Dic 18

Approvato il Piano urbano della mobilità. A Oristano acqua non potabile solo in alcune zone.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Piano urbano della mobilità, che disegna le linee di sviluppo sostenibile della viabilità e della mobilità cittadina per i prossimi 10 anni.

Un risultato importante per Oristano e per il sindaco, Andrea Lutzu, secondo cui “…la discussione affrontata in consiglio comunale è la base di partenza del nuovo Pum. Si è parlato di coraggio e noi l’abbiamo dimostrato, portando il Piano in aula dopo un anno e mezzo di amministrazione. La giunta Tendas non lo aveva fatto perché non aveva i numeri per farlo approvare”.

Prima della discussione generale, la civica assemblea aveva esaminato gli ultimi cinque emendamenti presentati dai consiglieri Vincenzo Pecoraro, Giuseppe Puddu, Patrizia Cadau e Monica Masia, respingendo i quattro che prevedevano la modifica della previsione del sistema di controllo nei varchi alla Ztl, l’integrazione del Pum con sistemi di limitazione e interdizione del traffico pesante in prossimità di scuole, asili e ospedali nella via Messina e in Via Diaz, prevedendo lo spostamento del parcheggio dei bus in via Emiliio Lussu, la modifica delle zone 30. L’unico emendamento approvato è stato quello con cui si chiedeva l’immediata realizzazione della rotonda del Foro boario indispensabile, secondo i consiglieri Pecoraro, Puddu, Cadau e Masia, dopo l’apertura del nuovo centro commerciale che ha fortemente incrementato i volumi di traffico.

Dopo gli emendamenti c’è stata la discussione generale.

Per Efisio Sanna (Pd) “…Oristano da grande città del Giudicato diventa città dei paletti e dei dissuasori. Il Piano urbano della mobilità è rimasto nel cassetto per un anno e mezzo e oggi viene portato in aula con pressapochismo politico. Il livello di confronto che c’è stato ci delude (beh, se il Piano delude il Pd significa che va benissimo! ndr) e questo è un problema di conduzione politica. Censuriamo l’iter seguito per questo Pum, pur condividendone i contenuti. Questo è un piano frutto di anni di lavoro e di studio, un importante atto di programmazione che contiene interventi a breve, medio e lungo termine”.

Per il presidente della commissione Trasporti e viabilità, Davide Tatti, “…il Piano è figlio di decisioni non prese da questa amministrazione. Un piano non perfetto che però contiene tantissimi buoni esempi e buone misure. È uno studio fatto benissimo, forse troppo ingegneristico. Le osservazioni dei cittadini – ha detto ancora Tatti – sono state respinte, perché molte cose previste dal Piano non saranno facilmente attuabili per ragioni economiche. Ad esempio, le nuove rotonde previste avrebbero un costo molto elevato che non sarà facile sostenere. Infine, voglio ricordare che non ci sarà nessuna chiusura del centro storico”.

“Questo piano non guarda al futuro, non ha un’ottica che porta Oristano alla dimensione di piccola città europea – ha detto Andrea Riccio (Capitale Oristano) -. Mette al centro l’automobile, un mezzo obsoleto. Potremmo essere un esempio di mobilità lenta, per il clima, per l’essere pianeggiante, per il suo centro storico. Vorrei un Piano del traffico progettato da ingegneri, ma anche da sociologi”.

Secondo Angelo Angioi (Forza Italia) “…il Pum è un importante strumento di pianificazione che si aggiunge agli altri già adottati o in fase di adozione. Se c’è una pecca è che non sempre sono strumenti collegati tra loro, mentre avrebbero bisogno di essere omogenei. Questo è un piano che guarda al futuro per sua natura”.

Nel suo intervento Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) ha condiviso e espresso apprezzamento per le linee generali del Pum. “Abbattere l’inquinamento, ridurre il traffico, favorire mezzi alternativi all’automobile sono obiettivi importanti, ma il Piano mi sembra poco coerente: come è possibile aumentare la sicurezza stradale aumentando i sensi unici, creando una sorta di reticolato che in altre zone della città ha già creato grandi disagi? La Ztl è fasulla, o comunque realizzata solo a metà perché limitata solo a certi orari. Mi sarebbe piaciuta un’impronta di questa giunta”.

Maria Obinu (Pd): “Questa giunta non è stata in grado di modificare niente del Piano dell’amministrazione Tendas. Credo che tutti gli altri candidati sindaco avrebbero voluto dare la propria impronta su uno strumento così importante, avrebbe voluto ridiscuterlo e dare la loro linea almeno con la loro giunta. Questo Pum è l’idea di città del sindaco Tendas, dell’assessore Sanna, dell’assessore Mugheddu, che ci hanno lavorato a lungo, ma anche quella di oggi del parcheggio selvaggio di piazza Roma, della chiusura del centro storico alle biciclette, delle impalcature e dei paletti inamovibili davanti al teatro Garau”.

Per Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle): “Da questa amministrazione non ci sono risposte per i commercianti e gli artigiani. Insieme a questo piano non è arrivato un progetto per la città e, soprattutto, per il centro storico, una didascalia politica che caratterizzi questo piano che propone scelte di altri. Mancano riflessioni progettuali e politiche sul futuro della città, ma anche di Torregrande. Questo Pum sembra scollegato dal contesto. Non c’è un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e manca la necessaria attenzione verso i bambini”.

“Il Pum illustrato in quest’aula rispecchia le idee di chi lo ha presentato, vale a dire il professor Tendas, ma non quelle della giunta Lutzu – ha evidenziato Vincenzo Pecoraro (Partito dei sardi) -. Il Pum manca di politica, mancano le idee sulla visione della città, manca l’anima. Mi chiedo come sia possibile che in 18 mesi non sia stata portata una sola idea, una sola modifica del piano dell’amministrazione Tendas. Non avete accettato le osservazioni dei cittadini, né quelle degli operatori economici. Occorre massimizzare il sistema di controllo semaforico. Da parte della maggioranza non è emersa una visione, come bravi soldatini ci si è limitati ad approvare senza portare alcun contributo”.

Giuseppe Puddu (Udc): “Dopo un anno e mezzo di amministrazione Lutzu ci viene proposto il Pum dell’amministrazione Tendas. Gli elettori sono stati traditi non solo dalle forze politiche di maggioranza, ma dalla politica stessa perché gestita da persone non coraggiose o ostaggio dei partiti. Questa amministrazione vuole chiudere al traffico il centro storico ancora prima di realizzare le infrastrutture necessarie. Ci sono strade al collasso totale. IL Pum che prevede 21 nuove rotonde di cui non c’è traccia nel piano delle opere pubbliche. Tra le strategie da attuare ottimizzazione delle intersezioni semaforiche realizzando un’onda verde: ma fino a oggi cosa si è fatto in tema di traffico e parcheggi? I nuovi varchi della Ztl saranno il nuovo bancomat dell’amministrazione”.

Secondo l’indipendente Francesco Federico “…a 18 mesi dal suo insediamento, del mandato, non si coglie l’impronta di questa maggioranza. Questo Piano certifica la continuità con la passata amministrazione: Questo può voler dire o che la passata giunta così male non aveva lavorato, oppure che questa non ha saputo esprimere la sua visione di città. Ci sono troppe carenze in tanti settori, anche nella gestione della quotidianità”.

Infine Antonio Iatalese (Forza Italia): “Questo è un piano dalle maglie larghe: saranno le giunte che si susseguiranno a modellarlo in base alle esigenze che di volta in volta si presenteranno”.

L’assessore ai trasporti e alla viabilità, Pupa Tarantini, ha difeso il piano e il lavoro dell’esecutivo, sostenendo che il Pum “…contiene tante misure positive che non aveva senso stravolgere, ma è un piano in progress, e se nel tempo ci saranno correttivi da adottare li adotteremo. In questi mesi ci abbiamo lavorato, ma è soprattutto adesso che inizia il mio lavoro. Approvato il Pum, incontrerò le persone e verificherò la bontà delle misure adottate”.

La parte nord e ovest della città, Massama e Nuraxinieddu. Sono queste le zone di Oristano e le frazioni per le quali ancora vige il divieto di utilizzo dell’acqua a scopi potabili e alimentari. Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha firmato la nuova ordinanza che stabilisce il perimetro delle aree interessate al divieto secondo le comunicazione che l’ente gestore della risorsa idrica, Abbanoa, ha inviato alla Assl e al Comune. In particolare, sono soggetti alla restrizione: Torangius; il quartiere delle regioni (Via Sardegna, via Umbria, via Lazio, via Campania, ecc); Via Tirso, Piazza Roma, via Mazzini, via Mariano IV; la zona lottizzazione Cualbu; la zona lottizzazione Oristano Nord – Iperstanda; il quartiere Sa Rodia, viale Repubblica, via Cairoli, via Campanelli; il quartiere di via della Libertà, via XXV luglio, via due giugno, via Morosini; via Cagliari, all’Iperstanda a piazza Manno, esclusi i palazzi Saia; il Centro Storico (parte – vedi planimetria). Sono esclusi dal divieto dell’utilizzo potabile: Sant’Efisio; Sacro Cuore; la zona della Stazione e via Ghilarza; via Palmas, via Arborea, via Aristana; il quartiere di Cuccuru ‘e Portu; via Solferino; via Cagliari, da Piazza Manno alla Zona Industriale; il quartiere di San Nicola e gli uffici finanziari; il quartiere Città Giardino, Ospedale, Terrapieno. Abbanoa ha comunicato che i suoi tecnici “…hanno proceduto a eseguire manovre di sezionamento per limitare le zone interessate. Le zone esclusivamente alimentate dall’acqua delle sorgenti, interessate dall’aumento della torbidità, sono il distretto di Sa Rodia (colorato in giallo nella mappa) e le frazioni di Massama e Nuraxinieddu. La criticità non riguarda il resto del centro urbano (alimentato esclusivamente da pozzi), le frazioni di Silì, Pesaria e Torre Grande (alimentati dal potabilizzatore di Silì) e la frazione di Donigala Fenughedu (pozzo locale). I tecnici di Abbanoa – precisa l’ente gestore – hanno già avviato i controlli per monitorare l’andamento del fenomeno e il rientro dei parametri di potabilità quando le condizioni meteo si assesteranno e diminuirà la torbidità nelle sorgenti”. Sino al completo rientro della criticità sarà operativo un servizio sostitutivo di distribuzione di acqua potabile tramite autobotti ,che stazioneranno a partire dalle 9 in piazza Mariano IV, viale Repubblica di fronte al serbatoio pensile, via Verga e a Massama dalle 9 alle 14,30 nei giardini fronte serbatoio e a servizio del carcere e Nuraxinieddu, piazza Chiesa, dalle 14,30 alle 18. I cittadini possono servirsi anche presso le fontanelle di via Palmas, via Sassari incrocio via Vittorio Veneto, via Carbonia incrocio via Laconi e via Aristana incrocio via Othoca, Foro Boario presso serbatoio idrico. Verranno intrapresi tutti gli accorgimenti necessari a limitare i disservizi. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040, attivo 24 ore su 24.

L’Admi (Associazione dipendenti del ministero dell’Interno) di Oristano, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Un giorno in corsia”, si è recata oggi nel reparto di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano. Per incontrare i piccoli pazienti e consegnare doni e materiale didattico per l’iniziativa locale “Una arcobaleno in corsia”, assieme ai rappresentanti dell’Admi e al personale della Polizia di Stato, c’era anche il gruppo musicale “La Mora” di Cabras. I regali sono stati consegnati dal vicario del questore di Oristano, Rita Cascella, mentre il gruppo musicale “La Mora” ha intrattenuto i bambini e tutto il reparto con canti natalizi e canti popolari sardi. I piccoli degenti (fortunatamente pochi) sono stati poi coinvolti nell’elaborazione di disegni, e grazie all’Admi hanno trascorso una mattinata in tutta spensieratezza.

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