Apr 16

Diabetologi: “I sardi devono avere le stesse opportunità terapeutiche del resto d’Italia”.

Microinfusori obsoleti o fuori produzione, tavoli tecnici inesistenti e problematiche ancora irrisolte. Non c’è pace per i medici e i malati diabetici della Sardegna.

Medici e malati che, ancora una volta, manifestano le loro perplessità per le criticità, da tempo rilevate, già segnalate più volte  e ancora non risolte, sulla situazione della diabetologia sarda.

Per questo, il presidente Amd Sardegna (Associazione medici diabetologi) Gianfranco Madau, e il presidente Sid (Società italiana di diabetologia ) Mariangela Ghiani, con i rispettivi direttivi, hanno scritto all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e al commissario straordinario dell’Ares, Massimo Temussi, per avere indicazioni e risposte chiare e “…consentire ai pazienti sardi di avere le stesse opportunità terapeutiche concesse al resto d’Italia”.

Nella missiva inviata all’assessorato si segnala come nella gara d’acquisto per microinfusori e sensori siano prescrivibili dispositivi con tecnologia obsoleta. Per tale ragione, insieme alle associazioni dei pazienti, è stato chiesto di poter prescrivere in deroga i nuovi dispositivi con caratteristiche e funzioni tecnologicamente avanzate.

Per medici e pazienti, inoltre, vi sono altre due criticità segnalate alla regione: la prima riguarda il numero massimo dei dispositivi prescrivibili, che ha portato a difformità prescrittive e di erogazione all’interno delle singole Assl; la seconda interessa l’esiguità dei sensori G4 e G5, che sono fuori produzione e per questo motivo i pazienti rischiano di dover sospendere il monitoraggio glicemico in continuo, con serie ripercussioni sul loro stato di salute.

Inoltre, per i diabetologi, non si hanno ancora comunicazioni sulla delibera che avrebbe dovuto estendere la prescrizione del sensore “Free Style Libre” a tutti i 24mila pazienti diabetici in terapia insulinica multiniettiva, nonostante l’assessore abbia più volte preso un impegno formale per la prescrizione.

Non solo, non sono neanche stati ripristinati i tavoli tecnici (consulta e coordinamento) necessari per dirimere queste ed altre questioni importanti riguardanti la patologia diabetica. In diverse occasioni i colleghi diabetologi, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti si sono messi a disposizione per collaborare con chi di competenza per la risoluzione delle problematiche.

Per questo chiediamo che vengano ricostituiti e convocati celermente. Vogliamo consentire ai pazienti sardi di avere le stesse opportunità terapeutiche concesse nel resto d’Italia”. I rappresentanti delle società scientifiche sarde, infine, chiedono che “…vengano impartite precise disposizioni con atto formale, non suscettibili di interpretazioni personali, circa il procedimento di prescrizione e acquisto dei “device” non in gara, le quantità di sensori prescrivibili e, soprattutto, come procedere alla sostituzione dei sensori G4 e G5 non più in produzione il procedimento per l’estensione della prescrizione degli FGM ai pazienti aventi diritto”.

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