Nov 17

Regionali 2024: Alessandra Todde e Renato Soru sempre più distanti.

Con le Regionali praticamente a un tiro di schioppo si accende la campagna elettorale soprattutto nel centrosinistra.

Ciò che colpisce è che Alessandra Todde e compagni non stanno affilando le armi nei confronti del centrodestra ma al proprio interno.

Anche se a parole, infatti, il campo largo della Todde (composto da 12 sigle), e quelli che sostengono la cosiddetta “rivoluzione gentile” di Renato Soru si dicono pronti al dialogo per cercare la quadra e procedere uniti contro il centrodestra, in realtà si comportano come se fossero dei veri e propri avversari politici.

Ieri c’era stata la durissima risposta di Alessandra Todde a Soru, dopo l’incontro saltato tra i due. Oggi hanno rincarato la dose gli alleati di Soru. “Ribadiamo la disponibilità a un incontro, non alle menzogne. Le regole della politica, sempre che qualcuno ancora ricordi il significato del termine, dovrebbero insegnare che la solidarietà si esprime nei confronti di coloro che hanno subìto attentati o minacce. Prendiamo atto che dalla maggiore trasparenza possibile si sia passati al timore del confronto davanti a testimoni.

Difficile ricercare l’unità, dichiararsi disponibili al confronto quando sistematicamente si pratica la scorrettezza e l’offesa per timore che si possa vedere la differenza tra coloro che parlano del futuro della Sardegna con i sardi e quelli che parlano di assessorati tra pochi. Alle accuse gratuite risponderemo in modo secco e netto, ma continueremo a chiedere un confronto d’idee e tra persone per riunire la coalizione che oggi pochi hanno ulteriormente diviso”.

Insomma, non proprio il modo migliore per cercare di ricomporre la frattura tra la sostanziosa coalizione che sostiene la pentastellata Alessandra Todde e il mini gruppo dell’ex Pd Renato Soru.

L’ex presidente della Regione, dopo anni di letargo, ha deciso, accada quel che accada, di riscendere in campo, spaccando di fatto il centrosinistra, nonostante la stragrande maggioranza delle sigle che compongono il campo largo gli avesse preferito la Todde.

E malgrado i suoi accoliti ripetano che divisi si perde, Renato Soru, ritenendo evidentemente la sua discesa nell’agone politico indispensabile, ha deciso comunque di “sacrificarsi” e proseguire nella strada verso la sconfitta.

 Un altro “unto del Signore” in salsa isolana?

Il consiglio comunale di Oristano ha deliberato il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 86 mila 240 euro, derivante da una sentenza esecutiva della Corte d’appello di Cagliari. La proposta di delibera è stata illustrata in aula dall’assessore al Bilancio Luca Faedda: “Si tratta del caso di un esproprio di un’area di 757 metri quadrati inserita nel programma Oristano est. Il valore di esproprio era stato determinato in 23 mila 845 euro, ma il proprietario aveva impugnato il provvedimento non ritenendo congrua la cifra. La Corte d’Appello di Cagliari ha rideterminato il valore in 83 mila 270 euro e condannato il Comune al pagamento di 86 mila 240 euro: nello specifico 59 mila 424 euro quale differenza tra il valore stabilito dall’ordinanza della Corte d’appello e quanto determinato dal Comune di Oristano, 3 mila 396 euro quale quota interessi e 23 mila 419 euro per spese legali”. Nella seduta di ieri, il consiglio comunale ha respinto l’ordine del giorno dei consiglieri Sanna, Marcoli, Della Volpe, Marchi, Federico, Daga, G.Obinu, M.Obinu sul disegno di legge di attuazione della autonomia differenziata. Il documento è stato illustrato da Efisio Sanna (Oristano più) che ha sottolineato l’importanza dell’argomento: “Il tema interessa tutti noi. Il trasferimento di competenza di 23 materie dello Stato deve essere affrontato con cautela, rispettando l’eguaglianza e i diritti dei territori deboli e questo desta grande preoccupazione. La nostra idea di specialità della Sardegna è ben diversa, anche se proviamo molta amarezza per come è stata interpretata finora. Preoccupa – ha detto Sanna – che questo disegno di legge preveda che, trascorsi 12 mesi dalla stipula dell’intesa tra Stato e Regioni, non essendo ancora stati approvati i livelli essenziali delle prestazioni, si può dare corso all’utilizzo della spesa storica come criterio base. È un parametro che svantaggia il sud Italia e soprattutto la Sardegna. Le maggiori competenze delle regioni presuppongono una maggiore spesa, ma viene fatto salvo il principio dell’invarianza della spesa a carico dello Stato. Questo comporta che le maggiori spese saranno a carico della fiscalità generale”. Con l’ordine del giorno, ritenendo che il modello di devoluzione regionalistico proposto non sia sostenibile per il delinearsi di un quadro economico-sociale non favorevole per il mezzogiorno, i consiglieri firmatari chiedevano un impegno del sindaco e della giunta a chiedere al governo ed al Parlamento il ritiro del disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a stato ordinario, esigevano la definizione dei Lep, costi e fabbisogni standard e fondi perequativi, rivendicavano che qualsiasi processo di autonomia regionale non si traducesse in un accentramento in danno ai comuni e alle autonomie locali e rivolgevano un appello al Consiglio Regionale per la promozione di un grande dibattito sul tema della autonomia differenziata. Nel dibattito Gianfranco Porcu (Psd’Az) ha sottolineato la difficoltà ad affrontare con competenza argomenti così complessi: affrontarli in una sede come il consiglio comunale. “E’ stimolante ha detto Porcu -, ma è rischioso, perché trasferisce in quest’aula un dibattito politico che avviene in altre sedi. Non c’è un contributo costruttivo frutto di un approfondimento della tematica”. Per Sergio Locci (Aristanis) “…il disegno di legge desta preoccupazione e credo sia utile un dibattito sulle nostre competenze per esprimere il mio dissenso rispetto a questa proposta”. Gianmichele Guiso (Psd’Az): “La discussione parlamentare, sede deputata ad affrontare la questione, non è ancora iniziata e non c’è un quadro completo sul progetto di autonomia differenziata. Evidenzio che l’Anci ha affrontato il tema proponendo un documento in rappresentanza dei comuni italiani”. Secondo Carla Della Volpe (Oristano più) “…le istituzioni locali finora non sono state coinvolte e invece i comuni devono partecipare a questo dibattito”. “La Sardegna ha un gap istituzionale perenne a differenza di altre regioni che hanno avuto più forza di noi – ha evidenziato Umberto Marcoli (Oristano più) -. La Sardegna è un’isola e per ragioni evidenti non può essere paragonata ad altre regioni d’Italia. La Sardegna ha bisogno di un patto per lo sviluppo su cui tutti dovremmo essere uniti”. Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “L’ordine del giorno non mette in discussione il principio dell’autonomia. Le tre regioni più ricche d’Italia hanno presentato questa proposta chiedendo l’autonomia differenziata contando di poter accedere ad un aumento delle risorse. La conseguenza sarà che il nord sarà un’entità a sé, mentre il sud sarà ridotto a poco meno di una colonia”. Al sindaco Massimiliano Sanna la conclusione del dibattito: “La Costituzione prevede la possibilità per le regioni a statuto ordinario di chiedere forme e condizioni di autonomia, ma disposizioni come queste vanno prese in considerazione tenendo conto delle peculiarità delle singole realtà territoriali e garantendo in tutti i territori diritti civili e sociali equi e uniformi. La discussione sulle opportunità di questo disegno di legge va portata a livello generale all’interno di organizzazioni come Anci e Cal che stanno già dando indicazioni a tutela dei comuni. Tutto va analizzato con una visione globale che non può essere declinata in maniera isolata, sarebbero opportuni convegni e conferenze informative per avere consapevolezza sui rischi e sui benefici. Prima occorre conoscere e sapere, e poi agire per eventualmente prendere posizione sull’attuale disposizione. La mia storia politica è fatta di impegni sull’autonomia della Sardegna: le forze politiche in cui ho militato ne hanno fatto una bandiera e lo testimonia, ad esempio, l’importante battaglia sull’insularità – ha proseguito il sindaco Sanna -. Prima di parlare di autonomia differenziata si deve rispettare il principio di insularità previsto all’articolo 119 della Costituzione modificato nel 2022. Lo Stato ci deve riconoscere i fondi per i trasporti, per la mobilità e per tutto ciò che riguarda la modifica dell’articolo 119 che riconosce a livello costituzionale le peculiarità della condizione insulare e l’esigenza di garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di fruizione dei diritti fondamentali, così attenuando gli svantaggi derivanti dalle difficoltà di connessione. Quando verrà riconosciuto concretamente questo principio, allora si potrà parlare di autonomia differenziata. Rispetto all’ordine del giorno proposto dai consiglieri della minoranza, lo posso anche condividere dal punto di vista regionalistico ma lo ritengo in anticipo rispetto ai tempi”. Nella seduta di ieri, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Ivano Cuccu, è stata approvato all’unanimità l’atto di ricognizione e di indirizzo attuativo delle zone di riqualificazione urbana C2ru di Sa Rodia.“Attraverso la ricognizione si sta cercando di riorganizzare quel comparto dando la possibilità, a chi lo volesse, di aderire al consorzio di fatto e procedere con il versamento degli oneri per le opere di urbanizzazioni generali fino al 31 dicembre 2023”, ha spiegato Cuccu. Nel corso del dibattito sono intervenuti Fulvio Deriu (presidente della commissione Urbanistica), che ha ricordato i lavori della commissione che ha accolto la proposta all’unanimità, ed Efisio Sanna (Oristano più), mentre il dirigente tecnico comunale, Giuseppe Pinna, ha fornito i chiarimenti tecnici sulla delibera. Il consiglio comunale, infine, ha approvato all’unanimità la mozione urgente del consigliere Marcoli Umberto sugli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e cavidotto Tyrrhenian Link. “La mozione nasce dall’esigenza di fare una valutazione sulla situazione in via di sviluppo sull’energia in Sardegna per l’importanza che avrà nei prossimi anni – ha detto Umberto Marcoli (Oristano più), illustrando la mozione -. Questa è l’opera più importante del mediterraneo e d’Italia dei prossimi anni e vede impegnata la società Terna Rete Italia nella realizzazione del collegamento in corrente continua a tra Sicilia e Sardegna che rafforzerà la connessione con il continente. La realizzazione di questo collegamento è essenziale per la stabilità, la sicurezza, l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’efficienza dei mercati elettrici”. La mozione impegna il sindaco e la giunta a incoraggiare e sostenere la creazione di un tavolo regionale per affrontare la problematica, coinvolgendo le istituzioni locali, gli esperti del settore e la società civile. Impegna inoltre a coinvolgere attivamente la cittadinanza e i portatori di interesse, promuovendo un processo partecipativo che consenta di generare una nuova opportunità di sviluppo economico e di sostenibilità ambientale e a favorire la diffusione di informazioni istituzionali sul coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, cittadini e imprese, al fine di promuovere una partecipazione informata e responsabile”. Nel dibattito Gianfranco Porcu (Psd’Az) ha auspicato forme di compensazione per l’utilizzo del territorio sardo. Efisio Sanna (Oristano più): “Il 61% dell’energia prodotta in Sardegna viene consumata nell’isola, il 34% viene esportata. Ciononostante importiamo energia. Ai sardi poco e niente rimane del consumo del territorio. Serve indipendenza energetica. Il progetto della Thirrenian link non può che essere valutato in maniera positiva”. Per Giuliano Uras (Sardegna al centro 20venti) “…davanti alla possibilità della realizzazione di questa infrastruttura nasce la valutazione relativa al vantaggio che deriverà per i sardi dall’utilizzo del loro territorio. Noi di volta diamo la possibilità a gruppi di speculatori internazionali di depauperare la nostra terra senza lasciare nulla al nostro territorio. Questa è una infrastruttura che favorisce la speculazione”. Sergio Locci (Aristanis): “Vorrei capire quali sono le ricadute per il territorio e come si colloca il nostro territorio nelle politiche regionali dell’energia”. Fulvio Deriu (FdI) ha condiviso lo spirito della mozione, ma anche gli interventi di Giuliano Uras ed Efisio Sanna sui temi legati alla produzione di energia e all’utilizzo dei territori. L’assessore all’energia, Ivano Cuccu, ha chiuso il dibattito rilevando l’importanza dell’opera “…che è una delle più importanti in realizzazione in Italia. E ha evidenziato che la mozione ha già raggiunto il suo obiettivo nel momento in cui ha consentito al consiglio comunale di discutere sull’importante tema dell’energia”.

Si è tenuto, in Prefettura, a Oristano, un vertice sull’emergenza frane e alluvioni. “Il repentino cambiamento delle condizioni climatiche, dopo una stagione estiva caratterizzata da temperature particolarmente elevate, potrebbe determinare fenomeni meteorologici avversi, rovesci e temporali, tali da determinare nuove emergenze da rischio idrogeologico”, ha evidenziato il prefetto Salvatore Angieri che stamane ha presieduto in Prefettura il vertice sulle attività di Protezione civile. Nel corso dell’incontro sono state evidenziate tutte quelle attività interistituzionali sulle quali il prefetto aveva già richiamato l’attenzione con una recente circolare indirizzata ai sindaci e a tutti gli organismi coinvolti nel sistema di Protezione civile. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Oristano, l’amministratore straordinario della Provincia, i vertici delle forze dell’ordine, Anas, Protezione civile, Rfi, E-Distribuzione, Genio civile, Consorzio di Bonifica, e numerosi sindaci. Il prefetto Angieri ha invitato tutti, ciascuno per la propria parte di competenza, a porre in essere, nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali, tutte le buone pratiche e le azioni virtuose necessarie per migliorare la risposta operativa. Tra le problematiche evidenziate particolarmente importanti risultano essere quelle relative alla manutenzione viaria, e l’attività di prevenzione da parte dei sindaci, considerata la loro peculiare conoscenza del territorio. E’ stato inoltre tracciato un bilancio sulla campagna antincendio, terminata lo scorso 31 ottobre, allo scopo di accendere il focus sulle eventuali criticità riscontrate e sulle future iniziative per migliorare l’efficienza operativa di tutti gli enti preposti. Angieri ha, inoltre, ricordato che di recente è stato approvato il Piano provinciale relativo alle attività di sorveglianza e di prevenzione in presenza di forti precipitazioni nevose. Piano che definisce le misure di intervento necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e alla sicurezza della circolazione, in caso di rallentamenti o interruzioni al traffico veicolare, con l’istituzione di una rete preventiva ed operativa delle forze dell’ordine e degli altri enti competenti. Al termine dell’incontro, il prefetto ha evidenziato come, vista la carenza di risorse umane, sia necessario operare con la massima sinergia facendo squadra. (Eolia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Il Comune di Cabras ricerca volontari per la creazione del gruppo di Protezione Civile. Sono, infatti, nuovamente aperti i termini per la partecipazione al bando per la costituzione del gruppo comunale, che sarà iscritto nell’Elenco regionale delle organizzazioni di volontariato della Protezione civile e nell’elenco centrale del Dipartimento nazionale della Protezione civile–Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Si tratta – ha detto il sindaco Andrea Abis – di un impegno civile e civico nel quale crediamo molto. Abbiamo approvato lo scorso anno in consiglio comunale il Piano di protezione civile, uno strumento nuovo per Cabras, ora vogliamo sostenere la costituzione di un gruppo di persone che possano interessarsi al bene della comunità e che siano pronte ad agire nei momenti dell’emergenza con una specifica formazione”. Gli interessati dovranno consegnare il modulo di partecipazione, scaricabile dal sito del Comune di Cabras, entro le ore 12 del 15 dicembre prossimo, così da ottimizzare le fasi di avvio del gruppo. La consegna potrà essere effettuata a mano presso l’Ufficio Protocollo o via Pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.cabras.or.it. Il gruppo sarà costituito dal sindaco, o da un suo delegato, che lo presiede, da un coordinatore e il suo vice, dal consiglio direttivo e dall’assemblea dei volontari. Possono aderire uomini e donne residenti nel Comune di Cabras di età non inferiore a diciotto anni e non superiore ai sessantacinque e, qualora dovessero essere necessarie particolari competenze tecniche, potranno essere inseriti i residenti di altri Comuni che non siano iscritti in altri gruppi. Potranno essere ammessi a far parte del gruppo comunale anche soggetti compresi fra i sessantacinque e i settantacinque anni, i quali avranno però esclusivamente impegni non operativi. Coloro i quali saranno reputati idonei, saranno sottoposti a un colloquio motivazionale e all’accertamento dei requisiti fisici e psicologici, tramite specifica certificazione medica. Tutti i componenti del gruppo dovranno seguire dei corsi di formazione, addestramento ed esercitazioni, anche attraverso la collaborazione di personale accreditato con specifiche competenze. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

 

A Oristano sono previsti dei lavori sulla 131 nei pressi di Fenosu, dove le auto, da mesi, transitano in una sola corsia. Per consentire prove di carico su un ponte (esattamente al km 93), lunedì 20 novembre è prevista l’interruzione del traffico, in direzione Cagliari, sulla 131, tra lo svincolo per Simaxis e quello di Oristano Fenosu. Il provvedimento entrerà in vigore nella fascia oraria tra le 20:30 e la 1:00 del giorno successivo, per il tempo strettamente necessario alle operazioni. Durante l’interdizione, gli utenti che transitano sulla statale 131 in direzione Sud potranno usufruire della viabilità provinciale e comunale, seguendo le indicazioni presenti. Gli interventi sono necessari per definire con precisione i limiti di utilizzo del ponte e i futuri interventi sulla struttura.

Le società e le associazioni sportive oristanesi hanno tempo fino al 20 dicembre per presentare domanda al Comune di Oristano per i contributi per l’attività ordinaria svolta nell’annualità 2022 o nella stagione sportiva 2022/2023. “Il Comune – precisa il sindaco Massimiliano Sanna – mette a disposizione 30 mila euro per il sostegno e la promozione dell’attività sportiva ordinaria delle associazioni sportive dilettantistiche”. “La concessione del contributo – prosegue l’Assessore allo sport Antonio Franceschi – è, tra le altre cose, subordinata alla presentazione di una relazione dettagliata sull’attività svolta, i risultati sportivi conseguiti nell’annualità o stagione di riferimento con particolare riguardo alle attività del Settore Giovanile, l’indicazione del numero degli atleti iscritti che hanno effettivamente svolto attività in via continuativa e, specificazione del numero degli atleti del Settore Giovanile”. Possono presentare domanda le società ed associazioni sportive con sede legale e/o operativa Oristano che svolgono attività a Oristano, iscritte all’Albo Comunale delle società sportive e al Registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche istituito dal Coni, affiliate ad una Federazione e/o Ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal Coni, che abbiano svolto regolare attività agonistica dilettantistica o anche a livello amatoriale durante l’anno o stagione di riferimento attraverso la partecipazione a campionati o gare ufficiali organizzati dalle federazioni o enti di promozione sportiva o svolgere attività di promozione dello sport per i bambini e ragazzi. Tra gli altri requisiti anche la presenza di allenatori e istruttori con curriculum adeguato alla finalità della società, attestati da diploma Isef, laurea in Scienze Motorie, corsi di formazione riconosciute dalle Fsn, in regola con il pagamento delle somme dovute per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali e non siano inadempienti contrattualmente con questa amministrazione comunale. Un ulteriore requisito è il possesso di un defibrillatore e di operatori abilitati all’uso. Le domande di contributo, redatte sui moduli disponibili all’URP in Piazza Eleonora d’Arborea e sul sito istituzionale www.comune.oristano.it, dovranno pervenire entro il 20 dicembre 2023 all’ufficio Protocollo Generale in Piazza Eleonora d’Arborea. Le domande potranno essere consegnate a mano o inviate agli indirizzi e-mail protocollo@comune.oristano.it e istituzionale@pec.comune.oristano.it. Il bando integrale e il modello di domanda sono pubblicati sul sito istituzionale www.comune.oristano.it. Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Sport tel. 0783/791311-791480.

Al via domani al Palasport di Sa Rodia il Torneo nazionale Città di Oristano di basket in carrozzina. Per il terzo anno consecutivo sarà la Dinamo Sassari la grande protagonista della manifestazione in programma sabato 18 e domenica 19 novembre e organizzata dalla Oristano basket, con il patrocinio del Comune di Oristano, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Mont’e Prama. In campo, insieme alla Dinamo, a contendere la vittoria finale ci saranno Basket Seregno, D Junior Team Sassari e Nuova Pallacanestro Rieti. Sarà una di queste quattro formazioni a raccogliere il testimone da Brindisi e Hapoel Tel Aviv, le squadre vincitrici delle prime due edizioni del torneo. Sul parquet di Sa Rodia si ritroveranno alcuni tra i più grandi campioni del basket in carrozzina, atleti di spicco a livello internazionale, nonché i giocatori della Dinamo Sassari attualmente grandi protagonisti nella serie A: Anil Cegil medaglia di bronzo agli europei 2023, MattIjs Beller medaglia di bronzo agli europei 2023, Alberto Esteche medaglia d’argento American Cup 2022, Saliou Diene medaglia di bronzo agli Africa Championship 2023. Il programma del 3° Torneo Città di Oristano di basket propone sabato 18 novembre le semifinali con la partita inaugurale alle 17.30 Basket Seregno – D Junior Team Porto Torres e alle 19.30 Nuova Pallacanestro Rieti – Dinamo Sassari. Domenica alle 17.30 la finale per il 3° e 4° posto e alle 19.30 la finalissima per l’assegnazione del trofeo alla vincitrice. La Oristano basket per promuovere la partecipazione del pubblico ha stabilito costi ridotti per gli abbonamenti: 12 euro per l’abbonamento intero valido per l’intero torneo (4 partite), 7 euro per l’abbonamento ridotto valido per l’intero torneo ma riservato agli studenti. Per informazioni e prevendita ci si può rivolgere ai numeri 348 368 1782 / 345 682 5507.

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