Mar 13

Oristano: il consiglio comunale contro il deposito di scorie nucleari in Sardegna.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno contro ogni ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari nel territorio isolano.

Il documento, presentato dai consiglieri della minoranza di centrosinistra Della Volpe, Marchi, Marcoli, Federico, Obinu, Daga e Obinu, è stato illustrato in aula dal primo firmatario, Efisio Sanna, e ribadisce la denuclearizzazione del territorio comunale di Oristano e l’assoluto divieto, di stoccaggio e transito, anche temporaneo, di scorie nucleari; riafferma la totale contrarietà all’individuazione della Sardegna quale sede di siti per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi; condivide la battaglia delle comunità di Albagiara, Assolo e Usellus e del sud Sardegna contro il deposito di scorie nucleari.

Attraverso l’ordine del giorno si dà mandato al sindaco per esercitare e favorire ogni aziona utile a rappresentare, in qualunque sede, la deliberazione del consiglio comunale e per promuovere l’unità delle forze politiche e sociali del territorio Oristanese perché i comuni dell’Alta Marmilla e l’intera Sardegna vengano stralciati dai possibili siti idonei ad ospitare le scorie nucleari.

Efisio Sanna ha ricordato un analogo precedente pronunciamento del consiglio comunale di Oristano e ha sottolineato “…l’importanza di riaffermare un no categorico alle scorie in Sardegna e la disponibilità ad affrontare una battaglia politica e sociale con tutte i comuni coinvolti”.

Nel corso del dibattito Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha sottolineato come il territorio sardo fa già i conti con l’inquinamento da sostanze radioattive per l’utilizzo dell’uranio impoverito nei poligoni militari, mentre Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha auspicato un coro unanime contro l’eventualità di un deposito in Sardegna.

Gian Michele Guiso (Psd’Az), intervenendo a titolo personale, ha evidenziato come le scelte su temi di grande rilievo nazionale, come il trattamento dei rifiuti speciali, non possa essere presa a livello locale. Ha quindi annunciato il voto favorevole, ma con riserve.

Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha ricordato come già nel 2017 il consiglio comunale votò un ordine del giorno contro il deposito di scorie nucleari in Sardegna e ha evidenziato il diritto delle comunità ad essere difese, considerato anche il dazio molto alto già pagato dell’isola con le servitù militari.

Sergio Locci (Aristanis) ha sottolineato come la Sardegna sia priva dei parametri necessari alla realizzazione del deposito per le scorie nucleari, riferiti ai trasporti marittimi e terrestri, l’interferenza con il sistema antropico, gli aspetti economici, una valutazione di tipo agrario e la valenza naturale dei territori.

Per Francesca Marchi (Oristano più) la Sardegna è la regione più militarizzata d’Italia e con un deposito di scorie naturali si ripeterebbe un copione che ha prodotto danni. “Realizzare un deposito in Sardegna è un’idea irragionevole per i pericoli legati ai trasporti – ha detto -. Non ci sono altre isole che ospitano depositi di scorie nucleari”.

Carla Della Volpe (Oristano più) ha evidenziato i rischi legati alla realizzazione del deposito: “Nonostante le rassicurazioni della Sogin, il materiale radioattivo non è scevro da rischi per l’uomo e l’ambiente, anche in uno scenario di perfetta programmazione. Lo stesso trasporto in nave è a rischio”.

Secondo Antonio Iatalese (Udc) i rifiuti nucleari ci sono e vanno gestiti, l’energia deve essere prodotta e quella nucleare è giudicata tra i meno impattanti dall’Unione europea. “Dobbiamo però opporci a questo progetto perché è calato dall’alto, senza possibilità alcuna di poter incidere sulle scelte”.

Per Pino Carboni (FdI) il pericolo nucleare è presente ovunque: “Le scorie non le vuole nessuno ovviamente. Ma il pericolo di contaminazione lo corriamo comunque a causa della presenza delle centrali nucleari in Francia, Spagna e Svizzera”.

“Il tema del trasporto delle scorie nucleari è centrale nella valutazione delle sede idonea per il deposito”, ha detto Gigi Mureddu (Forza Italia), mentre per Gianfranco Licheri (Prospettiva Aristanis) “…sul tema dell’energia ci giochiamo il futuro della Sardegna”.

Il sindaco Massimiliano Sanna ha condiviso l’ordine del giorno e la preoccupazione per le conseguenze derivanti dalla presenza del deposito. Il sindaco ha ricordato la Legge Regionale n. 8 del 3 luglio 2003, che definisce la Sardegna “territorio denuclearizzato”, e il risultato del Referendum del 2011, con il 97% dei votanti esprimersi contro l’installazione in Sardegna di centrali nucleari e dei relativi siti per lo stoccaggio di scorie radioattive.

“La riproposizione della Sardegna come sede di deposito di rifiuti nucleari, se la notizia dovesse trovare un riscontro definitivo, sarebbe un attacco frontale alla Regione e all’intero Popolo sardo – ha detto il sindaco Sanna -. Sarebbe inaccettabile che si calpestassero esiti referendari e specifiche norme regionali, di cui la Sardegna ha voluto dotarsi per scongiurare inaccettabili forme prevaricatorie come queste. La tutela dell’ambiente, oggi più che mai, deve essere al primo posto di ogni politica – ha proseguito il sindaco -. Per questo motivo è un dovere da parte anche di questa assemblea, e più in generale di tutta la Sardegna, opporsi a ogni ipotesi di stoccaggio di materiale pericoloso nella nostra isola. Non si tratta di seguire la nota espressione “non nel mio giardino”, ma semplicemente di assumersi la responsabilità di tutelare un ambiente già troppo spesso messo in pericolo da azioni scellerate. È un dovere per noi, per i nostri figli e per la nostra terra”.

Il consiglio comunale, ieri sera, si è aperto con la comunicazione del sindaco Sanna della nomina di Valentina de Seneen, nuovo assessore alle attività produttive in sostituzione di Rossana Fozzi.

Gianfranco Licheri (Prospettiva Aristanis) ha poi illustrato l’interpellanza sulla prevenzione dagli incendi nella pineta di Torre Grande, presentata insieme a Paolo Angioi e Davide Tatti, chiedendo notizie sulla partecipazione dell’amministrazione comunale al bando per il sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici sopra citato, sul finanziamento e sull’avvio dei lavori per gli interventi di salvaguardia. Per Licheri “…il progetto era andato nel dimenticatoio, ma è necessario mettere in sicurezza il compendio boschivo di Torre Grande”.

L’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha risposto che il Comune ha partecipato al bando e ha ottenuto un finanziamento di 198 mila euro, arrivato al Comune a maggio 2023, e che la realizzazione dei lavori è stata aggiudicata a dicembre del 2023. Per consentire la sospensione degli usi civici e realizzare i lavori è stata inviata una nota alla Regione per prorogare i termini di altri 6 mesi e quindi entro il 31 dicembre.

Massimiliano Daga ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri della minoranza di centrosinistra sui lavori di riqualificazione del lungomare di Torre Grande. Dopo aver ricordato che il progetto è finanziato con 4 milioni 335 mila euro dalla Programmazione territoriale e che l’appalto, aggiudicato all’impresa Cancellu di Nuoro a settembre 2023, dovrebbero essere conclusi entro 12 mesi, ha chiesto di conoscere i motivi che non consentono la prosecuzione dei lavori.

L’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto spiegando che i ritardi sono imputabili agli errori di progetto nella quantificazione dei costi di smaltimento e dello spessore della pavimentazione. “Il ribasso d’asta ci consente di far fronte all’aumento dei costi di smaltimento – ha detto Prevete. Il verificatore non si è accorto di questi errori progettuali. Non è detto che a lavori conclusi chi ha commesso questi errori non sia chiamato a pagare per gli errori e i ritardi”.

L’assessore Prevete ha risposto anche all’interrogazione dei consiglieri della minoranza di centrosinistra sui lavori di riqualificazione dell’area del Foro Boario. Prevete ha spiegato che “…si è resa necessaria una perizia, che sarà approvata in settimana, perché il progetto, che ormai è datato, ha avuto necessità di rivisitazioni. Ad oggi è stato realizzato quasi l’80% dei lavori previsti, ma manca la pavimentazione della piazza. Proprio quest’ultima lavorazione impone la fornitura esclusiva da parte dell’impianto e quindi una programmazione dell’intervento in accordo con il fornitore”.

Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri di centrosinistra sulla situazione del verde pubblico, evidenziando che “…a fronte di tante promesse e tanti sforzi vediamo pochi risultati. Il verde cittadino è in stato di abbandono”. Marcoli ha chiesto perché persistano ampie zone a verde pubblico prive di manutenzione adeguata, quali azioni si stiano intraprendendo per risolvere le criticità, come si sta procedendo il piano per la sicurezza delle alberature cittadine, per quale ragione le fontane pubbliche sono spente e cosa si stia facendo per eliminare le erbacce dai marciapiedi.

L’assessore all’ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha risposto ricordando le difficoltà operative, economiche e di personale, della società che ha in carico il servizio di cura del verde pubblico. “Rispetto alle criticità dello scorso anno, è stato avviato un piano di lavoro che per questa stagione punta a contenere e ridurre le problematiche – ha detto l’assessore Zedda -. Con le società che si occupano di verde e igiene urbana abbiamo elaborato, congiuntamente agli uffici comunali, un programma basato su un nuovo metodo di lavoro sulla base delle zone della città e delle frazioni, e in queste settimane già si sono ottenuti i primi risultati. A oggi siamo intervenuti con sfalci nei marciapiedi su 84 mila metri lineari e 2022 formelle. Vista l’estensione del territorio comunale, un milione di metri quadrati, è chiaro che non è possibile procedere contemporaneamente sull’intero territorio comunale. Per gli interventi straordinari sono stati stanziati ulteriori 50 mila euro. Alla Oristano servizi le 1000 ore assegnate per gli interventi non sono infatti sufficienti”.

“La città è invasa dalle erbacce, non metto in dubbio l’impegno e il lavoro, ma i risultati non si vedono – ha detto Maria Obinu nella replica -. Il quadro della città è desolante”.

Con riferimento alle ultime notizie di stampa, relative a una interpellanza urgente dei consiglieri comunali Federico, Daga, M.Obinu, Della Volpe, Sanna, Marcoli e G.Obinu, il presidente della Società Oristanese di Equitazione, Angelo Bresciani, ha precisato, in una nota, che “…la SOE ha presentato al Comune di Oristano una richiesta di risarcimento danni di 129 mila euro per la mancata realizzazione della vasche di accumulo di letame nell’impianto di Sa Rodia. Il Comune e la SOE da mesi sono impegnati in una interlocuzione, serena e costruttiva, al fine di risolvere le problematiche all’origine dell’accumulo del letame animale nell’impianto. L’impianto di Sa Rodia – si legge ancora nella nota – è stato dato in concessione dal Comune di Oristano alla SOE nel 1969. L’ultimo rinnovo della concessione, della durata di 6 anni, ha validità sino al 2027. La legge sul trattamento dei rifiuti, la numero 152 del 2006, attribuisce ai comuni il compito di costruire le vasche per la raccolta del letame negli impianti gestiti direttamente o affidati a terzi. Fino ad oggi il Comune non ha proceduto a realizzare le vasche e conseguentemente la SOE ha dovuto provvedere con sistemi alternativi alla raccolta e allo smaltimento del letame prodotto dagli animali presenti nell’impianto. Oggi, nel quadro di un rapporto costruttivo, Comune e SOE stanno ragionando sulla migliore soluzione per un problema vecchio di anni che, evidentemente, non può essere procrastinato ulteriormente. Da qui la decisione del Comune di Oristano, già adottata dalla Giunta del Sindaco Sanna, di deliberare la realizzazione delle vasche per la raccolta del letame. Rimane aperto – scrive ancora Bresciani nel comunicato – il problema dei danni subiti dalla Società oristanese di equitazione a causa della prolungata assenza delle vasche. La SOE ha presentato una richiesta di risarcimento, che per un mero errore noi stessi abbiamo definito diffida, ma non deve intendersi tale, allo scopo di avere un ristoro del danno per la mancata realizzazione delle vasche di raccolta del letame, oltre che per l’inosservanza di altri obblighi a carico del Comune di Oristano, e alle conseguenti spese che la stessa Società ha dovuto sostenere. Si precisa – ha concluso il presidente della SOE – che la richiesta è stata presentata al Comune di Oristano nella persona del Sindaco, ma indirizzata anche agli assessori che a nostro avviso potevano avere una competenza nella sfera di attività della SOE, e quindi patrimonio, sport e ambiente, ma è evidente che la richiesta, che non voleva avere un carattere di diffida, era rivolta all’amministrazione nel suo complesso”.

Sono aperti i termini del bando “Nidi Gratis” per la presentazione delle domande per i contributi per l’abbattimento della retta di frequenza ai nidi e micronidi pubblici o privati, per il periodo settembre-dicembre 2023. L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Carmen Murru, ricorda che “…la misura “Nidi Gratis” prevede un contributo massimo di 200 euro mensili, per la durata massima di 11 mesi, parametrato in due differenti scaglioni Isee, per contribuire all’abbattimento delle rette, ad integrazione del “bonus nido” Inps. Sono previsti due periodi temporali: il primo destinato ai bimbi frequentanti i nidi da gennaio a luglio 2023 e il secondo per il periodo settembre – dicembre 2023”. Possono presentare la domanda i nuclei familiari, anche monogenitoriali, comprese le famiglie di fatto, che abbiano i seguenti requisiti: siano composti da uno o più figli fiscalmente a carico, di età compresa tra zero e tre anni (due anni e 365 giorni), anche in adozione o affido; aver presentato all’Inps l’Isee 2023 per le prestazioni rivolte ai minorenni nel nucleo familiare; aver presentato la domanda per il “Bonus Nidi Inps”. Nel caso in cui non fosse possibile attestare l’idoneità e il relativo contributo del Bonus Nidi Inps la domanda verrà comunque ricevuta con riserva e inserita in graduatoria, assegnando il massimale previsto. La domande, compilate sull’apposita modulistica, dovranno essere inoltrate fino al 12 aprile 2024 mediante l’utilizzo della piattaforma dedicata SiCare accessibile al link http://oristano.sicare.it/sicare/benvenuto.php . Per qualsiasi chiarimento o informazione si può contattare il servizio Informacittà dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 18, previo appuntamento, da concordare telefonicamente allo 0783/791628, per mail informacitta@comune.oristano.it o su WhatsApp al 3402569808 (no telefonate).

Disagi e proteste ad Aidomaggiore per la mancanza dell’assistente sociale. Dallo scorso 1° marzo, infatti, l’ufficio è chiuso perché l’assistente sociale, Patrizia Murru, si è trasferita in un altro Comune. Da allora tutte le pratiche legate ai servizi sociali sono ferme con gli inevitabili disagi che sta comportando per i residenti. “Abbiamo chiesto informazioni ma nessuno, oltre a confermare il trasferimento dell’assiste sociale, ha saputo dare adeguate risposte – ha segnalato un residente -. “Nel momento peggiore viene a mancare una figura fondamentale in un piccolo paese come il nostro. Questo è un periodo di presentazione di documenti, di rinnovi di piani di assistenza, di pratiche legate all’Isee, e di pagamenti di indennità alle persone meno abbienti”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Nuovo blitz della polizia penitenziaria con i cani antidroga all’interno del carcere oristanese di Massama, dopo la busta piena di marjiuana indirizzata a un detenuto e scoperta lo scorso weekend. Nella mattinata di ieri, come fa sapere la Fns Cisl, anche grazie al fiuto del pitbull Krisnha, dell’unità cinofila di stanza a Badu ‘e Carros a Nuoro e adottato dal canile municipale di Sassari, sono state rinvenute 70 dosi tra marijuana e hashish. Lo stupefacente è stato segnalato su un detenuto che rientrava da un permesso: è stato sottoposto ad un’attenta perquisizione ed è stato lo stesso uomo a estrarre la droga, contenuta in due involucri, che aveva inserito nella parte finale dell’intestino. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il detenuto segnalato all’autorità giudiziaria. “Continua inesorabilmente l’attività di polizia indirizzata al contrasto nell’introduzione, possesso, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti all’interno dei penitenziari sardi – ha detto il segretario generale regionale della Fns Cisl, Giovanni Villa – Il lodevole lavoro dei comandanti con le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria a disposizione, con la collaborazione del reparto cinofili del corpo gestito dal provveditorato regionale, sta continuando a macinare risultati positivi e per questo ci complimentiamo ancora. Dopo anni di insistenti richieste da parte della Fns Cisl finalmente avremo l’incremento dei conduttori cinofili così come annunciato dal capo dipartimento in occasione della festa del corpo tenutasi ieri a Roma. L’intenzione di decuplicare le unità esistenti così da avere una maggior copertura e un miglior servizio a garanzia del contrasto al fenomeno droga ci vede concordi e auspichiamo che ciò avvenga in tempi brevi”.

Sono stati gli studenti della scuola primaria di via Solferino, a seguire una lezione speciale con gli uomini della Guardia costiera di Oristano. Durante l’incontro sono stati proiettati anche alcuni filmati educativi, che hanno visto impegnati i militari in salvataggi in mare in condizioni particolarmente difficili, con l’impiego di elicotteri e mezzi navali. Gli studenti hanno mostrato notevole interesse per l’iniziativa e hanno chiesto che vengano svolti altri incontri per approfondire maggiormente queste tematiche. La prossima attività riguarderà l’istituto comprensivo di Ghilarza, ai cui alunni verrà offerta una visita guidata da parte della Capitaneria, mentre a fine mese inizierà, come ogni anno, il progetto ex scuola-lavoro con l’istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Lascia un commento

Your email address will not be published.