Set 14

Torre Grande: via ai lavori per la riqualificazione del lungomare.

Prendono il via, a Torre Grande, i lavori di riqualificazione del lungomare, un progetto da 4 milioni 335 mila euro, a cura del raggruppamento temporaneo di professionisti Dodi Moss–Studio Sulmona e Sab.

A realizzarli sarà l’impresa Cancellu di Nuoro, che si è aggiudicata l’appalto con i fondi della Programmazione territoriale, con un ribasso del 18,111%. L’impesa e avrà 365 giorni di tempo per concludere i lavori.

Il progetto generale prevede la creazione di un unico percorso ciclo-pedonale che permetta la fruizione dell’intero sistema territoriale, collegando idealmente la foce del Tirso al porticciolo turistico, consentendo un continuum con l’area dell’Unione dei Comuni del Sinis Terra dei Giganti. Il percorso collegherà gli attrattori di Oristano e Cabras, Riola Sardo, Narbolia, Baratili San Pietro e San Vero Milis, interconnettendo nello specifico l’area costiera di Oristano al Sinis e alle borgate marine.

L’intervento avviato oggi si concentra sul vecchio tracciato del lungomare di Torre Grande. “Il progetto appaltato che parte oggi, dal punto di vista economico, è il più importante tra quelli presentati dall’Unione dei comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e dal Comune di Oristano nell’ambito della programmazione territoriale – precisa il sindaco Sanna -. Si tratta di un’opera che Oristano attende da decenni, la cui durata potrebbe anche condizionare in alcuni periodi, durante la stagione balneare, la fruizione del lungomare. Eventualmente, sarà un piccolo sacrificio che dovremmo sopportare, certi che il risultato finale premierà la pazienza di tutti. Cercheremo comunque di velocizzare i tempi affinché non ci siano disagi. Con l’inizio dei lavori parte un processo di riqualificazione di Torre Grande, che consentirà di intervenire in maniera organica e radicale per riqualificare l’attrattore turistico più importante della città, nevralgico nella costa occidentale dell’isola”.

“L’intervento complessivo su Torre Grande prevede tre lotti – precisa l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete -. Il primo, al via oggi, ricalca il tracciato dell’attuale lungomare, da Eolo alla Villa Baldino, nel quale è inserita la Torre Costiera. Il secondo lotto, anch’esso già appaltato, congiunge l’abitato di Torre Grande al Centro marino internazionale e alle aree ad alto valore ambientale del Sic di Mistras, consentendo la connessione con il territorio di Cabras e degli altri ambiti comunali del progetto di sviluppo territoriale. Un terzo lotto ancora da finanziare riguarda l’area tra la foce e la parte finale del lungomare.

Dalla realizzazione dei due interventi in corso, insieme a quelli di Cabras, Narbolia, Riola, Baratili e San Vero Milis, si punta a creare un unico percorso di mobilità lenta che colleghi le zone costiere e le borgate marine con il sistema degli attrattori turistico- culturali.

Gli interventi sul lungomare serviranno per rafforzarne la fruizione, migliorandone l’estetica e la sicurezza, l’offerta di servizi turistici interconnettendo le componenti ambientali e culturali e rappresentando una tappa del più ampio itinerario del territorio vasto dell’Unione dei Comuni del Sinis”.

Il progetto interviene su un’area di 26 mila 700 metri quadrati e punta a dare una nuova immagine al lungomare, attraverso un nuovo disegno, nuovi materiali e nuove scelte per la vegetazione. Si vuole migliorare il comfort con isole ombrose ottenute con alberi di varia grandezza, intervenire sulle barriere architettoniche, differenziare le pavimentazioni e le alberature, valorizzare il legame con il mare, della piazza della torre e degli accessi a mare, la connessione con il centro abitato con gli accessi e le strade di penetrazione al lungomare, la sostituzione di una parte dei pini, nuova vegetazione arborea ed arbustiva, la riqualificazione del verde a mare. Si vuole inoltre tracciare una direttrice che interconnette l’itinerario delle torri tra tutti i comuni del partenariato di progetto.

“No all’eolico, pignoriamo il palazzo del Consiglio regionale e ogni suo locale di pertinenza”. E’ quanto hanno rivendicato gli autoproclamati “avvocati del popolo sardo”, ovvero i comitati Su Entu Nostu e tutti quelli dei territoriali sardi che lottano contro l’assalto delle multinazionali dell’energia rinnovabile, in particolar l’eolico. Riuniti nel Coordinamento “Contro ogni speculazione energetica”, si sono dati appuntamento, questa mattina, in piazza dei Centomila, a Cagliari, per un corteo diretto sotto il palazzo del consiglio regionale. Oltre 300 manifestanti si sono fatto sentire con cori e fischietti. “Da diversi mesi nel territorio della Sardegna è in atto il più violento e spietato tentativo di speculazione energetica – hanno sostenuto -, con la presentazione di numerosi progetti per l’installazione di decine di torri eoliche da parte di società il cui unico scopo è quello di depredare il nostro territorio”. Il simbolico atto di pignoramento ed esecuzione forzata della sede del Consiglio regionale arriva per il quasi totale silenzio delle istituzioni, perché tutte le manifestazioni fatte per chiedere ai nostri rappresentanti politici una moratoria, non hanno sortito effetto alcuno”. Nemmeno l’ordine del giorno che prevede un impegno alla moratoria sulle autorizzazioni in attesa di una normativa chiara anti speculazioni, votato ieri a tarda sera, è servito a placare gli animi. “Confidavamo in un intervento legislativo da parte del consiglio regionale – ha spiegato Marco Pau, uno dei portavoce de Coordinamento – per l’approvazione di una norma, non di un ordine del giorno inutile”. Pau stigmatizza poi atteggiamento inqualificabile di maggioranza e opposizione: “Ci aspettavamo una norma che bloccasse tutto in attesa di un Piano energetico regionale tagliato sui nostri bisogni, perché noi non siamo contro le rinnovabili. Siamo delusi, ma questo rafforza la nostra convinzione in una protesta sempre più determinata”. Con i manifestanti anche alcuni consiglieri dell’opposizione, Francesco Agus (Progressisti), Alessandro Solinas (M5s) ed Eugenio Lai (Rosso-Verdi).

Una carovana itinerante che dal 21 al 24 settembre toccherà Oristano, Cagliari, Sarroch, Selargius e Orroli. L’edizione numero sette del Festival della Civiltà Nuragica (curata da Mauro Perra, Fulvia Lo Schiavo e Alessandro Usai) è uno straordinario incontro internazionale di studi su Minoici, Micenei e Ciprioti in Sardegna e nel Mediterraneo, in ricordo di Lucia Vagnetti, indimenticata studiosa delle Civiltà egee dell’età del Bronzo. Proprio per questo motivo, nel programma è prevista l’escursione al nuraghe Antigori di Sarroch, illustrata da Alessandro Usai che sta proseguendo gli scavi e lo studio del monumento. La prima giornata di studi è in programma giovedì 21 settembre, a Oristano, con inizio delle attività alle 9.30, con le visite al Centro Pier Carlier e, successivamente, all’Antiquarium Arborense. Ore 11.30 apertura dei lavori del Convegno con l’introduzione sui Festival di Orroli e sul VII Festival, e la presentazione del volume degli Atti del VI Festival della Civiltà Nuragica. Nello stesso giorno a Cagliari, alle 16:30, visita guidata al museo archeologico nazionale. Venerdì 22 settembre è la volta di Sarroch, con la visita guidata al nuraghe Antigori (ore 9.30), il trasferimento successivo a Villa Siotto per la prosecuzione dei lavori del Convegno: Antigori, archeologia e tutela. Pomeriggio a Selargius, a partire dalle 16, con la visita l’accoglienza al Museo Semu /Selargius Museum, e la visita al sito di Bia ‘e Palma e, successivamente, allo stesso museo. Sabato 23 settembre, presso la biblioteca comunale di Orroli, a partire delle 9, convegno internazionale con le relazioni di autorevoli studiosi. Domenica 24 settembre, sempre a Orroli, giornata conclusiva presso il Centro Servizi del Nuraghe Arrubiu. Alle 10, la visita guidata del Nuraghe Arrubiu di Orroli e la ‘Tomba della Spada’. Seguirà uno spuntino nuragico, una passeggiata ad Orroli e, infine, la presentazione delle guide del Nuraghe Arrubiu, a cura di Fulvia Lo Schiavo e Mauro Perra (ore 16). Il festival della Civiltà Nuragica è promosso dal comune di Orroli con il contributo della Fondazione di Sardegna. Partner dell’evento i comuni di Oristano, Sarroch, Selargius e la Fondazione Oristano.

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