Feb 02

Tar: la Sardegna resta in zona arancione. Oggi solo 71 nuovi casi, 7 a Oristano e 17 in provincia.

Com’era facilmente prevedibile, la Sardegna resta “arancione”. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo della Sardegna respingendo il ricorso presentato dalla Regione contro l’ordinanza firmata lo scorso 22 gennaio dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il ministro aveva riclassificato l’Isola, costringendola a misure più restrittive per il contenimento della diffusione del Covid. Il provvedimento arriva con un decreto monocratico del presidente del Tar, Dante d’Alessio, a fronte dell’istanza urgente presentata dai legali della giunta regionale, che avevano chiesto una decisione immediata ancora prima della discussione della richiesta cautelare, che verrà discussa il 17 febbraio.

Nessun dato o parametro “erroneo” e nessuna “valutazione discrezionale ed immotivata degli organi tecnici” del ministero, ma una classificazione del rischio “frutto dell’applicazione di numerosi criteri, per lo più automatici, elaborati con un algoritmo, che sono stati scelti per monitorare l’andamento dell’epidemia e riguardano diversi ambiti – ha scritto il presidente del Tar nel suo decreto -. In particolare per la Regione Sardegna, nel periodo di rilevazione, erano risultati peggiorati quattro indicatori importanti: la percentuale di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, l’incidenza dei casi attivi ogni 100.000 abitanti, l’andamento dei focolai e la completezza e la velocità di trasmissione dei dati”. Inoltre “la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, sempre nel periodo di riferimento, era salita al 31%, un punto percentuale sopra la soglia di allerta del 30%, e tale dato solo successivamente è stato migliorato con la discesa sotto la soglia del 30%”. Quindi, secondo il Tar, “con una probabilità di diffusione moderata e un impatto alto, la classificazione del rischio è stata quindi definita “alta” e la Regione Sardegna è stata pertanto classificata in zona arancione”.

Infine, sulla permanenza in questa fascia nell’aggiornamento del 29 gennaio la Cabina di Regia ha “espressamente” esaminato la richiesta della Regione Sardegna di ottenere una nuova classificazione migliorativa, che però può essere data solo “quando i parametri risultino positivi in due report consecutivi (e quindi dopo due settimane), con la conseguenza che la Sardegna potrà beneficiare dell’accertato miglioramento dei suoi dati (se confermati nel report successivo), con il passaggio alla inferiore zona gialla, già nella prossima determinazione del Ministero”, quindi il prossimo 5 febbraio.

Intanto, è sceso a 71 il numero dei casi di Covid-19 in Sardegna, dove il tasso di positività è calato al 2% rispetto a 3.428 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Per ritrovare un numero di così “pochi” nuovi contagi bisogna ritornare a fine agosto 2020.

L’unità di crisi regionale ha però registrato 8 decessi (994 in tutto). Sono invece 430 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-9 rispetto al dato di ieri), mentre sono 34 (-5) i pazienti in terapia intensiva. I guariti sono complessivamente 22.312 (+527), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 233.

Sul territorio, dei 38.731 casi positivi complessivamente accertati, 8.913 (+25) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.258 (+7) nel Sud Sardegna, 7.753 (+3) a Nuoro, 12.606 (+19) a Sassari, 3.201 (+17) in provincia di Oristano.

A Oristano città oggi sono stati accertati 7 nuovi casi di positività e 8 guarigioni dal Covid-19.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 671, i pazienti guariti sono 576, mentre i soggetti ancora in cura sono 81. Quattordici i pazienti deceduti.

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