Giu 28

Oristano più sicura col potenziamento della videosorveglianza.

La giunta comunale di Oristano vuole potenziare il sistema di videosorveglianza per la sicurezza delle aree pubbliche.

L’esecutivo, su proposta dell’assessore alla sicurezza urbana Federica Pinna, ha approvato un progetto di fattibilità tecnica ed economica da 600 mila euro per il potenziamento dell’impianto, attraverso la partecipazione a un bando del Ministero dell’Economia sulla sicurezza delle città.

“Il progetto –ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu – ha lo scopo di ampliare e potenziare l’impianto di videosorveglianza per il monitoraggio delle strade di Oristano e Torregrande, al fine di migliorarlo per garantire la tutela del patrimonio comunale e la sicurezza dei cittadini. Si prevede di integrare il sistema, già a regime, raddoppiandolo: si passerebbe dalle attuali 45 telecamere a 88, individuando 43 nuove postazioni, scelte sulla base delle indagini e dei suggerimenti della Polizia locale”.

L’impianto comunale di videosorveglianza è stato realizzato per fasi successive di implementazioni. Il progetto della giunta Lutzu prevede altre 43 postazioni: 37 punti di ripresa nel territorio cittadino e 6 nella borgata marina di Torregrande.

Il progetto, che fa seguito agli accordi sottoscritti dal sindaco Lutzu con il Prefetto per le misure da adottare per la sicurezza urbana, è solo il primo intervento cui ne seguirà un altro per garantire la copertura delle frazioni.

“Auspichiamo di poter essere tra i beneficiari del finanziamento, per poter dare risposte ai tanti cittadini che abbiamo incontrato in questi mesi e che ci hanno chiesto maggiore sicurezza, anche con l’ausilio della videosorveglianza – ha osservato l’assessore Federica Pinna -. Nei mesi scorsi, in alcune zone della città come a Torangius, ma anche bel quartiere del Sacro Cuore e San Nicola, si sono verificati numerosi furti.

La sicurezza dei cittadini è in cima ai programmi dell’amministrazione comunale, e per questo motivo, raccolte le segnalazioni e sottoscritti gli accordi interistituzionali, abbiamo lavorato con gli uffici dell’ente per elaborare un progetto da presentare al Ministero per dare una risposta rapida ed efficace. Il comune, attraverso la polizia locale, ha già un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, che ha dimostrato la sua validità in numerose occasioni – ha concluso l’assessore Pinna -. Con questo progetto puntiamo a raggiungere quelle zone della città più rischio e non ancora servite, e tra queste anche Torregrande, Torangius, alcune zone periferiche e gli ingressi della città”.

Un uomo è rimasto ferito, questa mattina, nella sua abitazione a Suni, a causa dell’esplosione di una bombola di gas gpl, che ha poi innescato un incendio. Il fatto è avvenuto attorno alle 8.30 in via Bosa. L’uomo è stato soccorso dai Vigili del fuoco di Macomer e trasferito con un’ambulanza del 118 all’ospedale di Bosa, dove si trova tuttora ricoverato. Sulla dinamica dell’incidente e le cause che hanno provocato lo scoppio stanno indagando gli esperti del Nucleo investigativo antincendio e i Carabinieri.

Gli agenti della Questura di Oristano hanno salvato due pulcini di gheppio (piccolo uccello rapace del genere “falco”). Durante una ricognizione per i lavori di ristrutturazione dello stabile, nel balcone di una stanza adibita a sede del sindacato Siulp, è stata rinvenuta una nidiata di falchi con due pulli, appartenenti alla specie protetta del gheppio. Uno dei due pulli presentava evidenti difficoltà nella deambulazione, e per questo motivo è stato richiesto l’intervento degli agenti del Corpo Forestale regionale di Oristano. Per il momento i due pulli rimarranno assieme, per non pregiudicare la crescita dell’animale sano, perchè allontanando quello malato si sarebbe violata la nidiata, con il conseguente abbandono della “madre”, che è stata vista volteggiare nei pressi della Questura tenendo d’occhio il “nido”.

Venerdì 29 giugno, nella sala del Centro servizi culturali Unla, presentazione di un libro e di un documentario sulla SLA. Alle 18 presentazione del libro “Il mio viaggio nella SLA” (Cuec Editrice 2018) di Antonio Pinna, con Maria Grazia Fichicelli (Cittadinanzattiva Oristano) e Vincenzo Mascia (neurologo Centro Santa Lucia Assemini, Ainat Sardegna). Alle 19.15, presentazione e proiezione del documentario “SLA in men che non si dica” di Antonello Carboni e Antonio Pinna. A seguire il dibattito alla presenza degli autori.
Il libro: Un racconto sulla condizione dei malati di SLA in Italia, ma anche un testo ricco di informazioni sui problemi dell’assistenza, dei caregiver familiari, del testamento biologico, della ricerca terapeutica e della comunicazione con i pazienti. Cosi si presenta il libro di Antonio Pinna, appena uscito da Cuec editrice. Partendo da un lutto familiare, Antonio Pinna, ex-dirigente scolastico e giornalista pubblicista, riprende in parte il risultato della sua tesi di laurea sulla SLA nel corso di Scienze e Tecniche Psicologiche nel 2014. Da li inizia un percorso di condivisione dei temi della malattia. Incontri con i malati, partecipazione a convegni scientifici, a manifestazioni di protesta dei pazienti a Roma e Cagliari, studio e aggiornamento quotidiano anche tramite risorse nel web e colloqui personali con gli esperti sono alla base del libro, che segue per lunghi tratti un criterio cronologico e logico, per argomenti. Quest’impostazione accompagna il lettore, preso per mano in un itinerario divulgativo ricco di notizie e concetti esposti in modo agevole.
Il documentario: Un documentario sulla comunità larga dei malati di SLA, dei loro familiari, degli assistenti, dei medici e degli esperti e delle associazioni di volontariato. Vuol essere semplicemente questo il docu-film realizzato da Antonio Pinna e del regista Antonello Carboni, documentarista con un’esperienza ventennale ed una carriera con importanti riconoscimenti anche internazionali. Fuori dal canone implicito. che vuole come protagonista di un documentario del genere un solo protagonista, la sfida è stata quella di dare un soggetto plurale al documentario. E’ stata, quindi, sostanzialmente rispettata l’ipotesi iniziale di Antonio Pinna, di raccontare per immagini un viaggio tra i malati di SLA resilienti, quelli che hanno fatto della malattia una opportunità e, addirittura, una risorsa per il miglioramenti di sé stessi, anche sostenuti dalla loro comunità allargata, la “famiglia SLA”.

Il 7 e 8 luglio Oristano ospiterà il III° motoraduno nazionale città di Oristano. L’evento è organizzato dal Motoclub Oristano “Stefano Scintu”, con la collaborazione dell’assessorato allo Sport e Turismo del comune di Oristano. In occasione del Motoraduno, sabato 7 luglio, alle 19, nel prolungamento di viale Repubblica, verrà inaugurato il primo monumento al motociclista, unico nel suo genere, che sarà donato alla città dal Motoclub Oristano ”Stefano Scintu” e che diventerà punto di riferimento per tutti i Centauri di passaggio in città. Dopo la cerimonia di inaugurazione, la carovana di motociclisti partirà per un breve giro in moto fino a Torregrande per un apericena presso il chiosco bar Eolo. Domenica 8 luglio, alle 9, raduno e iscrizione in piazza Roma, davanti alla Torre di Mariano. Dopo le iscrizioni si partirà per il motoraduno itinerante: le moto percorreranno le strade del litorale, toccando varie località turistiche della provincia di Oristano, sino a San Leonardo. I partecipanti possono usufruire delle convenzioni con le compagnie navali Sardinia Ferries e Grandi Navi Veloci e agevolazioni negli Hotel nella città.

1 comment

    • Artù on 29 giugno 2018 at 21:44
    • Rispondi

    Abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, e si spendono 600 mila euro in telecamere! Ma roba da pazzi! Combattete la povertà!

Lascia un commento

Your email address will not be published.