Feb 01

Covid: nell’Isola 792 nuovi contagi (106 in provincia e 75 a Oristano) e 5 decessi.

Nuovo aumento dei contagi Covid in Sardegna, dove nelle ultime 24 ore si registrano 792 casi di positività (erano 597 nella precedente rilevazione), sulla base di 3.981 persone testate.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 31.488 tamponi per un tasso di positività del 2,5%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 32 (uno in meno rispetto a ieri), mentre i ricoverati in area medica sono 386 (r in più di ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono, invece, 22.540 (507in meno rispetto a ieri).

Si registrano anche cinque le vittime: una donna di 55 anni e un uomo di 86, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; un 67enne della provincia di Nuoro; due uomini di 63 e 80 anni, residenti in provincia di Sassari.

Dei 792 casi odierni, 106 sono riferiti alla provincia di Oristano, 178 all’Area Metropolitana di Cagliari, 117 alla provincia di Sassari, 298 a quella di Nuoro, e 93 al Sud Sardegna.

A Oristano nelle ultime 24 ore sono stati accertati 75 nuovi casi di positività e 67 guarigioni.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati in città sono 2.828, i pazienti guariti 2.254, i casi attualmente positivi 541, e i decessi 28.

Tutti i bambini che frequentano la scuola primaria in Sardegna potranno accedere gratuitamente ai test antigenici rapidi per la rilevazione del virus Sars-Cov-2. È quanto indicato in una nota diramata dall’assessorato regionale della Sanità sulla linea delle decisioni prese a livello nazionale. Stando alle nuove disposizioni, nell’eventualità di un “contatto scolastico” con un caso positivo al Sars-Cov-2 confermato e comunicato secondo le modalità previste, le famiglie degli studenti potranno rivolgersi al proprio pediatra o medico di medicina generale, i quali avranno la possibilità di eseguire autonomamente i test o prescriverne uno che potrà essere effettuato gratuitamente nelle farmacie.

Si è tenuto, presso l’Hotel Mariano IV di Oristano, il 7° Congresso provinciale di Adiconsum Oristano dal titolo: “Pandemia e dintorni…la Tutela dei Consumatori in tempo di Covid”. I lavori sono stati presieduti dal Segretario generale della Cisl di Oristano, Alessandro Perdisci, coadiuvato dalle altre componenti l’Ufficio di presidenza, Milena Manunta e Silvia Piras. I lavori si sono svolti in totale sicurezza, nel rispetto delle regole di distanziamento e del principio di precauzione, con una parte di persone in presenza e un’altra parte collegate in videoconferenza. Con la relazione di fine mandato, il presidente uscente, Giorgio Vargiu, ha delineato il contesto economico e sociale nel quale si è svolta l’attività degli ultimi 5 anni; riepilogato i più importanti risultati raggiunti con la descrizione dei numeri dell’attività svolta; elencato i problemi più importanti che preoccupano maggiormente il comparto consumeristico; delineato gli obbiettivi per il proseguo dell’attività di tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini consumatori/utenti. Ai lavori hanno preso parte Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo e consulente della Commissione parlamentare per la tutela dei consumatori e degli utenti; l’avvocato Carlo Tola, consulente legale di Adiconsum Oristano; Serafino Mura, responsabile dei mercati di “Campagna amica” di Coldiretti. L’assemblea congressuale ha, quindi, discusso e approvato la relazione del presidente uscente, sancito le linee politiche e gli obbiettivi che Adiconsum dovrà perseguire nei prossimi 3 anni, in stretta collaborazione con tutte le altre componenti della Cisl, e ha poi eletto il nuovo direttivo territoriale, composta da Giorgio Vargiu,Milena Manunta, Silvia Piras, Fernando Campus, Manuela D’Alessandro, Luciano Delogu Antonello Garau, Maria Iulia Mocanu,Paolo Orrù,Valentina Orrù,Andrea Pala, Francesco Pettinau, Carlo Pinna, Luca Scalas, Dario Scanu, Susanna Simbula, Bruno Taviani. Eletti anche i componenti l’Organo di Controllo:Franco Delogu (presidente), Vincenzo Marras e Osvaldo Pinna ( componenti). Il direttivo territoriale, a sua volta, ha poi provveduto a eleggere il presidente e i componenti la presidenza: Giorgio Vargiu (presidente territoriale), Milena Manunta e Silvia Piras (segretarie di presidenza territoriale).

Mercoledì 2 febbraio, alle 17, nella sala del Centro servizi culturali Unla di Oristano, si terrà un seminario dedicato al testo di Eva Justin “I destini dei bambini zingari. Educati in modo estraneo alla loro razza”, a cura di Luca Bravi. Eva Justin era una giovane antropologa nazista che si dedicò agli studi razziali sulla categoria “zingari”. La sua tesi di dottorato voleva dimostrare che includere i bambini rom e sinti nella società tedesca attraverso l’educazione rappresentava un dispendio di risorse da parte dello Stato, perché essi erano da considerare una razza inferiore, un gruppo di persone su cui era necessario agire soltanto attraverso la sterilizzazione forzata e lo sterminio fisico. La tesi fu discussa nel 1943 e nel maggio del 1944 le bambine ed i bambini sinti e rom che erano state le cavie su cui aveva lavorato Eva Justin, furono prelevati da un pullman e portati ad Auschwitz-Birkenau, dove furono eliminati nelle camere a gas. Luca Bravi, è ricercatore presso il Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia dell’Università di Firenze, dove insegna Storia dei processi comunicativi e formativi. Si occupa di storia sociale dell’educazione in relazione alle politiche d’inclusione in Europa, di storia dei media rispetto alla loro influenza sui contesti di formazione ed educazione e di processi storici di costruzione della memoria europea. Ha diretto numerosi progetti europei ed ha coordinato seminari d’aggiornamento degli insegnanti in collaborazione con il Consiglio d’Europa, il Miur, la Regione Toscana. È autore di numerose pubblicazioni relative alle minoranze rom e sinti in Europa, legate in particolare ai temi della deportazione e dello sterminio e della successiva storia della scolarizzazione.

Altri tre mesi di pesca dei ricci di mare. Lo ha deciso, all’unanimità, con una leggina entrata con procedura d’urgenza, il consiglio regionale che ha spostato la data del fermo per tre anni (previsto nella legge omnibus), dal 22 gennaio al prossimo 15 aprile. L’aula viene incontro, dunque, alle richieste delle associazioni dei pescatori professionisti avanzate nell’ultima seduta della commissione Attività produttive e in occasione delle proteste in piazza. L’ultima, in ordine di tempo, quella del 24 gennaio con le barche in via Roma davanti al palazzo dell’assemblea sarda, per dire no allo stop di pesca e commercializzazione. Confermato, comunque, il blocco triennale che viene prorogato al 30 aprile 2025. “Il confronto con le associazioni in commissione è stato costruttivo e ha fatto emergere tutto ciò che è stato detto in quest’aula – ha detto la vicepresidente della Regione, Alessandra Zedda -; si mantiene la ricerca, si combatte l’abusivismo e si cerca di rigenerare la specie. Allungare la stagione e dare alle famiglie la possibilità di non interrompere la loro fonte di sussistenza credo sia stato un atto di grande responsabilità da parte di questo consiglio”.

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