Mag 04

Acqua non potabile a Oristano.

Le abbondanti e continue precipitazioni di questi giorni hanno aumentato la torbidità e la colorazione dell’acqua delle sorgenti di Santu Miali e Bau Nou che alimentano l’acquedotto di Oristano. In via cautelativa, e sino alla fine del fenomeno, la risorsa idrica non sarà potabile.

A seguito delle verifiche effettuate dai tecnici del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian) della Ats-Assl di Oristano e dall’ente gestore Abbanoa, è stato riscontrato che nei comuni di Oristano (città e frazioni, ad esclusione di Silì), Siamaggiore e Tramatza, l’acqua distribuita presenta, infatti, un eccesso di torbidità tale da considerarsi non accettabile per i consumatori in assenza di disinfettante residuo in rete.

Rilevate le non conformità, è stata quindi proposta da parte della Ats-Assl ai comuni interessati l’emissione di un provvedimento cautelativo che vieti l’uso dell’acqua per scopi potabili (uso dell’acqua come bevanda) e alimentari (connessi alla preparazione degli alimenti, come té, caffè, minestre, cottura di verdure e lavaggi di alimenti). Sono invece consentiti gli usi domestici e per l’igiene personale.

Per il comune di Oristano, sono escluse dalla restrizione la frazione di Silì, non servita dall’acqua proveniente dalle sorgenti, e le utenze servite da approvvigionamenti idrici autonomi (come ad esempio i pozzi condominiali e ospedale San Martino)

Contestualmente, il Sian ha chiesto ad Abbanoa, soggetto responsabile della qualità dell’acqua distribuita, di provvedere tempestivamente agli interventi per il ripristino dell’idoneità dell’acqua erogata e di garantire il servizio sostitutivo di fornitura di acqua potabile.

Il fenomeno interessa i comuni approvvigionati dalle sorgenti ed è riconducibile, come detto, alle piogge consistenti di questi giorni, che hanno determinato le non conformità.

Il sindaco di Oristano, accogliendo le richieste del Sian ha emanato un’ordinanza in cui vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili e alimentari su tutto il territorio del comune di Oristano, esclusa la frazione di Silì, fino a che non verrà comunicato diversamente.

Intanto,  Abbanoa comunica che sono già state effettuate le manovre in rete per una diversa alimentazione alle frazioni di Donigala Fenughedu, Torregrande e Silì (dove l’acqua è potabile), mentre il resto del centro abitato è servito da pozzi locali. I tecnici di Abbanoa hanno avviato i controlli per monitorare l’andamento del fenomeno e il rientro dei parametri di potabilità quando le condizioni meteo si assesteranno e diminuirà la torbidità nelle sorgenti.  Abbanoa fa sapere, inoltre, che domani sarà operativo un servizio alternativo con autobotte nel comune di Tramatza, all’angolo tra le vie Ciriaco e Asilo; a Siamaggiore; e, per le frazioni di Massama e Nuraxinieddu, in via Bologna, presso la piazzetta vicino al serbatoio pensile. Per quanto riguarda Sa Rodia, a Oristano, l’acqua potabile potrà essere prelevata dalle fontanelle pubbliche di via Sassari, via Palmas, all’angolo tra via Carbonia e via Laconi, e al pozzo di viale Repubblica.

 L’avviso di allerta meteo è stato prorogato fino alla mezzanotte di sabato 5 maggio. Il fronte del maltempo, con temporali e nubifragi, che continuerà a colpire tutta la Sardegna, ha portato, infatti, la Protezione civile a prolungare ancora lo stato di allerta arancione (quindi moderata) in varie zone, tra cui Campidano e Tirso. La Protezione civile ricorda che si possono verificare danni diffusi e allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide, alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento dei corsi d’acqua, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti artigianali, industriali e abitativi situati in aree inondabili; interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e/o a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico; pericolo per la pubblica incolumità e possibili perdite di vite umane.

Una bomba d’acqua ha colpito questo pomeriggio alcune zone dell’oristanese e i disagi sono innumerevoli, sia nel capoluogo di Oristano che in alcuni centri della provincia. La circolazione lungo la Statale 292 tra Nuraxinieddu e la Statale 131 è stata bloccata a causa dell’allagamento della carreggiata. Allagamenti ci sono stati anche a Oristano, Torregrande, Bosa, Abbasanta, Ghilarza, Sedilo, Ales, San Nicolò d’Arcidano e Marrubiu, paese che è stato duramente colpito dal maltempo, con l’acqua che in alcuni punti ha raggiunto i 70 centimetri.

“La Regione dichiari, con urgenza, lo stato di calamità dopo le forti piogge”. Lo hanno chiesto Gianni Lampis e Paolo Truzzu, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, dopo le abbondanti precipitazioni che stanno colpendo l’Isola da ormai tre giorni e hanno già causato diversi danni in tanti comuni. “Danni dovuti al fatto che spesso sono insufficienti i mezzi e le risorse economiche per intervenire ed evitare il peggio – hanno ricordato gli esponenti di FdI -. Strade urbane e rurali, edifici pubblici e privati e numerose aziende agricole risultano essere fortemente compromesse. Il presidente Pigliaru convochi, quindi, senza perdere ulteriore tempo, la sua giunta per dichiarare lo stato di calamità in Sardegna. Un ringraziamento particolare – hanno detto Lampis e Truzzu – va a tutti coloro i quali in queste ore sono in prima linea per garantire la sicurezza di uomini e cose: protezione civile, amministratori, militari e forze dell’ordine”.

Il consiglio comunale di Oristano punta sul recupero del centro storico cittadino e dei centri matrice delle frazioni. Lo fa accogliendo, all’unanimità, una proposta dell’assessore all’Urbanistica, Federica Pinna, approvando una delibera che riduce del 30% il contributo di costruzione per gli interventi edilizi finalizzati al riuso dei fabbricati esistenti. Per l’intero consiglio, dopo l’approvazione del Piano particolareggiato, è una prima risposta concreta allo spopolamento del centro storico, ma anche al recupero di un’area della città di grande pregio storico e architettonico. “Si tratta di una misura importante voluta per incentivare la rinascita del centro storico – ha spiegato l’assessore Pinna presentando l’argomento in aula -. L’incentivo si realizza con la con riduzione degli oneri concessori del 30% per interventi sugli edifici esistenti ed essenzialmente per opere che riguardano aumenti di superficie o di volume e cambi di destinazione d’uso. È una misura importante ed equilibrata, che nasce per incentivare recupero del patrimonio esistente sulla scia della legge regionale n. 11 del 2017 per combattere lo spopolamento dei centri storici”. Il presidente della commissione urbanistica, Angelo Angioi, ha evidenziato che Oristano è uno dei primi comuni della Sardegna ad attuare questa procedura e, riferendo sui lavori della commissione, ha precisato che “…qualche commissario ha chiesto una riduzione più consistente, ma al di là della misura della riduzione, che comunque è consistente e deve contemperare le esigenze degli equilibri finanziari generali dell’ente, è importante il segnale che si vuole dare alla città e a quei cittadini che vogliono investire sul recupero del patrimonio edilizio del centro storico”. La richiesta di aumento della misura della riduzione è stata confermata in aula da Andrea Riccio ed Efisio Sanna, mentre Vicenzo Pecoraro ha chiesto più coraggio e incisività se si vuole realmente rilanciare il centro storico. Per Antonio Iatalese gli incentivi sono un segnale e una soluzione importante per valorizzare il centro storico e quindi tutta la città. “Il 30% può sembrare poco, ma è un segnale importante – ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu -. È il segno di una politica improntata al realismo. Ma da parte nostra c’è la disponibilità a rivedere e modificare la misura della riduzione se ci saranno le condizioni. La disponibilità dell’aula a votare all’unanimità questa delibera testimonia la volontà a intraprendere un percorso di cambiamento per il bene della città”. Sempre su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Federica Pinna, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità anche due delibere per la presentazione dell’istanza di annullamento dell’uso civico in due aree destinate all’edilizia economica popolare di Torregrande e Silì. Su quella di Torregrande, estesa per 8700 metri quadri, insistono 31 immobili realizzati da due cooperative. Su quelli di Silì, estesa su 18 mila metri quadrati, ricadono 57 immobili realizzati da altre due cooperative. La realizzazione dei due complessi abitativi nel corso degli anni ha fatto venire meno la possibilità dei cittadini di fruire dell’uso civico (che si concretizzava prevalentemente nell’esercizio del diritto di pascolo, legnatico o caccia) e con le delibere approvate ieri sera si avvia la procedura con la Regione per il relativo annullamento. Per le altre aree di Oristano gravate da uso civico, il comune sta lavorando al trasferimento del diritto ad altre zone.

Il comune di Oristano ha pubblicato il bando per l’acquisto di alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica. L’assessorato al Patrimonio utilizza per questo intervento la somma di 478 mila euro. Gli alloggi dovranno avere le seguenti caratteristiche: se nuovi devono essere già ultimati e/o pronti alla consegna con attestazione di fine lavori non anteriore al 31 dicembre 2009, se ristrutturati devono essere comunque ultimati e pronti alla consegna, se sono in costruzione, in fase di ristrutturazione o da ristrutturare la consegna dovrà avvenire entro 2 – 4 – 6 mesi dalla data di aggiudicazione. Gli alloggi devono essere ubicati nel comune di Oristano, costituire almeno il 60% della quota millesimale generale dell’intero edificio e avere una superficie utile abitativa compresa tra 45 e 95 metri quadrati. Almeno 2 degli alloggi offerti devono avere una superficie utile compresa tra i 60 ed i 95 metri quadrati. Tutti gli alloggi devono essere inseriti nell’ambito dello stesso fabbricato o in un’intera porzione di fabbricato con accesso dedicato. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le offerte dovranno pervenire al Comune di Oristano – Settore Programmazione, Gestione delle Risorse e Servizi Culturali – Ufficio Protocollo, piazza Eleonora 44, 09170 Oristano, entro il 25 giugno 2018. Il bando integrale e gli atti allegati sono pubblicati sul sito istituzionale www.comune.oristano.it e disponibili al Comune di Oristano – Ufficio Patrimonio, piazza Eleonora n. 44, Palazzo degli Scolopi – 2° piano (Tel. 0783/791270), dove possono essere consultati dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, e il martedì dalle 16 alle 18.

Si chiama Whoosh ed è il nuovo sistema di pagamento elettronico dei parcheggi a Oristano. L’applicazione per smartphone e altri dispositivi mobili, curata dalla società francese Parkeon, leader mondiale per i sistemi di pagamento per la sosta e il trasporto pubblico, è stata presentata all’assessore ai Trasporti, Pupa Tarantini, dai responsabili della Sis, la società che in città gestisce il servizio di parcheggi a pagamento. Il nuovo sistema è immediatamente operativo e ha numerosi miglioramenti rispetto a quella in funzione fino a qualche mese fa. Con Whoosh si paga senza costi aggiuntivi, come invece accadeva in precedenza: nessuna commissione per l’utilizzo della carte di credito o delle operazioni bancarie (di cui si fa carico il gestore del servizio) né di alcun altro tipo. Si paga per il tempo effettivo della sosta con un minimo di 30 minuti. Il pagamento si può fare ricaricando un borsellino virtuale, ma anche con singole operazioni per ogni sosta attraverso la carta di credito preregistrata (sono accettate quelle maggiormente diffuse). La nuova app, disponibile sia per smartphone Apple (dotati di Ios) che per apparati che utilizzano il sistema operativo Android, consente di impostare facilmente il tempo previsto per la sosta, ma anche per periodi più lunghi, utilizzando comunque solo il tempo effettivo. La funzione di alert consente di ricevere un messaggio quando il tempo della sosta sta per scadere. In quel caso si può anche prolungare il tempo della sosta sempre attraverso lo smartphone. Whoosh può essere utilizzata anche da casa o dall’ufficio attraverso computer fissi o portatili. Una mappa interattiva facilità l’individuazione delle aree di sosta e dei parcometri più vicini. L’app, che è già attiva in 14 città d’Italia e in numerosi altri centri di tuta Europa, può essere utilizzata attraverso la più moderne tecnologie di riconoscimento, attraverso l’impronta digitale, la registrazione sul sistema di Whoosh o attraverso Facebook. Nell’area riservata personale è possibile avere un resoconto di tutti i pagamenti. Gli ausiliari della sosta hanno la possibilità di verificare il pagamento a terminali portatili riservati che segnalano in tempo reale il numero della targa del veicolo per il quale è stata regolarizzata la sosta. Whoosh si aggiunge agli altri sistema di pagamento già utilizzati per le strisce blu a Oristano: le monete nei parcometri disseminati in città, il NeosPark ed entro qualche settimana anche attraverso carte di credito da impiegare direttamente nei parcometri. “Siamo molto soddisfatti del nuovo servizio – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore Tarantini -. È una comodità in più per gli automobilisti. Tutti ormai siamo in possesso di uno smartphone e l’uso delle app mobili è ormai molto diffuso. Ottima dunque la proposta della Sis di un sistema di pagamento intuitivo e sicuro, senza costi aggiuntivi e progettato per consentire il pagamento effettivo della sosta”.

I termini di scadenza del 15° concorso “Conoscere il Giudicato” sono posticipati a lunedì 21 maggio. Il concorso, organizzato dall’Istar, è riservato agli alunni delle scuole della città di Oristano e della provincia. Gli elaborati dovranno pervenire alla Biblioteca comunale di Oristano entro lunedì 21 maggio. Le buste, reperibili presso la Biblioteca comunale di Oristano, in via Sant’Antonio, tel. 0783-73119, e-mail: segreteriaistar@gmail.com, saranno messe a disposizione dei partecipanti dall’organizzazione. Il bando integrale è reperibile nel sito Istar al seguente indirizzo: www.istar.oristano.it, e sul sito istituzionale del comune di Oristano.

“La carenza di risorse non può giustificare il completo stato di abbandono da parte dell’amministrazione comunale delle arre verdi del paese. Ne va soprattutto del decoro e della sicurezza dei residenti”. Lo ha sottolineato, in una nota, il consigliere di minoranza al comune di Santa Giusta, Jens Garau (Uniti per S.Giusta). “Purtroppo questa situazione di precarietà nella quale si trovano gli spazi verdi, a causa del disinteresse della maggioranza che governa il comune – ha detto Garau -, non è una novità. La situazione, infatti, non è cambiata e, così come lo scorso anno, i cittadini sono costretti a ripulire dalle erbacce il marciapiede antistante la propria abitazione, a conferma che le erbacce hanno invaso non solo la periferia ma anche il centro”. Dopo aver sottolineato il pericolo per le zecche, Garau ha evidenziato come anche le arre sportive, come quelle di Cuccuru ‘e Portu, siano impraticabili non solo per la presenza delle erbacce ma anche a causa di discariche incontrollate di materiali vari. Jens Garau ha concluso la nota sottolineando come in località “Is Melonis” , la zona presso la statua di Padre Pio sia immersa nel “verde”.  “La poca sensibilità di molte persone – ha detto Garau – ha portato anche a questo, ma l’amministrazione ha il dovere di intervenire per sanare queste vere emergenze”.

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