Ago 09

Per il campione olimpico Lorenzo Patta calorosa accoglienza al rientro in Sardegna.

Il campione olimpico  Lorenzo Patta è atterrato ad Elmas intorno alle 23 di ieri con al collo la medaglia d’oro conquistata a Tokyo con la 4×100.

Chiunque pratichi sport, soprattutto se a livello agonistico, non può non sognare di partecipare alle Olimpiadi. Pochi ci riescono e molti non riescono a mettersi in luce. Figurarsi cosa possa significare partecipare alla manifestazione sportiva più importante del mondo e portare a casa una medaglia.   Se poi quella medaglia è addirittura d’oro…

Oristano ha sognato quell’oro e dopo la splendida medaglia di bronzo di Stefano Oppo nel canottaggio è arrivata addirittura la medaglia d’oro di Lorenzo Patta con la staffetta 4X100, dopo una prestazione maiuscola che rimarrà per sempre negli occhi di tutti.

Stefano e Lorenzo hanno scritto la storia dello sport oristanese. Logico, quindi, il tributo degli amici che, ieri notte, sono andati ad accogliere Lorenzo al suo arrivo all’aeroporto di Cagliari-Elmas, assieme ai genitori, alla fidanzata e ai parenti, tutti ovviamente felicissimi di riabbracciare il fuoriclasse oristanese al rientro dal Giappone.

Ad attenderlo anche l’assessore allo sport del Comune di Oristano Maria Bonaria Zedda, in compagnia della collega di giunta Marcella Sotgiu, in vece del sindaco Lutzu attualmente all’estero per un impegno istituzionale legato alla Sartiglia, ma che incontrerà gli eroi oristanesi nei prossimi giorni per ringraziarli ufficialmente per avere portato il nome di Oristano sul tetto del mondo.

Anche al suo arrivo a Elmas è stato chiesto a Lorenzo Patta a chi volesse dedicare la medaglia d’oro. “Ho due dediche particolari – ha risposto Patta -: alla Sardegna, che recentemente è stata devastata dalle fiamme,  e soprattutto al mio tecnico Francesco Garau”. Bravo Lorenzo.

Ci sarebbero nuovi sviluppi nell’indagine sulla morte di Ignazio Manca, il 57enne, di Santa Giusta trovato cadavere, sabato 31 agosto, nel garage della sua abitazione, in via Garibaldi. Giusta. A Carmine Manca, fratello della vittima, indagato per omicidio volontario dalla Procura di Oristano, quata mattina è stato prelevato il Dna. “Il mio assistito si è sottoposto volontariamente al prelievo, affinché si possa fare un riscontro con il Dna rinvenuto all’interno dell’abitazione – ha chiarito il suo avvocato, Simone Prevete, ribadendo che l’uomo si dice totalmente estraneo alla accusa che gli viene mossa dagli inquirenti. Il corpo di Ignazio Manca è stato scoperto sabato mattina proprio dal fratello, nel garage, e accanto al corpo, così come nel resto della casa c’erano numerose tracce di sangue. I carabinieri del Ris di Cagliari hanno eseguito almeno tre sopralluoghi all’interno dell’abitazione della vittima e in quella del fratello, che abita al piano superiore, mentre nei giorni scorsi era stato analizzato anche il telefono della vittima.

I Vigili del fuoco di Cuglieri e Macomer, sono intervenuti, nella tarda mattinata, per estrarre dalle lamiere un uomo che era rimasto incastrato nella sua vettura, che si era ribaltata dopo una curva sulla strada provinciale 35, che collega Modolo a Bosa. L’uomo è poi stato accompagnato all’ospedale da una ambulanza del 118, mentre i Carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Oristano ha festeggiato una nuova centenaria: Maria Itria Orrù. Nella sua casa di via Vittorio Veneto La signora Orrù ha festeggiato con figli e nipoti 100 anni di vita portati bene, nonostante qualche inevitabile acciacco dovuto all’età. Oggi vive serenamente nella sua abitazione, dopo una vita a passata dietro il bancone della sua storica attività, una delle più antiche e conosciute ad Oristano. Tutti, infatti, la ricordano sempre indaffarata, col marito Carlo Petromilli, fra tessuti e abbigliamento, prima nel negozio di via Tharros e poi in via Mazzini, angolo mercato, successivamente gestito dai figli Armando, Rosalba, Giorgio e Carla. Maria Iria Orrù è vedova dal 2016, e finché le forze glielo hanno consentito non ha mai rinunciato ad organizzare l’incontro domenicale con figli e nipoti, e preparare il pranzo per 15\16 persone, soprattutto con la cacciagione, che sapeva cucinare con maestria. La neo centenaria ha ricevuto la targa-ricordo del Comune dalle mani dell’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru.

Lascia un commento

Your email address will not be published.