Ago 05

Picchia la compagna, 30enne arrestato dalla Polizia.

La Polizia di Stato di Oristano ha arrestato un trentenne di un paese della provincia per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate ai danni della giovane compagna.

Secondo l’accusa, da anni l’uomo, quotidianamente, maltrattava la fidanzata, con violenze fisiche e verbali, che hanno avuto una continua escalation, sino a quando la giovane, dopo aver perdonato innumerevoli volte il compagno, ha trovato il coraggio di andare in Questura e denunciare quanto accaduto.

Il 30enne, in continuo stato di ubriachezza, ha picchiato più volte la compagna, anche con l’utilizzo di oggetti contundenti.

Dopo l’ultimo episodio di violenza, la ragazza è stata portata al Pronto soccorso, dove le sono state riscontrate lesioni, traumi e fratture plurime al viso, ed è stato necessario il trasferimento in un’altra struttura sanitaria specializzata in interventi di chirurgia maxillofacciale.

L’aguzzino, dopo le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura di Oristano, è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere disposta dal Gip e rinchiuso nel carcere di Massama, dove verrà sottoposto a interrogatorio.

Questa – ricordano dalla Questura – è la 24/a misura cautelare che la Squadra Mobile di Oristano esegue dall’inizio del 2023 per reati da “codice rosso”, come atti persecutori (nove casi) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (15 casi), che hanno avuto per vittime sempre donne, minori e anziani.

3 comments

    • Mauroleo209 on 6 agosto 2023 at 6:43
    • Rispondi

    Ma come é possible che questi”malati” di mente sfuggsno X tutti questi Anni alle strutture sanitarie? Dobbiamo riaprire I manicomi??🏫

    • drastico on 6 agosto 2023 at 8:10
    • Rispondi

    a parte che queste “bestie” dovrebbero essere condannati a pene severissime e non quelle che prevede oggi il codice, da rivedere per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia, ma la soluzione è a monte. bisognerebbe parlare dell’argomento a partire dalle scuole elementari, altrimenti non se ne esce.

    • Gianluca on 6 agosto 2023 at 12:02
    • Rispondi

    Per soggetti simili c’è un solo rimedio: richiuderli in galera e buttare la chiave.

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