Dic 02

Covid-19: nell’Isola 445 nuovi contagi, 26 in provincia e 2 a Oristano.

Sono 22.340 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 445 nuovi casi, 241 rilevati attraverso attività di screening e 204 da sospetto diagnostico.

Il dato rileva un appiattimento della curva dei contagi sui 400 casi al giorno.

Si registrano anche quattro decessi (453 in tutto). Le vittime sono due uomini e una donna residenti nella Città Metroplitana di Cagliari, rispettivamente di 79, 70 e 87 anni, e una donna di 94 anni residente nella provincia del Sud Sardegna.

In totale sono stati eseguiti 379.431 tamponi con un incremento di 3.297 test. Sono invece 577 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (sei in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 66 (-2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.240. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 7.929 (+174) pazienti guariti, più altri 75 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 22.340 casi positivi complessivamente accertati, 4.628 (+47) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.560 (+93) nel Sud Sardegna, 4.128 (+95) a Nuoro, 8.215 (+184) a Sassari, 1.809 (+26) in provincia di Oristano.

A Oristano città oggi si registrano 2 casi di positività al Covid-19 e 2 guarigioni.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio di settembre salgono a 337 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 362), i pazienti guariti sono 149 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 174), mentre i soggetti ancora in cura sono 181. Sette i pazienti deceduti.

L’aria polare che ha fatto precipitare le temperature, imbiancando le punte del Gennargentu, ha portato l’inverno anche in Sardegna. Ma le piogge di queste ore rischiano di essere solo un preludio sull’ondata di maltempo (con nuovi temporali) prevista per il fine settimana, che potrebbe proseguire anche sino al ponte dell’Immacolata. “Con dicembre si è aperto l’inverno meterologico – ha spiegato Alessandro Gallo, meteorologo di MeteoNetwork Sardegna -, ed è stata immediata la prima discesa di una perturbazione di origine scandinava che arriva sul Mediterraneo con aria artica marittima. Il brusco calo delle temperature ha portato le prime precipitazioni nevose a quota 1200/1400 metri sulla regione, mentre sul resto dell’Isola abbiamo piogge deboli a carattere continuo”. Gli esperti prevedono una breve pausa per giovedì, ma subito arriverà la seconda perturbazione di origine polare. “Scenderà dall’Atlantico venerdì – ha proseguiti Gallo -, anticipata dalla rotazione dei venti da Libeccio, sulle coste esposte, che soffieranno tra i 50 e i 60 chilometri orari. Ci sarà anche un momentaneo rialzo dei valori massimi”. Ma proprio per il fine-settimana è in programma una nuova ondata di temporali, anche se al momento è prematuro prevedere il rischio di nuovi nubifragi come quelli che si sono registrati lo scorso weekend, con l’alluvione che si è abbattuta su Bitti, causando tre morti. “Le precipitazioni a carattere temporalesco – ha chiarito Gallo – potrebbero interessare il settore nord ovest della Sardegna, con cumulati di pioggia da monitorare nelle 8/12 ore. Ci potrebbero essere probabili deboli temporali anche sul Medio Campidano, ma i temporali più intensi potrebbero concentrarsi al largo delle coste meridionali. Per il resto permane la marcata instabilità nel fine settimana, con precipitazioni sparse e una tendenza dei venti a disporsi da ponente. Nel weekend le temperature scenderanno ancora”.

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