Giu 27

Oristano: denunciata la scomparsa di Davide Muroni.

Dalle 15 di domenica 26 giugno non si hanno più notizie di un cittadino di Oristano, Davide Muroni, di 56 anni.

Muroni si è allontanato da casa dicendo che andava a pescare, ma non ha fatto più rientro.

La denuncia di scomparsa è stata presentata oggi, e il prefetto di Oristano, Fabrizio Stelo, ha attivato il piano per la ricerca delle persone scomparse e affidato il coordinamento delle operazioni di ricerca alla Questura di Oristano.

La sorella di Muroni ha lanciato un appello su Facebook: “Mio fratello ieri sera non è tornato a casa – ha scritto, pubblicando la foto di Davide -. Mia madre ha detto che è andato a pesca dalle parti del porto, ma non è più rientrato. Se qualcuno lo avesse visto, faccia sapere qualcosa ai carabinieri di Oristano o a me. Grazie a tutti”. Polizia, carabinieri e tutte le forze dell’ordine hanno avviato le ricerche, ma al momento senza successo.

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È stato catturato questa mattina dalla Squadra mobile l’autore dell’aggressione a colpi di machete, avvenuta sabato notte in via Seruci a Cagliari. Si tratta di Erik Masala, 25 anni, mentre la vittima è Maurizio Castangia, 26 anni, di Cabras, che ha rischiato di perdere il braccio sinistro. Gli agenti, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, hanno fermato Masala per lesioni personali gravissime e resistenza a pubblico ufficiale, dopo averlo rintracciato in un appartamento di via Seruci, che aveva occupato abusivamente insieme alla fidanzata. L’intervento della Polizia non è stato semplice. Il giovane, infatti, si era barricato in casa, protetto da due Rottweiler, minacciando di far esplodere l’abitazione con il gas. Il responsabile della sezione omicidi della Squadra mobile, Michele Mecca, arrivato sul posto, è riuscito ad entrare in casa insieme ai colleghi, nonostante i due cani di grossa taglia fossero stati aizzati contro di loro, bloccando il 25enne. Masala è stato quindi accompagnato in Questura in attesa del trasferimento in carcere. Secondo gli investigatori, l’aggressione sarebbe legata a un vecchio debito che la vittima non avrebbe mai saldato con il 25enne.

Un palo dell’energia elettrica fatiscente in un terreno a Uras. Potrebbe essere partito da qui il gigantesco rogo che sabato scorso ha devastato il territorio tra Marribiu e Terralba. È quanto stanno valutando gli uomini del Corpo forestale. L’area è stata sequestrata e transennata con il nastro bianco e rosso in attesa che le indagini si concludono. L’incendio di sabato ha distrutto oltre 500 ettari di macchia mediterranea e terreni anche coltivati, lambendo un caseificio. Le fiamme sono state domate grazie al lavoro delle squadre a terra del Corpo forestale, Vigili del fuoco e Protezione civile, con il supporto di due Canadair e di tre elicotteri della flotta regionale. Il sindaco di Marribiu, Luca Corrias, ha dovuto firmare un’ordinanza per evacuare le abitazioni in campagna, con 170 persone si che si sono dovute rifugiare nella palestra comunale o a casa di amici, e solo in serata sono potute rientrare nelle loro abitazioni. Il primo cittadino ha già annunciato che dichiarerà lo stato di calamità.

La Coldiretti di Oristano ha avviato la conta dei danni provocati dal vasto incendio di sabato 25 che ha ferito le campagne di buona parte della provincia. “Stiamo monitorando le singole situazioni”, annunciano il presidente e il direttore di Coldiretti, Giovanni Murru ed Emanuele Spanò. Le fiamme, favorite da un forte vento, hanno compromesso oltre ai pascoli anche decine di ettari di superfici vitate. A Marrubiu, segnala l’organizzazione di categoria, la cooperativa Terre di Ossidiana ha visto andare in fumo circa 5 ettari tra Vermentino, Cannonau e Moscato, le cui uve erano in fase di maturazione. Stessa sorte è toccata alla cooperativa Gesuina Onnis che ha perso circa 5 ettari di Cannonau. Sempre a Marrubiu, località Sa Matta Manna, l’incendio ha devastato una trentina di alveari e parecchie famiglie di api dell’apicoltore Orlando Oliva, e una quarantina del collega Marcello Murgia. Centinaia le rotopresse di foraggio bruciate, che sarebbero state utili come scorte per la prossima campagna, diversi gli oliveti bruciati e i capi ovini morti. I roghi hanno interessato oltre a Marrubiu anche Mogorella e Usellus, dove una ventina di aziende hanno perso tutto il pascolo. Danni causati dalle fiamme anche a Morgongiori, Santa Giusta e Palmas Arborea. “Una situazione drammatica – denuncia Coldiretti – spinta dal cambiamento climatico che favorisce incendi più frequenti e intensi; una situazione devastante con un 2021 che in Italia ha visto ben 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco, tra queste rimane indelebile il ricordo di quella che nel luglio 2021 ha interessato il Montiferru e la Planargia. Passare dalla cultura dell’emergenza a quella della prevenzione è una sfida che ci riguarda tutti e che chiede ai decisori politici di orientare, con visione, le loro scelte a criteri di prevenzione”.

Sono stati avviati i lavori di bitumatura di un tratto della strada provinciale 49, nel tratto Tanca Marchesa – Arborea, per circa 1,5 Km. La durata dei lavori, eseguiti dall’impresa Ps Costruzioni di Pozzomaggiore, è stimata in due giorni circa. La percorribilità della strada, nel periodo dell’intervento, è consentita a senso unico alternato e con limitazione della velocità, per garantire le condizioni di sicurezza nel tratto interessato dai lavori.

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