Feb 29

Todde: “Per il campo largo nessuna subalternità”. Richiamato Solinas al rispetto istituzionale.

Il progetto del “campo largo” M5S-Pd, sperimentato con successo in Sardegna, “…deve partire dalla ricchezza delle differenze, e credo che sia lo stesso tipo di percorso che noi dobbiamo fare a livello nazionale”.

Lo ha detto a “Non stop news” di Rtl 102.5, la neo presidente della Regione, Alessandra Todde.

La cosa che ha funzionato bene in Sardegna è che, a fronte di una sinistra che di solito spacca l’atomo e trova tutti i modi possibili per non riuscire a individuare un progetto comune, abbiamo deciso che la ricchezza era proprio la diversità ed è lo stesso tipo di percorso che noi dobbiamo fare su scala nazionale.

Abbiamo lavorato insieme per il salario minimo – ha spiegato Todde – e ora stiamo lavorando su temi legati al lavoro e alla salute. Quindi, dobbiamo perseguire nel progetto complessivo quello che ci unisce e i temi comuni, poi è chiaro che ci siano delle differenze, siamo forze politiche diverse. La cosa importante è non considerare l’altro come subalterno, perché questo non è corretto, ed essere partner compatibili, con pari dignità, e allo stesso tempo dobbiamo lavorare su un progetto forte che possa convincere gli elettori, anche a livello nazionale”.

In relazione ai notevoli ritardi sulla raccolta e l’esposizione dei dati elettorali sul sito istituzionale della Regione, Alessandra Todde ha affermato di essere “…assolutamente favorevole al fatto che si possa votare online e mi piacerebbe che per le prossime elezioni si possa estendere questa modalità anche per quanto riguarda la Sardegna. Mi piacerebbe anche che il biglietto per uno studente fuori sede costasse quanto quello del treno – ha spiegato la governatrice, parlando della possibilità di far votare i giovani nella città dove studiano -, perchè permetterebbe molto facilmente di tornare in Sardegna anche per votare”.

Rispondendo, invece, ad “Agorà”, su Rai3, sull’autonomia differenziata, Alessandra Todde ha sostenuto che “…l’autonomia differenziata è la secessione dei diritti. E’ un provvedimento indecente che indebolisce tantissimo l’autonomia della Sardegna, perché il fatto di poter contrattare quelle che sono le materie di cui occuparsi non è una cosa che può essere utile, soprattutto per le regioni a statuto speciale come la mia.

La Sardegna deve recuperare il gap insulare e deve essere al pari delle altre regioni – ha spiegato Todde -, e io combatterò perché il contributo che noi abbiamo dato sia restituito anche alla mia regione”.

Alessandra Todde è poi entrata nel merito dei provvedimenti adottati dalla giunta regionale uscente pochi giorni prima delle elezioni.

“Richiamo il presidente Christian Solinas – ha sostenuto Todde – al doveroso rispetto istituzionale: lui e la sua giunta sospendano immediatamente le delibere inopportunamente adottate e si limitino all’ordinaria amministrazione. Lo avevo già denunciato nei giorni scorsi e sono obbligata a farlo nuovamente.

Nelle ultime ore di campagna elettorale, la giunta Solinas si è riunita tre volte e ha adottato oltre 200 nuove delibere. Molte di queste, ad una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all’oscuro. Sono riuscita a leggere, grazie anche agli organi di stampa, cosa hanno inserito all’interno di questa infornata di provvedimenti dell’ultimo minuto: nomine, proroghe di incarichi, piani e programmi che impegnano l’amministrazione per i prossimi anni. Hanno addirittura dato il via libera a una programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro.

Credo che sia estremamente scorretto che una giunta uscente, scaduta e sconfitta – ha aggiunto la neo presidente della Regione- possa definire tutto ciò senza vergogna e senza rispetto dei cittadini e delle cittadine. La maggior parte di questi atti non è urgente e non è legata ad adempimenti di legge, ed è gravissimo che una giunta uscente, che dovrebbe attenersi agli atti di ordinaria amministrazione, decida di fare tutto ciò senza che nessuno possa fare niente.

Solinas ha avuto cinque anni per programmare e investire le risorse che aveva a disposizione e siamo tutti consapevoli di come è andata a finire. Non appena saremo ufficialmente operativi, in attesa dei tempi di legge e delle prassi amministrative ha concluso Alessandra Todde -, controlleremo tutto ciò che è stato fatto all’oscuro e sulle spalle dei sardi in queste ultime ore”.

Così ha replicato, con tracotanza, Christian Solinas: “Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali. Infatti, il centrosinistra nella scorsa legislatura con la giunta Pigliaru non si limitò a deliberare 147 volte in due sedute precedenti alle elezioni del 24 febbraio 2019, ma si riunì addirittura dopo il voto e una sonora sconfitta per altre due volte, il 5 e il 14 marzo, adottando ben 63 deliberazioni per un totale di 210 atti.

Nessuno si stracciò le vesti – ha proseguito Solinas – occorrendo, però, potremmo farlo pure oggi e ricordare ogni singola delibera di allora. Sulla sconfitta della Giunta uscente la inviterei invece ad essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra (esternazione quest’ultima fuori luogo, perchè Solinas sa, ma lo tace, che a vincere le elezioni, piaccia o non piaccia, non è la coalizione ma il presidente. ndr). In una situazione di divaricazione così palese della società sarda (sic!) sul voto, sarebbe più opportuna un po’ più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni. A breve – ha concluso Solinas – potrà dimostrarci tutta la sua competenza e la sua bravura nel reperire, programmare e spendere in modo virtuoso le risorse del suo ciclo di programmazione. Buon lavoro”.

A Solinas ha risposto per le rime l’ex assessore della giunta Pigliaru, Luigi Arru. “Nelle sedute del 5, 12, 19, 22 febbraio e 5 e 14 marzo 2019 la giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio. Tutto questo è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Sardegna”.

Arru ha parlato di “…scomposta e aggressiva uscita dell’ex presidente Christian Solinas, nel replicare alle giuste rimostranze della neo Presidente Todde. Solo due delibere, entrambe del 12 febbraio, riguardano nomine – ha precisato l’ex assessore -, una per sostituire il direttore generale dimissionario dei Lavori pubblici, con scadenza prevista al 30 giugno 2019 in concomitanza con gli altri dg, in modo da non impegnare la subentrante giunta Solinas (che peraltro lo ha poi confermato per ben tre volte, nel corso della sua legislatura), e l’altra riguarda la nomina dei componenti tecnici, senza diritto di voto, del Comitato tecnico regionale delle opere pubbliche.

Insomma, ben altra cosa – ha osservato Arru – rispetto alle nomine poste in essere dalla giunta Solinas due giorni prima delle elezioni. Il tentativo di coprire l’ennesimo scivolone istituzionale con polemiche vuote e pretestuose deve essere respinto con fermezza. Piuttosto c’è da augurarsi che l’ex presidente Solinas sia in grado di assicurare un ordinato e corretto passaggio di consegne alla presidente Todde, analogo, se non in qualità almeno in quantità, a quello che gli garantì Francesco Pigliaru nel marzo del 2019″.

Indicazioni per i pazienti in caso di chiusura improvvisa di uno studio odontoiatrico, come accaduto di recente a Oristano, sono stati forniti dal dottor Andrea Contini, presidente della commissione odontoiatrica della provincia di Oristano. “Si ripresenta – ha scritto in una nota Andrea Contini – il problema di una struttura commerciale che vende cure odontoiatriche e che chiude all’improvviso, senza rispondere al telefono e senza lasciare indicazioni ai pazienti, spesso dopo aver intascato laute cifre per anticipi o attraverso finanziamenti. L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è vicino ai pazienti coinvolti e offre la sua collaborazione. Inoltre, vogliamo darvi qualche suggerimento perché siate il più garantiti possibile nelle cure mediche e odontoiatriche, sapendo che comunque, per legge, ogni professionista ha l’obbligo di avere una assicurazione per responsabilità professionale e a maggior ragione una struttura commerciale. Uno studio dentistico classico ha un titolare che è responsabile in prima persona delle cure prestate ai pazienti. È sempre bene controllare che il dentista sia davvero laureato e iscritto all’Ordine. Basta andare sul sito https://portale.fnomceo.it/cerca-prof/index.php della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri per poterlo verificare con facilità. Una Stp (società tra professionisti) è tenuta all’iscrizione all’Ordine, mentre una struttura commerciale è obbligata alla nomina di un Direttore Sanitario, un Odontoiatra iscritto all’Albo, che si assume la responsabilità di tutto quel che accade nella struttura. Le strutture situate fuori dal territorio italiano o addirittura fuori dall’Unione Europea non hanno gli stessi obblighi di legge che sono presenti in Italia e non sono sotto il controllo Ordinistico. Il nome del Direttore Sanitario deve essere chiaramente indicato in tutta la documentazione, inclusi eventuali annunci o post informativi, anche su social, come Instagram o Facebook. Deve essere indicato il nome e cognome del Direttore Sanitario, l’Albo di iscrizione e il numero di iscrizione. Nel caso ciò non fosse inviate una comunicazione all’Ordine. Prima di iniziare le cure è obbligatorio presentare al paziente un preventivo di spesa, in cui siano indicate le terapie previste e il costo. Nel caso ci siano variazioni durante la terapia è necessario presentare un nuovo preventivo con indicati chiaramente i costi aggiuntivi. Non esiste un tariffario nazionale delle prestazioni – ha concluso il dottor Contini -, e ogni professionista è libero di decidere il proprio onorario. Un buon consiglio è prestare una grande attenzione a prezzi non coerenti con la complessità di una cura medica, ricordando che nessuno regala niente”.

Nuovo reparto di Neurologia, per la prima volta all’ospedale San Martino di Oristano. “Attualmente il reparto – ha detto Bastianino Murgia, direttore della struttura – è ospitato nei locali della Medicina, ma nei prossimi mesi, appena si concluderanno i lavori, ci trasferiremo al sesto piano del San Martino. Siamo anche riusciti ad incrementare l’organico in maniera sostanziale e ora possiamo contare su sette medici, un numero sufficiente per iniziare questa nuova avventura. Da tempo il territorio dell’Oristanese aspettava un reparto di neurologia. Ora finalmente è diventato realtà”. “Sono risultati importanti; un altro tassello dell’implementazione dei servizi del nostro ospedale di Oristano – hanno sottolineato il direttore generale della Asl 5 Angelo Maria Serusi e il direttore sanitario Antonio Maria Pinna – Reparti e servizi, che consentano ai pazienti dell’oristanese di essere curati nel territorio e di non doversi più rivolgere a strutture sanitarie spesso lontane, con la necessità di effettuare lunghe trasferte per raggiungerle. Al San Martino prosegue, quindi, il percorso di attivazione di nuove strutture e avviamento di nuovi reparti e ambulatori, una scommessa entusiasmante per garantire una sanità sempre più vicina al cittadino”.

Continua l’impegno e la collaborazione tra la Lilt di Oristano e l’Unità Operativa di oncologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Già da mesi grazie ad azioni concrete, come la messa in funzione della cuffia refrigerante, sostengono le pazienti oncologiche non solo dal punto di vista delle cure ma anche dal punto di vista della salute psicologica. Grazie ad un finanziamento dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Oristano, la Lilt ha potuto acquistare dei copripicc che verranno donati ai pazienti oncologici. Il picc è una cannula (catetere venoso) che viene inserita nel braccio delle pazienti per facilitare i prelievi e la somministrazione della terapia. È importante che sia costantemente coperto e protetto da agenti esterni per evitare possibili infezioni da contatto o danni da sfregamento con i vestiti. Per questo motivo, la Lilt di Oristano ha pensato di acquistare dei copripicc giornalieri, semplici o decorati con disegni per regalare un vezzo di normalità, e copripicc impermeabili utili da utilizzare durante la doccia. “Ancora una volta la Lilt ha ricevuto sostegno da parte dell’amministrazione del Comune di Oristano, e questo conferma sensibilità e attenzione al benessere dei pazienti oncologici – ha evidenzia la presidente della Lilit di Oristano, Eralda Licheri -. Il tono dell’umore può non incidere sulla guarigione, ma è sicuramente capace di influenzare la qualità della vita di una persona durante la malattia. Per questa ragione l’attenzione alla salute psichica del paziente è necessaria e va considerata in tutto il processo di cura”. I copripicc sono a disposizione anche delle pazienti della provincia di Oristano in cura presso altri centri, contattando il numero della Lilt 0783 74368, il martedì e giovedì, dalle 11 alle 12, o lasciando un messaggio in segreteria, ricordandosi di indicare il proprio numero di telefono e il motivo della chiamata.

La semplicità di un incontro, la bellezza di sapersi ascoltare, il ruolo della comunità dopo una tragedia. E la forza di un progetto didattico ed educativo, seme che ha generato la trazione corale di tanti e ha dato vita a un libro, disponibile in cartaceo e online e scaricabile gratuitamente, realizzato in collaborazione con Vita, “Chiara. Una vita oltre la vita”. Ideato dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu. Il progetto Chiara e il libro, rivolti a ragazzi e ragazze e agli operatori in campo educativo, sono nati “…per non restare silenti davanti alla tragica vicenda di Chiara Carta, la giovane di Oristano vittima di figlicidio”, ha spiegato Puligheddu.  Chiara aveva 13 anni quando, il 18 febbraio 2023, è stata uccisa da sua madre. Una tragedia che ha colpito la coscienza collettiva e ha spinto la Garante a chiamare a raccolta istituzioni regionali e autorità di garanzia, rappresentanti degli ordini professionali, esperti, compagni di scuola della giovane e membri della comunità educante di Oristano. Il libro è stato presentato, questa mattina, in consiglio regionale. La Garante ha messo al centro del suo impegno il diritto di bambini e adolescenti di essere ascoltati. “Se la comunità di Oristano si è stretta attorno al progetto, ora l’obiettivo è farlo diventare un lavoro corale che coinvolga l’intera Isola”, ha chiarito Puligheddu nell’annunciare la volontà di “…creare la Consulta della Garante costituita da minori, per far arrivare la loro voce nelle istituzioni”. Memoria, ricordo, ma soprattutto riflessione e confronto. “Non sarà possibile curare le ferite dei cuore, ma abbiamo il dovere di tenere accesi i riflettori sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, ha precisato la Garante, che richiama la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la nuova Carta dei diritti della bambina di Fidapa, presentata nel volume con le illustrazioni di Eleonora Olla, 16 anni, studentessa del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari. La giovane artista si è seduta al tavolo assieme a un suo coetaneo, Lorenzo Paolo Medas, della commissione inclusione del Consiglio nazionale dei ragazzi e delle ragazze. “Il mio disegno, un albero di ciliegio, rappresenta la rinascita di una comunità che non vuole restare indifferente”, ha raccontato Eleonora, mentre Lorenzo ha ribadito “…la necessità di dire no alla violenza in tutte le sue forme”. Ha coordinato i lavori Rosanna Romano. Tante le riflessioni che affiorano dalle pagine del libro. Quelle toccanti del papà di Chiara, Piero Carta, dei suoi compagni di scuola, degli operatori del settore, istituzioni, a partire dal sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, la presidente dell’Ordine degli assistenti sociali della Regione Milena Piazza, la presidenza della sezione Fidapa di Oristano Pupa Tarantini, lo psichiatra Luigi Cancrini, la dirigente scolastica Antonina Caradonna, il presidente del Corecom Sardegna Sergio Nuvoli. “Tanti, troppi adolescenti si tengono dentro i loro disagi, i loro problemi; abbiamo il dovere di aiutarli a esprimersi, dialogare, parlare”, è stato il richiamo di Pierpaolo Medda, docente di lettere di Chiara.

“A Riola Sardo sono spariti nel nulla 26 gatti, un po’ come è successo nei mesi scorsi sull’appennino bolognese; l’ultima a sparire nell’ordine di tempo, due giorni fa, una bellissima gattina bianca”. Lo ha denunciato l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente. “Intanto, invitiamo subito tutti i proprietari dei gatti scomparsi a fare denuncia di smarrimento o di furto, in base a quanto pensano possa essere successo ai loro gatti- hanno scritto gli animalisti di Aidaa -. Nei prossimi giorni seguiremo la vicenda da vicino, e invitiamo tutti coloro che hanno visto sparire i loro gatti a contattaci via mail al nostro indirizzo: presidenza.aidaa@gmail.com, o via whatsapp al numero 3479269949, per una prima raccolta di dati da sottoporre alle analisi degli esperti, nel frattempo sporgeremo anche noi una denuncia come associazione. Parlare di piste è troppo presto – hanno scritto gli animalisti -, al momento quello che serve è capire l’esatta dinamica di queste sparizioni poi sapremo dove puntare il dito”.

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