Ago 01

La spiaggia di Putzu Idu vietata ai disabili.

Con i suoi bassi fondali a prova di bambino e la sua acqua limpida e trasparente quella di Putzu Idu, nella marina di San Vero Milis, potrebbe essere la spiaggia ideale per i disabili. Peccato, però, che spiaggia e mare siano praticamente inaccessibili proprio ai disabili.

“Perché le passerelle che dovrebbero consentire ai disabili di arrivare prima in spiaggia e poi in acqua sono vecchie, malandate e pericolose per chi non può muoversi con le proprie gambe”, denuncia all’Ansa Sara Fadda, spiegando la gran fatica che deve fare tutti i giorni per accompagnare in spiaggia sua sorella Alessandra, affetta da sindrome di Down, non vedente e con grossi problemi di deambulazione.

“Il 2 luglio il sindaco di San Vero mi aveva assicurato che tempo una settimana, grazie a un finanziamento regionale di 250 mila euro, sarebbero state montate passerelle nuove in tutte le spiagge della marina e, invece, hanno montato passerelle vecchie, deteriorate, con assi mancanti, dislivelli pericolosi e chiodi arrugginiti a vista”, spiega ancora Sara Fadda, sottolineando che da 15 giorni il primo cittadino di San Vero Milis non risponde più alle sue telefonate e alle sue email.

E la passerella peggiore di tutte pare sia proprio quella davanti alla Colonia degli Evaristiani, che accoglie anche tanti disabili. Le altre tre installate tra le borgate di Putzu Idu e di Mandriola, invece, si fermano a metà spiaggia e non consentono di arrivare fino al mare con la carrozzella.

“E per completare il quadro – aggiungono sia Sara Fadda che i familiari di altri disabili con gli stessi problemi -, i parcheggi riservati ai disabili sono sulla sabbia e le sedie job ci sono, ma chi arriva da fuori non trova alcuna indicazione che permetta di sapere che ci sono e dove sono”. (Ansa).

Statisticamente durante il periodo estivo aumentano i furti nelle abitazioni. Furti che destano particolare preoccupazione nei cittadini, in quanto oltre al danno economico implicano spesso un forte coinvolgimento emotivo, causando un vero e proprio trauma dovuto alla violazione della propria sfera privata. Inizia così una nota della Questura di Oristano che, per rendere sempre più incisiva l’azione di prevenzione e contro questi reati, ha intensificato i servizi di controllo del territorio, soprattutto in quelle aree territoriali che, negli ultimi tempi, sono state interessate più spesso da questo fenomeno. Nella nota della Questura sono stati poi forniti alcuni suggerimenti che, “…senza aver pretese di regola aurea”, possono aiutare le persone a sentirsi più sicure in casa o lontano dalla propria abitazione, ed evitare così di trovare brutte sorprese al rientro dalle vacanze. Il primo consiglio è quello di aumentare i sistemi di sicurezza passiva: una porta blindata con serratura a mappa europea può scoraggiare i ladri meno “professionali”. Per chi abita ai piani bassi può, invece, essere utile l’installazione di inferriate in acciaio. Anche un sistema di allarme è consigliabile, magari video-collegato al proprio smartphone. Inoltre, può essere molto utile, in caso di assenza da casa, seguire alcune regole di comportamento. Innanzitutto, accertatevi di avere chiuso a chiave la porta di ingresso e le finestre, e fate attenzione a non pubblicizzare la vostra partenza tra conoscenti, nei posti di lavoro, o sui social network, dove dovete prestare attenzione a non postate foto o messaggi che facciano capire, inequivocabilmente, che siete lontani da casa. Evitate anche di creare risposte automatiche che segnalino la vostra assenza sulla vostra casella di posta elettronica o sulla segreteria telefonica. I suggerimenti della Questura proseguono ricordando di non custodire in casa grosse somme di denaro o gioielli di particolare valore, preferendo altri luoghi per la loro custodia, come le cassette di sicurezza di una banca. Se, invece, decidete di custodire gioielli o denaro in casa, quantomeno evitate di comunicarlo a terzi e utilizzate, se possibile, una cassaforte. Non nascondete i vostri valori nei soliti posti visitati dai ladri. E’ risaputo, infatti, che la camera da letto è il primo obbiettivo dei malfattori, quindi evitate di custodire oggetti di valore nei cassetti, negli armadi, dietro i quadri, tra i libri o dentro i vasi. Chiedete ai vicini di liberare la vostra cassetta delle lettere dalla posta e, soprattutto, dai volantini pubblicitari che, se accumulati, possono costituire la prova della vostra assenza. Cercate di creare nel vicinato uno spirito di reciproco sostegno, segnalando e invitando a segnalare movimenti sospetti o passaggi ripetuti di estranei nei pressi della vostra abitazione. Simulate la presenza di qualcuno all’interno della casa lasciando una luce accesa, utilizzando dei timer che la accendano in alcune fasce orarie: questo potrebbe spaventare i ladri, così come l’accensione di una radio o di un televisore sono utilissimi allo scopo. Ricordatevi che anche se non avete stipulato una polizza assicurativa, può essere utile fotografate i vostri preziosi; in caso di furto, infatti, le immagini potranno essere acquisite per la descrizione, sia in fase di denuncia del furto, sia in caso di ritrovamento per rivendicarne la proprietà. Se malauguratamente al rientro dalle vacanze trovate la porta di casa aperta non entrate mai, chiamate immediatamente la Polizia di Stato e fate entrare gli agenti per primi. Non fatevi prendere dal desiderio di sorprendere i ladri da soli o di verificare subito cosa sia successo: un ladro sorpreso e messo alle strette potrebbe diventare aggressivo e pericoloso. In ogni situazione, se avete dubbi, se avete paura, se vi sentite in pericolo o avete percepito che una persona vicina si trova in pericolo, non esitate a chiamare la Polizia di Stato a qualunque ora.  Fin qui la nota della Questura, con la speranza che, oltre ad averla letta tanti citadini onesti, non abbiano fatto altrettanto anche i ladri d’appartamento.

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