Dic 09

Aumento dei contagi con 181 nuovi positivi e 2 morti. CC: “Attenzione alle truffe online”.

Contagi Covid in aumento in Sardegna, dove nelle ultime 24 ore si registrano 181 casi positivi (+43 rispetto a ieri) , sulla base di 1.965 persone testate.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 7377 tamponi per un tasso di positività del 2,4%.

Si registra anche il decesso di due persone: un uomo di 77 anni residente nel Sud Sardegna e un uomo della provincia di Nuoro del quale non è stata resa nota l’età.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 9 (uno in più di ieri), mentre quelli in area medica sono 93 (+ 4 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono invece 2.954 (- 40 rispetto a ieri).

Dei 181 casi odierni, 2 sono stati registrati in provincia di Oristano, 25 nell’Area Metropolitana di Cagliari, 13 in provincia di Sassari, 55 in quella di Nuoro, e 86 nel Sud Sardegna.

A Oristano non si registrano nuovi casi di positività, ma sono state accertate 3 guarigioni.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati in città sono 1.409, i pazienti guariti 1.339, quelli attualmente positivi 36, e i decessi 28.

Nel 2021 a Oristano le feste di Natale sono dedicate all’Unicef. Tutti gli appuntamenti curati dal Comune sono accompagnati da una raccolta fondi per sostenere le attività benefiche della sezione oristanese dell’Unicef e, in particolare, il progetto Covax Facility per garantire il vaccino anti Covid a tutti i bambini. “Siamo tutti impegnati nella battaglia contro il Covid, ma sappiamo bene che per sconfiggere la pandemia dobbiamo intervenire a sostegno delle nazioni più povere, vaccinando tutte le popolazioni – ha detto il sindaco Andrea Lutzu -. Per questo ci schieriamo al fianco dell’Unicef a favore di una raccolta fondi per i vaccini ai bambini di tutto il mondo”. “Tutti gli appuntamenti in programma prevedono la partecipazione dell’Unicef, che ringrazio per la disponibilità e la collaborazione – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Quest’anno abbiamo pensato di organizzare e programmare iniziative per far felici i bambini: il Natale è un periodo di gioia, festa e serenità che coinvolge tutti ma in particolare i piccoli. Pensando ai bambini del mondo non potevamo dimenticare i tanti meno fortunati, ed ecco l’idea di coinvolgere l’Unicef, che si occupa di raccogliere fondi per aiutare a superare gli ostacoli che povertà, violenza, malattie e discriminazioni impongono alla vita di un bambino”. “Per l’Unicef tutti i bambini hanno diritto ad essere curati, nutriti, istruiti e difesi dalle violenze – ha sostenuto Paola Brai, presidente della sezione Unicef di Oristano -. Questo non è possibile in tutti i Paesi, e per questo motivo Unicef si impegna in tutto il mondo affinché tutti possano usufruire dei propri diritti. In questo momento storico le vaccinazioni sono un pilastro fondamentale. La pandemia che stiamo vivendo rappresenta il più drammatico avvertimento di come le malattie infettive possano sconvolgere Paesi e popolazioni con effetti devastanti sull’infanzia. Da qui l’importanza dei vaccini per proteggere nazioni, famiglie e bambini. Con il progetto Covax Facility, l’Unicef è impegnata nella più vasta operazione di sempre per la fornitura di vaccini contro il Covid-19 – ha proseguito Paola Brai -, ed è, dunque, fondamentale raggiungere tutti i bambini del mondo. Con una piccola donazione tutti possiamo contribuire a raggiungere l’obiettivo, e per questo motivo ringraziamo l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano che ha inserito l’Unicef nel programma degli eventi natalizi”. “Tutte le manifestazioni del programma sono un’occasione non solo di spensieratezza e divertimento, ma anche di solidarietà verso chi ha bisogno – ha aggiunto l’assessore Sanna -. La gioia più grande per noi sarebbe riuscire a raggiungere il cuore di tante persone che, partecipando alle iniziative, contribuiranno con un piccolo gesto di generosità a fare un grande regalo ai bambini che soffrono. L’obiettivo dell’amministrazione comunale e dell’Unicef è informare e sensibilizzare l’opinione pubblica della nostra città sui diritti e sui bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza a livello globale. L’invito che rivolgo a tutti, quindi, è di partecipare ai vari appuntamenti ed essere magnanimi: il Natale è un’occasione unica per essere lieti e felici, ma anche generosi verso chi ha bisogno di aiuto”.

Il Comune di Oristano ha costituito un fondo per sostenere le attività del Centro antiviolenza “Donna Eleonora di Oristano”. Lo hanno annunciato il sindaco, Andrea Lutzu, e l’assessore alle Attività produttive del Comune di Oristano, Marcella Sotgiu, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”. Il fondo è destinato in particolare all’attuazione di due progetti: il progetto “Cic – Chiudiamo il cerchio” e il progetto “In collaborazione con i ceramisti”. Entrambe le iniziative sosterranno economicamente le donne assistite dal centro antiviolenza “Donna Eleonora di Oristano”, affinché siano supportate nell’inserimento nel mercato del lavoro. “In occasione della IV edizione di “Oristano città della ceramica dice NO alla violenza” quattro Assessorati comunali, Attività produttive, Cultura, Politiche sociali e Sport, hanno già dato vita a svariate azioni, tra le quali la camminata e la corsa rosa, con l’obiettivo di alimentare il fondo”, ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu. “Il progetto Cic prevede la realizzazione di corsi professionalizzanti finalizzati al potenziamento dei Centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne sopravvissute alla violenza e ai loro figli, al fine di consolidare percorsi formativi per l’integrazione lavorativa – ha aggiunto l’assessore Marcella Sotgiu -. Per un numero considerevole di donne il subire violenza è connesso strettamente con la mancanza di autonomia lavorativa, un limite che con questa iniziativa cerchiamo di superare. Il progetto di collaborazione con i ceramisti parte dalla stretta collaborazione e condivisione con gli artigiani Vito Manis, Cna, Antonello Atzei e Angela Regina Zoccheddu, Luce e buio di Caterina Porcu, ceramiche artistiche di Valentina Pisu, e ceramiche artistiche di Margherita Pilloni – sottolinea l’Assessore Sotgiu -. I ceramisti hanno donato opere in ceramica al Centro antiviolenza Donna Eleonora di Oristano, perchè siano vendute al pubblico e con il ricavato si finanzi il reinserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro”. La scadenza delle offerte è il 31 dicembre. Alcune opere in ceramica sono esposte in Comune, al piano terra del palazzo degli Scolopi, e possono essere acquistate sino al 31 dicembre. “Confidiamo in un’ampia partecipazione dei cittadini per acquistare le belle opere donate dai ceramisti e sostenere l’iniziativa di solidarietà”, ha concluso Marcella Sotgiu.

Questa volta la vittima di una vendita online non è l’acquirente ma il venditore. Nel settembre scorso, una casalinga, di 59 anni, di Gonnoscodina, aveva messo in vendita sul sito “Subito” un giubbotto e un casco per motociclista per 90 euro, ed era stata contattata telefonicamente lo tesso giorno da una certa Anna Sartoriani di Verona, che aveva manifestato molto interesse all’acquisto dei due oggetti. Alla richiesta della venditrice di effettuare il pagamento tramite post pay, la potenziale acquirente riferiva di esserne sprovvista e di voler pagare mediante postagiro, metodo di pagamento, però, non conosciuto dalla venditrice. Convinta dall’insistenza e del forte interesse manifestati dall’acquirente, la venditrice cascava nel tranello facendosi dare istruzioni su come procedere. La truffatrice invitava lacasalinga a recarsi presso uno sportello postamat per procedere all’operazione di pagamento, inducendola, invece, ad eseguire, senza rendersene conto, una ricarica di 2902,34 euro su una post pay indicata dalla truffatrice . Accortasi della truffa, la donna di Gonnoscodina si era immediatamente dai carabinieri di Mogoro per denunciare l’acquirente Anna Sartoriani, il cui nome, però, risultava essere di fantasia. I Carabinieri avevano subito avviato le indagini, non riuscendo a rintracciare la donna, ma a identificare e denunciare per truffa, il 4 dicembre scorso, soltanto il proprietario della post pay, un uomo di 51 anni, residente a Roma, pregiudicato per reati specifici.
I Carabinieri, nel rendere noto questo episodio, ricordano ai cittadini di stare molto attenti nelle vendite e negli acquisti online, visto che questo genere di truffe sono molto frequenti, e raccomandano di non fidarsi quando le procedure di pagamento non sono conosciute o presentano delle anomalie.

La Vernaccia di Oristano, prima Doc sarda, compie 50 anni. Un’importante ricorrenza per questo bianco secco dai sentori intensi e “mirrati”, un vitigno unico al mondo che, primo nell’Isola, ha ottenuto nel 1971, la prestigiosa denominazione. Sabato 11 dicembre, a Tramatza, a casa Enna, sede dell’Ecomuseo multimediale del Vernaccia di Oristano (rete di produttori impegnata nella promozione e tutela del vitigno, fondata da Davide Orro), è in programma una giornata di festa e riflessioni. Le esibizioni del gruppo tamburini e trombettieri della Pro Loco di Oristano accompagneranno incontri e degustazioni. In programma una mostra, un pranzo con i piatti d’autore di Roberto Serra (Su Carduleu – Armidda) abbinati ad arte a differenti tipologie di Vernaccia dal sommelier Fabrizio Abis, responsabile del tavolo enogastronomico dell’Ecomuseo. Dalle 16, via al brindisi con un percorso di degustazione di Vernaccia e Nieddera in abbinamento ai piatti tipici del territorio. Collaborano le aziende Contini, Cantina Sociale della Vernaccia, F.lli Serra, Famiglia Orro e Quartomoro. Alle 11 sarà presentato il libro “Vernaccia di Oristano identità di un territorio”, Carlo Delfino Editore, fresco di stampa. Uno strumento di carattere divulgativo pensato sia per enocuriosi che addetti ai lavori. In primo piano gli aspetti viticoli ed enologici e la storia del vitigno autoctono che risale all’epoca nuragica. Un vino dalla grande struttura e capacità olfattive, merito del suo particolare e naturale affinamento sui lieviti flor nelle botti scolme. “Una perla enologica mondiale che purtroppo ha visto in questi ultimi decenni ridursi notevolmente il consumo e, di conseguenza, le superfici coltivate – ha detto Davide Orro -. Si è passati, infatti, da circa 2.000 ettari coltivati negli anni ’80-’90 agli attuali 250-300. Ma grazie ai progetti di rete dell’ Ecomuseo la rivoluzione della Vernaccia è già in atto, per renderla protagonista, ma anche sostenibile dal punto di vista del mercato, grazie a nuove tipologie di vinificazione, come il metodo ancestrale o in acciaio. Un ruolo fondamentale lo giocano le amministrazioni e le istituzioni locali, in collegamento con i produttori per far conoscere al mondo questo tesoro”.

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