Ott 11

I pescatori annunciano azioni clamorose contro il blocco dei ristori per le esercitazioni.

Nuova beffa per diversi pescatori delle marinerie sarde, comprese quelle della costa oristanese.

La tesoreria dello Stato ha bloccato il pagamento degli indennizzi relativi ai danni subiti dagli operatori in funzione della presenza delle servitù militari. Infatti, a causa di un pignoramento operato da terzi nei confronti del ministero della Difesa, la liquidazione è bloccata”.

Lo denuncia, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Emanuele Cera, che si è fatto carico delle proteste dei pescatori sardi che si sono visti bloccati i pagamenti per i ristori del fermo pesca a causa delle esercitazioni militari nei poligoni dell’Isola. E proprio gli operatori della pesca, nei prossimi giorni, decideranno le forme di protesta a terra e in mare.

“Ho ricevuto numerose e giustificate lamentele e preoccupazioni da parte dei sindaci e dagli amministratori dei comuni interessati, dai numerosi operatori del comparto, e da chi li rappresenta” – dice Cera -.

Il blocco degli indennizzi è stato annunciato alle amministrazioni comunali dalla Banca d’Italia, dopo una sentenza del Tribunale di Milano che, in via cautelare, ha pignorato i conti del ministero. I pescatori sono in subbuglio, annunciano azioni clamorose e non posso biasimarli”.
Il problema riguarda centinaia di pescatori dall’Oristanese al sud Sardegna e all’Ogliastra: “È assurdo che una battaglia durata decenni venga vanificata è messa in discussione per un cavillo burocratico.

A questo si aggiunge l’annosa questione delle esercitazioni a Capo Frasca. “A questo proposito – ricorda Cera -, occorre evidenziare il ritardo e il disimpegno della presidenza della giunta regionale di fronte alla necessità di rendere fruibili gli specchi d’acqua e le spiagge insistenti nella base militare, relativamente al periodo di fermo delle esercitazioni, e riconoscere e ristorare il danno anche ai pescatori ancora esclusi per via di una norma poco chiara contenuta nel protocollo d’intesa.

Anche per questo motivo, nel golfo di Oristano si rincorrono le voci di una imminente presa di posizione eclatante, come l’occupazione degli spazi interdetti”.

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