Nov 04

4 novembre: il presidente della Repubblica a Cagliari per la Festa delle Forze armate.

ll presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver partecipato a Roma alla deposizione della corona di fiori all’Altare della Patria, è giunto a Cagliari, dove si è celebrato il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate.

Il capo dello Stato è stato ricevuto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, e dal capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone (prossimo presidente del Comitato militare della Nato), nello spazio allestito all’interno del porto, nella Calata via Roma. Con loro il governatore della Sardegna Christian Solinas e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Presenti anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. In tribuna autorità, fra gli altri, anche il cardinale Arrigo Miglio e il prefetto Giuseppe De Matteis.

Il passaggio sul cielo di Cagliari delle Frecce tricolori, e le cannonate a salve dalla nave Alpino, hanno chiuso le celebrazioni, a cui hanno assistito centinaia di persone, accalcate dietro le transenne, nello spazio allestito all’interno del porto, per salutare il presidente della Repubblica.

I reparti schierati a Cagliari erano composti da 450 tra donne e uomini dei vari copri delle Forze armate, con in testa i “Dimonios” della Brigata Sassari. Particolarmente toccante è stato il passaggio dei “sassarini”, che proprio da questo punto, il 13 marzo del 1915, partirono per il fronte a bordo del piroscafo America. Il presidente Mattarella, che non ha tenuto alcun discorso, ha consegnato delle decorazioni a cinque bandiere dei vari reparti militari.

“Oggi Cagliari è diventata la Capitale d’Italia e per questo ringrazio il presidente Sergio Mattarella che ha scelto la nostra città per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate”. Così il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, a margine della cerimonia. “Una bellissima manifestazione che – ha proseguito Truzzu – ci rende davvero molto orgogliosi. Abbiamo avuto la possibilità di ricordare tanti italiani che, nel corso della Prima Guerra Mondiale e negli anni successivi, hanno lottato e sacrificato la loro vita per l’unità e la libertà del nostro Paese. Per questo, ancora una volta, ringrazio le Forze Armate che garantiscono sempre la nostra sicurezza facendo un lavoro straordinario”.

“Il compito primario delle Forze armate – ha sottolineato il ministro della Difesa, Guido Crosetto – è la difesa della pace, in patria e all’estero. Un compito diventato, ora, ancora più impegnativo e complesso. Vi è una sfida cruciale da vincere: impedire che quanto sta accadendo nella striscia di Gaza scateni una nuova Lepanto, una nuova, assurda, guerra di civiltà religiosa, politica, ideologica, tra cristianesimo e Islam, tra Occidente e Oriente, Europa e Stati arabi.

Per quanto riguarda la Sardegna – ha detto il ministro –, l’Isola ha dato tanto alla Difesa, c’è un connubio tra forze armate e Sardegna che va avanti da decenni. La Sardegna è uno dei pilastri su cui abbiamo fondato l’unità e su cui si fonda la nostra repubblica. In Sardegna ci sono molti poligoni e la presenza delle Forze armate, soprattutto negli ultimi anni, si è concentrata sulla crescita dell’attenzione ambientale, affinché non ci sia un impatto negativo delle attività dei poligoni. Molte oggi sono state digitalizzate, senza dimenticare gli interventi di bonifica conseguenti.

Non mi pare ci sia all’orizzonte nessuna dismissione – ha poi risposto il ministro della Difesa a una domanda dei giornalisti al termine della manifestazione -. Un modo con cui trovare sinergie con la Sardegna e non portare danno a questa regione è una volontà che porteremo avanti sempre”.

Crosetto ha poi ricordato un militare sardo deceduto in Kosovo: “Oggi vorrei salutare l’ultimo dei nostri militari che ci ha lasciato, un soldato sardo, Claudio Cadeddu, e penso che sia giusto indirizzare alla figlia di nove anni l’abbraccio di tutti noi delle Forze armate, quell’abbraccio che il papà non potrà darle”.

Il ministro Crosetto, fra l’altro, ha annunciato che a breve verrà risolta la problematica degli indennizzi legati alle servitù militari, soprattutto per quanto riguarda i pescatori che operano nelle zone solitamente interdette a causa delle esercitazioni militari.

“Massimo rispetto per il presidente della Repubblica, ma sollevare domande in un momento in cui il mondo è sul ciglio della terza guerra mondiale è doveroso, bisogna sfuggire alla retorica dei festeggiamenti che si fanno tanto per fare, mentre il mondo potrebbe precipitare nella terza guerra mondiale”.

Lo ha rimarcato ai giornalisti Michele Santoro, a margine della “contro manifestazione” organizzata a Cagliari nel giorno della Festa delle Forze armate con la presenza del capo dello Stato  Mattarella e del ministro della Defisa Crosetto.

“Ci poniamo un interrogativo sulla retorica di queste celebrazioni e qui parliamo del presente, dei massacri che sono in corso per fermarli – ha sottolineato il giornalista -. Nessuna mancanza di rispetto per l’esercito italiano, ma in questo momento è solo la politica che può riflettere per trovare possibili vie d’uscita. La posizione dell’Italia non è insignificante, dobbiamo sentirci importanti e fiancheggiare l’azione di Papa Francesco”.

La “contro manifestazione”, promossa da AmbienteSardegna, Confederazione Sindacale Sarda, Assotziu e Sardegna Pulita, si è svolta in concomitanza con un altro corteo di protesta organizzato in città, più rumoroso e con slogan diretti, che è arrivato in piazza Repubblica, dove al microfono si sono alternate varie voci di dissenso. Diversamente quella in piazza Garibaldi si è concentrata soprattutto sulle questioni ambientali e sulle servitù militari.

Questa mattina, a Oristano, in piazza Mariano, si è tenuta la tradizionale cerimonia per il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate. La cerimonia si è svolta alla presenza dei rappresentanti dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Militare Volontario e delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa Italiana, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma con i rispettivi Gonfaloni. Sono stati resi gli onori al prefetto, Salvatore Angieri, il quale ha passato in rassegna i reparti, assieme al comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonello Giancarlo Sulsenti. Il prefetto di Oristano, accompagnato dal Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e dall’amministratore Sstraordinario della Provincia Massimo Torrente, ha poi proceduto con la deposizione della corona in onore dei caduti.

Indagato con l’ipotesi di abuso d’ufficio e rivelazione di segreto all’epoca in cui ricopriva l’incarico di commissario straordinario dell’Ats, l’azienda regionale per la salute, Massimo Temussi, attuale presidente di Anpal Servizi, si è presentato in Procura, a Cagliari, e ha risposto alle domande dei magistrati nell’ambito dell’inchiesta “Monte Nuovo”, culminata con l’arresto di 31 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione segreta, associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e altri reati come peculato e corruzione. Temussi, in una nota firmata dagli avvocati Stefano Porcu e Gaetano Scalis, “…ha fornito ogni elemento utile per escludere categoricamente qualsivoglia suo coinvolgimento nell’associazione per delinquere contestata nell’ambito di tale procedimento, e/o nei fatti alla medesima collegati, ipotesi per le quali il dott. Massimo Temussi non è indagato (né in alcun modo coinvolto)”. Quanto all’ipotesi di reato che gli viene contestata, “…relativamente alla indizione della procedura di concorso per il conferimento di incarichi di direzione del reparto di terapia del dolore afferenti ai presidi ospedalieri di Olbia, Nuoro e Cagliari, ha altresì riservato – precisano i suoi legali – il deposito di una memoria esplicativa, al fine di dimostrare la perfetta legittimità del proprio operato”.

Un ragazzo di 29 anni è stato arrestato,  in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri di Oristano hanno trovato nella sua abitazione oltre mezzo chilo di marijuana, 10 grammi di hashish e materiale per confezionare la droga. Da tempo i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Oristano tenevano sotto controllo la casa del giovane dove, soprattutto nei fine settimana, c’era un costante andirivieni di persone. La perquisizione domiciliare è scattata all’alba di ieri, con il sequestro della droga e di vario materiale per confezionarla. L’uomo, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Questa mattina, il giudice del Tribunale di Oristano, nel convalidare l’arresto, ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma e ha concesso i termini a difesa, rinviando l’udienza al 20 novembre.

Lunedì 6 novembre, alle 15.30, riapre il Centro di aggregazione sociale di Torangius, a Oristano. Il Centro sarà a disposizione dei bambini iscritti alla ludoteca, attualmente ospitata nei locali dell’asilo di via Satta, dal lunedì al giovedì. Costruito 20 anni fa e aperto nel 2005, il Centro, che sorge su un’area di 4.250 metri quadrati, era stato chiuso a marzo del 2017 a causa dei gravi problemi dovuti alle infiltrazioni di acqua piovana, per le pendenze inadeguate della copertura di una sala del piano terra, e al distaccamento di ampie porzioni del manto sintetico che riveste l’intera copertura dell’edificio. Da allora il Comune di Oristano è intervenuto con un progetto da 325 mila euro, finanziato con i fondi della programmazione territoriale dell’Unione dei Comuni Costa del Sinis e del Comune di Oristano, per il rifacimento della copertura, con un progetto comunale di 115 mila euro, per la manutenzione dei saloni del piano terra finanziato con il Decreto sud. Sono ancora in corso, ma non pregiudicano l’impiego dell’edificio, gli ultimi lavori per alcune finiture e sull’impianto di climatizzazione per 220 mila euro (98 mila euro dal Decreto sud e 122 mila euro di risorse di bilancio comunale provenienti da alienazioni). “Finalmente possiamo restituire al quartiere di Torangius e all’intera città questa importante struttura che assicura un servizio prezioso – ha commentato il sindaco Massimiliano Sanna, che lunedì pomeriggio inaugurerà l’edificio insieme agli ssessori ai Servizi sociali Carmen Murru e ai Lavori pubblici Simone Prevete -. Da quando, a causa delle infiltrazioni, l’edificio è stato chiuso, l’amministrazione comunale ha messo in campo ogni risorsa per risolvere tutti i problemi e riaprirlo. L’intervento principale è stato reso possibile grazie alla programmazione territoriale e all’intervento dell’Unione di Comuni del Sinis Terra dei Giganti per la rifunzionalizzazione dei locali e degli spazi esterni della Ludoteca”. “Il progetto – ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete – aveva come obiettivo principale la sistemazione della copertura dei locali, inutilizzati a causa dell’avanzato stato di degrado legato alle infiltrazioni di acqua piovana. Il progetto prevedeva il rifacimento della copertura e del sistema di raccolta delle acque meteoriche”. “Il Centro rappresenta un importante presidio socio-culturale del quartiere ed era un obiettivo prioritario la riapertura nei tempi più rapidi possibili per restituirlo alla fruizione dei cittadini – ha osservato l’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. I Cas della città sono la sede di riferimento e d’incontro per molti cittadini. Al loro interno vengono promosse iniziative ed attività educative, formative, di aggregazione culturale, ricreativa, di orientamento e di informazione, di discussione pubblica su tematiche rilevanti per la comunità. Restituiamo al quartiere di Torangius il servizio ludotecario, che in questi anni era stato ospitato provvisoriamente nei locali comunali di via Satta – ha proseguito l’assessore Murru -. In questo modo mettiamo fine al disagio delle famiglie e rendiamo pienamente fruibile una struttura che era nata quale fiore all’occhiello del sistema comunale di aggregazione sociale, che comprende, oltre a quello di Torangius, anche San Nicola, Silì, Donigala”.

Una riproduzione della Torre di Mariano II interamente realizzata con i mattoncini Lego. La piccola perla, frutto dell’ingegno di Maurizio Lampis, dalla settimana prossima sarà in esposizione al primo piano della torre medievale dedicata a San Cristoforo, in piazza Roma, a Oristano. L’iniziativa è dell’assessorato comunale alla Cultura e della Fondazione Oristano. Lunedì 6 novembre, alle 12, il sindaco Sanna, l’assessore alla Cultura Faedda e l’autore dell’opera, Maurizio Lampis, presenteranno il modellino nel corso di una conferenza stampa in programma all’interno della Torre di Mariano.

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