Set 08

Coronavirus: nell’Isola 6 morti (3 a Oristano) e 328 nuovi contagi.

A Oristano oggi si registrano altri 3 decessi dovuti al Covid. Il bilancio delle vittime del virus dall’inizio della pandemia sale in città a 64. Gli ultimi 3 casi riguardano una donna di 87 anni, e due uomini, uno di 81 e uno di 86 anni, tutti ricoverati in ospedale.

Nelle ultime 24 ore, a Oristano, si sono registrati anche 7 nuovi contagi e 15 guarigioni dal Covid e il totale dei casi rilevati fino a questo momento sale a 10.740, i pazienti guariti sono 10.553, i casi attualmente positivi 117, e i decessi 64.

In Sardegna i nuovi casi confermati di positività sono oggi 328 (di cui 307 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2.919 tamponi.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 4 (-1), quelli ricoverati in area medica 81 (+1), mentre sono 7.265 i casi di isolamento domiciliare (603 in meno rispetto a ieri).

Nell’Isola si registrano anche 6 decessi: un uomo di 83 anni, residente nella provincia di Sassari; 3 uomini di 95, 85 e 81 anni e due donne di 87 e 89 anni, residenti nella provincia di Oristano.

Dei 328 casi odierni, 30 sono riferiti alla provincia di Oristano, 79 all’Area Metropolitana di Cagliari, 83 alla provincia di Sassari, 64 a quella di Nuoro, e 72 al Sud Sardegna.

Intanto, calano di quasi un terzo (-32%) i nuovi contagi Covid in Sardegna dove, nella settimana 24-30 agosto, si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (701 rispetto ai 923 della settimana successiva a Ferragosto).
Lo evidenzia la Fondazione Gimbe, nel suo consueto report settimanale. L’incidenza della malattia cala in tutte le province sarde.
La diminuzione più marcata nell’Oristanese, con 220 per 100mila abitanti e -36,9% rispetto alla settimana precedente, e nella Città Metropolitana di Cagliari con 215 casi per 100mila abitanti e -36,8%. Nel Sassarese il dato più basso: 210 (-29,6%). In provincia di Nuoro 242 e -31,2 , mentre nel Sud Sardegna 212 con -26,5% rispetto alla settimana precedente.
Rimane sotto la media nazionale l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (6,3%), mentre resta sopra la media nazionale la percentuale dei posti in terapia intensiva (5,4%).
Sul fronte della campagna vaccinale, ormai ridotta al lumicino, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 9,8% (media Italia 9,7%), a cui aggiungere gli over 5 anni temporaneamente protetti, in quanto guariti da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 2,3%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari all’11,6% (media Italia 10,8%), a cui coloro che sono guariti da meno di 120 giorni, che non possono ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 6,4%.
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 12,3% (media Italia 17,3%), mentre i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 41,6% della platea (media Italia 35,1%) a cui aggiungere un ulteriore 4,5% (media Italia 3,3%) con solo la prima dose.

La Fondazione Mont’e Prama ha da oggi il suo primo direttore. A ricoprire il ruolo, alla guida dell’organismo di gestione dei beni archeologici di Cabras è Nadia Canu, 44 anni, laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università degli Studi di Sassari, che da dieci anni si occupa del patrimonio archeologico della Sardegna come funzionaria archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha ufficializzato la nomina dopo le audizioni della terna di candidati, che si sono tenute nella sala Paesaggio del Museo civico di Cabras. L’avviso per la selezione del direttore era stato pubblicato a novembre. Un’apposita commissione, ad aprile scorso, aveva formulato la terna di candidati idonei fra tutti coloro che avevano partecipato al bando. Nadia Canu assume il ruolo nel momento in cui si sono conclusi gli accordi tra la Fondazione Mont’e Prama, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, la Direzione Regionale Musei e il Museo archeologico nazionale di Cagliari per l’effettivo passaggio di consegna dei beni archeologici presenti nel territorio di Cabras: le statue dei Giganti del Museo civico, l’antica città di Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre spagnola di San Giovanni. “A nome dell’intero Consiglio di amministrazione porgo i migliori auguri di buon lavoro alla nuova direttrice, che è stata scelta in virtù di un progetto di modello organizzativo che bene ci è parso sposarsi con i programmi già avviati in questo primo anno e con gli obiettivi per il futuro immediato – ha affermato il presidente della Fondazione Anthony Muroni -. Nei mesi che hanno preceduto il suo arrivo, la Fondazione si è mossa per avviare un percorso di valorizzazione e sviluppo che ora potrà procedere anche grazie al suo prezioso contributo nella gestione, nel coordinamento e nella supervisione interna. Siamo fiduciosi in una proficua collaborazione per la crescita di un organismo prezioso per il territorio del Sinis. Voglio complimentarmi con la commissione che ha svolto la selezione preliminare: ci hanno messo a disposizione una terna di alto profilo. È certo che Zucca e Sirena rappresentano una risorsa sulla quale la Fondazione investirà in altra forma”. “Ringrazio per la fiducia accordata – ha detto Nadia Canu – e accolgo questa nomina come una straordinaria opportunità, uno stimolo per mettere a frutto un bagaglio di esperienze e conoscenze maturate in tanti anni di lavoro spesi sul campo per la cura del patrimonio culturale, ma anche per la sua condivisione con le comunità. Dedico un pensiero a Antonietta Boninu, donna dalla tempra eccezionale, a Carlo Tronchetti e tutti coloro che hanno lavorato su Mont’e Prama. Ci impegneremo perché l’immane lavoro sia messo a frutto e le ricerche nel sito riprendano in maniera strutturale, affiancate alla ripresa del restauro. L’obiettivo per cui sento di poter concentrare ogni energia è quello di lavorare su quanto tracciato e al coronamento dell’ambizioso progetto. Il primo obiettivo all’orizzonte è restituire finalmente l’intero complesso scultoreo al territorio di origine”. Ottenuto il necessario nullaosta del Ministero, Nadia Canu si insedierà a Cabras da lunedì 3 ottobre.

Lascia un commento

Your email address will not be published.