Mag 02

E’ ufficiale: il cadavere rinvenuto ad Abba Rossa è di una cittadina svizzera. Ma il giallo rimane.

E’ di una cittadina svizzera, Erika Wissmann, 57 anni, nota Sophia, il cadavere rinvenuto la sera del 19 aprile scorso sulla battigia della spiaggia di Aba Rossa, nel litorale  di Santa Giusta.

Quella che prima era solo un’ipotesi ora ha i crismi dell’ufficialità, perchè la donna è stata identificata grazie alle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Oristano. Di lei si sa che abitava da sola a Torre del Pozzo,  borgata marina di Cuglieri, a circa una quarantina di chilometri di distanza dal punto in cui è stato rinvenuto il corpo.

Sophia viveva lì con una piccola pensione e faceva volontariato nel campo dell’assistenza sociale. In Svizzera aveva solo la madre, che ora è attesa per il riconoscimento ufficiale.

Restano ancora misteriose le cause e le circostanze della morte. I primi accertamenti autoptici disposti dalla Procura della Repubblica di Oristano lasciano aperte tutte le ipotesi, comprese quelle di un malore mentre passeggiava sulla spiaggia o faceva il bagno. Secondo gli inquirenti potrebbe anche trattarsi di un suicidio e, meno probabilmente, di un omicidio.

Al momento del ritrovamento la donna, che comunque non presentava segni di violenza sul corpo, indossava un costume da bagno ma ancora non si sa come e quando sia arrivata sulla spiaggia di Aba Rossa. Sul posto, nonostante le accurate ricerche dei Carabinieri, non è stato ritrovato alcun effetto personale della vittima.

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