, e dall’altra chi sta favorendo il loro ritorno. La spaccatura nella destra nasce dal loro maldestro tentativo di prendere le distanze dai disastri che hanno fatto. La responsabilità delle mancanze della giunta Solinas è di tutte le forze politiche che l’hanno composta e anche di chi ha simulato un’uscita dopo anni di assoluta e colpevole complicità. Possono candidare Truzzu, Cenerentola, Biancaneve, i 7 nani, ma i sardi non hanno l’anello al naso, non dimenticano cosa hanno fatto negli ultimi 5 anni in Regione: nel caso migliore niente, in quello peggiore danni. Su Soru ho chiarito più volte che se ha a cuore la Sardegna il suo posto era nella coalizione di centrosinistra. Noi vogliamo costruire una coalizione che sia sintesi tra tante e preziose diversità. Un campo ben definito in cui Soru ha militato fino a qualche giorno fa, da fondatore del Pd. Noi vogliamo cambiare la Sardegna per darle un futuro e per farlo, prima, bisogna vincere. Spero che questo lo capiscano tutti finché siamo ancora in tempo”.

– Nei giorni scorsi Soru ha incassato anche l’appoggio di Italia Viva, è praticamente impossibile che faccia un passo indietro ora. Lei continua a chiederlo?

“Ora è tutto alla luce del sole. Renato Soru è il capo di una coalizione che passa da Rifondazione Comunista a Renzi, dagli indipendentisti a Calenda e +Europa. Forse dovremmo ricordarci che Italia Viva in Sardegna esprime l’assessore all’Industria della giunta Solinas. Anita Pili, iscritta proprio al partito di Renzi, è ancora in carica e da 5 anni è tra le protagoniste della crisi della nostra isola. E qui una domanda sorge spontanea”.

– Quale?

“Soru non doveva essere alternativo alla giunta di Christian Solinas? Più volte ha dichiarato la sua discontinuità rispetto all’attuale amministrazione. E allora perché si allea con chi oggi governa vergognosamente la Sardegna?”.

– Questa contrapposizione con Azione, Italia Viva e +Europa, per lei è anche un tema nazionale?

“Io mi sto occupando di Sardegna. E di Sardegna voglio parlare. Questi 3 partiti hanno deciso di abbandonare il centrosinistra per favorire la destra. Ma sono cresciuta con la convinzione che il piano personale non è piano politico. Infatti, ad esempio, ho un buon rapporto con Benedetto Della Vedova di +Europa. Mentre Calenda si è commentato da solo. Ieri mi riempiva di complimenti, in privato e sui media, scommettendo sulla mia capacità, oggi mi insulta in tv. La coerenza non è il suo forte”.

– Nel caos che regna nel centrodestra, chi identifica come suo principale avversario?

“I miei avversari sono quelli che hanno governato la Sardegna negli ultimi 5 anni portandola al declino. Basta guardare la posizione di Solinas nel ranking sul gradimento dei presidenti di Regione. Ultime posizioni. E Truzzu, da sindaco, vale lo stesso. I cagliaritani hanno già sperimentato il fallimento della sua amministrazione”.

– Come cambia la posizione di Solinas alla luce delle evoluzioni dell’inchiesta per corruzione a suo carico, con il sequestro scattato ieri? Dovrebbe ritirarsi?

“L’ambito giudiziario deve rimanere tale e non entrare nel dibattito politico. Il mio riscontro è su come ha governato la Sardegna, per come ha trattato i sardi e per come sta lasciando la nostra terra: in totale declino. Le dirò di più. Credo che nessun cittadino sardo potrà mai dimenticare l’immagine della bandiera dei quattro mori sul palco di Pontida. Solinas ha piegato un partito storico e identitario come il Partito Sardo d’Azione alla volontà della Lega Nord di Salvini. Solinas ha calpestato la storia del sardismo per beceri interessi personali. E questo credo che nessun sardo potrà mai dimenticarlo”.

– Lei sembra aver raccolto un ampio consenso, anche perché ha avuto il vantaggio – o meglio, il merito – di partire per prima con la campagna elettorale. Onestamente, si sente favorita?

“Da inizio campagna abbiamo già fatto oltre 40 incontri sul territorio. Puntiamo a farne più di 60. Oltre ai centri più grandi dell’Isola che abbiamo già visitato – Nuoro, Sassari, Oristano e Olbia – stiamo continuando il nostro viaggio anche nei piccoli comuni. Da Nord a Sud, dalla Gallura al Sulcis, dall’Oristanese all’Ogliastra, incontriamo cittadini, associazioni, lavoratori e realtà produttive confrontandoci sul programma e sulla visione di Sardegna. Sto trovando persone che hanno voglia di essere ascoltate, che hanno voglia di essere rimesse al centro dell’agenda politica. I riscontri che abbiamo sono ottimi. Grande entusiasmo e tanta voglia di partecipare. È come un’onda che sta crescendo. Una voglia di cambiamento che è travolgente”.

– Solinas chiude il suo primo mandato con una pessima considerazione da parte dei sardi, senza che stiamo qui a citare i vari sondaggi di gradimento. Il suo successore, di qualsiasi partito sia, dovrà recuperare la fiducia dei cittadini nella politica, che sembra essersi un po’ persa. È pronta a farlo?

“È quello che abbiamo intenzione di fare. Mettere al centro le persone che da 5 anni sono abbandonate e trascurate. Abbiamo una visione molto chiara e soluzioni che stiamo condividendo in ogni incontro organizzato per la Sardegna. La resistenza al malgoverno – nazionale e locale – deve partire da qualche parte. Facciamola partire in Sardegna”.

– Senta, ci dice qual è la sua idea di Sardegna in una frase?

“Un’isola moderna, facile, giusta, pulita e connessa. Con un’economia prospera, capace di competere sui mercati internazionali e con la capacità di riconoscerci, di farci riconoscere ed essere orgogliosi di noi stessi”.

– Le prime tre cose che farà qualora fosse eletta?

“Mi occuperò della salute dei sardi, ricostruendo la sanità territoriale. Lavorerò per una continuità territoriale giusta, per costituire una multiutility regionale che gestisca l’energia e l’acqua per i sardi e per le imprese che vogliono investire in Sardegna”.

– È inutile nasconderlo, il test Sardegna servirà anche a mettere alla prova l’alleanza con il Partito Democratico, entrata in una ennesima nuova fase. Se dovesse andare bene, cosa cambierà a livello nazionale?

“L’alleanza che abbiamo costruito in questi mesi è forte e si incentra su una visione condivisa di Sardegna. E sarebbe stato un risultato impossibile se l’avessero davvero architettato le segreterie dei partiti nazionali o qualche riunione romana, come qualcuno continua a dire. Io sono una donna di sinistra, una donna che ha sempre lavorato per l’unità, una donna che crede in valori totalmente contrapposti a quelli della destra. Io sono una sarda che si è messa a disposizione per rappresentare questa coalizione che ha un unico obiettivo: ridare speranza ai miei concittadini e un futuro dignitoso per i nostri figli”. (intervista a cura di Tommaso Coluzzi, dal sito fanpage.it).

Alessandra Todde si è anche occupata di scorie nucleari. ll no della Sardegna alle scorie nucleari è stato ribadito ufficialmente anche il mese scorso degli Stati generali riuniti in consiglio regionale, ma nel decreto Energia che in questi giorni inizia il suo cammino alla Camera, secondo la candidata del centrosinistra alle Regionali di febbraio, Alessandra Todde, c’è una breccia aperta che “…potrebbe far includere la Sardegna tra i siti scelti per il deposito nazionale”. È la possibilità contenuta nell’art.11 che le scorie siano ospitate “anche in aree militari”. “Veramente qualcuno vorrebbe che la Sardegna, che ha già le più estese aree militari d’Italia e considerando lo spazio marittimo anche d’Europa – ha detto l’aspirante presidente della Regione per il “campo largo”-, possa ospitare i 78mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media attività e le scorie delle ex centrali nucleari? Si tratta di rifiuti per i quali ci vogliono oltre 300 anni perché la loro radioattività si esaurisca. È folle anche solo pensarlo – ha concluso Todde -, ma questo governo lo ha addirittura scritto, nero su bianco, in un provvedimento che è in esame proprio in queste ore. Combatterò con tutta me stessa per evitare che questo possa accadere”.

Questi dovrebbero essere i candidati per le elezioni regionali del Movimento 5 Stelle per la Circoscrizione di Oristano: Alessandro Solinas, consigliere regionale uscente; Elena Chessa, medico all’ospedale di Bosa; Giuseppe Stefano Giovanni Cuccu, agente di commercio; Devid Deidda, lavora nella grande distribuzione; Emanuela Pes, consulente del lavoro; Daniela Zaru, vicesindaco San Vero Milis, professionista nel settore programmazione territoriale e gestione alberghiera.

A Oristano è stata presentata oggi la lista dei Riformatori. Ne fanno parte: Stefano Licheri, sindaco di Ghilarza; Annalisa Mele, sindaca di Bonarcado; Sergio Locci, consigliere comunale di Oristano; Beatrice Mura, consigliera comunale di Suni; Salvatore Pes, sindaco di Sedilo; Anna Maria Dore, ex sindaca di Uras.

 

Da oggi è in pubblicazione il nuovo manifesto della Sartiglia. Fino a metà febbraio sarà l’immagine ufficiale della Sartiglia 2024 e rappresenterà la giostra in tutta l’isola e anche fuori dai confini sardi. Scelto dalla Fondazione Oristano per rappresentare l’edizione 2024 della giostra equestre, e realizzato dallo studio ADWM su uno scatto del fotografo Gigi Atzori, il manifesto raffigura Su Componidori a cavallo con “su stoccu” mentre si appresta a correre per centrare la stella. L’immagine promuoverà sul web, sui social network, nelle vie e nelle piazze, sulla stampa e sulle emittenti televisive la tradizionale giostra equestre oristanese. Insieme al manifesto, nelle prossime settimane sarà in distribuzione anche la rivista ufficiale Sartiglia magazine che insieme a una ricca documentazione fotografica ospita una presentazione della città di Oristano e racconta le principali fasi della manifestazione.

Il Museo archeologico Antiquarium Arborense di Oristano, con la valutazione più alta tra i 23 musei riconosciuti (98,92), è stato confermato nel sistema museale regionale. L’Antiquarium Arborense, la cui gestione è stata affidata dal Comune di Oristano alla Fondazione Oristano, ottiene in questo modo un importante riconoscimento per la qualità dell’offerta culturale e per il ruolo fondamentale che svolge in campo scientifico e nella valorizzazione turistica della città di Oristano, premessa fondamentale per far parte del circuito nazionale che consente di beneficiare del sostegno statale Il procedimento di riconoscimento prevedeva la verifica del rispetto di standard minimi di qualità dei servizi e delle dotazioni degli istituti e dei luoghi della cultura definiti a livello nazionale e internazionale. L’inserimento nel Sistema museale regionale, oltre a dare maggiore visibilità al museo nel territorio regionale, permetterà l’accesso a iniziative finanziarie, formative e culturali previste a livello ministeriale.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano, assieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil), nell’ambito del piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, hanno deferito alla Procura quattro imprenditori, titolari di aziende che forniscono servizi in agricoltura per conto terzi (da qui la definizione “senza terra”, cioè non legate necessariamente a fondi o terreni). Le quattro aziende, con sede legale nei Comuni di Arborea, Paulilatino, Sini e Bonarcado, effettuavano lavori meccanici, attività di esercizio e noleggio di macchine agricole, attività di raccolta di prodotti agricoli e altre attività dei servizi sempre connessi all’agricoltura. Le violazioni contestate si riferiscono al non aver inviato i lavoratori alla visita medica preventiva di idoneità alla mansione e aver omesso di redigere il documento di valutazione dei rischi. “L’operazione dei Carabinieri in provincia – si legge in una nota del Coman do provinciale di Oristano – si inquadra nell’ambito della competenza esclusiva dell’Arma in materia di tutela del lavoro, intesa prioritariamente come tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

La Polizia locale di Oristano ha reso noto il bilancio degli incidenti avvenuti nel 2023. Sono stati 330 i sinistri rilevati dalla Polizia locale: una media di quasi uno al giorno. Quelli con lesioni sono stati 80, 250 quelli con soli danni; 93 gli automobilisti feriti. Segno positivo anche gli incidenti con automezzi pesanti, 7 con autobus e 16 con autotreni. Quattro hanno coinvolto cittadini extracomunitari. Dato che preoccupa è quello relativo alla omissione di soccorso e fuga: 52. Nella statistica sulle cause degli incidenti al primo posto troviamo “…la distrazione, al secondo la mancata precedenza seguita dall’uso dei cellulari alla guida. Ancora, i sinistri legati alla condizione delle infrastrutture stradali, pericolose o degradate. Sono in aumento, come avete verificato dai dati, le omissioni di soccorso con la relativa fuga dell’automobilista”, ha aggiunto Gianni Uras. “Un dato legato alla mancata assicurazione dell’auto”, ha spiegato ancora il dirigente della Polizia locale, tenente colonnello Gianni Urasl. “Le persone non hanno il denaro e non pagano l’assicurazione. Preferiscono rischiare le pesanti sanzioni previste ed utilizzano l’auto scoperta di assicurazione”. La multa per la violazione dell’articolo 193, è di 866 euro, al quale va aggiunta la decurtazione di 5 punti della patente, oltre al ritiro in caso di recidiva ed al sequestro dell’auto. “Nessuna vittima negli incidenti avvenuti lo scorso anno”, ha confermato il comandante Uras; “Erano state due nel 2022. Sono aumentati in ogni caso gli incidenti, di poco, ma sono in aumento. Da quando si è tornati alla normalità post Covid, aumentano in proporzione i veicoli circolanti”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A Bosa, auto senza freno a mano tirato, scivola e si derma sul ciglio della banchina. Il singolare incidente è accaduto, questa mattina, nell’area portuale di Bosa Marina. Il proprietario ha parcheggiato la sua Lancia Ypsilon ed è andato a pescare. Senza la marcia ingranata, l’auto è scivolata dalla banchina, restando in bilico con la ruota anteriore sinistra poggiata sugli scogli. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia costiera di Bosa, sotto le direttive del comandante Alessandra Gabrini, mentre l’auto è stata recuperata dai Vigili del fuoco. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

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