Apr 04

Morì dopo notte a casa di un amico, ora si indaga per omicidio.

La Procura della Repubblica di Oristano ha aperto un’inchiesta sulla morte di Giovanni Cuccu, 48 anni, di Cagliari, deceduto all’ospedale Brotzu, dove era arrivato in condizioni disperate, il 21 febbraio scorso, dopo aver trascorso la notte a casa di un amico, a Terralba.

Iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio, è proprio l’amico, Antonio Masala, finanziere in pensione, difeso dall’avvocata Rossella Oppo. Masala pochi giorni fa ha ricevuto, come atto dovuto, un avviso di garanzia.

I fatti sono avvenuti nell’abitazione del pensionato, in via Eleonora d’Arborea, a Terralba. Secondo quanto dichiarato da Masala, Cuccu sarebbe caduto e avrebbe battuto violentemente la testa contro la spalliera del letto. Trasportato in ambulanza all’ospedale Brotzu di Cagliari, morì poco dopo.

La ricostruzione fornita dal pensionato però non aveva convinto gli inquirenti, tant’è che inizialmente la salma del 48enne fu sequestrata e furono bloccati i funerali per consentire l’autopsia. Nemmeno gli accertamenti necroscopici hanno, comunque, chiarito tutti i dubbi.

Questa mattina, i Carabinieri del Ris di Cagliari e i colleghi del Reparto operativo del Comando provinciale di Oristano hanno iniziato una serie di accertamenti tecnici irripetibili all’interno della casa dell’ex finanziere per cercare elementi utili a chiarire il mistero. Sul posto c’erano anche il medico legale Roberto Demontis e l’avvocato Rossella Oppo.

L’auto del sindaco di Mogoro, Donato Cau, è stata distrutta da un incendio durante la notte. Le fiamme, secondo i primi accertamenti svolti dai Vigili del fuoco e Carabinieri, dovrebbero essere di natura dolosa, anche se sul posto non sono state trovate tracce di inneschi o materiale accelerante. I Carabinieri della Compagnia di Mogoro hanno recuperato i filmati delle telecamere della zona e stanno sentendo i residenti. Proprio una pattuglia del Radiomobile che transitava, alle 23.30, in via d’Arborea, si è accorta dell’incendio dell’auto. La macchina del primo cittadino, una vecchia Fiat Punto, era parcheggiata a pochi metri di distanza dalla sua abitazione. “È un fatto increscioso, mi dispiace per la mia famiglia, per mia moglie e per la paura che ha innescato questo episodio. Non è una bella esperienza – ha detto il sindaco Cau -. È un’esperienza che non auguro a nessuno. Abbiamo sentito un boato intorno alle 23.30, ci siano affacciati alla finestra e abbiano visto il fumo e il fuoco uscire dalla nostra auto”.

Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha firmato il decreto di nomina della professoressa Maria Giuseppina Tarantini nel Consiglio direttivo del Consorzio Uno, il Consorzio per la promozione degli studi universitari a Oristano. 75 anni, oristanese, laureata in lettere moderne, Pupa Tarantini è già stata componente del Consiglio di amministrazione e presidente del Consorzio Uno tra il 2000 e il 2001. Tra gli altri incarichi che ha ricoperto da ricordare quello di direttrice dell’Istituto regionale di ricerca educativa, di consigliere direttiva dell’Istituto regionale per la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento, di consigliere e assessore comunale, presidente della commissione Pari opportunità e quello attuale di presidente della Fidapa. L’incarico ha durata pari a quella del mandato del sindaco Sanna.

Oristano ha una nuova centenaria. È Maria Maddalena Bardi, che è stata festeggiata, ieri, da parenti e amici nella Comunità integrata “Carlo Avanzini” di Arborea. A portare il saluto e gli auguri delle rispettive comunità c’erano anche il sindaco di Arborea, Manuela Pintus, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda, che ha donato alla signora Bardi una targa ricordo. Nata a Gonnosfanadiga il 3 aprile 1923, Maria Maddalena Bardi ha origini tosco-sicule; il nonno siciliano si era infatti trasferito in Sardegna per dirigere le miniere di Monteponi. Sposata con Franceschino Lai (conosciuto in città per la sua attività di agronomo e dirigente del Consorzio di Bonifica), nel 1951 si trasferì a Oristano. Maria Maddalena Bardi è madre di due figlie, Rita e Antonella, e nonna di 4 nipoti. Casalinga, la centenaria ha dedicato la sua vita a crescere la famiglia, ritagliando del tempo anche per le sue passioni: la lirica prima di tutto, visto che non si perdeva un’opera al Teatro lirico di Cagliari; poi i viaggi, le cure termali e le lezioni all’Università della terza età. Le figlie amano ricordare le sue qualità tra i fornelli e il suo piatto forte: le zippole tipiche di Gonnosfanadiga che, finchè ha potuto, amava cucinare a carnevale per offrirle a parenti e amici che per l’occasione chiamava a raccolta a casa sua.

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