Ott 10

Caro bollette: il parroco di San Vero Milis spegne le luci del campanile.

Da circa un mese, a San Vero Milis, il campanile della chiesa di Santa Sofia, un edificio di culto in stile romanico risalente alla metà del 1700, è spento.

I led non illuminano più la torre campanaria, con tanto di orologio, che resta al buio per una scelta precisa del parroco di San Vero Milis, paese di 2.400 abitanti in provincia di Oristano, che ha voluto così “…accendere i riflettori sul problema del caro bollette.

Non si può non comunicare questo disagio pressante – ha detto il parroco don Ignazio Serra, che è anche delegato diocesano e incaricato regionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport, oltre ad essere giornalista pubblicista -, e allora ci siamo chiesti come comunicare, e la risposta è stata: spegnendo le luci per accendere l’attenzione su questo dramma che stanno vivendo diverse categorie, dalle case di risposo alle piccole botteghe, o chi fa sport non agonistico, le famiglie e tante micro situazioni che oggi rischiano di trovarsi in seria difficoltà”.

Un’idea mutuata dall’artista Christo, che impacchettava i monumenti per valorizzarli. “Noi abbiamo spento per accendere, all’interno di un’iniziativa che abbiamo voluto denominare “M’illumino di niente” – ha spiega ancora don Serra -. Stiamo vivendo una situazione che si può rivelare drammatica per le nostre famiglie, che spesso sono monoreddito e che rischiano di rimanere senza nulla se il datore di lavoro deve licenziare perché non riesce a rientrare nei costi per il caro bollette: è una catena nella quale si perdono posti di lavoro.

I resti di un cadavere in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati, questa mattina, nelle campagne di Terralba. Secondo i carabinieri (anche se, chiaramente, sarà l’autopsia a dare il verdetto finale) potrebbe trattarsi dell’allevatore Mario Saba, di 73 anni, scomparso la scorsa primavera. Saranno ora gli accertamenti sul cadavere a stabilire, oltre l’identità, anche le circostanze che hanno causato il decesso. Saba era scomparso a fine aprile. Nonostante le ricerche, il pastore sembrava scomparso nel nulla. Ora il ritrovamento di un corpo, proprio nella zona abitualmente frequentata dall’allevatore.

Mont’e Prama sarà presto un museo a cielo aperto e sarà, finalmente, riconoscibile come sito archeologico, visitabile e “vivibile”. La Fondazione Mont’e Prama ha bandito un concorso di idee per un importante intervento nell’area di Mont’e Prama, luogo del ritrovamento delle sculture dei Giganti. L’intervento generale prevede anche le necessarie predisposizioni tecniche e funzionali affinché il sito possa essere fruito, diventando una meta imprescindibile del percorso archeologico regionale. “L’obiettivo finale – ha spiegato il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni – è quello di portare a termine una vasta operazione di restauro e monumentalizzazione attraverso cui Mont’e Prama possa essere identificato come punto di riferimento del prossimo decennio. Un grande laboratorio che potrà coinvolgere i centri di ricerca e le Università e che si accompagnerà a un processo di ricostruzione dello scenario del complesso monumentale e paesaggistico del sito antico, così che l’ospite possa avere la possibilità di visitare i luoghi attraverso un percorso museale immersivo e coinvolgente”. All’idea progettuale della musealizzazione i partecipanti dovranno dare risposta architettonica e compositiva al sistema di accessibilità, delle opere per i servizi gestionali e manutentivi del sito, della cartellonistica interna di tipo informativo, divulgativo e scientifico. “Il progetto di valorizzazione del sito archeologico di Mont’e Prama è centrale rispetto al sistema degli itinerari dei beni culturali che sono nell’idea di pianificazione della tutela, valorizzazione e promozione turistica del territorio. Il concorso di idee risponde alla necessità di voler valutare le migliori idee progettuali proponibili su un tema complesso, una sfida avvincente tutt’altro che ordinaria e banale”, ha sottolineato il sindaco di Cabras, Andrea Abis. Le proposte, secondo le modalità specificate nell’avviso pubblicato sul sito www.monteprama.it, dovranno essere consegnate entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando.

C’è anche Oristano tra le decine di centri che in Sardegna partecipano al Festival nazionale per lo Sviluppo sostenibile, in programma fino al 20 ottobre. Giovedì 13 ottobre, dalle 15 alle 19, l’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e il Ceas Aristanis organizzano “Il Giardino della biodiversità”. L’appuntamento è presso la sede del Centro di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, nei locali dello Spazio giovani Flavio Busonera, in via Morosini, a Sa Rodia, dove i cittadini potranno scoprire il Giardino della Biodiversità, con il bosco della biodiversità e il giardino sensoriale e, con l’ausilio di un team di esperti, conoscere tecniche di manutenzione del verde e di potatura delle specie vegetali. Oltre alla visita al Giardino della Biodiversità, sono previste attività manuali di cura del verde, esempi di potatura corretta delle specie vegetali, messa a dimora di specie vegetali e un rinfresco ecosostenibile. “L’iniziativa si colloca all’interno degli eventi del “Festival per lo Sviluppo Sostenibile Sardegna 2030”, promosso dall’assessorato regionale all’ambiente nell’ambito del “Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022”, promosso dall’ Asvis – ha osservato l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda -. La missione del Ceas per questa iniziativa è la sensibilizzazione dei cittadini al tema dello sviluppo sostenibile e sugli obiettivi dell’Agenda 2030 promossi dalla Regione: economia circolare, cultura dell’inclusione, accessibilità e sicurezza informatica, qualità della partecipazione pubblica, ricerca e innovazione, riforestazione urbana. Oggi la transizione ecologica è una delle priorità assolute, e aumentare la partecipazione dei cittadini, del mondo delle imprese e degli enti locali, con una particolare attenzione ai temi dello Sviluppo sostenibile, diventa un obiettivo primario”. “Vogliamo coinvolgere la comunità nella tutela e nella valorizzazione di uno spazio verde pubblico, ma anche accrescere il senso di appartenenza ai luoghi cittadini, prendendosene cura”, ha precisato il coordinatore del Ceas, Antonio Ricciu.

La direzione generale del Turismo, artigianato e commercio della Regione ha pubblicato l’avviso per la concessione di contributi in conto interessi e in conto capitale per le operazioni di credito agevolato alle attività commerciali, in regime “de minimis”. La misura prevede azioni di sostegno alle attività commerciali, mediante la concessione di agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali. Le agevolazioni saranno erogate esclusivamente per l’attuazione di piani di investimento. L’investimento non è soggetto ad alcun limite massimo di importo, tenendo presente che l’intervento regionale sarà erogato secondo la regola “de minimis”. Il valore del piano è determinato dalla somma del valore delle singole voci che lo compongono. Il piano di investimento deve essere realizzato a decorrere dal 2 gennaio 2022 e concluso in data antecedente la presentazione della domanda. Possono presentare domanda di agevolazione i soggetti iscritti nel Registro delle imprese, aventi sede legale in Sardegna, che abbiano realizzato l’investimento nel territorio regionale e stipulato con le banche almeno una operazione di credito a sostegno degli investimenti attivati nell’esercizio di una delle attività ammissibili. La domanda di agevolazione potrà essere presentata, a partire dalle ore 10 del 17 ottobre, fino alle ore 14 del 18 novembre. Farà fede la data e l’ora di invio telematico certificata da Sipes. L’ordine cronologico di invio telematico delle domande costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione dell’aiuto, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili. L’assessore alle Attività produttive del Comune di Oristano, Rossana Fozzi, invita gli interessati “…a rivolgersi alle associazioni di categoria del nostro territorio per ulteriori informazioni e per la predisposizione delle domande”.

Manca poco al primo evento “Ruote nella Storia”, a Oristano, format nazionale Aci Storico che unisce storia, cultura e enogastronomia. La tappa oristanese è prevista domenica 16 ottobre come “3° Memorial Franco Ghiani”. Il raduno di auto d’epoca è organizzato dagli Ufficiali di Gara dell’Automobile Club Oristano, con il patrocinio del Comune. Dopo la visita del centro storico e della Torre di Mariano, i partecipanti si sposteranno in corteo verso le coste del Sinis e il villaggio di San Salvatore, per arrivare a Is Aruttas per il pranzo. Per il direttore ad interim dell’Automobile Club Oristano, Claudio Bigiarini, “…la manifestazione assume un particolare significato non solo per gli appassionati di auto d’epoca, ma per tutti i soci Aci di Oristano, a testimonianza della vitalità dell’ente. Questa prima edizione, grazie al gruppo degli Ufficiali di Gara, che già organizzavano il Memorial Franco Ghiani, permette una visibilità nazionale a dei luoghi ricchi di storia, arte, cultura e bellezze naturali troppo spesso sconosciuti al grande pubblico. L’augurio è di ritrovarsi tutti gli anni, insieme agli appassionati non solo della Sardegna, per scoprire le perle di questo territorio.

I nuovi contagi Covid nell’Isola sono oggi 383 (di cui 337 diagnosticati con tampone antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1.379 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (+1), quelli ricoverati in area medica 94 (+8), mentre sono 6.066 sono i casi di isolamento domiciliare (+90). Si registra anche un decesso nella Asl di Sassari. Dei 383 casi odierni, 61 sono riferiti alla provincia di Oristano, 60 all’Area Metropolitana di Cagliari, 54 alla provincia di Sassari, 111 a quella di Nuoro e 97 al Sud Sardegna. Nelle ultime 24 ore, a Oristano, si sono registrati 13 nuovi contagi e 26 guarigioni dal Covid, e il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città è salito a 11.136, i pazienti guariti sono 10.931,i casi attualmente positivi 135, e i morti 64.

3 comments

    • Che ce vado on 10 ottobre 2022 at 21:09
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    Almeno non potrà auto aumentrasi lo stipendio. Io vedo molti sindaci che prima piangono per le bollette però poi fanno una bella delibera di aumento stipendiale.

    • costantino on 10 ottobre 2022 at 21:21
    • Rispondi

    con questa azione il parroco ha voluto mettere l’accento sul caro bollette che peserà su tante famiglie monoreddito e sulle piccole imprese. non credo che molti sindaci siano così virtuosi.

    • Giuseppe on 10 ottobre 2022 at 21:31
    • Rispondi

    “M’illumino di niente”… Sembra lo slogan della Giunta Solinas.

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