Lug 11

Covid, il ministro Speranza: “Subito la quarta dose per tutti gli over 60”.

“Apriremo immediatamente sui nostri territori la somministrazione della quarta dose anche alle persone sopra i 60 anni”, è l’annuncio del ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’annuncio è arrivato a poche ore dal via libera alla seconda dose booster per gli over 60 del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Agenzia europea del farmaco (Ema).

“Guai a pensare che la battaglia contro il Covid sia vinta, è ancora in corso e dobbiamo tenere un livello di attenzione e di prudenza – ha avvertito il ministro -. Per questa ragione si terrà una riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica e dell’Agenzia italiana del farmaco per dare il via definitivo in Italia.

Era stata la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, a richiedere agli Stati membri “…di lanciare immediatamente un secondo richiamo per tutti coloro che hanno più di 60 anni e tutte le persone vulnerabili”, esortando “…tutti coloro che hanno diritto a farsi avanti e vaccinarsi. È così che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni vulnerabili.
“In Europa è attualmente in corso una nuova ondata di Covid, con tassi crescenti di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. Pertanto ora è fondamentale che le autorità sanitarie pubbliche considerino le persone tra i 60 e i 79 anni, nonché i vulnerabili di età, per un secondo booster di vaccino”, hanno sostenuto Ecdc e Ema nella dichiarazione congiunta attraverso la quale raccomandano di procedere ora a una quarta dose vaccinale allargata.

Il secondo booster di vaccino anti-Covid può essere somministrato a over 60 e fragili indipendentemente dall’età “…almeno 4 mesi dopo l’ultima dose, con particolare attenzione alle persone che hanno ricevuto il richiamo precedente più di 6 mesi fa”, hanno precisato Ecdc ed Ema, confermando che “…i vaccini attualmente autorizzati continuano a essere altamente efficaci nel ridurre i ricoveri ospedalieri per Covid-19, le forme gravi di patologia e i decessi, anche mentre circolano nuove varianti emergenti di Sars-CoV-2”.

Per quanto riguarda la quarta dose per tutte le altre fasce d’età e categorie, Ecdc e Ema sottolineano che “…al momento non ci sono prove chiare a sostegno della somministrazione di una seconda dose di richiamo a persone di età inferiore ai 60 anni che non sono a maggior rischio di malattie gravi. Né ci sono prove chiare a sostegno della somministrazione di un secondo richiamo precoce agli operatori sanitari o a coloro che lavorano in case di cura a lungo termine, a meno che non siano ad alto rischio”.

Fino a oggi la quarta dose era riservata agli over 80, ai cittadini tra i 60 e i 79 anni ad elevata fragilità, e ai cittadini trapiantati e immunocompromessi. Attualmente, però, i dati mostrano un fallimento della campagna vaccinale per la quarta dose. Secondo il report vaccini del Governo, infatti, solo 971.121 persone, cioè il 21,96% della popolazione oggetto di seconda dose booster, ha ricevuto la dose da almeno 4 mesi. A queste vanno aggiunte altre 365.301 persone guarite dopo la prima dose booster da al massimo 6 mesi, così il dato finale conta 1.336.422 cittadini con copertura, cioè il 30,22 % della platea che poteva ottenere la seconda dose booster. (ilfattoquotidiano.it).

Contagi Covid e tamponi in calo, ma altri sei decessi in Sardegna, dove si registrano 1.392 ulteriori casi confermati di positività (di cui 1.311 diagnosticati da antigenico), rispetto ai 1.825 dell’ultima rilevazione.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2.250 tamponi (oltre 5mila in meno nelle ultime 24 ore), con un tasso di positività che sale dal 24 al 61%.

Stabili i ricoveri: i pazienti nei reparti di terapia intensiva sono 10 (- 3), mentre quelli in area medica sono 164 (+ 4). Salgono, invece, a 37.116 i casi di isolamento domiciliare (+ 601 rispetto a ieri).

I 6 decessi riguardano due donne di 80 e 87 anni e due uomini di 58 e 87, residenti nella Provincia di Oristano; e due uomini, di 78 e 85 anni, residenti rispettivamente nella provincia di Sassari e nella Città Metropolitana di Cagliari.

A Oristano si sono registrati 85 nuovi contagi e 42 guarigioni dal Covid.

Il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città sale a 9.108, i pazienti guariti sono 8.348, i casi attualmente positivi 703, e i decessi 51.

“Vietare il fumo di sigaretta su tutte le spiagge della Sardegna e dare a bagnini e compagnie barracellari il potere di elevare le sanzioni amministrative contro i trasgressori”. A chiederlo è Adiconsum Sardegna, che invoca una legge regionale ad hoc e l’intervento dei prefetti. Intanto, sono già molti i Comuni che hanno introdotto il divieto sui litorali. “Siamo favorevoli alle ordinanze comunali che, oramai da anni, vietano il fumo su alcune spiagge dell’Isola, ma riteniamo che i divieti debbano essere estesi a tutte le spiagge della Sardegna, sia per tutelare la salute dei bagnanti, sia per difendere l’ambiente, messo a rischio dai mozziconi di sigaretta abbandonati sulla sabbia o gettati in mare – ha spiegato il presidente Giorgio Vargiu – .Qualsiasi divieto, tuttavia, è totalmente inutile se non accompagnato da controlli efficaci, ed è sempre più frequente vedere bagnanti che fumano in totale libertà anche nelle zone della Sardegna dove vigono i divieti. Per questo motivo chiediamo di istituire in tutte le zone turistiche della regione una task force di agenti delle Forze dell’ordine che abbia il compito di eseguire controlli lungo i litorali e sanzionare i trasgressori. Proprio per incrementare i controlli e sopperire alle carenze di organico di Vigili urbani e altri corpi di polizia, chiediamo di estendere ai bagnini e alle compagnie barracellari, attraverso apposite ordinanze prefettizie, il potere di elevare sanzioni verso chi non rispetta i divieti di fumo e le altre regole imposte in spiaggia dalle ordinanze balneari della Regione Sardegna, da Capitanerie di Porto e Comuni”.

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