Gen 16

Mont’e Prama: ancora tensione tra il Comune di Cabras e la Fondazione.

 “La Fondazione Mont’e Prama è nata il 1° luglio 2021 ed è stata voluta soprattutto dal Comune di Cabras, che è il socio fondatore che rappresenta l’autonomia locale.

La Fondazione deve operare in piena sintonia con la programmazione del Comune, che è l’ente che ha il compito di gestire il territorio e quindi non può e non deve esserci nessuno scontro tra il Comune e la Fondazione”.

Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cabras, Andrea Abis. “E’ accaduto un fatto rilevante – sottolinea Abis – il bilancio di previsione 2023, che è stato presentato dalla Fondazione in pochi minuti nel corso della seduta del 19 dicembre 2022, senza l’invio preventivo del documento al Consiglio di amministrazione, contiene voci in netto contrasto con l’atto costitutivo e che mettono a repentaglio l’equilibrio del bilancio del Comune e del bilancio della stessa Fondazione, con i conseguenti rischi generali per la comunità locale. Solo per fare un esempio la cifra che doveva essere versata al Comune doveva essere di circa 500 mila euro, frutto della metà dei biglietti e siti per i siti muse ali di Cabra, e invece la cifra è di 200 mila euro in meno, risorse importanti per il Comune.

Conosco bene i meccanismi dei bilanci pubblici – prosegue il primo cittadino di Cabras – ho preso parte al Cda dotandomi dei pareri preventivi contabili, finanziari e legali acquisiti per il bilancio di chiusura 2022, anche quest’ultimo da me bocciato, e sono molto preoccupato da questa decisione sbagliata del Cda, contraria agli accordi pattuiti e che deve essere sanata al più presto”.

Lo strappo tra la Fondazione Mont’e Prama e il Comune di Cabras, nel cui territorio sono state ritrovate le statue dei Giganti e che ospita il museo nel quale sono conservate le sculture, si è consumato prima di Natale,

Il sindaco di Cabras Andrea Abis, che è consigliere della Fondazione, ha votato contro il bilancio di previsione per il 2023, durante l’ultima riunione del Consiglio di amministrazione.

Il documento è passato con il solo voto contrario dell’amministrazione di Cabras, ma resta la frattura all’interno dell’organismo che gestisce tutti i siti del Sinis.

Nei giorni scorsi, il primo cittadino lagunare aveva genericamente fatto riferimento ad alcune decisioni prese dalla Fondazione e non condivise “…non da me ma dal Comune che rappresento e che devo tutelare”.

E’ quindi saltata anche l’assemblea di governance partecipata, che avrebbe dovuto affrontare, gtra l’altro, il tema  sulla nuova ala del museo dei Giganti e sugli espropri dei terreni di Mont’e Prama, e che si sarebbe dovuta svolgere nei prossimi giorni.

Nel frattempo, la Fondazione, in una nota, precisa che l’approvazione del bilancio “…conta sul parere positivo unanime del Collegio dei revisori dei conti, nominato dal Ministero dell’Economia, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Autonoma della Sardegna, del quale il Cda ha ritenuto di seguire pedissequamente le indicazioni preventive.

Le stesse indicazioni preventive del Collegio dei revisori dei conti (con particolare riferimento all’accertamento dell’entità dei trasferimenti dalla Fondazione al Comune di Cabras della quota degli incassi per l’accesso ai siti museali) sono oggetto di una richiesta urgente di parere e interpretazione autentica, inviata in data 21 dicembre 2022 ai soci fondatori e ancora in attesa di risposta”.

Nel frattempo il Cda e i dipendenti della Fondazione “…proseguono nella loro attività, a tutela degli interessi della comunità di Cabras (destinataria della ingente massa di finanziamenti reperiti e attività svolte) e, soprattutto – conclude la nota dell’organismo -, nel formale rispetto di legislazione e procedure vigenti, resistendo a forzature e pressioni”.

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