Dic 15

Covid: 600 morti in Sardegna. Oggi 231 contagi, 9 a Oristano (8 nella “Oasi Francescana”).

I decessi a causa del Covid-19 in Sardegna hanno toccato quota 600 (oggi ci sono stati 12 decessi). Un numero esorbitante per una Regione che nella prima fase della pandemia era riuscita a contenere l’emergenza.

Quando era giunta l’ora di raccogliere i frutti dei sacrifici fatti dai sardi (a tutti i livelli) durante la chiusura totale, i nostri saggi governanti regionali hanno fatto di tutto per compromettere quanto di buono era stato fatto fino ad allora. Con la loro proverbiale lungimiranza, cedendo alle pressioni di prenditori di ogni genere, i centrodestrorsi che siedono sugli scranni alla Regione hanno dato l’ok, durante l’estate, all’apertura di discoteche e quant’altro, facendo dell’Isola non una regione covid free ma una regione pro covid. I contagi sono così aumentati a dismisura, portandosi dietro dolori e lutti.

Adesso per le festività natalizie qualche deficiente dall’intelligenza limitata, al quale del Covid non importa alunchè, e a cui, evidentemente,  il  Coronavirus non ha portato via familiari, amici e conoscenti, farnetica su eventuali deroghe per le restrizioni, per una apertura più ampia degli orari, per una mobilità maggiore tra  i comuni, quando sarebbe invece opportuna (visto cos’è accaduto un po’ in tutto il Paese nel fine settimana per lo shopping) una nuova chiusura totale, seppure limitata alle festività. In caso contrario, ciò che dobbiamo attenderci è una probabile terza fase, sicuramente più deleteria delle precedenti.

Intanto, sono 26.737 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 231 nuovi casi e si registrano 12 vittime, che portano a 600 i morti complessivi. Delle 12 vittime, quattro erano residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, tre nella provincia di Sassari, tre in quella di Nuoro e due nel Sud Sardegna.

In totale sono stati eseguiti 426.556 tamponi con un incremento di 3.604 test. Sono invece 570 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (dieci in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 58 (+1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.756. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 10.595 (+190) pazienti guariti, più altri 158 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 26.737 casi positivi complessivamente accertati, 5.782 (+60) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.217 (+28) nel Sud Sardegna, 5.272 (+48) a Nuoro, 9.350 (+76) a Sassari, 2.116 (+19) in provincia di Oristano.

A Oristano oggi si registrano 3 guarigioni e 9 nuovi casi di positività al Covid-19, 8 dei quali nella Casa di riposo per anziani “Oasi Francescana”. Nelle scorse settimane tra gli ospiti dell’istituto di via Michele Pira erano stati accertati altri 14 casi.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio di settembre rimangono 384 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 409), i pazienti guariti sono 217 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 242), mentre i soggetti ancora in cura sono 159. Otto i pazienti deceduti.

L’associazione “Caccia Pesca e Tradizioni” Sardegna ha donato all’hospice “Angela Nonnis” di Oristano due tablet destinati agli ospiti della struttura. Grazie ai nuovi supporti tecnologici, i pazienti potranno non solo videochiamare e tenersi in contatto con i propri parenti ed amici anche in un periodo in cui, causa Covid, gli accessi esterni sono limitati, ma anche intrattenersi navigando su internet. I tablet sono stati consegnati, questa mattina, al personale dell’hospice da Marco Efisio Pisanu, responsabile regionale dell’associazione, e da Marcello Buttolu e Giuseppe Bernardino Carta, rispettivamente presidente e vicepresidente provinciali. Dalla direzione della Assl e dal personale dell’hospice è arrivato il ringraziamento all’associazione “Cpt Sardegna” per la sensibilità dimostrata con il gesto di generosità, che contribuisce ad arricchire il progetto di Cure Palliative residenziali e territoriali, che nel tempo sta prendendo forma anche grazie alla solidarietà dei cittadini.

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