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Nell’Isola calo dei contagi, 891 nuovi casi (17 a Oristano) e un morto (nell’Oristanese).

Con l’inizio dell’anno calano i contagi nell’Isola, che passano dal record di ieri di 1.209 casi a 891 ulteriori persone positive al Covid-19 (con la curva che rimane comunque alta), sulla base di 4.727 persone testate.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 21.267 tamponi, con un tasso di positività che scende dal 5,4 al 4,1%.

Si registra anche il decesso di una donna di 88 anni, residente nella provincia di Oristano.

C’è stata una leggera flessione anche nei ricoveri: i pazienti nei reparti di terapia intensiva scendono a 15 (uno in meno di ieri), mentre quelli in area medica sono 142 (4 in meno rispetto a ieri). Aumentano, invece, i casi di isolamento domiciliare, che ora sono 8.505 (675 in più rispetto all’ultima rilevazione).

A Oristano sono stati accertati altri 17 casi di positività al Covid-19, mentre non si registrano guarigioni.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati sono 1.575, i pazienti guariti 1.382, i pazienti attualmente positivi 162, e i decessi 28.

E’ di Oristano il primo nato del 2022 in Sardegna. Si tratta di una bambina, che è nata sette secondi dopo la mezzanotte all’ospedale San Martino di Oristano. La piccola, Alba Irene, è venuta alla luce con un parto naturale e ha pesato 2 chili e 730 grammi. Per i genitori si tratta della seconda figlia. Secondo le prime informazioni rilanciate anche da alcuni siti di informazione locale, Alba Irene sarebbe nata ancora avvolta all’interno del sacco amniotico, un dettaglio dal quale discende il noto motto “essere nati con la camicia” per indicare le persone che sono, in qualche modo, state baciate dalla fortuna. Un fatto che viene visto come un buon auspicio per il il nuovo anno.

La Regione ha approvato gli indirizzi per l’assegnazione di quasi 9 milioni di euro ai comuni dell’Oristanese e nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso contenente i criteri e le modalità per la richiesta dei contributi da parte degli hobbisti. “I devastanti incendi che hanno colpito l’Oristanese, nel luglio 2021 – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas -, hanno provocato ingenti danni al patrimonio arboricolo e forestale, alle attività produttive e alle abitazioni. Lo sforzo della Regione, con tutte le sue strutture operative, ha consentito, oltre alle immediate operazioni di spegnimento e bonifica, anche un’intensa attività di censimento dei danni in tutta l’area. Con gli importanti stanziamenti di risorse per far fronte ai danni – ha sostenuto Solinas – abbiamo, ancora una volta, mantenuto gli impegni presi con le comunità locali. Sono attese anche ulteriori risorse finanziarie da parte dello Stato, che consentiranno di favorire la ripresa dell’economia locale duramente colpita dalla pandemia e dagli incendi”. “Con la legge regionale 17 – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis – sono state stanziate le prime risorse, pari a 20 milioni di euro, per far fronte ai danni al patrimonio ambientale e ai beni pubblici e privati danneggiati, e per assicurare il ripristino delle condizioni normali di vita dei cittadini e la ripresa delle attività produttive. Ulteriori risorse sono state individuate sul Programma di sviluppo rurale 2021-2027, prevedendo l’attivazione di una specifica misura per i danni subiti dal comparto agricolo e zootecnico. Inoltre, con la legge regionale 21, è stata autorizzata la spendita di parte delle risorse per la sostituzione delle recinzioni e il recupero dei muretti a secco, tipici del paesaggio e delle tradizioni locali, nonché per il ristoro dei danni subiti dai privati alle coltivazioni agronomiche e arboree e ai beni strumentali all’esercizio dell’attività, che nei territori colpiti costituisce un’importante forma di integrazione del reddito”.

Esattamente sei mesi fa, il 1° luglio 2021, dopo una gestazione durata anni, è nata la Fondazione “Mont’e Prama”. L’hanno costituita, con atto pubblico, il Ministero della Cultura, la Regione e il Comune di Cabras. Il mandato è quello di mettere a sistema e valorizzare l’immenso patrimonio culturale e archeologico del Sinis, collaborando con le istituzioni preposte alla tutela per la crescita socio-economico-culturale del territorio. E mentre è già tempo di bilanci, il presidente della Fondazione, Anthony Muroni, annuncia i prossimi passi. “Nella nostra filosofia, i Giganti e il sistema Sinis-Mont’e Prama non dovranno solo viaggiare ma anche saper accogliere e attirare i turisti in Sardegna. Ecco perché stiamo lavorando all’evento “I Giganti a casa dei Giganti”, una mostra-convegno, che ospiterà a Cabras studiosi e statuaria “colossale” da tutti i Paesi del Mediterraneo allargato, e non solo. Stiamo anche lavorando a stringere rapporti di collaborazione, formali, con Anci, Fondazione Barumini e Associazione degli enti locali per la cultura e lo spettacolo, solo per fare qualche nome. Non si può pensare di lavorare da soli, ma bisogna favorire reti e aiuti reciproci. Vogliamo anche aprirci al confronto con gli esperti di tutte le materie che afferiscono al nostro mondo, sempre nell’ottica di un ampliamento delle reti di conoscenza – aggiunge Muroni -. La Fondazione vuole essere un corpo vivo e non estraneo a Cabras e nel Sinis. Per questo lavoreremo a stretto contatto con le amministrazioni comunali, le associazioni, i cittadini, la scuola. A questo proposito, abbiamo bandito un concorso riservato agli istituti di ogni ordine e grado della provincia di Oristano: le bambine, i bambini, le ragazze, i ragazzi, le docenti e i docenti devono sentire la Fondazione come qualcosa di loro, di cui sono protagonisti”.

Alle 4,20 di questa mattina, la sala operativa del Comando dei Vigili del fuoco di Oristano ha ricevuto una richiesta di soccorso per un incendio in una abitazione di Samugheo. Le fiamme avevano interessato un deposito di legname e masserizie, dove c’erano anche due bombole di gas. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del fuoco, una dalla sede Centrale del Comando di Oristano e una dal distaccamento di Sorgono, che hanno domato l’incendio, evitando che si propagasse all’intero dell’abitazione. Dopo aver costantemente monitorato la temperatura del solaio di copertura della legnaia e provveduto a portare via le bombole di gas, i Vigili del fuoco hanno messo in sicurezza tutta l’area interessata dall’incendio.

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