Nov 27

Troppi pedoni investiti sulle strisce pedonali. Approvata mozione sulla sicurezza stradale.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato, all’unanimità, la mozione sulla sicurezza stradale e la mobilità in attuazione del Pum presentata da Efisio Sanna, Francesco Federico, Maria Obinu, Andrea Riccio, Anna Maria Uras e Monica Masia.

La mozione impegna il sindaco e la giunta a migliorare le condizioni di sicurezza anche attraverso l’eliminazione degli stalli di sosta realizzati nelle immediate vicinanze degli attraversamenti pedonali, a ridurre gli spazi destinati alla circolazione veicolare a vantaggio della pedonalità, della mobilità lenta e di quella ciclabile attraverso l’istituzione di sensi unici di marcia, a porre in sicurezza le situazioni a maggior rischio, rimodulando la segnaletica e spostando alcuni attraversamenti pedonali.

La mozione impegna anche a incrementare le aree a pedonalità privilegiata, istituendo le zone 30, a eliminare eventuali errori di segnaletica, a innalzare il livello di qualità per la fruizione degli spazi pubblici, a combattere il fenomeno della sosta selvaggia, a promuovere l’utilizzo dei parcheggi in struttura e a rivedere il sistema del trasporto pubblico urbano.

Su questi temi si è sviluppato il dibattito, introdotto da Efisio Sanna (Pd), che ha illustrato la mozione. “Il tema della mobilità – ha detto Sanna – è importante per tutta la città. Oristano è una città pensata e costruita per un traffico veicolare, ma oggi questa è una concezione superata. Il Piano urbano della mobilità è uno strumento importantissimo anche dal punto di vista culturale. Dobbiamo lavorare per ridurre l’utilizzo dell’automobile privata a favore della pedonalità, della ciclabilità e della mobilità lenta”.

Il presidente della commissione trasporti e viabilità, Davide Tatti, ricordando il lavoro compiuto da questa amministrazione, sfociato nel dicembre 2018 nell’approvazione del Pum, si è detto contrario all’istituzione della figura del “mobility manager” come previsto da una prima versione della mozione.

“Questa non una città sicura – ha detto Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) -. Bisogna rimuovere disagi e pericoli per i cittadini: migliorare la scarsa illuminazione pubblica, istituire sensi unici di marcia, dare una soluzione alla Ztl nel centro storico per combattere il parcheggio selvaggio”
Per Maria Obinu (Pd) “…occorre un piano per le strisce pedonali e più in generale della segnaletica stradale”.

Secondo Francesco Federico (Indipendente) “…bisogna migliorare i trasporti pubblici urbani, che sono ampiamente sottoutilizzati, allargando il servizio a Santa Giusta e Cabras. Inoltre, bisognerebbe riprendere il progetto del Bike sharing e combattere il fenomeno del parcheggio selvaggio sui marciapiedi”.

“Oggi i tempi sono maturi per riproporre il Bike sharing – gli ha fatto eco Luca Faedda (Forza Italia – autosospesi) –. Servirebbe per ridurre il peso del traffico automobilistico. Concordo sull’illuminazione insufficiente, mentre per gli attraversamenti pedonali sarebbe bello utilizzare quelli tridimensionali utilizzate in altri paesi”.

Per Angeloi Angioi (FdI) “…molti punti proposti sono condivisibili: strisce pedonali, bike sharing, ma un tema così importante merita un esame più approfondito in commissione”.

“Oristano ha un enorme problema di mobilità – ha detto Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) -. Lo dimostra il gran numero di incidenti stradali, anche sulle strisce pedonali. Girano troppe macchine e questo è un problema di abitudini e di educazione. Io sarei propenso a chiudere al traffico le aree in prossimità delle scuole per ridurre pericoli per i bambini”.

Giuseppe Puddu (FdI) ha evidenziato come “…la mozione riprenda i punti già previsti dal Pum e nella sostanza impegni a rispettare misure già votate dal consiglio comunale”.

Annamaria Uras ha auspicato interventi “…per incentivare l’utilizzo della bicicletta. La discussione che accompagna questa mozione è importante perché può dare più forza ai lavori della commissione”.

Gigi Mureddu (Psd’Az) ha segnalato “…i problemi agli ingressi della città e negli attraversamenti pedonali. Ci sono tanti interventi che si potrebbero fare, a cominciare dall’inversione del senso di marcia nel piazzale San Martino. Sono d’accordo su tanti punti ma non sulla figura del mobility manager”.

“Occorre fare scelte politiche coraggiose capaci di innescare comportamenti virtuosi come dimostrano i casi delle raccolta differenziata, dell’introduzione del casco per i motociclisti e delle cinture di sicurezza per gli automobilisti”, ha osservato Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle).

Danilo Atzeni (Psd’Az) ha lanciato l’idea di “…campagne di educazione stradale, non solo per gli automobilisti ma anche per i pedoni. Inoltre, bisogna combattere il parcheggio selvaggio che ostruendo la visuale diventa un problema per gli attraversamenti”.

Per il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore alla mobilità Tarantini, il dibattito sul problema traffico è di grande importanza, capace di dare maggiore forza all’azione dell’amministrazione che potrà trovare nuovo impulso anche grazie agli approfondimenti in sede di commissione consiliare.

Il consiglio comunale di Oristano, su proposta dell’assessore al Bilancio Massimiliano Sanna, ha anche approvato variazione al bilancio di previsione da 206 mila euro, frutto della cessione delle quote comunali nella società “Marine oristanesi”. Le risorse incassate potranno essere utilizzate per l’adeguamento del software per il sito istituzionale (12 mila euro), per la videosorveglianza in città (55 mila euro) e per lavori straordinari sugli immobili comunali (139 mila euro). Il dibattito, con gli interventi di Angelo Angioi, Francesco Federico, Giuseppe Puddu, Maria Obinu, Luca Faedda ed Efisio Sanna, si è concentrato sulla controversa vicenda della cessione delle quote possedute dal Comune nella società di gestione del porticciolo turistico di Torre Grande. Una procedura che potrebbe essere definita da un giudice per la decisione delle Marine oristanesi che, non riconoscendo i diritti societari del Comune, ha liquidato le quote comunali al Circolo nautico Oristano.

L’assessore al Bilancio, Massimiliano Sanna, ha poi risposto all’interrogazione dei consiglieri Sanna, Obinu e Federico, sulla rimozione dei vincoli degli immobili costruiti nei Piani di zona: “Abbiamo affrontato il problema celermente e con la massima attenzione – ha detto Sanna -. Un decreto legge aveva bloccato le procedure attuate per la rimozione del vincolo di inalienabilità, rimandando a un successivo decreto la determinazione delle tariffe. Oggi, insieme ai notai, abbiamo trovato una soluzione con la clausola del salvo conguaglio che garantisce tutti i soggetti interessati”. Efisio Sanna (Pd) ha replicato evidenziando forti ritardi, sottolineando che “…già da gennaio o febbraio sarebbe bastato guardare cosa facevano altre città, come Cagliari, per utilizzare la formula salvo conguaglio, e si sarebbe evitato di bloccare le compravendite per un anno”.

Il consiglio, sempre su proposta dell’assessore al Bilancio Massimiliano Sanna, ha poi ratificato una delibera di giunta per una variazione al bilancio di previsione da 49 mila euro.

Approvazione all’unanimità, infine, per il trasferimento del mercatino di via Aristana e e via Arborea (provvisoriamente ospitato nella via Ugone) nella nuova area mercatale nel piazzale delle ex case minime, tra le vie S. Antioco, Palmas e Iglesias. “Nella nuova piazza

saranno sistemati 54 posteggi – ha precisato l’assessore Tarantini – : 22 saranno riservati al settore alimentare e 32 al non alimentare. Una riserva di 7 posti è stata prevista per i produttori agricoli e 3 per le produzioni tipiche artigianali e agroalimentari”. Nel corso del dibattito i consiglieri Davide Tatti (Fortza Paris), Efisio Sanna (PD), Antonio Iatalese (Forza Italia – autosospesi) e Gigi Mureddu (Psd’Az) hanno evidenziato l’importanza della riqualificazione dell’area e del trasferimento del mercatino. “Un risultato – è stato detto – al quale hanno contributo le amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni”.

“È un momento importantissimo per la città e per quel quartiere in modo particolare – ha puntualizzato il sindaco Lutzu -. Il merito va condiviso con le diverse amministrazioni che si sono succedute. Io, con la Giunta Nonnis, firmai l’ordinanza di demolizione delle case minime e fu quella una scelta difficile. Oggi vediamo il frutto di anni di lavoro. Ringrazio il consiglio, e in particolare i consiglieri di minoranza che oggi garantiscono il numero legale, ma richiamo la maggioranza a garantire la presenza in aula”.

Infine, da riportare per mera curiosità anche se la cosa ai cittadini non può fregar di meno, l’ennesimo cambio di casacca in consiglio comunale. Vincenzo Pecoraro e Antonio Franceschi hanno aderito all’Udc e in aula si collocano come indipendenti. La comunicazione è stata fatta, all’apertura dei lavori dell’assemblea civica, dal consigliere Pecoraro. Amen.

Parte il progetto della videosorveglianza partecipata. Venerdì 29 novembre, alle 18, nella Sala consiliare del Comune di Oristano, a Palazzo degli Scolopi, il progetto sarà presentato alla cittadinanza nel corso di un’assemblea pubblica. L’iniziativa prevede la partecipazione volontaria dei cittadini al sistema di videosorveglianza, mettendo a disposizione la parete esterna della propria facciata dove sarà sistemata una telecamera che sarà collegata al sistema comunale gestito dalla Polizia locale. “La sicurezza urbana è in cima alle politiche di questa amministrazione e la videosorveglianza partecipata è una scelta strategica di questa amministrazione – ha precisato il Andrea Lutzu -. Negli ultimi anni abbiamo sottoscritto il Patto per la sicurezza urbana che prevedeva azioni specifiche per il controllo del territorio urbano e la sicurezza dei cittadini e del patrimonio pubblico e privato come quella che parte in queste settimane”. Per presentare la propria candidatura i cittadini devono disporre di un collegamento internet (fibra o adsl) e garantire l’alimentazione elettrica. In sede di prima applicazione ed esclusivamente per il primo anno il Comune riconoscerà un contributo una tantum. Il Comune fornirà le telecamere (nella fase sperimentale del progetto ne sono previste una decina), che devono rispondere a specifiche caratteristiche tecniche, e provvederà all’installazione. Le domande vanno presentate al protocollo del Comune di Oristano entro martedì 10 dicembre. “Il progetto, che parte in forma sperimentale, ha una finalità pubblica e prevede che le telecamere inquadrino zone sensibili della città – hanno evidenziato il sindaco Lutzu e l’assessore alla Polizia urbana e sicurezza Tarantini -. Proprio per soddisfare le finalità pubbliche dell’intervento, gli apparecchi non inquadreranno specificamente le facciate delle abitazioni presso le quali saranno installate, ma l’area pubblica sulla quale si affacciano. In questa fase dunque i cittadini dovranno presentare le loro candidature. Sarà poi il Comando della Polizia locale a scegliere dove collocare le telecamere. La scelta sarà effettuata tenendo conto prevalentemente delle caratteristiche dell’area da sottoporre a controllo. Saranno privilegiate le aree più esposte a fenomeni di vandalismo, danneggiamenti e microcriminalità”. Le immagini riprese dalle telecamere sono trasmesse in diretta alla centrale operativa e di videosorveglianza collocata presso il Comando Polizia locale tramite diverse tipologie di infrastrutture di rete dedicate esclusivamente al servizio, con trasmissione di tipo digitale e criptatura dei dati. Per facilitare l’interconnessione dei sistemi di videosorveglianza viene utilizzata oltre che la rete in fibra del la Man (Metropolitan area network) del Comune di Oristano anche tecnologie di trasmissione di tipo Cloud. Nei mesi scorsi il consiglio comunale aveva approvato il nuovo regolamento per la videosorveglianza, che ha introdotto alcune novità rispetto alle modalità sinora attuate per il controllo del territorio comunale. Il regolamento disciplina un’attività di controllo che il Comune ha attivato in città, già da alcuni anni, attraverso 39 telecamere, alle quali se ne stanno aggiungendo altre 26 (nei punti della città e delle frazioni meno dotati e più esposti a fenomeni di microcriminalità e vandalismo), più quelle messe a disposizione dai privati.

Una insegnante della scuola primaria di Bosa è rimasta lievemente ferita a seguito del crollo di un pezzo di controsoffitto intriso d’acqua durante la lezione. Il crollo, denunciato il sindacato Gilda di Oristano sulla sua pagina web, è stato causato dalle abbondanti piogge di questi giorni in Sardegna. L’insegnante è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Bosa, dove i medici le hanno assegnato 15 giorni di cura e prescritto l’uso del collare. Secondo quanto denunciato dai sindacalisti della Gilda, al momento del crollo la maestra era seduta al posto di un alunno e i genitori, preoccupati e spaventati da qua to accaduto, sisono rifiutati di far rientrare i bambini a scuola. Il sindacato Gilda ha già chiesto al sindaco di Bosa, Piero Franco Casula, un intervento urgente per mettere in sicurezza l’edificio.

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