Mar 20

Il Consiglio dei ministri impugna l’obbrobrioso “Piano casa” di Solinas e C.

Come volevasi dimostrare: un comunicato stampa del Consiglio dei ministri ha reso noto che il Cdm ha deciso di impugnare la legge della Regione Sardegna n. 1 del 18 gennaio 2021, il deleterio “Piano casa”, meglio noto nell’Isola come “Piano cemento”.

La legge su “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985 e n. 16 del 2017”, è stata impugnata in quanto numerose disposizioni si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione, nonché delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali contenute nella legge urbanistica n. 1150 del 1942 e nel Testo Unico dell’edilizia di cui al Dpr n. 380 del 2001.

L’impugnazione, visto l’obbrobrio partorito da amministratori regionali che definire incompetenti e inadeguati sarebbe solo un eufemismo, era praticamente scontata. Così com’era scontata l’ennesima sportellata a cui sarebbe andata incontro la maggioranza sardoleghista, che quanto a figure barbine sta facendo di tutto nel tentativo di superare la disastrosa giunta Pigliaru,

 “Una scelta per preservare il futuro e una scelta di civiltà”, è stata la reazione dell’associazione ambientalista “Gruppo d’Intervento giuridico”, dopo la decisione del governo di impugnare il Piano casa diventato legge due mesi fa. “E’ stata accolta – ha scritto in una nota il presidente Stefano Deliperi – la richiesta del Grig, trasmessa assieme alla petizione per la salvaguardia delle coste sarde, per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri stabiliti dalle normative vigenti e dal Ppr e sottoscritta da quasi 40mila cittadini”. Inoltre, “…il testo è denso di illegittimità, non potendo la Regione eludere l’obbligo di pianificazione paesaggistica congiunta in tutta quella fascia costiera e nelle aree agricole tutelate con vincolo paesaggistico”.

Secondo la consigliera regionale dei Progressisti, Maria Laura Orrù, “…cambia il governo ma non la sostanza, il tanto discusso Piano casa è stato impugnato per grave incostituzionalità. La giunta Solinas e la sua maggioranza prendano atto del fatto che non possono consentire una cementificazione selvaggia e irrispettosa del nostro territorio e dei nostri beni ambientali e paesaggistici. Dispiace perché la prepotenza e l’impreparazione di questa giunta nell’affrontare il tema crea solo gravi danni ai cittadini sardi”.

Per i deputati del Movimento 5 Stelle “…c’era da aspettarselo; più volte – ha detto Paola Deiana -, abbiamo messo in guardia il consiglio regionale; l’illegittimità era chiara, così come è palese che questo governo regionale di centrodestra non ne fa proprio una giusta”.

Soddisfazione è stata manifestata anche da parte del collega Mario Perantoni: “Resta lo sconforto per l’ennesima dimostrazione di incompetenza e di totale indifferenza della giunta sardo-leghista al dialogo e alle indicazioni degli esperti”.

3 comments

    • Salvatore on 20 marzo 2021 at 16:02
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    Abbattere il PPR per i politici regionali del Centro-destra è diventata un’ossessione. Lo sapevano anche le pietre che il Governo avrebbe impugnato queste disposizioni scellerate. Tutti tranne i consiglieri regionali di maggioranza che mai hanno toccato un livello così basso!

    • Che ce vado on 20 marzo 2021 at 19:34
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    I competenti in regione.

    • Battista on 20 marzo 2021 at 21:05
    • Rispondi

    Alla Regione sembrano che facciano a gara a farsi impugnare i provvedimenti. C. Solinas e i componenti della maggioranza sono dei veri geni.

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