Set 04

Urbanistica: La sottosegretaria Borletti Buitoni replica a Pigliaru.

“Un impianto normativo tale da privare il Mibact del potere di valutare”. Ecco perché il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge omnibus sull’urbanistica della Regione Sardegna.

La sottosegretaria, Ilaria Borletti Buitoni, è tornata sulla questione che sta alimentando aspre polemiche sia nell’Isola che a Roma, e che vede la giunta regionale di Francesco Pigliaru e il sempre più contestato assessore regionale all’Urbanistica, Cristiano Erriu, tentare di contrapporsi al governo, al ministero e al sovrintendente Fausto Martino, dopo la solenne bocciatura del provvedimento che, secondo Erriu, avvrebbe dovuto aprire la strada alla nuova pianificazione urbanistica della Sardegna (campa cavallo! ndr).

Il presidente della Regione, in una lettera indirizzata al premier Gentiloni, aveva contestato le parole della sottosegretaria, colpevole di ” ….travisare completamente il significato e gli effetti di norme che, al contrario di quanto incautamente affermato, non fanno che confermare la necessità di copianificare con lo stesso ministero in materia di usi civici”.

Pigliaru aveva anche contestato alla Borletti “…di aver stabilito arbitrariamente una continuità tra le politiche in materia urbanistica della precedente giunta di centrodestra e l’attuale e di voler suggerire a noi sardi, i primi in Italia a conformarsi al Codice Urbani (grazie al Ppr di Gian Valerio Sanna. ndr), il valore intrinseco del paesaggio e l’esigenza della sua tutela”.

Oggi la sottosegretaria è intervenuta di nuovo, ricordando i motivi per cui il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge omnibus. E ha spiegato: “le valutazioni tecnico-discrezionali, che dovrebbero presiedere all’accertamento delle esigenze di tutela paesaggistica, sono trasformate in atti a contenuto vincolato, dall’esito dunque scontato.

In pratica, le valutazioni di merito, assegnate al Ministero dalla legge regionale, sono “bloccate” e, in generale, l’impianto normativo è tale da privare il Mibatc del potere di valutare se sussistano le condizioni per procedere alle verifiche previste dalla legge regionale. Ora – ha sottolinea la Borletti Buitoni -, un’impugnativa non è mai la soluzione, essendo un atto ostativo, caso mai è un grido d’allarme, che deve essere raccolto da tutti per il bene della Sardegna e dell’identità italiana”.

Due gli incendi che hanno interessato oggi la Provincia di Oristano, a San Vero Milis e a Paulilatino, dove sono intervenuti i velivoli del servizio aereo regionale. Un elicottero ha operato a San Vero Milis per spegnere il rogo sulle aree agricole in periferia, che ha minacciato anche alcune abitazioni. Il fuoco è stato spento anche dalle squadre a terra del Corpo forestale, di Forestas, dei Vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile. Aiutate anche dal vento le fiamme sono divampate a Paulilatino sui terreni prevalentemente incolti, in località Funtana Buzzas. In questa zona sono entrati in azione tre elicotteri e il personale del Corpo forestale, assieme al Gruppo di analisi e uso del fuoco (Gauf) dell’Ispettorato di Oristano, gli uomini di Forestas, dei Vigili del fuoco, dei Barracelli e della Protezione civile. Intanto, i Carabinieri di San Vero hanno denunciato, per l’incendio che ha messo in pericolo le case alla periferia del paese, un disoccupato di Narbolia, di 34 anni, con l’accusa di incendio colposo. L’uomo ha, infatti, acceso un fuoco nel suo orto per bruciare delle sterpaglie, ma poi non è riuscito a controllare le fiamme e dopo alcuni tentativi per spegnere l’incendio ha dato l’allarme.

Mercoledì 6 settembre, all’Istituto comprensivo di Santu Lussurgiu, si terrà la seconda delle quattro edizioni di “Scuola e diabete”, percorso formativo e di addestramento sull’inserimento o il reinserimento a scuola dei bambini e degli adolescenti con diabete, rivolto a tutto il personale docente e non docente della provincia di Oristano. Promosso dalla Ats-Assl di Oristano in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale nell’ambito del programma “Una scuola in salute” previsto dal Piano regionale di Prevenzione 2014/2018, il progetto “Scuola e Diabete” si propone di garantire una piena integrazione scolastica agli alunni con diabete. Grazie alla formazione, anche gli insegnanti potranno imparare come misurare la glicemia, iniettare l’insulina, affrontare una crisi ipoglicemica: attività non obbligatorie per gli operatori scolastici, ma che, se conosciute da docenti opportunamente formati e addestrati, non solo aiuteranno ad abbattere la paura e la diffidenza, ma soprattutto garantiranno al bambino con diabete di stare fra i banchi di scuola con maggiore serenità e al personale scolastico di attuare comportamenti consapevoli, che tutelano la sicurezza e la salute dei piccoli allievi. “Il nostro compito – ha spiegato Roberto Puggioni, referente Assl del programma “Una scuola in salute” – sarà quello di fornire agli operatori scolastici gli elementi necessari per assicurare il pieno benessere psico-fisico degli alunni con diabete, attraverso una metodologia prevalentemente pratica e un gruppo di lavoro multidisciplinare, costituito da pediatri, diabetologi, psicologi, medici del dipartimento di Prevenzione dell’area socio-sanitaria oristanese e dal rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale”. Quello varato la scorsa primavera è il primo percorso strutturato compiuto nella nostra provincia sul tema, nato per superare le difficoltà che spesso i bambini, le loro famiglie e il mondo della scuola incontrano nella corretta gestione della malattia in classe. Si tratta di un’iniziativa fondamentale in una provincia, come quella di Oristano, che registra un numero di casi di bambini con diabete di tipo 1 superiore alla media regionale e nazionale, con un aumento progressivo dell’incidenza della malattia fra i più piccoli e un abbassamento dell’età in cui viene diagnosticata. Sono, infatti, oltre 130 i piccoli pazienti seguiti nell’ambulatorio di Diabetologia dell’Unità Operativa di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano.

 

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