Feb 17

Coronavirus: oggi 109 nuovi casi (6 in provincia di Oristano) e 9 decessi in Sardegna.

Salgono a 40.438 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 109 nuovi contagi. Si registrano anche nove decessi (1.088 in tutto).

In totale sono stati eseguiti 709.892 tamponi, per un incremento complessivo di 2.659 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna un tasso di positività dello 4%.

Sono 302 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-9), mentre sono 29 (+5) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.327. I guariti sono complessivamente 25.462 (+261), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 230.

Sul territorio, dei 40.438 casi positivi complessivamente accertati, 9.480 (+23) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.478 (+15) nel Sud Sardegna, 8.087 (+47) a Nuoro, 12.959 (+18) a Sassari, 3.434 (+6) in provincia di Oristano.

A Oristano oggi sono stati accertati 3 guarigioni e nessun nuovo caso di positività al Covid 19.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 742, i pazienti guariti sono 623, mentre i soggetti ancora in cura sono 104. Quindici i pazienti deceduti.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato, in seduta telematica urgente da remoto (mediante l’applicativo zoom meeting), per martedì 23 febbraio e per martedì 2 Marzo, alle 18:30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Convenzione per la gestione in forma associata dell’ufficio procedimenti disciplinari per i dirigenti. 2) Mozione urgente Uras-Riccio-Cadau: “Delibera di giunta relativa alla realizzazione della pista ciclabile”. 3) Istituzione del canone patrimoniale unico di concessione, autorizzazione per l’occupazione di aree e spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile e per la diffusione dei messaggi pubblicitari, nonché del canone per l’occupazione di aree e spazi del demanio o del patrimonio indisponibile, destinate a mercati realizzati anche in strutture attrezzate -disciplina provvisoria. 4) Mozione Cadau-Mureddu-Canoppia-Atzeni-Uras-Riccio-Masia-Sanna-Obinu: “Adozione da parte del Comune di Oristano della Carta dei Diritti della Bambina”. 5) Interpellanza urgente Atzeni-Mureddu-Canoppia: “Deposito palme cantiere comunale”. 6) Interrogazione Muru: “Sistemazione cartellonistica necessaria alla fruibilità delle discese per disabili di via Dorando Petri fronte Inps”. 7) Approvazione nuovo regolamento Scuola Civica di Musica.

E a proposito del punto n. 4 all’ordine del giorno del consiglio comunale di Oristano, relativo alla Carta dei diritti della bambina, “Ogni bambina ha diritto ad essere se stessa, qualunque cosa voglia dire per lei – ha scritto sulla sua pagina Facebook, Patrizia Cadau -. Questo il principio ispiratore della Carta dei diritti della bambina, uno strumento culturale importante promosso dalla Fidapa Bpw Italy e a cui hanno aderito diverse regioni italiane, tantissimi comuni, e più Università. Uno strumento necessario che deve essere letto come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita: famiglia, scuola e comunità devono assumersi precise responsabilità perché una bambina possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri. Oggi – ha scritto ancora Cadau – ho protocollato una mozione, che impegni il comune di Oristano ad aderire a questo strumento, perché ne sia agente di promozione culturale nella nostra realtà cittadina, perché la Carta sia diffusa e conosciuta nelle scuole e nelle realtà educative. L’emergenza Covid ha dimostrato quanto siano fragili le condizioni delle donne, consegnate in maniera evidentemente sproporzionata alla disoccupazione, a perimetri di violenza e isolamento, a disuguaglianze che possono essere ridimensionate solo con percorsi educativi e culturali che possano tracciare la differenza per le donne future. È una realtà che non possiamo ignorare e su cui abbiamo l’obbligo di riflettere e di lavorare per creare condizioni future di giustizia sociale. Ringrazio – ha concluso Patrizia Cadau – la commissione pari opportunità del comune di Oristano per avermi proposto tempo fa questa occasione di sviluppo per la nostra città e i consiglieri che hanno sottoscritto la mozione”.

Il Museo civico “Giovanni Marongiu” di Cabras non riaprirà le porte ai visitatori. Alla vigilia della scadenza dell’ordinanza emanata il 9 febbraio, il sindaco Andrea Abis ha firmato un secondo provvedimento che entrerà in vigore giovedì 18 febbraio “… e sino a giovedì 25 è vietato a chiunque l’accesso alle sale espositive all’interno delle quali sono custoditi i preziosi reperti del patrimonio scultoreo rinvenuto a Mont’e Prama. A oggi non risultano atti, accordi o impegni scritti tra le parti tali da determinare con sicurezza una risoluzione chiara della vicenda – ha spiegato il primo cittadino di Cabras -. Ho pertanto deciso di confermare la chiusura del Museo. L’attenzione mediatica sulla questione ha amplificato il dissenso da parte della cittadinanza sull’iniziativa della Soprintendenza. Durante la manifestazione del 13 febbraio abbiamo registrato centinaia di presenze tra sindaci, esponenti delle forze politiche, rappresentanti del settore imprenditoriale, ma sono stati numerosi anche i vari componenti delle associazioni culturali, del mondo della scuola e i cittadini. La riapertura del Museo e il possibile avvio delle procedure di trasferimento potrebbe inasprire la disapprovazione generale, vanificando i risultati ottenuti fino a questo momento per la tutela dell’incolumità pubblica”.

Giornalismo sardo in lutto per la morte di Piero Mannironi, storica firma del quotidiano “La Nuova Sardegna”, testata per la quale da inviato ha seguito alcuni dei più rilevanti fatti di cronaca isolani, rievocati di recente nell’opera “Anime maledette”, edito a fine 2020 da “Il Maestrale”, in cui il giornalista ripercorreva decenni di storie di malavita in Sardegna. Nuorese, 67 anni, da anni trapiantato a Sassari, era andato in pensione nel 2015 ma non aveva mai lasciato la scrittura e aveva continuato a coltivare la passione per la professione giornalistica, rendendosi autore, anche di recente, di attualissime riletture, sempre sulle pagine della Nuova, degli eventi che durante la sua lunghissima carriera hanno attraversato l’Isola e ne hanno modificato l’identità, compresa quella criminale. Impegnato nel sindacato, dal 1988 al 1992 è stato presidente dell’Associazione della Stampa sarda. Dall’inizio dell’anno le sue condizioni di salute erano state messe a dura prova dal Covid-19, ma dopo il ricovero e la fase sintomatica più critica sembrava essersi ristabilito. Nelle ultime ore il quadro clinico è precipitato a causa di ulteriori complicazioni. Persona sobria e garbata, misurata e sensibile, lascia un grande vuoto in chiunque l’abbia conosciuto personalmente o anche solo potuto apprezzare professionalmente. Piero Mannironi lascia la moglie Daniela Scano, caporedattrice de “La Nuova Sardegna” e tre figli: Bianca, Antonio e Claudia.

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