Mag 23

Primo confronto tra i sei candidati a sindaco di Oristano: che palle!

Una noia mortale. Così si può sintetizzare il primo confronto tra i sei candidati alla carica di sindaco di Oristano, organizzato dal Coordinamento dei Comitati dei cittadini, presso l’aula consiliare della Provincia (stracolma), dopo che il sindaco Guido Tendas (Pd) aveva negato l’aula del palazzo degli Scolopi.

Confronto per il quale non vale la pena di sprecare molte righe, visto che non solo non ci ha appassionato più di tanto, ma considerato che, addirittura, abbiamo dovuto faticare oltremisura per non cadere in catalessi tra le braccia di Morfeo.

In sintesi, Vincenzo Pecoraro, Patrizia Cadau, Anna Maria Uras, Maria Obinu, Filippo Martinez e Andrea Lutzu hanno svolto il loro compitino come da copione, rispondendo da “imbalsamati” alle domande dei moderatori (il giornalista Gianni Ledda e il presidente di Adiconsum Giorgio Vargiu) su temi che interessano da vicino i Comitati dei cittadini: circonvallazione, housing sociale in via Lepanto, centro storico, Ivi Petrolifera a Torregrande, e Termodinamico San Quirico-Tiria.

Risposte oltremodo scontate, senza picchi verso l’alto, che nulla hanno aggiunto a quanto dei sei candidati già non si sapesse. In riferimento agli argomenti proposti, tutti i sei papabili alla sostituzione di Guido Tendas, anche se con gli opportuni distinguo, si sono detti complessivamente contrari alle proposte portate avanti dalla disastrosa giunta Tendas.

Compresa la stessa Maria Obinu (che forse più degli altri ha sofferto la tensione) che di questa fallimentare amministrazione di centrosinistra a guida Pd è stata parte integrante e che da questi progetti ha preso opportunisticamente le distanze.

In ultima analisi, un confronto (si fa per dire) che definire piatto sarebbe solo un eufemismo, dove tra uno sbadiglio e l’altro si è comunque notata la competenza di Lutzu, l’esposizione politicamente naif della Cadau, la grinta della Uras, il pragmatismo di Pecoraro,  il nervosismo della Obinu e la consueta brillantezza di Martinez  (poi arresosi per sfinimento).

Insomma, un incontro che al di là della buone intenzioni degli organizzatori (fornire qualche informazione in più sui candidati ai cittadini), come sempre è avvenuto in passato non è servito assolutamente a niente, visto che a nostro modesto avviso non solo non ha spostato un voto che è uno, non ha convinto nessuno degli indecisi, né ha fatto ricredere chi non ha alcuna intenzione di   andare a votare.

Oristano, in segno di cordoglio, sentita e generale partecipazione al dolore che ha colpito il popolo Britannico per la tragedia causata dall’attentato terroristico di Manchester, ha disposto che negli edifici pubblici le bandiere siano esposta a mezz’asta in segno di lutto.

Con una lettera indirizzata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano,  il sindaco di Oristano Guido Tendas ha espresso la viva preoccupazione del comparto risicolo oristanese per la massiva presenza dei fenicotteri che stanno danneggiando le coltivazione cerealicole oristanesi.  Il sindaco Tendas, che sottolinea come il fenomeno stia assumendo di anno in anno dimensioni sempre più preoccupanti, colpendo tute le aziende, ha sollecitato il governo regionale a trovare idonee soluzioni capaci di spostare i fenicotteri nel loro habitat naturale impedendo ulteriori danni alle colture.

La Biblioteca comunale di Oristano aderisce all’iniziativa “Maggio dei libri” a cura del Centro per il libro e la lettura. Venerdì 26 maggio i volontari del Gruppo Amici della Biblioteca e le bibliotecarie leggeranno storie e racconti. Appuntamento alle 17 per i più piccoli e alle 18 per gli adulti. Anche il Centro Giovani del comune di Oristano partecipa all’iniziativa con letture che, negli stesi orari, si svolgeranno presso la sede di Sa Rodia. Il Maggio dei Libri è la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile.

Prende il via la campagna antincendi in Sardegna, con tre Canadair di stanza ad Olbia, un elicottero con portata d’acqua per 4.000 litri a Fenosu, altri 11 elicotteri con capacità di 900 litri ciascuno, un “esercito” di 10 mila uomini tra Corpo Forestale, Protezione civile, Agenzia Forestas che potrà contare su 1.200 mezzi, tra i quali 10 nuove autobotti che saranno utilizzati anche per l’emergenza siccità, oltre al rafforzamento delle basi dei Vigili del fuoco, grazie alla convenzione stagionale da 600 mila euro che sta per essere sottoscritta.  Il nuovo piano di prevenzione 2017-2019 è stato presentato dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, dal direttore regionale della Protezione civile, Graziano Nudda, dal comandante del Corpo Forestale, Gavino Diana , e dal direttore di Forestas Antonio Casula. Tra le novità di quest’anno il coinvolgimento attivo nella prevenzione e nel controllo del territorio di agricoltori e allevatori, associazioni venatorie, albergatori e gestori di campeggi che distribuiranno agli iscritti e ai turisti un libretto in diverse lingue per veicolare le informazioni sulle prescrizioni e spiegare quali sono i comportamenti più idonei in situazioni di pericolo. Inoltre, in accordo con il dipartimento nazionale della Protezione civile, anche per il rischio incendio verrà utilizzato un codice colore e quattro fasi operative di allarme (preallerta, attenzione, attenzione rinforzata e preallarme) che saranno emanati rispetto ai bollettini quotidiani emessi dal centro funzionale decentrato di protezione civile.  Nel frattempo sono già in campo i primi 5 elicotteri e il personale con attrezzatura antincendio boschivo. “La capacità della macchina operativa viene valutata in base all’estensione dell’incendio – ha spiegato Donatella Spano -; stiamo realizzando una zonizzazione che riguarda le aree omogenee di pericolosità definite in rapporto tra il numero di incendi e l’estensione degli incendi. Le statistiche dello scorso anno dicono che con 6 ettari siamo ben sotto la media nazionale di 13 ettari ad episodio e nel 2016 abbiamo registrato circa 11.600 ettari andati in fumo con 2.500 episodi, in calo di un terzo rispetto all’anno precedente”.

Il consigliere regionale del partito democratico, Mario Tendas, ha presentato una interrogazione urgente al presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru, all’assessore alla Programmazione e bilancio Raffaele Paci, e all’Assessore alla Difesa dell’ambiente Donatella Spano, sulla “…preoccupante situazione di degrado, con alto rischio di incendi, in cui versano le strade di competenza dell’amministrazione provinciale di Oristano. Questa interrogazione – ha dichiarato Mario Tendas – nasce dalla necessità di porre la giusta e doverosa attenzione, oltre che le necessarie misure preventive, sulla situazione di incuria e abbandono in cui versano la maggior parte delle strade provinciali, a causa del mancato sfalcio delle erbacee. Se non si provvederà quanto prima a ripulire i cigli delle strade provinciale  c’è il rischio serio e reale che quest’anno  la situazione incendi possa essere addirittura più grave ed inquietante dello scorso anno,  quando erano stati registrati numerosi incendi, primo fra tutti quello che aveva interessato le campagne di Sedilo e Aidomaggiore (con oltre 5000 ettari di territorio interessato dalle fiamme) con danni incalcolabili all’economia e all’ambiente”. L’amministrazione provinciale di Oristano, in forte sofferenza sia per la mancanza di risorse che di personale, non può provvedere ad un’adeguata gestione del territorio e delle strade di propria pertinenza, e rischia addirittura pesanti sanzioni pecuniarie previste dalle prescrizioni regionali antincendio”. Per questo motivo,  il consigliere regionale oristanese ha chiesto al presidente della Regione, e agli assessori “…quali azioni di prevenzione  intendano adottare al fine di  scongiurare che detti rischi possano realmente concretizzarsi,  mettendo a serio rischio la salvaguardia di numerosi siti ambientali di pregio sull’intero territorio provinciale”

La Giunta delle elezioni ha deciso: in consiglio regionale hanno giurato in due, mentre resta in bilico il terzo seggio. Via libera, quindi, alla sostituzione di Mario Floris (Uds) e di Alberto Randazzo (Fi), sospesi in base alla legge Severino dopo la condanna nel processo per lo scandalo dei fondi destinati ai gruppi ma utilizzati per scopi non istituzionali. Al loro posto entreranno rispettivamente Gennaro Fuoco e Mariano Contu, quest’ultimo attualmente indagato in un altro filone dell’inchiesta sui fondi. Per la surroga di Oscar Cherchi (Fi), anche lui sospeso fino a massimo di 18 mesi, il consiglio regionale si è invece spaccato sulla sospensione di Emanuele Cera (Fi), al quale viene così contestata la causa di ineleggibilità che gli impedirebbe di poter entrare in aula in sostituzione di Oscar Cherchi. Con 32 voti favorevoli e 12 contrari, l’assemblea ha infatti deciso, sulla base di quanto proposto dalla Giunta delle elezioni, che esistono i presupposti per dichiarare Cera, attuale sindaco di San Nicolò D’Arcidano, ineleggibile perché non si sarebbe dimesso da presidente della Saremar prima della scadenza della presentazione delle candidature alle regionali del 2014. Una questione sollevata dal secondo dei non eletti, il sindaco di Paulilatino Domenico Gallus, che aspira allo stesso seggio in Assemblea. Poco prima della decisione, presa a voto segreto, tre consiglieri – Giorgio Oppi dell’Uds, Giovanni Satta dell’Uds e Roberto Desini del PdS – hanno abbandonato l’Aula. In particolare Oppi e Satta, insieme con Stefano Tunis di Forza Italia, hanno evidenziato che “…la materia è prerogativa del Tribunale ordinario”. Immediata la replica del presidente del consiglio, Gianfranco Ganau: “la decisione sulle cause di ineleggibilità, anche sopraggiunte, spetta alla Giunta delle elezioni”.

 

10 comments

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    • drastico on 24 maggio 2017 at 10:38
    • Rispondi

    concordo con pig, il confronto è stato un pianto e la signora obinu ha dimostrato che non potrà mai essere migliore di tendas. quindi…

    • Gino on 24 maggio 2017 at 12:00
    • Rispondi

    Quoto Pig al 100%. Incontro assolutamente inutile. Per me è stata una conferma: non andrò a votare!

    • Gianfranco on 24 maggio 2017 at 14:14
    • Rispondi

    Dal punto di vista strettamente politico, i 6 Candidati sono stati di uno squallore desolante. Non solo questi incontri non portano voti ma a qualcuno, tipo Obinu, di voti ne ha fatto perdere di sicuro.

    • Tony on 24 maggio 2017 at 14:51
    • Rispondi

    Che vergogna! Se penso che uno di questi sei sarà il futuro Sindaco di Oristano stiamo freschi! Complessivamente sono vecchi nell’impostazione politica e nei ragionamenti, per non parlare degli appelli a cui non credono neppure loro… L’appello di Maria Obinu per non dimenticare le classi deboli è stato stomachevole tanto appariva falso. Che pena!

    • Bore on 24 maggio 2017 at 15:26
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    Filippo Martinez brillante e fuori dalle righe, Vincenzo Pecoraro dentro le righe e senza fronzoli, Anna Maria Uras molto fumo e niente arrosto, Andrea Lutzu il più esperto, Patrizia Cadau zero esperienza ma almeno è simpatica, Maria Obinu incomprensibile e molto antipatica. Se li mischiate tutti assieme non ne viene fuori un candidato decente.

    • burla on 24 maggio 2017 at 16:02
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    strano che leccalinkoristano non abbia parlato dell’incontro… forse non è arrivato per tempo l’ok di antonio solinasa. però è riuscito a titolare che il centrosinistra vuole cambiare pagina per governare ancora oristano. ma si può essere più spudorati? dopo i danni che hanno fatto in questi 5 anni adesso credono che gli oristanesi siano così deficienti da rivotarli per continuare a fare danni… spudorati va bene ma anche al peggio c’è un limite!

    • Mario on 24 maggio 2017 at 18:11
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    Io ho sempre votato Andrea Lutzu e lo farò anche questa volta. Lutzu è serio, preparato, equilibrato, educato, un vero signore.

    • Leonida on 24 maggio 2017 at 20:49
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    Parlare con qualcuno che tiene il cronometro in mano è umiliante. Non c’è stato dialogo tra i candidati, solo il compitino. Pecoraro leggeva solamente.
    L’unico momento di polemica sono stati i bisticci tra la Obinu e Gianni Ledda.

    • anna on 24 maggio 2017 at 21:47
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    mi trovo in sintonia con angelo, l’incontro tra i sei candidati è stato di una noia mortale! nel grigiore generale anche a me patrizia cadau è risultata simpatica. peccato che sappia poco di politica. pecoraro ha fatto bene a leggere, almeno a differenza di altri ha detto poche cose ma sensate. non saranno certo questi confronti all’acqua di rose a stabilire se uno sarà un bravo sindaco o meno.

    • Carmela on 25 maggio 2017 at 23:59
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    Mi pare che sia emerso un elemento tanto importante quanto sottovalutato: Maria Obinu ha annunciato la totale continuità con Tendas, sia nei progetti che nel metodo del decisionismo da incompetenti. Se andrà al ballottaggio la scelta sarà tra Maria Tendas e un cambio di guardia e speriamo di metodo e di passo.

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