Gen 12

Report Cna su evoluzione demografica e calo occupazionale. Tra 10 anni Isola più povera.

Nel prossimo decennio il valore aggiunto regionale rischia di passare dai 29,2 miliardi di euro del 2020 ai 24,7 miliardi del 2031 (-16%): un calo del Pil pro-capite pari al -6,4%.

E’ l’allarme che lancia Cna Sardegna in un report sull’evoluzione demografica e del calo occupazionale.

Secondo l’associazione artigiana, nel corso dell’ultimo decennio, tra il 2011 e il 2021, in Sardegna la popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni è diminuita di 110mila unità: una contrazione del -9,8%, oltre il doppio del dato registrato a livello nazionale (-4,3%). Nell’Isola, ancor più che in altre regioni italiane, le trasformazioni della struttura per età della popolazione avranno un rilevante impatto sul mercato del lavoro e, più in generale, sul potenziale di crescita del sistema produttivo e sulla sua capacità di generare ricchezza.

Tra il 2011 e il 2021 nell’isola la popolazione in età lavorativa (tra 15 e 64 anni) è diminuita di 110mila unità: una contrazione del -9,8%, oltre il doppio del dato registrato a livello nazionale (-4,3%). Nello stesso periodo l’isola ha registrato 91mila residenti in meno (-8,2%).

“È probabile – sostiene Cna – che nel prossimo decennio l’entità del calo della popolazione in età da lavoro arrivi almeno a 188mila unità (-18,6%,) con una riduzione del numero di occupati tra le 97mila (-17,7%) e le 84mila unità (-15,4%). Attualmente circa 270mila sardi (il 26,5% della popolazione tra 20 e 64 anni) si dichiarano completamente disinteressati al lavoro: una quota notevolmente maggiore rispetto al dato medio nazionale (22,1%).

In Sardegna risulta occupato solo il 49,5% delle donne in età 20-64 anni, contro un dato nazionale del 53,2%. Vista l’evoluzione demografica, per garantire al sistema produttivo sardo un bacino occupazionale sufficiente è necessario aumentare la quota di popolazione attiva – spiega Cna -. La Commissione Ue ha posto l’obiettivo di innalzare al 75% il tasso di occupazione della popolazione 20-64 anni entro il 2020: al 2020 in Italia il tasso di occupazione non è andato oltre il 62,7%, in Sardegna si è fermato al 53,6%”.

“Senza efficaci politiche del lavoro, di contrasto allo spopolamento e alla denatalità e un piano di sviluppo serio e credibile le trasformazioni demografiche in atto porteranno ad un calo netto del numero di occupati e a un decisivo arretramento del sistema economico regionale – commentano Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna -. Inoltre, l’invecchiamento della popolazione determinerà un deciso incremento della spesa destinata a sanità e assistenza, mentre i bassi livelli occupazionali e reddituali faranno lievitare la spesa per interventi di integrazione salariale, sottraendo agli investimenti sul territorio importanti quote di ricchezza prodotta”.

Proseguono gli interventi lungo la costa del Sinis programmati dall’amministrazione comunale di Cabras. Da pochi giorni sono iniziati i lavori che condurranno al rifacimento del ponte in legno di Mari Ermi, attraverso la completa rimozione del precedente camminamento e l’installazione di una nuova struttura. “Prosegue senza sosta – ha detto il sindaco Abis – l’operazione di conservazione e manutenzione dei litorali portata avanti dalla nostra Area Marina Protetta. Stavolta mettiamo mano alla ricostruzione completa dell’attraversamento pedonale in legno della palude costiera di Mari Ermi. Una misura per l’ambiente ma anche un servizio fondamentale per tutti gli utenti della spiaggia, specialmente per i più svantaggiati”. L’intervento, in carico agli uffici dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, si svolge in continuità alla programmazione di manutenzione straordinaria delle passerelle del litorale e ha un importo totale di 90 mila euro, provenienti in parte dal bilancio comunale e in parte da un finanziamento specifico ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Il ponte verrà totalmente smantellato e poi ricostruito, lasciando inalterata la lunghezza totale di 65 metri – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Giordano -. Al fine di creare un minore impatto ambientale e tutelare la laguna, verrà utilizzata una diversa tecnica costruttiva rispetto a quella usata in precedenza, poiché i pali verranno appoggiati e non infissi nel fondale, garantendo una struttura più solida”. L’intera operazione verrà eseguita nel rispetto e nella salvaguardia delle specie faunistiche, in particolar modo del piccolo trampoliere delle spiagge italiane, il fratino.

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