Ago 01

A conferma dello slogan salviniano “prima i sardi”, un veneto a capo della sanità sarda.

Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che per la Lega i sardi siano importanti solo durante la campagna elettorale (e gli indizi recenti, con le scelte strampalate del teleguidato governatore Christian Solinas, sono stati tantissimi), con la nomina come commissario del veneto Domenico Mantoan alla guida della sanità sarda ne abbiamo l’assoluta certezza.

Molti elettori che hanno votato il partito del “capitano” Salvini, ricorderanno certamente lo slogan che il leader della Lega amava ripetere ogni 5 minuti durante il suo tour nell’Isola prima delle elezioni regionali. “Prima i sardi”, sparava a tutta voce dai microfoni Salvini, ricevendo applausi a scena aperta da chi pendeva dalla labbra del novello “unto del Signore bis”. Nessuno si è però accorto che il nostro, a microfono spento, aggiungeva subito dopo, con sorrisetto sardonico, “…ma dopo i lombardi, veneti… ”.

La nomina del veneto Mantoan è l’ennesima prova provata che per la giunta regionale “legosardista” i sardi contino meno del due di picche, visto che, ritenendo gli indigeni degli emeriti deficienti, per risollevare e ridare dignità alla sanità sarda occorra importare presunti “cervelli” dal Nord Italia. Evidentemente la disastrosa scelta di Moirano da parte della fallimentare giunta regionale di centrosinistra non ha insegnato niente agli attuali soloni del centrodestra.

Siamo pronti a scommettere che, dopo l’ennesimo ordine impartito dalla Lega a Solinas (pare che questa volta ci abbia messo lo zampino Zaia), per giustificare in qualche modo la sconcertante nomina del nuovo comandante dell’Ats (che farà certamente discutere) troveranno a Domenico Mantoan qualche parente ad Arborea.

Ma veramente, dopo l’ulteriore dimostrazione (se mai ce ne fosse ancora bisogno) del totale appiattimento e subordinazione del governatore della Sardegna e di tutto il centrodestra nei confronti di Salvini e dei suoi proconsoli, gli elettori che hanno votato Lega alle regionali credono ancora che per i quaquaraquà  nordisti  “prima i sardi” non sia una presa per i fondelli?

Della scelta di Mantoan alla guida dell’Ats, da parte della giunta regionale del sardista (sic!) Christian Solinas, l’abbiamo appreso da un articolo di Alessandra Carta su www.sardegnapost.it, che vi proponiamo.

“Domenico Mantoan – veneto di Brendola, classe 1957 – è il nuovo capo dell’Ats: guiderà la Asl unica della Sardegna da commissario, col compito di scioglierla per ritornare alle vecchie aziende sanitarie territoriali, secondo un ripartizione numerica che tuttavia va ancora decisa. Mantoan è stato nominato poco dopo le 21 dalla Giunta di Christianh Solinas, convocata proprio per chiudere i giochi nella seconda casella più importante della Sanità, dopo quella dell’assessore Mario Nieddu.

Mantoan scalza dunque il tedesco Thomas Schael le cui quotazioni erano comunque in caduta da giorni. Il neo commissario dell’Ats prende il posto del Dg dimissionario, Fulvio Moirano, e dovrà lasciare gli incarichi attualmente ricoperti: è il direttore generale dell’area Sanità e Sociale nella Regione Veneto nonché commissario dell’Istituto oncologico.

Da Villa Devoto non forniscono dettagli politici. Ma visti gli ottimi rapporti tra Solinas e il governatore leghista Luca Zaia, è ipotizzabile che dietro la nomina di Montoan ci sia proprio lo zampino dell’omologo veneto di Solinas. Mantoan è un chirurgo. Tra gli anni Ottanta e Novanta aveva lavorato come ufficiale medico nell’Esercito all’ospedale militare di Verona. Poi il passaggio nella sanità territoriale”. (Alessandra Carta, www.sardiniapost.it).

“Il servizio di Emodinamica dell’Ospedale San Martino, struttura d’avanguardia, avrebbe dovuto consentire all’offerta sanitaria della provincia di Oristano di compiere un importante passo in avanti nella cura e nella diagnosi della patologie coronariche. Avrebbe inoltre dovuto essere attivo 24 ore su 24 anziché sei. A partire da questa situazione, già gravemente compromessa, si è giunti oggi alla chiusura temporanea del servizio per carenza di medici”. Inizia così l’interpellanza di Carla Cuccu, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto la riapertura del servizio di Emodinamica dell’Ospedale San Martino di Oristano. “L’attività del servizio di Emodinamica del San Martino, interrotta dal 22 luglio scorso, riprenderà il 12 agosto dalle ore 8 alle 14. La carenza di professionisti era nota da tempo. Sapevamo che in estate avrebbero avuto diritto alle ferie, ciononostante, l’assessore Mario Nieddu e la Giunta non hanno preso nessuna iniziativa per scongiurare questa interruzione del servizio. A rimetterci sono ancora una volta i cittadini. Chiedo all’assessore della Sanità di avviare una seria programmazione sanitaria e di fronteggiare subito questa emergenza. La grave situazione in cui versano gli ospedali dell’Oristanese – si legge ancora nell’interpellanza di Cuccu – non può essere trascurata. Nonostante non risultino esserci atti ufficiali a conferma di quanto riportato dalle notizie di stampa, le preoccupazioni dei cittadini continuano a crescere. Questo è un palese segno di quanta insicurezza e sfiducia sia stata ingenerata tra i cittadini a causa dell’assenza di una programmazione regionale mirata che garantisca loro il diritto alla salute. L’assessore della Sanità Nieddu e il presidente Christian Solinas non possono continuare ad elaborare rimedi tampone nelle emergenze. In questi mesi avrebbero già dovuto approntare soluzioni per dare alla Sanità pubblica continuità assistenziale, senza creare o paventare questa assenza di servizi e prestazioni. Non dimentichiamo inoltre che questo modus operandi porta danni irreparabili all’economia regionale: le condizioni critiche in cui si trovano gli ospedali della nostra Isola sono un deterrente certo per i turisti”. (da www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com).

Il Comune di Oristano mette all’asta due immobili di proprietà comunale non più strategici per i fini istituzionali dell’ente. Il bando di vendita prevede la dismissione dell’ex mercato ortofrutticolo di via Marconi, della superficie di 5143 mq, al prezzo a base d’asta di 952 mila euro, e dell’area adiacente il cantiere comunale, ricadente in ambito territoriale del Consorzio Industriale, ad angolo tra via Zara e via Bonn (ex via del Porto), della superficie di 9897 mq, al prezzo a base d’asta di 904 mila euro. Entrambi gli immobili risultano compresi in aree di interesse commerciale, il primo in prossimità della stazione ferroviaria, dove si sta concretizzando il progetto del polo intermodale e il progetto di riqualificazione urbana Oristano Est, mentre il secondo ricade nel perimetro territoriale del Consorzio per l’industrializzazione dell’Oristanese. La vendita dei due lotti è prevista con offerte in aumento, e le domande devono essere presentate entro le 13 del 13 settembre, mentre l’apertura delle buste avverrà il 24 settembre, alle 12. “Si tratta di due lotti acquistabili separatamente – osservano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore al Bilancio Massimiliano Sanna -, che non rientrano più nei piani strategici dell’amministrazione comunale, ma dalle grandi potenzialità commerciali. Il loro valore è destinato ad aumentare ancora in futuro e il Comune intende cederli a un prezzo invitante, per impiegare il ricavato nello sviluppo generale cittadino”.

10 comments

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  1. Caro Angelo c’è chi non vuole vedere quello che tu hai descritto. I signori della Lega ci stanno prendendo in giro, ma tanti sardi con il prosciutto sugli occhi fanno finta di niente e continuano a osannare il Messia lombardo. Che tristezza!

  2. d’accordisimo con pig. “quaquaraquà nordisti” non fa una piega.

  3. La sudditanza non soltanto psicologica di Solinas nei confronti della Lega è evidente e non da oggi.
    Questa nomina della Ats è scandalosa fino a un certo punto, considerato che da Christian Solinas noi sardi dobbiamo aspettarci di tutto.
    Un presidente della regione sarda, a capo di un partito come il Psd’Az che ha offerto la bandiera dei 4 mori a Berlusconi, che ha nominato due assessori ex Pd e che ora obbedisce ciecamente a quanto gli ordina Salvini non fa presagire niente di buono per la Sardegna.
    Peccato, avevo creduto davvero in una svolta ma mi sono dovuto arrendere all’evidenza dei fatti.

  4. La cosa vergognosa è che molti dei miei corregionali boccaloni non hanno ancora capito che Salvini è il primo a non credere alle cose che dice. Svegliaaaaaaaaaaaa….

  5. Angelo ha ragione! C’ero anch’io in piazza Eleonora a sentire quello che diceva Salvini. Prima i sardi lo avrà detto un milione di volte. Putroppo per noi a Salvini dei sardi non importa un fico secco!!!

  6. Ditemi voi cosa potrà fare il commissario Ats in soli due mesi. Boh! Ma a parte quest’idiozia è il fatto che sia veneto – e che quindi potrebbe essere prorogato – che non va bene per niente. Mi rifiuto di pensare che non ci sia un sardo alla stessa altezza di un veneto in grado di fare funzionare la sanità.

  7. Qualsiasi cosa accada in Italia Salvini pontifica, blatera e guadagna voti. I 5 Stelle lavorano, si fanno un mazzo tanto e perdono voti. Secondo voi c’è un perchè?

      • Che ce vado on 3 agosto 2019 at 12:53
      • Rispondi

      Perchè l’italiano ha spostato il cervello, ora è sulla pancia!

  8. E’ vero! Basta parlare alla pancia e ti coprono di voti. Ma non può durare. L’innamoramento degli italiani per Matteo Salvini durerà meno di quello di Matteo Renzi.

  9. Salvini è così scarso che i politici di un tempo non l’avrebbero voluto neppure come portaborse e se oggi è il politico più votato mi immagino cosa possa essere lo spessore degli altri. Alla Regione Sarda poi basta vedere chi sono gli Assessori per capire quale sia l’attuale livello e mettersi le mani nei capelli.

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