Lug 02

Coronavirus: nell’Isola 2.386 nuovi contagi (24 a Oristano) e due decessi.

In Sardegna le persone colpite da Covid sono state oggi 2.386 (di cui 2.296 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 7.438 tamponi.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 10 (1 meno di ieri), quelli ricoverati in area medica 128 (1 più di ieri), mentre sono 28.094 i casi di isolamento domiciliare (1.263 in più rispetto a ieri).

Si registrano anche due decessi: un residente nell’ambito territoriale della Asl di Cagliari e un residente nell’ambito territoriale della Asl di Sanluri.

A Oristano, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 24 nuovi contagi e 26 guarigioni.

I casi complessivamente rilevati fino a questo momento in città salgono così a 8.576, i pazienti guariti sono 8.054, i casi attualmente positivi 465, e i decessi 51.

Nuova protesta, sulla strada provinciale 6, all’altezza della rotonda che conduce a Torre Grande e ai mari del Sinis, organizzata dall’amministrazione comunale di Cabras per chiedere il riavvio del progetto della pista ciclopedonale tra Cabras e Torregrande. L’opera fa parte di un progetto da quattro milioni di euro che ha visto concretizzare il primo tassello con la realizzazione della rotonda tra le strade provinciali 1 – 6 – 94, e che ora si trova in una situazione di stallo. Decine di persone hanno voluto partecipare alla manifestazione. In sella alla bicicletta o a piedi, la carovana ha invaso la rotatoria e attraverso il suono festante dei campanelli ha detto il proprio “sì” alla pista. Oltre al sindaco di Cabras Andrea Abis, erano presenti con le fasce tricolore e in sella alle biciclette anche Luigi Tedeschi sindaco di San Vero Milis, Lorenzo Pinna sindaco di Riola Sardo e Tony Madau vicesindaco di Baratili San Pietro. “Oggi si è espresso un momento di civiltà, quello di chi sta chiedendo un’opera assolutamente necessaria, in termini di sicurezza e di prospettive volte a un turismo in stretta connessione con la tutela ambientale – ha detto il sindaco Abis -. Si tratta di una strada altamente pericolosa e non è accettabile che, avendo già un progetto e uno stanziamento finalizzati al compimento della pista ciclopedonale, non si possa portare avanti l’opera di realizzazione. È più che necessario che la Regione metta mano alle norme e ci consenta di procedere, risolvendo questa situazione incivile”. Lo stop inatteso alla realizzazione dell’asse ciclopedonale era arrivato a gennaio, con una motivazione legata alla tutela paesaggistica dei luoghi, che non verrebbe rispettata. Il sindaco Abis e la sua amministrazione sono, invece, convinti del contrario “…in quanto il progetto non prevede la formazione di strade o piste in aree vergini ma l’affiancamento alle strade provinciali esistenti”.

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