Feb 25

Regionali: Alle 22 affluenza in calo in Sardegna (52,4%), a Oristano 55,41%.

Seggi chiusi alle 22 in Sardegna, dove si è votato solo nella giornata di domenica 25 febbraio per eleggere il presidente della Regione e rinnovare il consiglio regionale.

In calo nell’Isola l’affluenza alle urne per il rinnovo del consiglio regionale,  visto che  è stata del 52,4%,  mentre nel 2019 era stata del 53%. Nelle 1.884 sezioni hanno votato 758.252 elettori (nel 2019 avevano votato 780.769 degli aventi diritto).

A Oristano, il dato definitivo di affluenza  fa segnare una percentuale del 55,41%. Nella città di Eleonora alla chiusura dei seggi, alle 22, nelle 36 sezioni hanno votato 15.279 elettori su un totale di 27.574 aventi diritto. Nel 2019, alle precedenti elezioni regionali, i votanti furono 15.938 e la percentuale si attestò al 56,98%.

Le operazioni di spoglio delle schede per i risultati sono iniziate alle 7 di lunedì 26 febbraio e proseguiranno sino alle 19. Se ci saranno sezioni che non avranno concluso il loro lavoro, i plichi con tutte le schede e i registri saranno chiusi all’interno delle buste sigillate e saranno trasferite ai tribunali delle circoscrizioni territoriali che termineranno le operazioni e verificheranno tutti i risultati.

Ora comincia l’attesa, con il nome del governatore tra i 4 candidati (Alessandra Todde, Paolo Truzzu, Renato Soru e Lucia Chessa) che si dovrebbe conoscere, almeno come proiezione, già da metà o, al massimo, nel tardo pomeriggio, ma la cautela è d’obbligo.

Quest’anno, a differenza di 5 anni fa, non ci saranno, infatti, gli exit poll, che in genere orientano l’esito finale. Non andò così nel 2019: diffusi la domenica alle 22 a urne chiuse, indicarono fermamente un testa a testa tra Solinas e Zedda, ma il giorno dopo il quadro si rivelò completamente opposto. Il flop dei sondaggisti divenne un caso nazionale, con richiesta di spiegazioni ufficiali dei vertici Rai, che commissionò gli exit agli istituti demoscopici. Sui tempi di attesa per conoscere il nome del nuovo presidente in Sardegna peserà poi l’andamento dello spoglio.

Cinque anni fa fu un mezzo disastro: ci volle quasi un mese per la proclamazione ufficiale dei sessanta consiglieri regionali eletti e del governatore. Un’attesa infinita dovuta all’impossibilità in molti seggi elettorali di completare lo spoglio nei tempi di legge, con la conseguenza che le urne furono nuovamente sigillate e andarono ad affollare i rispettivi uffici elettorali circoscrizionali per il conteggio delle schede e la trasmissione dei verbali alla Corte d’Appello di Cagliari.

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