Nov 03

Cagliari si prepara a ricevere Mattarella, ma ci saranno anche due contro manifestazioni.

Anche la Sardegna, e Cagliari in particolare, si prepara ad accogliere, domani, le celebrazioni per il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate.

Nello spazio allestito all’interno del porto, a Cagliari, è tutto pronto per l’arrivo, alle 11.30, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della Difesa Guido Corsetto, e del capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone.

Sarà il ministro ad accogliere il presidente Mattarella, che giungerà in Sardegna dopo aver partecipato alle 9, a Roma, alla deposizione della corona di fiori all’Altare della Patria.
I reparti schierati a Cagliari saranno composti da 450 donne e uomini dei vari copri delle Forze armate, con in testa i “Dimonios” della Brigata Sassari.

Dopo i discorsi del capo di Stato maggiore e del ministro della Difesa, ci sarà la decorazione di cinque bandiere (tre dell’Esercito, una dell’Aeronautica e una dell’Arma dei Carabinieri), e la sfilata dei vari reparti con l’omaggio al capo dello Stato.

Quindi l’esecuzione dell’Inno nazionale e il passaggio delle Frecce tricolori, impegnate da ieri nelle prove generali. Dal porto, poi, risuoneranno le 21 cannonate a salve dalla nave Alpino e, se le condizioni meteo lo consentiranno, è previsto anche il lancio di sei paracadutisti con atterraggio davanti alla tribuna delle autorità.

Ma mentre Cagliari si fermerà per festeggiare le Forze armate, si terranno anche due contro manifestazioni, non lontano dal porto, luogo dove si svolgerà la parata ufficiale.

“In Sardegna non c’è nulla da festeggiare con gli eserciti”, è la sintesi di quanto sostengono gli organizzatori delle due manifestazioni di protesta.

Un primo corteo partirà, alle 9.30, da piazza Giovanni XXIII e arriverà sino a piazza Repubblica. La manifestazione è organizzata dal “Comitato per il No al 4 novembre come festa nazionale delle Forze Armate”, insieme a Cagliari Socialforum, Sardegna Palestina, Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, Usb Sardegna, Cobas scuola Cagliari, A Foras, Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dell’Università, Potere al Popolo Sardegna, Pci Sardegna, Fronte della Gioventù Comunista Sardegna, Madri Contro la repressione Contro l’operazione Lince, Rifondazione Comunista Sardegna, Movimento Non Violento Sardegna.

“Festeggeremo quando avremo cacciato via la Nato, le basi, i poligoni e la fabbrica di bombe – si legge in un volantino degli organizzatori del corteo -. Partono da qui i cargo con bombe e proiettili diretti verso varie zone di guerra”.

Il secondo appuntamento è fissato, invece, per le 10, in piazza Garibaldi, ed è promosso da AmbienteSardegna, Confederazione Sindacale Sarda, Assotziu e Sardegna Pulita. Tra i partecipanti ha annunciato la sua presenza anche il giornalista Michele Santoro.

Ambientalisti e antimilitaristi chiedono un incontro con il presidente Mattarella, per avere chiarimenti sulla dismissione delle basi di Teulada e Capo Frasca.

Le forze politiche che in vista delle regionali 2024 si sono riunite nel “Grande centro” trasferiscono l’alleanza nell’aula del consiglio regionale, dove nasce così un nuovo gruppo a cui aderiscono otto esponenti dell’assemblea. Sarà così il gruppo più numeroso, superando il Pd e Alleanza rosso-verde che contano 7 consiglieri ciascuno. Il nuovo gruppo sarà composto da Antonello Peru (Sardegna al centro 20 Venti), Valerio De Giorgi (Nuova democrazia cristiana), Franco Stara (Azione), Pietro Moro (che lascia l’Udc), Dino Cocco (appena entrato nell’assemblea al posto del dimissionario Stefano Tunis) e i tre consiglieri del Psd’Az, Franco Mula, Stefano Schirru e Giovanni Satta, che hanno annunciato ufficialmente l’addio alla sigla sardista. un altro consigliere, Gianfilippo Sechi, ha dato la sua adesione al progetto ma, per il momento, resterà nel gruppo Udc. L’obiettivo è duplice: imprimere una svolta ai lavori dell’aula, a partire dalla variazione di bilancio da 841 milioni (ma potrebbe arrivare a superare il miliardo) approvata dalla giunta e che è entrata in commissione bilancio per l’esame, ed essere determinanti per la scelta del futuro presidente della Regione. Provvisoriamente il portavoce e capogruppo sarà Antonello Peru. “Vogliamo tradurre il percorso fatto in questi mesi nei territori nell’attività del consiglio – ha sostenuto Peru -, per lasciare un’impronta e velocizzare i provvedimenti”. Duro Giovanni Satta, che ha attaccato la giunta: “In maggioranza non c’è mai stata condivisione, non abbiamo visto la variazione di bilancio e le scelte che sono state fatte”. E sul percorso verso le Regionali “…non si può accettare il metodo troglodita imposto dal tavolo nazionale, che io disconosco, sulla base di accordi con le altre regioni”. Satta ha anche rimarcato il peso elettorale dell’alleanza centrista: “Rappresentiamo tra il 15 e il 20%, senza di noi il centrodestra non solo non vincerebbe in Sardegna, ma nemmeno esisterebbe”. Dal Grande centro c’è stato anche un appello ai Riformatori, che saranno invitati a partecipare. Per Franco Mula la forza del gruppo è “…la rappresentanza di tutti i territori della Sardegna e una grossa fetta dell’elettorato. Questo gruppo non nasce contro nessuno, ma chiediamo di essere partecipi per le scelte che si faranno per il futuro della Sardegna”.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per giovedì 9 e giovedì 13 novembre, alle 18.30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Nomina componente della nona commissione consiliare permanente “Equità di Generi e Pari Opportunità”, in sostituzione della consigliera dimissionaria; 2) Approvazione regolamento di contabilità armonizzata; 3) Attuazione delle zone di riqualificazione urbana C2ru di Sa Rodia, atto di ricognizione e di indirizzo attuativo.

Il Festival ConnEtica, l’evento culturale sulle connessioni, organizzato dall’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre, giunge alla terza edizione. ConnEtica 2023 si svolgerà giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 novembre, nel Centro Studio Danza di via Ghilarza, a Oristano. Il tema di ConnEtica 2023 è “Green e Blue – Trasparenza e Formazione per combattere lo washing”. Nel corso dei diversi interventi ed eventi organizzati si affronterà il tema delle due principali transizioni della nostra epoca: quella ambientale-green, e quella digitale-blue, cui si collegano grandi opportunità, da valorizzare con trasparenza e formazione, nonché grandi rischi di mala gestione, sintetizzati con il termine whashing. “ConneEtica anche in questa edizione affronta temi molto importanti e stimolanti – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Oristano, Luca Faedda, presentando il festival -. Il washing, ad esempio, è un argomento molto rilevante, come ben sanno le persone che si occupano di marketing. Con ConnEtica costruiamo un percorso importante di relazioni e contatti, anche istituzionali, per una crescita sociale e culturale”. “Trattiamo il tema dei cambiamenti legato alle due transizioni in atto, quella ambientale e quella digitale – ha spiegato Riccardo Scintu, vicepresidente della associazione Oristano e Oltre -. Il tema della differenza è centrale in quest’ottica e ci consentirà di soffermarci sui pericoli legati alle disuguaglianze e delle opportunità legate ai cambiamenti sociali, locali e globali. Questo vuole esser un festival culturale del saper vivere insieme”. Per il presidente di Oristano e Oltre, Giampiero Vargiu, “…la terza edizione di ConnEtica offre l’occasione di trasformare e confermare il festival come un appuntamento fisso di confronto e riflessioni. Ci concentriamo sul verde e sul blu, che rappresentano l’ambiente e il digitale, per riprendere una riflessione e valorizzare ciò che simboleggiano”. Gli argomenti trattati, suddivisi nei tre giorni dell’evento saranno: 1) “Il verde e il blu. Le due Transizioni”; 2) “Alice nel paese delle differenze. I racconti”; 3) “Alice nel paese delle differenze. La cura”

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