Feb 05

L’Autorità Garante apre un procedimento cautelare nei confronti di Abbanoa .

“Nell’ambito del più ampio procedimento sanzionatorio, l’Autorità Garante Concorrenza e Mercato ha aperto un procedimento cautelare d’urgenza nei confronti di Abbanoa.

Il procedimento è finalizzato a sospendere con immediatezza la pratica commerciale scorretta relativa alle procedure di recupero del credito nei casi per i quali l’utente avesse lamentato, in tutto o in parte, la prescrizione del presunto debito richiesto dal Gestore idrico”.

Lo ha fatto sapere, attraverso una nota, il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu.

“L’Autorità, con questo procedimento – ha scritto Vargiu nel comunicato – appare fortemente intenzionata a sospendere tutte le attività coercitive (anche quelle già in corso) di recupero crediti del Gestore (intimazioni di pagamento con minaccia di slacci, slacci, ingiunzioni di pagamento, attività di recupero del credito da parte di aziende specializzate di settore), relativamente ai debiti viziati da prescrizione”.

AGCM_procedimento    

Il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino chiude i battenti. Un importante presidio culturale sottratto alla collettività. L’annuncio giunge dal “Teatro Instabile”, proprietario e gestore dell’immobile, che ora cerca una nuova casa per continuare a produrre e distribuire i propri spettacoli. Aldo Sicurella, direttore artistico, lancia un appello ai privati, perché oltre tre decadi di attività culturale teatrale non siano buttate al vento, e punta il dito contro la “…cecità politica e l’incapacità di gestire l’emergenza economica per un progetto culturale così importante. Le difficoltà del teatro, nate con l’assottigliarsi dei contributi di Regione e Ministero – h detto Sicurella -, hanno impedito di far fronte agli impegni contratti con le banche per la costruzione del teatro”. Così come sono caduti nel vuoto i numerosi appelli lanciati da tre legislature alle istituzioni. Per questo motivo “…non resta che cercare una mano tesa da parte di imprenditori lungimiranti che credano e puntino sulla produzione teatrale e culturale come valore per i territori e volano per l’economia. La Sardegna ha bisogno di aprire nuovi teatri non di chiudere quelli che funzionano e attirano un gran pubblico – ha spiegato Sicurella -. Un’attività incessante che ha portato nel cuore dell’Isola spettacoli di teatro, danza, musica, opera lirica, la stagione del Cedac, nell’ambito del circuito multidisciplinare, e la stagione di “teatro per ragazzi”, che proseguirà fino a giugno. Poi si chiude”. Situato nel centro storico di Paulilatino, restaurato nel 1985 e poi nel 2006, il Grazia Deledda è un teatro funzionale, con gli spazi ben pensati, un’ottima acustica e un ampio palcoscenico. Un teatro molto frequentato da un pubblico attento. Negli anni ha ospitato artisti del calibro di Albertazzi, Cochi Ponzoni, Daniela Poggi, Scaccia, compagnie internazionali, tra cui il Teatro dell’opera di Pechino, opere come La Traviata, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, Don Giovanni. “E’ l’unico con questa dimensione del Centro Sardegna – ha sottolineato Sicurella -. Adesso, la chiusura o meno del Deledda non dipende più dalle nostre forze. Ci abbiamo provato con tutta la nostra passione. In Italia ci sono diverse esperienze di teatri salvati da imprenditori illuminati, associazioni private, enti benefici, fondazioni. Siamo una struttura forte, una realtà consolidata e siamo a disposizione dei privati per fare della cultura una impresa. E se non possiamo restare a Paulilatino, siamo pronti a portare la nostra esperienza fuori dal paese”.

Questa mattina gli operai del cantiere comunale di Oristano riaperto al traffico il ponte sommergibile di Silì, che unisce la frazione con Nuraxinieddu. Il ponte era stato chiuso a causa dell’innalzamento del livello del Tirso, provocato dal rilascio programmato di acqua dalla Diga di Pranu Antoni. I livelli del fiume stanno progressivamente tornando alla normalità e sono cessate le condizioni di pericolo che sabato notte avevano indotto il Comune a disporre la chiusura del ponte.

Giovedì 7 febbraio, alle ore 9.30 presso l’auditorium di San Domenico, in via Lamarmora, a Oristano, si terrà il convegno dal titolo “Le nuove sfide dei cambiamenti climatici nella viticoltura e nell’enologia”, organizzato dal Consorzio Uno-Università Oristano, insieme all’Università di Sassari e alla sezione regionale dell’Assoenologi. Il convegno, che sarà moderato da Roberto Ripa, giornalista dell’Unione Sarda, affronterà le problematiche in viticoltura ed enologia derivanti dagli stress termici e dalle carenze idriche provocate dai recenti cambiamenti climatici che hanno investito anche il nostro paese , e le tecniche e le strategie più innovative attraverso le quali affrontare tali problematiche, sia in vigneto che in cantina. Interverranno Gianni Nieddu dell’Università degli Studi di Sassari, Paolo Capece dell’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Sardegna), Stefano Poni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Alberto Palliotti dell’Università degli Studi di Perugia, e Valentina Ciccimarra consulente enologo pugliese.

Lunedì 11 febbraio prenderà il via l’attività dialitica al Cal (Centro ad assistenza limitata) di Bosa. Otto, di cui sei immediatamente attivati, i posti rene presenti nella struttura che sorge in prossimità dell’ospedale Mastino. “In questa prima fase di avvio – ha spiegato il direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ats-Assl Oristano, Antonio Maria Pinna – partiremo con un turno mattutino da tre sedute emodialitiche la settimana, che si svolgeranno nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. A regime, con l’adeguamento del personale medico, sarà possibile attivare anche un secondo turno nei giorni di martedì, giovedì e sabato”. Nel Centro Dialisi di Bosa opereranno un medico, presente una volta alla settimana, e due infermieri che hanno seguito un percorso formativo dedicato, inizialmente affiancati da un collega con una lunga esperienza sul campo, a ulteriore garanzia della qualità dell’assistenza. L’edificio, che in passato ospitava gli alloggi delle religiose in servizio in ospedale, è stato completamente ristrutturato secondo i più avanzati standard tecnologici in campo sanitario, utilizzando parte del finanziamento destinato alla Casa della salute di Bosa, per un importo di circa un milione di euro. Oltre al piano terra, dove si trovano le postazioni per l’emodialisi, è presente un piano superiore dove sono ubicati gli ambulatori medici. L’apertura del nuovo Centro Dialisi di Bosa, che si affiancherà a quelli già attivi a Oristano, Ghilarza e Terralba, consentirà di fornire una risposta in loco ai pazienti nefropatici della Planargia, un territorio particolarmente svantaggiato dal punto di vista geografico. “Si tratta di un risultato importante per gli abitanti di Bosa e dei paesi limitrofi, fondamentale per migliorare la qualità della vita di chi è affetto da insufficienza renale, che non dovrà più sottoporsi a scomode trasferte per effettuare la terapia dialitica – ha detto il direttore dell’Ats-Assl Oristano, Mariano Meloni – . Abbiamo voluto fortemente questo progetto e, nonostante una strada accidentata e alcuni rallentamenti burocratici, oggi siamo riusciti a tagliare questo traguardo”.

Martedì 12 febbraio, alle 9.30 e alle 12, si svolgeranno le verifiche di idoneità dei candidati per il cantiere di nuova attivazione programma integrato per il lavoro “Lavoras”. Le verifiche si svolgeranno nei locali del Comune di Oristano, inpiazza Eleonora d’Arborea 44, al piano terra del Palazzo degli Scolopi (sala matrimoni). I lavoratori utilmente collocati nelle graduatorie predisposte dall’Agenzia sarda per le Politiche attive dellavoro-Cpi Oristano, dovranno presentarsi secondo il calendario pubblicato sul sito www.comune.oristano.it, presentando un documento di riconoscimento.

Entro il 28 febbraio, i beneficiari del contributo integrativo dei canoni di locazione (anno 2018)
devono presentare al protocollo del Comune di Oristano le fotocopie delle ricevute (datate e firmate) dell’avvenuto pagamento del canone di locazione.

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