Gen 29

Paolo Truzzu, l’uomo di partito  che tace e acconsente (di Vito Biolchini).

“Nessuno slogan”. Lo confesso: la comunicazione di Paolo Truzzu la trovo intrigante. Ma d’altra parte, che cosa può dire il candidato della destra, chiamato a sostituire in corsa il presidente uscente Christian Solinas, da tutti ritenuto artefice di un disastro senza pari?

Niente, Truzzu non può dire niente. Solo provare a far dimenticare che pure il suo partito, Fratelli d’Italia, in questi ultimi cinque anni di governo regionale ha dato il suo contributo allo sfacelo.

Il punto è che uno slogan così ardito funziona se, al contrario, si hanno molti slogan, ovvero molti argomenti da giocare in una campagna elettorale così breve. Il rischio è invece che questa sfrontatezza si trasformi in una drammatica ammissione di pochezza: da “nessuno slogan” a “nessun programma” il passo e breve; e a questo punto, qualcuno potrebbe arrivare perfino a dire: “nessuno slogan, nessun programma, nessun candidato”.

Già, che candidato è Paolo Truzzu? Me lo chiedono tanti amici non cagliaritani che non sanno prendere le misure al sindaco del capoluogo, e dunque offro al dibattito la mia riflessione.

Nonostante l’età (ha 52 anni), possiamo definire Paolo Truzzu un politico d’altri tempi. Perché è un uomo di partito, fedele all’organizzazione come lo poteva essere un dirigente del Pci negli anni ’50.  È entrato giovanissimo in una famiglia politica dove era difficile fare carriera e lì coerentemente ha fatto tutta la sua strada, senza alcun cedimento: di destra era quando il suo partito era ai minimi termini, di destra è oggi che rischia di diventare presidente della Regione.

Attenzione, però: Truzzu non è, come è stato scritto, “il pupillo di Giorgia Meloni”. Anzi, come lui stesso ha ammesso in una recente intervista all’Unione Sarda, il suo rapporto con la presidente del Consiglio, seppur di lunga data, non è mai stato eccessivamente cordiale.

Il suo impegno politico è iniziato all’Università, poi è proseguito in circoscrizione (di cui è stato presidente), poi il salto alla Regione in qualità di consigliere, poi cinque anni fa l’elezione a sindaco di Cagliari.

Su questa sua esperienza i giudizi si dividono. E il motivo secondo me è semplice.

In città, la destra più estrema lo ha da subito criticato perché non ha cavalcato le parole d’ordine che hanno fatto la fortuna del partito. Per certi aspetti, Truzzu ha infatti agito in continuità con l’amministrazione Zedda (e infatti, per irriderlo, lo chiamavano “Massimo Truzzu”). Le tanto odiate piste ciclabili, ad esempio, non solo non le ha smantellate ma le ha perfino potenziate.

Ma soprattutto di Truzzu non troverete mai dichiarazioni deliranti o anche solo sopra le righe su temi sensibili come quelli dei migranti o degli omosessuali. In questo senso, è un Fratello d’Italia atipico, non c’è che dire.

Dopodiché, come ha governato la città negli ultimi cinque anni? Sinceramente, non mi sento di buttargli addosso alcuna croce. Anche lui come i suoi predecessori ha puntato tutto sui lavori pubblici, riempiendo di cantieri la città. Il resto, lo ha lasciato così come lo ha trovato, provando anche, dove poteva, a peggiorare la situazione (penso, ad esempio, alla cultura).

Ma d’altra parte, Cagliari ha una classe dirigente mediocre di cui il consiglio comunale e la giunta sono specchio fedele. Non penso che la sua amministrazione abbia fatto peggio della seconda giunta Zedda (quella dove, giusto per ricordarci, uno degli assessori era Gianni Chessa), ma siamo sempre in una dimensione di evidente inadeguatezza.

Inoltre, in quanto politico d’altri tempi, bisogna dare atto a Truzzu di non aver alimentato voci e pettegolezzi sul suo conto di nessun genere. Alzi la mano chi ha mai sentito in questi ultimi venticinque anni una chiacchiera (pubblica o privata) su di lui: io, mai.

Allora, perché questa diffusa insoddisfazione nei suoi confronti? Bastano i cantieri che hanno intasato il traffico? Troppo poco.

Io penso che Paolo Truzzu paghi soprattutto la sua “ordinarietà”: guardando ai suoi predecessori, non ha il carisma di Mariano Delogu, né il potere di Emilio Floris, né la guasconeria di Massimo Zedda. È una persona normale. Normali anche le sue passioni: è un sincero tifoso del Cagliari, me lo ricordo da giovane in Curva Nord, poi è passato in Distinti, settore in cui è rimasto anche da indaco, rifuggendo gli onori della tribuna.

Nella sua vita professionale, ha fatto la carriera da impiegato comunale: niente di più e niente di meno. Ma questo però è stato ed è, banalmente, il suo limite. Il limite di chi ha difficoltà a volare alto e che, soprattutto, segue sempre e comunque la linea del partito.

Da sindaco, il peggio di sé lo ha infatti dato quando non è riuscito a difendere le ragioni della città su temi che andavano oltre l’ordinaria amministrazione, evitando di contrapporsi con la giunta regionale guidata dal centrodestra, e cito solo tre esempi.

Il primo riguarda la sanità: nei mesi del Covid, mentre la giunta Solinas si mostrava assolutamente inadeguata (e infatti nel resto dell’isola tutti i primi cittadini scendevano in piazza per difendere gli ospedali e i servizi essenziali), Paolo Truzzu ha preferito far finta di nulla anche quando il pronto soccorso del Santissima Trinità è rimasto chiuso per ben sei mesi.

Poi l’area metropolitana: quando alla Regione si è deciso che i confini dovevano allargarsi, snaturando di fatto un ente che stava iniziando a lavorare bene, lui sì è sì opposto, ma poi si è fatto dettare la linea dal sindaco di Barrali (1103 abitanti), in quel momento capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia.

Terzo episodio: le regate dell’America’s Cup. Sarebbero state un appuntamento eccezionale per la città e sono saltate per uno sgarro del presidente Solinas allo stesso Truzzu, il cui nome stava già circolando quale possibile candidato alla presidenza della Regione. Un altro sindaco si sarebbe fatto sentire in maniera energica. Truzzu no: solo un flebile dissenso, poi le ragioni della città sono state messe da parte.

È dunque questo il vero limite di Paolo Truzzu. Non andate alla ricerca di scandali, scandaletti, post compromettenti, finti tatuaggi: non è questo il punto. Truzzu non è un condottiero che spinge il suo esercito alla battaglia, non sa volare alto. Lui tace e acconsente. Perché è solo un uomo di partito che non farà mai niente contro il suo partito. Neanche, credo, il bene della Sardegna”. (Vito Biolchini, dal sito vitobiolchini.it).

“La via di fuga. Che suggerisco. A Renato Soru. È onorevole. E gli restituirebbe dignità. Oltretutto gli costerebbe niente. Oggi mister Tiscali sta affrontando un possibile marchio di infamia. Qualora il csx, da lui spaccato, perdesse le elezioni sarde. Del 25 febbraio. Perché inevitabilmente la responsabilità della sconfitta ricadrebbe e sarebbe fatta ricadere su di lui. Che viaggia intorno al 10/12%. E quindi, come terzo votato, neanche entrebbe in Consiglio Regionale. Per via di una becera legge regionale. La soluzione che gli sussurro è molto semplice. Si ritiri dalla corsa presidenziale. Invitando i suoi elettori, grazie al voto disgiunto, a scegliere sì i consiglieri della Rivoluzione Gentile, ma per la presidenza far convergere il consenso su Alessandra Todde. Guida del Campo Largo Progressista. Un espediente semplice semplice. Che manterrebbe il senso della sua protesta per le mancate primarie. E non toglierebbe niente al suo sforzo politico con la sua discesa in campo. Sarebbe una scelta di ragionevolezza. Sempre che i lacchè, cattivi e interessati consiglieri, non lo inducano a persistere nella sua Rivoluzione. Che per lui potrebbe essere tutt’altro che gentile. (Mario Guerrini, “Il mio osservatorio”, Facebook).

Manifestazione degli agricoltori con i trattori anche nel porto di Oristano-Santa Giusta. Lo avevano annunciato nel vertice della scorsa settimana, a Tramatza, e la protesta del mondo delle campagne arriverà ora anche a Oristano. Gli agricoltori con i loro trattori, sulla scia delle proteste che dilagano in tutta Europa, domani bloccheranno il Porto di Cagliari, mentre mercoledì arriveranno al porto industriale di Oristano–Santa Giusta. Sarà una manifestazione pacifica, con gli agricoltori che presidieranno gli scali dal 30 gennaio al 2 febbraio. L’obiettivo è quello di protestare contro le politiche del Governo e della Regione e contrastare così le decisioni adottate dall’Unione Europea. Gli agricoltori hanno annunciato che cercheranno in ogni modo di contrastare l’arrivo di prodotti importanti dagli altri paesi e boicotteranno i prodotti che vende la grossa distribuzione. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

La scorsa estate, nelle acque di Torre del Pozzo, borgata marina del Comune di Cuglieri, un sub catturò un’altavela (Gymnura), esemplare marino protetto, simile alla razza ma di dimensioni maggiori, che trova normalmente il proprio habitat naturale nei mari tropicali o sub-tropicali, e di recente presente anche lungo le coste della Sardegna. Dopo accurate indagini, il personale della sezione di polizia marittima della Capitaneria di porto di Oristano è risalito al pescatore subacqueo che catturò e uccise l’altavela. Si tratta di un cittadino residente all’estero e proprietario di un’abitazione per le vacanze a Torre del Pozzo. “L’uccisione di tale specie – fanno sapere dalla Capitaneria di porto – è una condotta particolarmente grave, in quanto pregiudica in maniera significativa la conservazione degli habitat naturali e ne riduce la presenza con il rischio di una conseguente diminuzione riproduttiva se non addirittura di estinzione dell’esemplare”. Il pescatore rischia ora una denuncia e una multa pesante.

Incidente stradale, a Ghilarza, con due auto che si sono scontrate nei pressi di un incrocio in via Giovanni Paolo II. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Abbasanta che hanno provveduto a mettere in sicurezza le due macchine. Entrambi i conducenti sono rimasti lievemente feriti e affidati alle cure del 118, mentre i Carabinieri hanno effettuato i rilievi di legge.

“Il mese di febbraio è alle porte. Il nostro spirito solidale non si fermi. Per cui donate ancora il sangue anche per salvare vite umane”. Mauro Murgia, responsabile del centro trasfusionale dell’ospedale San Martino di Oristano, ha rinnovato il suo appello mensile per un gesto che fa bene a chi riceve una sacca di sangue, ma anche a chi la dona. “Venite a donare di più nel nostro centro trasfusionale all’ospedale San Martino – ha aggiunto Murgia -. Nei giorni scorsi si sono presentati gli studenti delle industriali e delle magistrali di Oristano. Ma la richiesta di sacche di sangue è sempre alta, per questo ci aspettiamo un maggior numero di donatori al San Martino”. Intanto, proseguono le giornate di donazione del sangue, organizzate in collaborazione con l’Avis provinciale e le sue sedi locali. Tutti coloro che vorranno donare il sangue si possono presentare, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12, presso il centro trasfusionale dell’ospedale San Martino di Oristano. Non occorre prenotarsi. Oltre al capoluogo, i paesi della provincia proporranno quindici giornate per la raccolta di sacche di sangue nelle loro sedi. Ecco le date: sabato 3 febbraio a Suni, domenica 4 a Mogoro e Cabras, mercoledì 7 a Bosa, venerdì 9 a Paulilatino, sabato 10 a Ghilarza, domenica 11 a Baressa e Marrubiu, sabato 17 a Bauladu, domenica 18 ad Arborea e San Nicolò d’Arcidano, mercoledì 21 a Bosa, sabato 24 a Solarussa, domenica 25 febbraio a Ales e Ghilarza. Per le donazioni locali occorre  prenotarsi presso le sedi dell’Avis.

Il Comando della Polizia locale del Comune di Oristano ha reso noto il calendario per l’assegnazione dei posteggi agli operatori commerciali per la prossima Sartiglia. Per il ritiro dell’autorizzazione e l’assegnazione del posteggio, gli operatori commerciali dovranno presentarsi nei luoghi oggetto di occupazione, rispettando il calendario, muniti di un documento di identità, una marca da bollo da 16 euro (se non già assolta in modo virtuale) e ricevuta del pagamento del suolo pubblico. La mancata presentazione nei luoghi e nelle date indicate nel calendario, comporterà la decadenza del diritto all’ottenimento dello spazio pubblico, con conseguente riassegnazione dei posteggi agli atri operatori presenti durante le operazioni. A causa dell’elevato numero di richieste pervenute ed esaminati i luoghi oggetto di occupazione, non saranno autorizzate superfici diverse da quelle previste per ogni singolo operatore.

Lunedì 5 febbraio 2024:

  • Assegnatari Piazza Roma ore 09,00: Picciau Giovanni (7×2); Cancedda Lucio (8×2); Gessa Stefano (3×3), Cossu Maria Rita (3×3); Casu Marina (3×3); Fiori Manuela (3×3); Figus Antonello (6×2); Pinna Daniele (3×2); Murranca Jose (3×3); Mereu Rimedia Monica (5×3); Puca Carlo (6×2); Maxia Antonio (8×2); Loddo Giulia (3×3).

  • Assegnatari Via Garibaldi ore 10,30: Orro Ester (3×3), Orro Davide (3×3); Dessì Manuela Beatrice (3×3); Ena Natalino (3×3); Pinna Noemi (3×3); Manca Giovanni (3×3); Carrus Maria Efisia (3×3); Pons Chiara (3×3); Di Bella Manuela (3×3); Rosa Francesca Anna (3×3); Tiddia Marco (3×3); Dolcezza Pasquale (3×3); Mancosu Alessia (3×3); Magnoni Maria Pia (3×3); Argiolas Cristina (3×3); Islam Tajal (3×3); Spanu Paolo (3×3).

  • Assegnatari Via Garibaldi II° tratto ore 11,30: Camedda Sara (7×2); Picciau Luigi (6×2); Abis Melissa (5×2); Cadoni Gianfranco (6×3).

  • Assegnatari Via Serneste ore 12,00: Troncia Salvatore (8×2); Hanafi Hosni (6×2); Maxia Gesuino Fausto (6×2); Pala Maria Bonaria (6×2); Cucca Lidia (3×3); Facella Pietro (6×2); Carta Marco (3×3); Omalhi Zahid Abbas (3×3); Frau Andrea (3×3); Sanna Angela (3×3).

Martedì 6 febbraio 2024:

  • Assegnatari piazza Corrias ore 09,00: Angioni Heros (6×2); Falsarone Francesco (5×5); Angioni Tildo (4×2); Atzeni Petronilla (3×3); Balia Sergio (3×3); Porcu Elia (3×2); Carta Angelo (3×3); Orrù Stefano (4×4); Marongiu Stefano (3×3).

  • Assegnatari piazza Martini ore 10,30: Montixi Antonio Settimio (3×3); Medda Maria Cristina (3×3); Pippia Stefano (3×3); Porcu Ivan (10×5); Andria Massimo (6×3); Jabbara Atif (4×2); Diana Giovanni (4×3); Marongiu Giuseppe (3×3); Deidda Maria (3×3); Bellè Nadia (3×3).

  • Assegnatari via Lamarmora ore 11,30: Usai Gloria (3×3); Calgaro Claudio (3×3); Pandit Maksud (3×3); Pisanu Valeria (6×2); Todde Stefano (6×2); Anwar Mohammad Rauf (6×2).

  • Assegnatari via Cagliari ore 12,30: Formisano Mario (6×2); Tesio Davide (6×2).

Mercoledì 7 febbraio 2024:

  • Assegnatari via Tharros ore 09,00: Di Salvo Antoncarlo (7×2); Ledda Sonia (7×2); Dentis Serenella (7×2); Gaviano Artemio (7×2); Dentis Bruno (7×2); Diana Monica (7×2); Calledda Salvatore Francesco (6×2); Pianu Rossano (7×2); Sibiriu Maria Lucia (7×2); Boi Maurizio (3×3); Doneddu Gianpiero (3×3); Caddeu Ignazio (6×2); Piras Pier Luigi (4×4); Porcu Marcello (6×3); Murroni Artemio (6×3); Mura Simona (6×3); Vacca Walter (6×3); Pitzalis Giuseppe (6×3); Vento Giuseppe (4×3); Di Salvo Stefano (7×2); Di Salvo Angelo (6×2); Sanna Marianna (3×3); Sanna Maria (3×3); Fusco Sofia (7×2); Dentis Michele (7×2); Calledda Antonio (6×2).

  • Assegnatari piazza Mariano ore 11,00: Murtas Giovanni (6×2); Casu Ignazio (6×2); Corrias Antonello (6×2); Sabeddu Paola (6×2); Marcheselli Loris (3×3); Sanna Roberta (3×3).

Giovedì 8 febbraio 2024:

  • Assegnatari via D. Contini ore 09,00: Scintu Manuela (3×3); Cini Carlotta (3×3); Sorgia Francesca (3×3); Pulisci Giampaola (3×3); Ambu Roberto (3×3); Tiddia Laura (3×3); Ortu Gianfranco (3×3); Podda Massimo (3×3); Ecca Rosa bruna (3×3); Orrù Fabio (3×3); Urru Aurora (3×3); Marche Florentina (3×3); Milotto Marina (3×3); Pannunzio Katia (3×3); Pinna Nadia (3×3); Loi Ivana (3×3); Costa Sonia (3×3); Carta Milena (3×3).

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