Apr 19

“Oristano città sicura”: incendiata l’auto della giornalista Valeria Pinna.

Un incendio di natura dolosa ha distrutto, questa notte, a Oristano, l’auto della giornalista de L’Unione Sarda, Valeria Pinna.

La macchina era parcheggiata in via Littarru, davanti alla sua abitazione. A dare l’allarme, con una telefonata ai Vigili del fuoco, è stata la stessa giornalista. Ma nonostante il tempestivo intervento dei pompieri l’auto è andata distrutta. Secondo i primi accertamenti, il fuoco sarebbe stato appiccato in più punti con un liquido infiammibile, e forse anche tramite il lancio di una bottiglia incendiaria. L’attentato potrebbe essere legato al lavoro di giornalista di Valeria Pinna che segue per la redazione di Oristano de L’Unione le vicende politiche e la cronaca del territorio. Negli ultimi tempi si è occupata, in particolare, delle vicende giudiziarie relative ai controlli antidoping, eseguiti nel 2018, durante la Sartiglia.

Diversi i messaggi di solidarietà a Valeria Pinna, molti dei quali diffusi sui social network. Secondo l’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale stampa italiana “… i delinquenti che nella notte hanno incendiato l’auto della giornalista Valeria Pinna hanno aggiunto una pagina vigliacca alla lunga storia di aggressioni e tentativi di intimidazione contro i giornalisti. Sono gesti osceni quanto inutili: gli attentatori non si illudano di cancellare con qualche euro di benzina la libertà di informazione”. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Assostampa sarda chiedono agli inquirenti di fare “…tutto il possibile per inchiodare rapidamente alle loro responsabilità gli autori del gesto. I rappresentanti dei lavoratori dell’informazione attendono con impazienza di conoscerli in Tribunale, dove intendono costituirsi parte civile. A Valeria Pinna l’abbraccio affettuoso e solidale di tutti i giornalisti. Il suo lavoro quotidiano è il lavoro di tutti noi”.

Anche “Giulia giornaliste Sardegna” ha espresso alla collega dell’Unione Sarda “…solidarietà e affetto per il nuovo atto intimidatorio da lei subito, dopo quello di due anni fa. Valeria è cronista dalla decennale esperienza, professionista competente, stimata e integerrima, sempre in prima linea nel raccontare, con rigore, i fatti di cronaca e di politica del territorio di Oristano. Impegnata col suo lavoro, anche a difesa della parità dei generi e per una rappresentazione mediatica sempre rispettosa della dignità e dell’identità delle persone, Valeria Pinna è una delle prime iscritte al coordinamento regionale di Giulia. Alla collega e amica va tutto il nostro apprezzamento per il coraggio e la tenacia mostrati nell’affermare, ogni giorno, il valore irrinunciabile del diritto/dovere di cronaca, incurante degli atti di chi vigliaccamente agisce nel buio per scoraggiare una professionista dalla schiena dritta”. Le giornaliste dell’Associazione “…profondamente preoccupate per i reiterati episodi di intimidazione che, negli ultimi tempi, hanno colpito professioniste e professionisti dell’informazione, chiedono agli editori, ai lettori e alla pubblica opinione di unirsi in un’attestazione corale di sostegno al prezioso lavoro da loro svolto quotidianamente. A Valeria la solidarietà e la stima anche del Direttivo nazionale di Giulia giornaliste.

Non poteva certo mancare anche la presa di posizione del Comitato di redazione de L’Unione Sarda e quello di Videolina, che hanno condannato l’atto intimidatorio nei confronti della giornalista Valeria Pinna definendolo “…un tentativo di intimidazione di una giornalista impegnata nel suo onesto lavoro, e una ritorsione contro i suoi pezzi di cronaca, perché in certe realtà, evidentemente, riportare la verità è pericoloso per chi vuole svolgere la professione in modo corretto nei confronti dei lettori”. I due Cdr, esprimendo solidarietà e vicinanza alla collega, ribadiscono la necessità di una presa di posizione da parte delle autorità pubbliche, affinché il lavoro dei cronisti possa proseguire senza la paura di minacce per garantire ai lettori una informazione completa e puntuale”.

Anche il Comitato di redazione della Nuova Sardegna, “a nome di tutti i colleghi”, ha espresso “vicinanza e affettuosa solidarietà alla giornalista Valeria Pinna, nei cui confronti è stato compiuto un attentato vigliacco. Non è certamente con questi sistemi che si riuscirà a intimidire una collega seria e preparata, e a far tacere i giornalisti che respingono azioni vili e criminali, sulle quali si spera venga fatta chiarezza al più presto nelle sedi opportune”.

Gli Avvocati, i praticanti e i consiglieri del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Oristano esprimono la piena solidarietà e vicinanza alla giornalista Valeria Pinna, all’ordine dei Giornalisti della Sardegna e all’Assostampa Sarda, e condannano fermamente il vile attentato incendiario del quale è rimasta vittima. Avvocatura e giornalismo sono importanti presidi di legalità ed è questo che spesso li rende bersaglio di criminali privi di scrupoli. Gli Avvocati del Foro Oristanese ribadiscono che la libertà di stampa è sacra ed inviolabile e come tale deve essere tutelata.

“Esprimo totale solidarietà alla giornalista Valeria Pinna anche a nome della città”. Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, questa mattina si è recato nell’abitazione della giornalista dell’Unione Sarda per testimoniare la solidarietà dell’istituzione comunale e della città per il grave attentato della notte scorsa. “Sono fatti che lasciano una grande amarezza per la stupidità di chi sceglie la strada dell’intimidazione vigliacca e anonima – ha detto il sindaco -. Oltretutto azione inutile perché una professionista come lei, per quanto giustamente preoccupata, non cederà a queste minacce dal sapore mafioso. Spero che il colpevole sia presto identificato e messo di fronte alle sue responsabilità”.

La commissione Pari Opportunità del Comune di Oristano manifesta la condanna per quanto accaduto e l’affettuosa solidarietà a Valeria Pinna, invitandola a continuare, con una determinazione forte e convinta, nel suo impegno. Il ruolo delle donne e la loro testimonianza davanti a quanto accaduto si confermano una ricchezza per la democrazia: prendere posizione netta di fronte all’offesa alla donne che lavorano a servizio dell’informazione e della verità è un elemento essenziale per il riconoscimento dei diritti e delle pari opportunità. “Come donne – ha detto la presidente Alessandra Pusceddu – ci sentiamo vicine a Valeria Pinna, alle colleghe che come lei hanno sempre manifestato attenzione per i temi che ci stanno a cuore, con sensibilità e coraggio, cosa che fa onore alla professione e alla crescita civile della comunità”.

Pensierino finale:

Al di là di tutti gli attestati di stima e solidarietà nei confronti di Valeria Pinna, rimane il fatto che l’attentato incendiario nei confronti della giornalista, a Oristano e zone limitrofe, non è certo un episodio isolato. Vedere la tua auto data alle fiamme, oltre all’indubbio danno materiale, crea dei risvolti psicologi da non sottovalutare, derivati dalla paura di essere nel mirino di qualche delinquente che potrebbe anche non fermarsi a questo ignobile avvertimento.

Se a ciò si aggiunge l’allarme sociale e il senso di insicurezza che creano nella comunità questi fatti (visto che raramente si riesce a risalire agli autori) si ha un quadro abbastanza desolante di che cosa sia la sicurezza nella nostra città.

Sintetizzando al massimo, se ci soffermiamo solo un attimo a pensare quanto sia aumentata a Oristano la microcriminalità in tutte le sue sfaccettature, quanto sia in costante ascesa il grafico dello spaccio di droga, come tanti amanti della diavolina continuino impunemente a coltivare il loro hobby, giungiamo alla conclusione che la definizione “Oristano città sicura” non sia altro che una frase fatta.

Una definizione a uso e consumo delle statistiche ma che non rispecchia affatto la realtà, visto il clima di insicurezza che regna tra i cittadini, molti dei quali  pensano che un domani quanto accaduto a Valera Pinna potrebbe succedere a uno di loro.

Un tempo si diceva che gli oristanesi fossero così “tranquilli”  da rasentare l’indolenza, tanto da essere scambiati per “messicani”. Pur con  tutti i distinguo possibili e immaginari, non è che questo negli anni  abbia contagiato anche le Forze dell’Ordine?

Venerdì 26 aprile, alle 18 presso l’auditorium dell’Hospitali Sancti Antoni di Oristano, si terrà la conferenza “Cavalli, tradizione e fede: dal Palio di Siena all’Ardia di Sedilo”. L’evento, organizzato dalla Fondazione Sa Sartiglia Onlus, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, pone al centro dell’attenzione i cavalli, eleganti, possenti e fidati interpreti, unitamente ai cavalieri, di eccezionali momenti di festa, fede e tradizione. La città della Sartiglia ospita l’iniziativa che prende spunto dalla presentazione di due interessanti pubblicazioni dedicate a due eventi equestri straordinari: il Palio di Siena e l’Ardia di Sedilo. “Voci in Campo – Jonatan, Beppe e i testimoni muti del Palio di Siena”, edito dalla Pacini Editore, nel 2018, è l’interessante lavoro curato da Enrico Querci, voce e volto della televisione ippica italiana e dell’ippodromo di San Rossore, che dopo aver scritto per magazine italiani e stranieri articoli dedicati sempre al nobile quadrupede, ha intrapreso anche il difficile cammino dello scrittore. “Voci in Campo” è un libro dedicato al Palio di Siena, che fa emergere una passione profonda per questa storica manifestazione, che nasce dalla curiosità di conoscere, capire come una città per quattro giorni, due volte all’anno, torna a vivere come se fosse ancora in epoca medievale. Il libro, corredato da splendide foto, racconta le storie di due fantini: Jonatan Bartoletti che con tenacia raggiunge il successo, e Beppe Virdis che, invece, ci prova ma non giunge mai a vestire il giubbino di una Contrada in Piazza del Campo. Ci sono poi le voci dei “testimoni muti”, luoghi, oggetti, materiali che da sempre assistono al Palio, che per la prima volta “raccontano” il loro punto di vista. “Ardia, una corsa senza tempo”, per i tipi della Edizioni Ebs Print, del 2018, è il racconto fotografico, rigorosamente in bianco e nero, della tradizionale corsa a cavallo che si svolge a Sedilo in onore di San Costantino Imperatore, narrato dal fotografo Giuseppe Tamponi. Il libro propone straordinarie immagini realizzate nell’arco di 23 anni, ordinate non cronologicamente, secondo la data di scatto, ma assemblate in modo da raccontare lo svolgimento della corsa in tutte le sue fasi. I testi a corredo degli scatti fotografici hanno visto la collaborazione dei sedilesi, direttamente coinvolti nella manifestazione, che sono stati invitati a esprimere una loro sintetica riflessione sulla corsa, tradotti dal sardo (quando in sardo) in italiano e in inglese. Nel corso della serata proiezioni di video e filmati illustreranno le due opere, proiettando i presenti nel mondo di queste due straordinarie manifestazioni equestri. Saranno presenti e dialogheranno con gli autori e con il pubblico, Gianluca Fais, fantino del Palio di Siena; cavalieri di Sedilo; cavalieri di Oristano; giornalisti, esperti e protagonisti del mondo del cavallo.

L’attività del Pronto Soccorso dell’ospedale Delogu di Ghilarza proseguirà. Grazie a un provvedimento di natura eccezionale e urgente, e allo sforzo congiunto del personale medico, il servizio sarà garantito almeno fino al 30 aprile. Nel frattempo si continueranno a ricercare possibili soluzioni per il futuro, anche attraverso la collaborazione già richiesta all’Areus (Azienda regionale per l’emergenza urgenza della Sardegna). È quanto stabilito dalla direzione dell’Ats Sardegna, a seguito del vertice convocato nei giorni scorsi, a Cagliari, dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu,– e comunicato nella giornata di oggi ai sindaci del territorio. Nonostante permangano le difficoltà a reperire personale medico di emergenza (alla cui carenza era dovuta l’annunciata sospensione delle attività), la direzione della Assl di Oristano ha ordinato la copertura eccezionale della turnistica, facendo ricorso al personale medico delle Unità Operative di Chirurgia di Ghilarza e Pronto Soccorso di Oristano. In questo periodo, in stretto contatto con assessorato e Areus, l’Ats-Assl Oristano cercherà di percorrere tutte le strade possibili per salvaguardare il Pronto Soccorso ghilarzese.

L’unità Operativa di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano è stata trasferita al quinto piano del corpo P (principale), in spazi completamente rimodernati e rinnovati, accoglienti, colorati e in linea con gli standard di sicurezza, per garantire ai piccoli pazienti un maggiore comfort durante la degenza. Dopo un trasloco temporaneo negli spazi attigui al Laboratorio Analisi, al primo piano dell’ospedale, finalizzato a consentire i lavori al quinto piano del corpo P, ora la Pediatria ritorna, dunque, definitivamente nella sua sede storica, che ha il vantaggio di una maggiore contiguità con il Nido, situato al quarto piano dello stesso corpo P. Il reparto ospita le camere di degenza, per un totale di 10 posti letto, oltre agli ambulatori destinati alle urgenze, la sala mensa, una sala giochi attrezzata e una “scuola” in miniatura, dotata di banchi e biblioteca, dove i piccoli degenti costretti a stare in ospedale per lunghi periodi possono continuare il loro percorso di studi, seguiti dall’insegnante che lavora in reparto. Nei prossimi giorni saranno completati i lavori di risistemazione del Pronto Soccorso pediatrico ed i piccoli pazienti dovranno prima al Pronto Soccorso generale, situato nel Dea, per il triage. In questa fase di transizione si cercherà di ridurre al minimo gli eventuali disagi dovuti al trasloco, per i quali la Direzione della Assl di Oristano si scusa anticipatamente con gli utenti.

I Carabinieri di in Santulussurgiu hanno denunciato un artigiano del paese, di 55 anni, sorpreso mentre portava via 600 chili di legna da ardere, che aveva selezionato dopo aver abbattuto diverse piante, in località “Sa Pedra Lada”, in territorio dell’amministrazione comunale.
I Carabinieri della Compagnia di Mogoro hanno deferito alla Procura di Oristano un 39enne di Mogoro. L’uomo aveva investito, mentre eseguiva una retromarcia, un pensionato di Ales, di 84 anni, procurandogli lesioni per 50 giorni.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Oristano hanno denunciato all’autorità giudiziaria un 28enne di Ruinas, perchè trovato in possesso di 50 grammi di marijuana e di un bilancino di precisione.
I Carabinieri della Stazione di Scanu Montiferru hanno deferito alla Procura un allevatore di 73 anni del paese, perchè guidava in stato di ebbrezza. Poco prima l’uomo era rimasto vittima di un incidente alla guida di una Fiat Panda.

I Vigili del fuoco di Ales e quelli di Oristano sono dovuti intervenire per domare un incendio in una abitazione, a Baradili. Nonostante l’intervento dei pompieri, le fiamme hanno completamente distrutto l’abitazione, un garage e diversi tettoie con all’interno masserizie di vario tipo. L’incendio non ha causato danni di rilievo alle persone, a parte una leggera ustione al cuio cappelluto del proprietario dell’abitazione.

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