Set 30

A Oristano partite senza pubblico e nuove regole per l’uso delle mascherine.

Via libera alle partite di campionato senza pubblico e obbligo di utilizzo della mascherina anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi).

Spazi pubblici laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura occasionale.

Le nuove regole, in vigore dal 1° ottobre, a Oristano, sono stabilite da una nuova ordinanza del sindaco Andrea Lutzu che, visto il forte aumento dei casi da Covid-19 in città ha deciso di prevedere nuove misure di contrasto alla circolazione del virus.

“Rispetto ai mesi scorsi la malattia nella gran parte dei casi si manifesta in forma meno aggressiva, ma a nessuno può sfuggire che in città in un solo mese abbiamo registrato il doppio dei casi accertati durante il lockdown – spiega il sindaco Lutzu, che è arrivato al testo della nuova ordinanza dopo aver sentito anche il prefetto e il direttore della Assl di Oristano -. Occorre fare ogni sforzo possibile per tenere sotto controllo la diffusione del Coronavirus, e laddove non arriva il buonsenso dei singoli occorre intervenire con norme più restrittive a tutela della salute pubblica”.

La nuova ordinanza si concentra su due punti in particolare: i campionati indetti dalle federazioni sportive e l’utilizzo della mascherine.

Modificando quanto stabilito con l’ordinanza dello scorso 10 settembre, nel rispetto delle norme di sicurezza e dei protocolli nazionali, viene consentito lo svolgimento esclusivamente a porte chiuse (senza pubblico) delle competizioni sportive ufficiali inserite nei calendari delle Federazioni sportive nazionali. Con le stesse modalità sono autorizzate anche le attività preparatorie (allenamenti) alle competizioni. Sono possibili specifiche, motivate, deroghe per singoli eventi o singole giornate sportive, previa autorizzazione dell’amministrazione e nel più assoluto rispetto delle norme generali di tutela contro la diffusione del virus. Al fine di prevenire qualsiasi forma di assembramento, restano in vigore i divieti per le altre manifestazioni pubbliche.

Per quanto riguarda le mascherine, l’ordinanza stabilisce l’obbligo per ogni individuo ad avere sempre con sé la mascherina quando non si è nel proprio domicilio o residenza.

L’utilizzo della mascherina “…è obbligatorio su tutto il territorio comunale anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, scuole, impianti sportivi, aree mercatali, uffici pubblici o luoghi di interesse pubblico.

Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 6 anni e le persone affette da disabilità e patologie incompatibili con l’uso continuativo della mascherina; la mascherina deve essere indossata correttamente, ovvero deve coprire dal mento al di sopra del naso: indossare irregolarmente la mascherina, come ad esempio tenerla sotto il mento equivale a non indossarla, e configura inottemperanza alle prescrizioni imposte per contenere il diffondersi dell’emergenza epidemiologica”.

Sono 3.900 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 51 nuovi casi, 37 rilevati attraverso attività di screening e 14 da sospetto diagnostico. Si registrano tre nuovi decessi, due uomini a Cagliari, 78 e 93 anni, e una donna di 90 anni del sassarese. In tutto le vittime sono 154. In totale sono stati eseguiti 190.647 tamponi, con un incremento di 3.127 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 101 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-1 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti n terapia intensiva: 19. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.941. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.668 (+16) pazienti guariti, più altri 17 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 3.900 casi positivi complessivamente accertati, 601 (+10) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 397 (+3) nel Sud Sardegna, 315 a Oristano, 501 (+18) a Nuoro, 2.086 (+20) a Sassari.

Sono 50 (+ 2 guariti) gli attualmente positivi a Sedilo. I nuovi casi di positività, comunicati dal Comune “in via ufficiosa” sulla propria pagina istituzionale, si riferiscono ad ambienti familiari e in isolamento da diverso tempo. “Attualmente si registrano 4 persone positive al Covid-19 ricoverate e 2 persone, ancorchè positive, dimesse in data odierna – si legge nella nota dell’amministrazione -. Invitiamo tutti a mantenere un alto livello di guardia negli ambienti familiari, lavorativi e amicizie strette (uso della mascherina, igienizzazione mani, distanziamento sociale)”. A Sedilo era risultato positivo anche il parroco ed è stato avviato una screening di massa tra la popolazione.

Si è concluso lo screening sierologico per il personale scolastico coordinato dal personale del Dipartimento di prevenzione della Assl di Oristano. Sono stati 1420, tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i soggetti che si sono sottoposti volontariamente e gratuitamente al test presso le tensostrutture messe a disposizione dall’area socio-sanitaria oristanese. Una sola persona è risultata positiva all’esame sierologico, che ricerca gli anticorpi sviluppati dall’organismo in caso di un’infezione da Coronavirus. Come da protocollo, la persona è stata quindi sottoposta al tampone naso-faringeo per verificare se l’infezione fosse in atto o pregressa. “Si è trattato di una operazione di screening capillare e massiccia, che ha richiesto un forte impegno da parte del nostro personale, con l’obiettivo di permettere una riapertura delle scuole in sicurezza”, ha spiegato la direttrice Assl Maria Valentina Marras. L’attività condotta dalla Assl si è affiancata a quella di una parte dei medici di medicina generale che nelle scorse settimane hanno ritirato i kit sierologici destinati ai propri assistiti che lavorano nelle scuole: ad aderire all’iniziativa in provincia di Oristano era stato circa il 70 per cento dei medici di famiglia. La Assl ricorda che chi, fra il personale scolastico, non si fosse ancora sottoposto al test sierologico può ancora farlo, inviando una e-mail al responsabile della procedura: mario.piras@atssardegna.it. Nella e-mail dovrà essere indicato il proprio nome e cognome e un numero di cellulare a cui essere contattati. Si dovrà, inoltre, allegare la dichiarazione sostitutiva pubblicata sul sito www.asloristano.it, nella quale andrà specificato lo status lavorativo e l’istituto scolastico di appartenenza. Il test sierologico sarà effettuato su appuntamento, così da evitare file e assembramenti.

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