Ott 13

Studenti dello Scientifico girano uno spot ma vengono scambiati per veri sequestratori.

Studenti del liceo Scientifico di Oristano, armati e mascherati, giravano un “video-spot” per promuovere la loro lista in vista delle elezioni d’Istituto, ma qualcuno li ha scambiati per dei malviventi veri e propri e ha chiamato la Polizia.

Gli studenti stavano girando il filmato attorno alle 19, quando, cioè, era già calata l’oscurità. Una donna li ha visti mentre, davanti alla scuola, stavano caricando con la forza su un furgone un uomo (si trattava del loro insegnate) ed ha lanciato l’allarme.

Subito dopo la segnalazione in Questura, decine agenti della Volante e Squadra Mobile si sono precipitati allo Scientifico e hanno circondato l’istituto scolastico. I poliziotti hanno fermato i finti rapinatori e poi accompagnati in Questura.

Ora gli studenti, attori improvvisati, rischiano una denuncia per procurato allarme. La loro posizione, infatti, è al vaglio della Procura della Repubblica di Oristano.

Forse sarebbe bastata una semplice richiesta alla Questura ed evitare tutto questo caos. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Bisognerà attendere la prossima settimana per conoscere la decisione del Tribunale del Riesame di Cagliari sulla richiesta di scarcerazione o di modifica della misura cautelare presentata dagli avvocati di difensori di Gabriella Murgia e Tomaso Gerolamo Cocco, rispettivamente ex assessora regionale dell’Agricoltura e primario della terapia del dolore all’ospedale Marino di Cagliari, arrestati nell’ambito della maxi inchiesta della Dda su una presunta associazione mafiosa, operante in Sardegna, con una fitta rete di intrecci tra la criminalità orgolese riconducibile a Graziano Mesina, la politica e le istituzioni isolane.
Questa mattina si è tenuta la prima udienza davanti al collegio del Riesame, presieduto dal magistrato Lucia Perra per l’ex primario, difeso dagli avvocati Enrico Meloni e Carlo Figus, e per l’ex assessora, assistita da Rosaria Manconi e Herica Dessì. Entrambi gli indagati erano presenti in aula. “Abbiamo depositato una memoria scritta – hanno detto i legali – incentrata sulla contestazione da parte nostra della sussistenza del reato associativo”.

Un comparto unico Regione Sardegna–Enti locali per eliminare una disparità di trattamento, equiparare il trattamento giuridico ed economico e porre fine all’esodo dei dipendenti comunali verso altri comparti del settore pubblico. Anche dal consiglio comunale di Oristano arriva una forte presa di posizione per l’istituzione del comparto unico dei dipendenti regionali e comunali. L’ordine del giorno, approvato all’unanimità dall’assemblea civica, si aggiunge a quello approvato negli ultimi mesi dalla stragrande maggioranza dei comuni sardi ed ha anche destinatario il Consiglio regionale a cui si sollecita l’approvazione di una legge apposita, così come hanno già fatto Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Val d’Aosta. È stato il sindaco, Massimiliano Sanna, a presentare il testo del documento spiegando che “il problema principale è la forte differenza contrattuale e delle retribuzioni che induce molti dipendenti a migrare verso la Regione, lasciando scoperti gli organici dei comuni. Il Cal e l’Anci stanno affrontando il problema in maniera congiunta per trovare una soluzione così come è già stato fatto in altre regioni. Con l’ordine del giorno si propone dl sollecitare la Regione affinché si dia seguito ai provvedimenti legislativi regionali che già prevedono un sistema integrato del pubblico personale impiego, istituendo un comparto unico del costituito dai dipendenti del sistema Regione e delle Amministrazioni locali e realizzando parificazione la giuridica ed economica dei lavoratori – ha detto il sindaco -. Si propone di supportare i comuni sardi nel reclutamento di nuovo personale attraverso il sostegno finanziario strutturale che garantisca un generale aumento delle entrate nei bilanci comunali”. L’ordine del giorno impegna il sindaco ad avviare interlocuzioni con gli altri sindaci dell’isola e con l’Anci per sostenere le proposte di Legge per l’istituzione del comparto unico, per la parificazione giuridica ed economica dei lavoratori e per dare supporto ai comuni sardi nel reclutamento di nuovo personale attraverso un sostegno finanziario strutturale sollecitando di conseguenza la Regione Sarda affinché legiferi in tal senso. A testimonianza della particolare rilevanza dell’argomento, i cui riflessi condizionano l’operatività di tutti i comuni dell’isola, è intervenuta anche la segretaria generale dell’ente Giovanna Solinas: “C’è un senso di ingiustizia che caratterizza i dipendenti comunali da decenni: il divario stipendiale dei dipendenti comunali è molto distante da quelli regionali e di tutti gli altri enti locali. In media un dipendente del comune percepisce 30 mila euro lordi all’anno, uno dei ministeri 33 mila euro, delle agenzie fiscali 38 mila euro. Con un dipendente regionale la differenza è di 250/300 euro netti in meno al mese. Questo fa capire quanto lavorare in un comune risulti meno gratificante rispetto ad altri enti pubblici. Per il salario accessorio la situazione è addirittura mortificante: il premio di produttività in numerosi casi è di 200/300 euro lordi all’anno. Non si può sottovalutare il ruolo dei comuni, che sono il front-office della Pubblica amministrazione, e il lavoro che grava sui dipendenti. Nei comuni si lavora tanto. Questo fenomeno ha generato l’esodo dei dipendenti comunali verso altri enti e in particolare la Regione. L’Ifel segnala che dal 2007 al 2021 nei comuni c’è stato un calo del 28% del personale dipendente”. In consiglio la posizione dei dipendenti è stata portata da Nicola Lentis, rappresentante delle Rsu: “La creazione del comparto unico rappresenterebbe il superamento delle differenze contrattuali e retributive tra i lavoratori degli enti locali, rappresentando un giusto riconoscimento per la professionalità, le responsabilità e i servizi tutti resi dal personale delle amministrazioni periferiche, che per loro natura si trovano in prima linea nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Inoltre, il comparto unico porrebbe fine all’esodo verso il sistema regione, reso più appetibile da una consistente differenza salariale; esodo che nel corso degli anni ha depauperato il patrimonio di professionalità e di risorse umane con aggravio di carico di lavoro per i dipendenti degli enti locali diminuendo il livello quantitativo e qualitativo dei servizi resi alla cittadinanza. Fatto questo, reso ancor più evidente dagli ulteriori servizi e progetti in capo alle amministrazioni comunali finanziate dal Pnrrr che, malgrado l’esperimento di nuove procedure concorsuali, non ha consentito ai tanti comuni di reperire le risorse umane necessarie proprio perché spesso, le stesse, hanno ritenuto più conveniente il reclutamento presso l’amministrazione regionale o le sue agenzie, come verificatosi anche nel nostro stesso ente. La Rsu ha aderito alla mobilitazione che nelle prossime settimane porterà ad iniziative per sollecitare un impegno concreto dell’amministrazione regionale per una rapida definizione dell’argomento e l’inizio dell’iter di approvazione della proposta di legge”. Forte il sostegno all’ordine del giorno da parte di tutti i consiglieri intervenuti nel corso del dibattito. Per Efisio Sanna (Oristano più) “…il Comune è la prima forma di governo a cui il cittadino si rivolge. Da questo deriva che il carico di lavoro e la responsabilità è notevole rispetto ad altri settori del pubblico impiego. La rivendicazione di un comparto unico è giusta, ma bisogna aprire una interlocuzione con il governo al fine di evitare una impugnazione della legge”. Giuliano Uras (Sardegna al centro 20venti) ha evidenziato come si sia di fronte “…a un fatto di giustizia: non si possono avere trattamenti dispari per dipendenti che hanno gli stessi titoli, gli stessi compiti, gli stessi impegni lavorativi, ma appartengono ad amministrazioni differenti, sia pure nell’ambito della Pubblica amministrazione. Bisogna aprire una interlocuzione a livello di governo e anche europeo per porre fine a un’anomalia che cava un occhio a un cieco. Non è più possibile assistere all’emorragia che interessa tutti i comuni: a Oristano quasi tutti i dipendenti entrati in servizio un anno fa se ne sono già andati”. Secondo Sergio Locci (Aristanis) “…gli incarichi dei dipendenti degli enti locali sono ben più gravosi di quelli degli altri enti, a loro si rivolgono i cittadini. Per far fronte alla fuga dagli enti locali è naturale e doveroso trovare delle soluzioni. La differenza tra i dipendenti enti locali e quelli statali non è giustificabile. Il blocco delle assunzioni ha aumentato il carico di lavoro e le responsabilità. La unificazione in un unico comparto deve essere avviato. Però attenzione: non vorrei che questa nostra iniziativa fosse strumentalizzata in vista della prossima campagna elettorale”.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità il regolamento della Pinacoteca comunale Carlo Contini. La Pinacoteca, istituita nel 2012, aderisce al Sistema museale regionale ed è divisa in una sezione antica presso il complesso monumentale dell’Hospitalis Sancti Antoni e una raccolta di arte moderna e arte emergente dei giovani talenti nel complesso dell’Ex Foro Boario. La sede dell’Hospitalis Sancti Antoni ha quale principale destinazione la mostra di collezioni permanenti, mentre al Foro Boario sono destinate principalmente le mostre e le esposizioni temporanee. Il patrimonio della Pinacoteca è costituito dalla collezione permanente (dal Medioevo a tutto l’800) e di arte moderna e contemporanea (dai primi del Novecento ad oggi). La collezione è costituita da opere provenienti dalla donazione di Titino Sanna Delogu: cinquanta opere di artisti (Atza, Ballero, Cano, Delitala, Fantini, Kara, Manca, Melis Marini, Spada, Tanda e altri), da altre opere acquisite dal Comune o frutto di donazioni e lasciti (opere di Biasi, Contini e numerosi altri) e liberalità, donazioni degli artisti che terranno mostre o esposizioni temporanee nei locali del Foro Boario. Il regolamento assegna al Comune il compito di approvare il piano annuale o pluriennale di attività e i relativi budget, conferire le dotazioni finanziarie necessarie, valutare le esigenze e le richieste di miglioramento della qualità e verificare il raggiungimento degli obiettivi. La Pinacoteca costituisce un’articolazione del sistema museale regionale e del sistema museale cittadino, pertanto programma le sue attività compatibilmente con gli obiettivi generali dei suddetti sistemi al fine di realizzare una migliore valorizzazione, promozione e gestione delle risorse. Il regolamento stabilisce anche gli organi: il Direttore e il Comitato scientifico. Il direttore, che resta in carica 3 anni, sarà nominato a seguito di selezione pubblica. Per l’assessore alla Cultura, Luca Faedda, “…l’approvazione del regolamento consentirà di avviare procedure per la selezione del direttore della pinacoteca e questo favorirà l’approvazione di una nuova programmazione per la sua valorizzazione”. Il presidente della commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha evidenziato il lavoro dell’organismo consiliare che ha approvato il regolamento all’unanimità, integrando anche gli emendamenti presentati per valorizzare i giovani artisti e per un maggior controllo delle commissioni e del consiglio sull’attività del direttore. Nel dibattito Francesca Marchi ha sottolineato come gli emendamenti proposti avessero come obiettivo l’apertura della pinacoteca alla valorizzazione dei giovani e degli artisti sardi, italiani ma anche internazionali, al passo con i tempi e con una forma di gestione più agile. “Ci auguriamo che l’approvazione del regolamento sblocchi il bando per il nuovo direttore e favorisca la riapertura del Foro boario”. Analogo auspicio ha formulato Francesco Federico: “Mi auguro che il regolamento davvero sblocchi la selezione per il curatore”. Federico ha criticato la programmazione culturale dell’ultimo anno: “Nell’ultimo anno ci sono stati solamente due eventi. Non c’è interesse ad andare in un posto dove non c’è offerta culturale”. Per Sergio Locci “…l’approvazione del regolamento, così come la selezione per il nuovo direttore, possono essere il primo gradino da cui ripartire per una nuova e più ricca programmazione culturale”. Secondo Umberto Marcoli “Oristano deve ritagliarsi un ruolo importante nella cultura, ma per farlo è importante avere la voglia di crescere, di volare alto”. Efisio Sanna ha evidenziato l’importanza degli emendamenti presentati dalla minoranza per migliorare il regolamento, mentre per Maria Obinu “…il regolamento di per sé non è sufficiente per qualificare l’offerta culturale, occorre un impegno diverso, qualcosa di più”. Il sindaco Massimiliano Sanna ha espresso soddisfazione per la collaborazione con cui è stato definito il testo finale del regolamento: “Ringrazio l’assessore, la maggioranza per il lavoro fatto e la minoranza per gli emendamenti presentati”.

Nella seduta di ieri del consiglio comunale di Oristano, gli assessori hanno risposto alle interrogazioni e alle interpellanze.

L’assessore alla Cultura, Luca Faedda, ha risposto all’interrogazione con cui i consiglieri di minoranza Della Volpe, Sanna, Marchi, Marcoli, Obinu, Daga, e Federico chiedevano “…le motivazioni per un calendario così debole e insufficiente” e “se il sindaco e la giunta comunale considerino o meno le politiche culturali, gli eventi e gli spettacoli quali elementi essenziali e motore di sviluppo sociale ed economico”. “Che il calendario fosse debole e insufficiente è una valutazione soggettiva – ha risposto Faedda -. Il calendario era ricco e vario con 27 eventi. Tra gli eventi più importanti cito il concerto dell’Istar, il festival della civiltà nuragica, il convegno internazionale su Lord Vernon e la città di Tharros alla presenza del direttore del museo nazionale etrusco, occasione di crescita culturale per lo sviluppo della città”. Carla Della Volpe ha replicato ribadendo che il programma era costituito quasi esclusivamente da eventi sportivi ed era largamente insufficiente, non all’altezza di un capoluogo di provincia.

L’assessore alla Cultura Faedda ha anche risposto all’interpellanza dei consiglieri della minoranza sulla scuola di via Lanusei. Maria Obinu ha ricordato che con l’interpellanza, ispirata dalla chiusura della scuola a causa della mancanza di un impianto di climatizzazione, si chiede un intervento dell’amministrazione per risolvere il problema nella scuola di via Lanusei e negli edifici scolastici privi di adeguato impianto di climatizzazione. Per l’assessore Faedda “…è necessario affrontare il problema della climatizzazione in diverse scuole, al momento però non disponiamo delle risorse necessarie. Il problema esiste e c’è l’impegno da parte dell’amministrazione ad affrontarlo”. Carla Della Volpe ha replicato chiedendo con forza “…un intervento risolutivo per le scuole che hanno questo problema e per garantire i diritti dei bambini e del personale”.

Sempre Carla Della Volpe ha poi illustrato l’interpellanza presentata con i consiglieri dell’opposizione sul piano di dimensionamento scolastico, chiedendo i motivi dell’assenza dell’assessore e del ritardo del sindaco alla riunione in provincia del 14 settembre. L’interpellanza chiede notizie sulle azioni dell’amministrazione da gennaio a settembre, una volta appreso dei tagli nella Legge di Stabilità con soppressioni ed accorpamenti di istituzioni scolastiche, e quali siano le battaglie che il sindaco intende compiere per difendere le autonomie scolastiche. “Mi dispiace che si voglia mettere in dubbio il lavoro che stiamo facendo – ha riposto il sindaco Sanna -. Non capisco il senso di chiedere conto dei nostri impegni quotidiani, della presenza o dell’assenza a una riunione. È offensivo. La tematica è fondamentale e ha tutta la nostra attenzione. Ho partecipato a più riunioni, compresa quella del 14 settembre, e ne ho organizzato una in Comune, per definire una strategia comune. Ho elaborato un documento trasmesso a tutti i sindaci per una proposta condivisa che chiede di rigettare il piano e in alternativa graduare la chiusura, ma anche invitare la regione a impugnare il piano”. Carla Della Volpe ha replicato: ”Continuo a non capire cosa possa esserci di più importante di una riunione sul piano di dimensionamento scolastico. Registro nove mesi di totale assenza politica su questo tema”.

Francesco Federico, sulla Scuola Civica di Musica, ha chiesto “…quali azioni l’amministrazione intenda avviare per sostenere la Scuola Civica di Musica; se l’esecutivo sia consapevole delle difficoltà dell’utenza nel reperire le informazioni sull’offerta dell’istituzione; se ci si sia attivati nella ricerca di accordi con pari realtà presenti nei comuni vicini”. L’assessore alla Cultura, Luca Faedda, ha risposto assicurando che “…i lavori di risanamento interno sono stati svolti a novembre dello scorso anno e non c’è necessità di ulteriori interventi. La sede è in condizioni ottimali per avviare le attività. Con il nuovo Cda ci si è attivati per un servizio di accoglienza agli utenti presso la segreteria della scuola, oltre che per le iscrizioni online. Con il nuovo direttore ci sono stati i primi colloqui per la programmazione delle attività”.

Successivamente Efisio Sanna ha illustrato l’interpellanza sulla mancata partecipazione alla Settimana Europea della Mobilità per sapere “…per quali ragioni il sindaco e la giunta non hanno promosso iniziative di sensibilizzazione su un tema così importante per la città e i cittadini, ancor più in costanza della dichiarata volontà di voler realizzare, in tempi brevi, un nuovo piano urbano della mobilità sostenibile”. Con l’interpellanza si chiede anche “…se il sindaco e i componenti dell’esecutivo si rendono conto di quanto queste insensibilità politiche-culturali e l’immobilismo possano nuocere a Oristano, alla sua crescita culturale, ai suoi rapporti con le altre realtà regionali e alla sua aspirazione di assumere il ruolo di città guida nel territorio”. L’assessore alla viabilità, Ivano Cuccu, ha riposto assicurando l’attenzione dell’amministrazione al tema della mobilità: “A breve, insieme agli assessorati all’ambiente e allo sport, saranno proposti eventi che avranno le stesse finalità della Settimana Europea della Mobilità. I tempi di ricomposizione della giunta comunale hanno condizionato l’organizzazione di un evento dedicato nel periodo indicato dalla Settimana Europea”. Efisio Sanna ha puntualizzato che il Comune di Oristano è stato l’unico a non aver organizzato alcun evento.

L’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha invece risposto all’interrogazione con cui i consiglieri della minoranza hanno chiesto notizie sulla manovra del Governo nazionale per ridurrà significativamente i fondi del Pnrr assegnati al Comune di Oristano e quali iniziative si vogliano intraprendere per stigmatizzare questa manovra, considerando che solo per questo comune i tagli dei fondi ammontano a 20.940.690 euro. L’interrogazione chiede notizie sulle comunicazioni ricevute dal Comune sul definanziamento dei progetti, sulla verifica dei progetti dopo la comunicazione all’Unione Europea del 23 luglio 2023, e se in questi due mesi sono stati appaltati lavori finanziati con sottomisure definanziate. L’assessore Prevete ha evidenziato che “…il Ministro Fitto ha garantito che i Comuni non si troveranno a bocca asciutta e si troveranno i modi per finanziare i progetti del Pnrr che hanno rispettato l’iter progettuale. Oristano è stato riconosciuto tra i comuni virtuosi e questo ci rassicura. Al 23 luglio tutti i progetti erano andati a bando. Nessuna nota ufficiale è stata notificata relativamente a una revoca totale o parziale dei fondi. Dato il virtuosismo il 23 luglio il Ministero ha autorizzato l’utilizzo dei ribassi per svolgere ulteriori lavori in piazza Manno”. Massimiliano Daga ha replicato sottolineano lo spirito dell’interrogazione “…che vuole stigmatizzare la manovra del Governo nazionale che toglie sicurezze ai comuni. Non sono cosi certo che i fondi di sviluppo e coesione possano essere utilizzati per coprire i tagli”.

Il Plus di Oristano ha avviato un’indagine di mercato per l’individuazione dei soggetti da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio denominato “Progetto Giovani”. Il servizio sarà strutturato mediante attivazione di un’équipe multidisciplinare che opererà interfacciandosi con i Servizi sociali e sociosanitari dell’Ambito Plus di Oristano, in stretta relazione con i giovani del territorio, al fine di costruire una rete di collaborazione e una progettazione condivisa e partecipata rivolta all’area giovanile. Gli operatori economici specializzati nel settore ed in possesso dei requisiti richiesti che manifesteranno l’interesse all’aggiudicazione del Servizio, saranno successivamente invitati alla procedura negoziata senza bando. L’importo stimato per l’intero servizio è 500.079,22 euro più Iva se dovuta. Le istanze di partecipazione, redatte secondo lo schema predisposto (allegato A), dovranno pervenire al Comune di Oristano, Ente capofila dell’Ambito Plus di Oristano, entro le ore 13 del 02 novembre, tramite il portale telematico SardegnaCAT.

Le famiglie con figli di età compresa tra zero e tre anni, frequentanti Nidi e Micronidi, entro il 16 novembre possono presentare la domanda per accedere ai contributi del “Bonus nidi gratis” per il periodo gennaio-luglio 2023. “Il Bonus nidi gratis consiste in un contributo massimo di 200 euro mensili, per la durata massima di 11 mesi, allo scopo di contribuire all’abbattimento delle rette ad integrazione del “bonus nido” Inps – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. Il Bonus è articolato in due periodi temporali differenti in base alla data di iscrizione e frequenza al nido: gennaio-luglio e settembre-dicembre”. Possono presentare la domanda i nuclei familiari anche mono-genitoriali e le famiglie di fatto che abbiano uno o più figli fiscalmente a carico di età compresa tra zero e tre anni (due anni e 365 giorni), anche in adozione o affido e che un Isee massimo di 40 mila euro. La domanda relativa al primo periodo gennaio/luglio 2023 dovrà pervenire entro le ore 13 del 16 novembre 2023 sulla piattaforma dedicata “SiCare” accessibile dal link https://oristano.sicare.it/sicare/benvenuto.php. Per ulteriori informazioni e supporto ci si può rivolgere a lnformacittà, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19, previo appuntamento da fissare per telefono ai numeri 0783/791628 – 0783/791629, email informacitta@comune.oristano.it e WhatsApp al numero 3402569808 (no telefonate).

Per la giornata di martedì 17 ottobre, Abbanoa ha programmato l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto “Bau Pirastu” da eseguire presso il partitore “Nuraghe Paiolu” nell’agro di Tiria (Palmas Arborea). A partire dalle ore 8 e fino ad ultimazione dell’intervento di riparazione (stimata per le ore 17) e sino alla completa riattivazione del servizio, si potranno verificare disservizi nell’erogazione idrica nei seguenti comparti idrici: Oristano, borgata di San Quirico (carenza totale alimentazione idrica); Oristano, alcune utenze di case sparse in località Tiria (carenza totale alimentazione idrica); Palmas Arborea, borgata di Tiria e alcune utenze di case sparse in località Tiria (carenza totale alimentazione idrica); Siamanna, utenze delle case sparse loc. Pranisceddu (carenza totale alimentazione idrica). Marrubiu, Is Bangius (carenza totale alimentazione idrica). Inoltre, si potranno verificare disservizi nell’erogazione idrica nei seguenti centri abitati: Arborea centro abitato e zona rurale; Marrubiu centro abitato; Terralba centro abitato comprese sue frazioni di Tanca Marchese e Marceddì. Per questi ultimi le scorte presenti nei serbatoi dovrebbero comunque scongiurare o limitare disservizi nei centri abitati indicati.

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