Dic 13

Anche otto aree della Sardegna tra i siti idonei per il deposito delle scorie nucleari.

Ci sono anche otto aree della Sardegna nell’elenco pubblicato oggi dei siti idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai).

Si tratta di OR-60 Oristano: Albagiara, Assolo, Usellus. OR-61 Oristano: Albagiara, Usellus. SU-31 Sud Sardegna: Mandas, Siurgus Donigala. SU-44 Sud Sardegna: Segariu, Villamar. SU-45 Sud Sardegna: Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna. SU-47 Sud Sardegna: Nurri. SU-73_C Sud Sardegna: Ortacesus. SU-74 Sud Sardegna: Guasila.

Nel 2021 Sogin aveva pubblicato una prima Carta di 67 aree potenzialmente idonee, la Cnai, basata su 28 criteri di sicurezza fissati dall’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. Fra questi criteri si sono la lontananza da zone vulcaniche, sismiche, di faglia e a rischio dissesto, e da insediamenti civili, industriali e militari. Sono escluse le aree naturali protette, quelle oltre i 700 metri sul livello del mare, a meno di 5 km dalla costa, con presenza di miniere e pozzi di petrolio o gas, di interesse agricolo, archeologico e storico. E’ richiesta infine la disponibilità di infrastrutture di trasporto.

Su questa prima lista di 67 siti, è stata aperta una consultazione pubblica con gli enti locali e i cittadini interessati. Al termine di questa, Sogin ha stilato la lista finale dei 51 siti idonei.
“La Sardegna si è già espressa a suo tempo con un NO che non poteva lasciare spazio a dubbi – ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas -. La riproposizione della Sardegna come sede di deposito di rifiuti nucleari, se fosse vero, sarebbe un attacco frontale che la Regione e l’intero popolo sardo non sono disposti ad accettare.

Reagiremo, senza indugio o tentennamenti, con ogni strumento democratico a disposizione.
Sarebbe inaccettabile che si calpestassero esiti referendari e specifiche norme regionali, di cui la Sardegna ha voluto dotarsi per scongiurare inaccettabili forme prevaricatorie come queste. Prenderò immediati contatti con i vertici del Governo – ha concluso Solinas – per accertarmi che la leale collaborazione fra istituzioni e la correttezza dei rapporti fra Stato e Regione non sia stata compromessa”.

Reintegro in servizio in chiave volontaria dei medici in pensione, con possibilità di utilizzo dei ricettari per le prescrizioni mediche, rafforzamento degli Ascot che nei primi mesi di attività si sono rivelati un importante presidio sanitario nel territorio. E ancora, immediato incontro con i sindacati di categoria per individuare una soluzione al problema della Guardia medica di Oristano. Dalla Conferenza dei Distretti sanitari della provincia di Oristano è arrivato un segnale di unità rispetto alle richieste da indirizzare alla Regione in vista del prossimo incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria. Ieri sera, a palazzo Campus-Colonna, il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha riunito i presidenti dei Distretti sanitari della provincia per un confronto con il direttore generale della Asl di Oristano, Angelo Maria Serusi. Erano presenti Stefano Licheri, Francesco Mereu, Luigi Tedeschi e Sandro Pili e, insieme a loro, il viceprefetto Giuseppe Rania, l’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente e il Ddirettore sanitario della Asl 5 Antonio Pinna. “Dal tavolo è emersa la forte volontà di lavorare tutti insieme, Comuni, Provincia, Distretti sanitari e Asl, per trovare le soluzioni a una condizione di sofferenza della sanità locale – ha detto il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna -. Oggi paghiamo il conto di scelte sbagliate compiute nel passato, prima fra tutte il numero chiuso nei corsi di laure in medicina. Ma, oggi, è fondamentale tamponare l’emorragia e, nell’attesa che si possa rinvertire la rotta, dare tutti un contributo per assicurare ai cittadini i livelli di assistenza necessari. A giorni è previsto un incontro con l’assessore regionale alla Sanità e in quell’occasione proporremo soluzioni di buon senso che sono praticabili nel brevissimo termine – ha aggiunto Sanna -. Per far fronte alla carenza di medici, soprattutto di medicina generale, chiederemo di offrire la possibilità, a chi ne farà richiesta, di poter continuare a rimanere in servizio, anche negli Ascot, consentendo loro di poter utilizzare i ricettari rossi per la compilazione delle ricette. Gli Ascot, realizzati dalla Asl di Oristano, grazie a una intuizione del direttore generale Serusi, si sono rivelati un presidio indispensabile. Occorre, dunque, rafforzarli e nei limiti delle rispettive competenze, i Comuni si rendono disponibili a collaborare con la Asl per una gestione coordinata, almeno per le materie amministrative o assistenziali (attraverso i Plus) nelle quali si può esercitare una collaborazione. Un capitolo a parte – ha concluso Sanna – merita la Guardia medica di Oristano. È evidente a tutti che il servizio non può continuare a essere prestato a singhiozzo. Occorre continuità, anche considerando che il servizio oltre a Oristano ha una valenza strategica: opera a beneficio del capoluogo e anche dei centri limitrofi, servendo un’ampia utenza, ma soprattutto consente di alleggerire il carico che grava sul Pronto soccorso dell’Ospedale. Oggi, francamente, non si comprende il motivo per cui non si riescono a trovare i medici disponibili a prestare servizio presso la Guardia medica di Oristano, che non può certo essere considerata una sede disagiata. Avvieremo un confronto anche con i sindacati e gli organismi di categoria per approfondire le cause di questa situazione e individuare insieme una soluzione rapida ed efficace”. Il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi, ha aggiunto che “…l’azienda sanitaria oristanese è soddisfatta per la prosecuzione del lavoro sinergico con le amministrazioni locali, che comprendono i momenti di difficoltà della sanità territoriale e che supportano continuamente le scelte della direzione generale”.

“Il mondo della politica non dimentichi l’ospedale San Martino”. Lo ha detto l’arcivescovo di Oristano, monsignor Roberto Carboni, nel corso della sua visita al presidio ospedaliero, in occasione delle prossime feste natalizie. Ad accogliere l’arcivescovo e il cappellano padre Enrico Mascia, il direttore sanitario della Asl 5 Antonio Maria Pinna e il direttore dell’ufficio integrazione ospedale-territorio Alessandro Baccoli. Padre Roberto ha fatto tappa in diversi reparti, dialogando con i primari, i medici, gli infermieri e il personale ausiliario, e ha ringraziato tutti “per il loro impegno giornaliero e costante verso chi soffre”. Dalla rianimazione al pronto soccorso, dalla medicina all’oncologia, all’urologia e neuroriabilitazione. “Voglio dare un messaggio – ha detto l’arcivescovo -: questo è un luogo speciale della nostra comunità; è il luogo del dolore, della sofferenza e della malattia, ma è speciale anche perché qui ci sono persone che si dedicano giorno e notte a soccorrere, a curare e a rendere il cammino delle persone che soffrono meno difficile. Sono giorni particolari per molti ammalati. Ci auguriamo che in tanti possano rientrare a casa per le festività natalizie. Mi sono reso conto del grande lavoro, che viene fatto e anche delle criticità esistenti. Ci vorrebbe più personale. E poi un appello a chi deve prendere decisioni politiche: “Non trascurate l’ospedale San Martino”. “Ringraziamo l’arcivescovo per la sua attenzione verso il nostro ospedale, per le sue parole incoraggianti e per la sua vicinanza”, ha detto il direttore sanitario Antonio Maria Pinna. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A Oristano è stato riaperto dalla Asl l’Hostel Rodia. Lo ha disposto con un’ordinanza la dottoressa Maria Valentina Marras, responsabile del Dipartimento di Igiene della Asl 5 di Oristano, in seguito ai risultati delle analisi effettuate nella struttura ricettiva dai tecnici della prevenzione dello stesso Dipartimento. Analisi resesi necessarie dopo i due casi di contaminazione da legionella. La struttura era stata chiusa, in via precauzionale, in attesa dell’esito delle analisi dei campioni dei prelievi effettuati. I risultati, arrivati al Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria, sono negativi e dunque la dottoressa Marras ha disposto la riapertura dell’Hostel Rodia. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Il Comune di Oristano interverrà con un progetto da 140 mila euro per la manutenzione del Parco della Resistenza di viale Repubblica. L’assessorato regionale della difesa dell’ambiente ha accolto la domanda di contributo presentata dal Comune di Oristano e ha concesso il contributo che consentirà l’esecuzione di numerose opere di manutenzione. “Il Parco di viale Repubblica è il più importante polmone verde attrezzato della città, molto amato e frequentato da tanti oristanesi – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda -. Ha un estensione di 25 mila metri quadrati, ospita piante d’alto fusto ed essenze arboree e arbustive, un laghetto artificiale, ed è percorribile lungo vialetti che necessitano di lavori di manutenzione. È attrezzato con giochi per bambini, spazi dotati di sedute e cestini per la raccolta dei rifiuti, un’area fitness, illuminazione pubblica, un impianto di videosorveglianza e un’area cani. Il finanziamento ci consentirà di intervenire per il rifacimento dei camminamenti interni, sconnessi e con gradini che non consentono la completa accessibilità a portatori di disabilità. È previsto l’allestimento di un’area fitness attrezzata, la manutenzione e sostituzione dei giochi esistenti e realizzazione di una nuova area gioco con spazi dedicati alla sabbia ed acqua all’aria aperta, la messa a dimora di nuovi alberi ad alto fusto, la sostituzione degli elementi di arredo, panchine e cestini, danneggiati o mancanti, il rifacimento impianto di irrigazione (laddove necessario) con utilizzo sistema di rilevazione umidità terreno e posizionamento fontane acqua potabile. È previsto anche il completamento della siepe perimetrale e uno studio di stabilità sugli esemplari arborei”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il sindaco Sanna – è incentivare la diffusione di una cultura ambientale e sostenibile, massimizzando la possibilità di incidere su un gran numero di destinatari, al fine di stimolare l’attività fisica di base all’aria aperta. Si vuole creare uno spazio in grado di generare incontro, pensando ai più piccoli attraverso giochi di sabbia e di acqua, capaci di stimolare e sviluppare la curiosità, la fantasia e la manualità dei bambini”. Gli interventi saranno realizzati entro il 2024.

Il Comune di Oristano ha pubblicato la graduatoria definitiva per i contributi, a titolo di rimborso, per la frequenza di Centri estivi da parte di minori in età compresa tra 3 e 14 anni. Oltre all’elenco degli ammessi, sono pubblicati anche quelli degli esclusi.

Ha riscosso grande successo l’iniziativa di solidarietà a favore delle suore servidoras. Il salone parrocchiale di San Giovanni Evangelista, a Oristano, traboccava di pubblico e di solidarietà. Sono state numerosissime le persone che hanno raccolto l’invito degli organizzatori e hanno seguito lo spettacolo teatrale in lingua sarda “S’errinzu de Peppantoni”, con testo e regia di Teodora Masia. Alla fine sono stati raccolti 1.800 euro che serviranno per far fronte alle necessità straordinarie delle suore servidoras della Comunità di vita contemplativa Nostra Signora di Bonaria, che a Oristano hanno sede nel convento di via Lamarmora. Sul palco, l’originale commedia di Teodora Masia è stata portata in scena dal gruppo teatrale S’Iscumissa, di cui la stessa autrice fa parte. La compagnia, formata esclusivamente da donne in pensione di Paulilatino, nata nel 2010 per sconfiggere la noia e la routine della quotidianità, ha subito aderito alla richiesta di aiuto. A seguire la rappresentazione teatrale anche suor Amparo, unica componente della comunità religiosa presente in sala perché il suo voto non prevede la vita contemplativa: “È stata una bella serata di allegria e di svago. Ringraziamo tutte le persone che hanno accolto l’invito di Ilaria Urgu, da cui è partita l’idea di organizzare l’evento, per la presenza e la solidarietà manifestata. Grazie alla cifra raccolta possiamo stare più tranquille. Continuiamo a pregare per voi tutti e a tutti auguriamo un sereno Natale sempre con Gesù nel cuore”.

Un incidente stradale è avvenuto questa mattina, al chilometro 81 della Statale 131, a ridosso dello svincolo per Sant’Anna. Un’auto ha tamponato un autobus dell’Arst con decine di passeggeri, in direzione Sassari. L’auto, a sua volta, è stata tamponata da un’utilitaria che la seguiva. Sul posto sono intervenuti il 118, i Vigili del fuoco, la Polizia stradale e una squadra dell’Anas. Una persona è rimasta ferita ed è stata trasportata, in codice giallo, al San Martino di Oristano. Illesi i passeggeri dell’autobus. Il tamponamento ha provocato una lunga fila di veicoli e disagi alla circolazione. Sul posto anche la Polizia stradale, che ha effettuato i rilievi. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

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