Licheri ai Lavori pubblici, Prevete al Bilancio, ma cambiando l’ordine dei fattori…

“Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, prendendo atto delle comunicazioni del Psd’Az e di Forza Italia, pervenute al protocollo del Comune di Oristano, ha firmato il decreto con cui stabilisce la nuova composizione della giunta comunale.
Gianfranco Licheri, su indicazione del Partito sardo d’Azione, viene nominato assessore ai Lavori pubblici, servizi tecnologici, manutenzioni, toponomastica, frazioni, borgate e quartieri. Subentra nell’incarico a Simone Prevete, a cui, su indicazione di Forza Italia, vengono affidate le deleghe a Cultura, organismi partecipati, turismo, pubblica istruzione, patrimonio culturale, bilancio, programmazione e personale.
Lascia l’esecutivo Luigi Mureddu.
Contestualmente alla nomina degli assessori, in consiglio comunale, Gianfranco Porcu e Gian Michele Guiso hanno comunicato l’adesione al gruppo di Forza Italia, mentre Davide Tatti ha comunicato l’adesione al Psd’Az (partito a cui dovrebbe aderire anche Giulia Solinas, subentrata a Licheri in consiglio comunale. ndr).
Il sindaco Sanna ha voluto rivolgere un ringraziamento a Luigi Mureddu per il proficuo lavoro svolto nei pochi mesi in cui ha ricoperto l’incarico e, prendendo atto dei nuovi equilibri interni ai partiti, nel rispetto delle indicazioni delle rispettive segreterie, ha operato le nuove nomine nel quadro degli accordi politici assunti e sottoscritti dai partiti della coalizione all’inizio della consiliatura”.
Fin qui il comunicato del Comune di Oristano, che conferma il rimpasto nell’esecutivo di cui si parlava da tempo. Rimpasto effettuato dal sindaco su richiesta di Forza Italia e Psd’Az, dopo che i primi avevano accolto nelle loro file l’assessore Prevete e i consiglieri Porcu e Guiso che avevano lasciato il Psd’Az sbattendo la porta, mentre i quattro mori, nel mercato estivo della politica, avevano “acquistato” Licheri e Tatti.
La ricompensa è stata il tanto sospirato assessorato a Gianfranco Licheri, e la non cacciata ma il semplice spostamento d’assessorato per Prevete. A uscirne scornato è stato, invece, Luigi Mureddu, che ha avuto appena il tempo di sedersi sui banchi della giunta, che subito gli è stata sfilata la poltrona di assessore.
Con questo minirimpasto il sindaco Sanna pensa, evidentemente, di avere risolto la crisi al Comune di Oristano, potendo contare ora su una maggioranza meno precaria, anche se i temi scottanti all’attenzione (si fa per dire) dell’esecutivo restano, visto che non possono essere risolti con un semplice cambio degli assessori.
All’interno della maggioranza destrorsa alla guida dell’Amministrazione comunale non è, infatti, tutto rose e fiori, considerata la latitanza dei partiti (a Oristano praticamente inesistenti e che fanno capolino solo quando ci sono poltrone d’assegnare), e il fatto che una giunta, che definire politicamente scombinata sarebbe solo un eufemismo, ha finora proceduto a tentoni e con molta superficialità, con gli assessori che, a nostro modesto avviso, hanno agito ognuno per proprio conto, data la totale assenza di collegialità e la mancanza di programmazione e di un progetto globale ben definito.
Il tutto, chiaramente, si ripercuote sugli oristanesi, che hanno l’impressione che la città sia senza guida e sempre più abbandonata a sé stessa.
Il sindaco Sanna potrà, quindi, contare su qualche numero in più, ma lo scambio di assessori non ha risolto la mancanza di credibilità del sindaco e una crisi politica sempre più latente, né cancellato le tensioni all’interno della maggioranza, dove lo sconcertante salto della quaglia regna sovrano tanto da non fare quasi più notizia.
D’altro canto, in un periodo storico in cui il livello politico generale ha toccato il fondo, questo è quello che passa il convento. Davanti a una situazione così disastrosa non è però ammissibile rimanere inermi e assistere passivamente al continuo degrado del capoluogo.
La città di Eleonora, dopo anni di buio totale, sta ancora pagando il fio di politici improvvisati e senza alcuna visione su quale debba essere il futuro di Oristano, che ha, invece, quanto mai bisogno di persone preparate e competenti che ridiano alla città il lustro che merita.
A Oristano ci sono persone di ottimo livello che potrebbero prendere in mano la situazione, attuare una buona politica e rivoltare il Comune come un calzino. Devono solo convincersi che, con l’aiuto di cittadini lungimiranti, questo si può fare.

Il minirimpasto al Comune di Oristano ha fatto uscire dal torpore un’opposizione che in questa consiliatura si è fatta apprezzare soprattutto per la sua inconsistenza politica (non dimentichiamo che la minoranza, con un acume politico fuori dal comune, è stata addirittura sul punto di fare da stampella di salvataggio al sindaco Sanna, trincerandosi dietro alla solita e stantia frase magica “per il bene della città”). I consiglieri di Progetto Sardegna, Pd, Oristano Democratica e Sinistra Futura, in un comunicato, denunciano “…una degenerazione politica ormai fuori controllo, in cui il trasformismo è diventato regola. Non si cambia gruppo per divergenze amministrative, ma per seguire il vento più forte, sia che venga da una segreteria regionale o da un accordo lontano da Oristano”. Secondo le opposizioni, mentre si rincorrono gli accordi tra partiti, la città paga un prezzo alto in termini di instabilità, marginalità e perdita di credibilità. E il recente avvicendamento tra Psd’Az e Forza Italia ne sarebbe solo l’ultima conferma. La minoranza annuncia di non voler partecipare a quella che definisce una farsa, e ribadisce l’impegno a lavorare nel rispetto del mandato ricevuto. “Oristano oggi non ha una direzione. Né politica, né strategica, né amministrativa, e il silenzio dei cittadini non è consenso. È solo stanchezza. Ma la misura è colma”.

L’esclusione dei sindacati di medici e infermieri nella firma del protocollo d’intesa per rilanciare il sistema sanitario regionale tra la Regione e Cgil, Cisl e Uil ha scatenato le ire del NurSind che parla di una “distrazione non da poco”. “Al tavolo mancava il sindacato con il più alto numero di iscritti proprio tra le categorie di cui si lamenta la più alta carenza: ovvero il NurSind che, come noto – precisa Fabrizio Anedda il segretario regionale della sigla – iscrive tra le sue fila solo infermieri e ostetriche non è stato invitato. Il nostro sindacato può vantare i numeri importanti di professionisti iscritti, attraverso i quali ottiene una rappresentanza in crescita costante, arrivata alle scorse elezioni Rsu a superare la ragguardevole soglia del 10%. Insomma, la presidente Todde e l’assessore Bartolazzi si sono seduti al tavolo a discutere di carenze di infermieri senza invitare chi li rappresenta per mestiere”. Secondo il sindacato il fatto accaduto “…è molto grave perché – aggiunge Anedda – qualsiasi misura di potenziamento e riconversione territoriale del servizio sanitario regionale, passerà proprio da questa categoria in sofferenza, con carenze cheo in Sardegna contano tremila unità. Anche il NurSind sarebbe felice del raggiungimento di questo obiettivo, ma vorrebbe leggere e dare un parere sul protocollo. Un protocollo che, è importantissimo sottolineare, non può certo sostituire quanto previsto dalle norme di legge e dai contratti. Basterebbe dunque applicare la norma di effettiva rappresentanza per produrre seriamente un risultato condiviso e ponderato, invece si è preferito dividere, istigare sdegno e biasimo che implicitamente allontanano le parti da una convergenza, quindi dagli obiettivi di miglioramento. Non si è mai chiesta una corsia preferenziale – conclude Anedda – nei confronti della Regione, ma il rispetto che doverosamente si deve riconoscere in modo equo. Questo lo si pretende, eccome!”.

La Direzione generale della Asl di Oristano esprime solidarietà al personale sanitario per le intimidazioni e le minacce ricevute nei giorni scorsi ad opera di ignoti. “Stigmatizziamo con forza questo tipo di azioni, che peraltro abbiamo già provveduto a segnalare alle autorità di pubblica sicurezza perché siano identificati i responsabili – dichiara il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria oristanese, Federico Argiolas -. Allo stesso tempo, a nome di tutta la Asl 5, esprimo la massima vicinanza al personale sanitario che ha subito e subisce, periodicamente, questo tipo di vessazioni e intimidazioni. Gli operatori sanitari sono quotidianamente impegnati nella cura e nell’assistenza ai pazienti, spesso in condizioni oggettivamente gravose: sommare al carico di lavoro del personale lo stress e la preoccupazione per possibili aggressioni verbali o fisiche significa contribuire a minare la serenità dell’ambiente di lavoro e, di conseguenza, la qualità delle cure. Ricordo a tutte le cittadine e i cittadini, se mai ce ne fosse bisogno, che non è tollerabile in alcun modo minacciare, diffamare o offendere gli operatori sanitari: questa regola, che è alla base della pacifica convivenza di una comunità, è tanto più valida se tali azioni vengono indirizzate a chi ha il compito di tutelare la salute e la vita stessa dei pazienti. Raccomando di mantenere un atteggiamento rispettoso e collaborativo nei confronti di chi lavora nelle strutture sanitarie, perché solo in un clima lavorativo disteso e nell’ambito di un rapporto di fiducia reciproca fra professionisti, pazienti e familiari si può costruire una alleanza capace di migliorare la qualità dell’assistenza e favorire il successo terapeutico”.

E’ stato impiantato, nell’Unità operativa di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano, il primo infusore sottocutaneo di levodopa, un farmaco utilizzato per trattare i sintomi del Parkinson, su un uomo di 71 anni dell’Oristanese affetto dalla malattia in fase avanzata e complicata. “I pazienti – ha spiegato Rita Farris, che dirige l’ambulatorio Disturbi del Movimento dell’unità operativa di Neurologia guidata da Bastianino Murgia – normalmente assumono il farmaco levodopa per via orale. Con il passare del tempo però, dopo anni di malattia, questo perde efficacia perché si riduce la sua biodisponibilità (ovvero il grado e la velocità in cui il farmaco entra in circolazione. ndr), esponendo i pazienti a fluttuazioni sempre più frequenti e invalidanti, come i blocchi motori, i movimenti in eccesso o un sonno sempre più disturbato”. Il vantaggio della nuova terapia sottocutanea, disponibile dal 2024, consiste invece nella modalità di somministrazione del farmaco, che viene rilasciato in maniera costante e continuativa nel corpo nell’arco delle 24 ore. Questa modalità permette di tenere maggiormente sotto controllo i sintomi, come le fluttuazioni motorie e i disturbi del sonno, e ridurne l’impatto – ha chiarito Rita Farris -. Questo si traduce, per il paziente, in un notevole miglioramento nella qualità della vita”. L’impianto avviene, sostanzialmente, con il posizionamento di un ago nel braccio o nell’addome, collegato a una pompa di infusione che eroga il farmaco in maniera continuativa, sia di giorno che di notte. Si tratta di una procedura semplice, che a regime può essere gestita a domicilio da un caregiver formato e istruito dal personale sanitario sull’utilizzo del farmaco, sulle modalità per posizionare l’ago sottocutaneo, sulla disinfezione e tutti gli altri passaggi necessari a una corretta somministrazione della terapia. Dopo il primo paziente ad avere beneficiato della nuova terapia al San Martino, altri pazienti nei quali la malattia è in fase avanzata si sono già candidati all’impianto della pompa di infusione. Attualmente l’ambulatorio Disturbi del Movimento dell’ospedale San Martino di Oristano conta oltre 130 pazienti parkinsoniani seguiti dalla struttura.

Un’auto alimentata a benzina e gpl ha preso fuoco mentre si trovava sulla corsia di accelerazione all’altezza del km 107 della strada statale 131, a Bauladu, in direzione Sassari. Il traffico è stato temporaneamente bloccato in entrambe le direzioni e deviato al km 103.900, sulla strada complanare est, per poi rientrare sulla statale 131 al km 107. I mezzi pesanti sono stati, invece, deviati lungo la complanare ovest. Presenti le squadre Anas, i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine per la gestione del traffico in sicurezza e il ripristino della circolazione.
6 comments
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Potrebbe essere la base per un film surreale con diversi personaggi principali interessanti:
– il genio che perde il taxi, chiamato da chi doveva pagarlo e non da chi doveva salirci, ma che comunque ha fatto in tempo a spiegare a tutti come va la vita;
– il nazionalista, che non si sa bene quale sia la sua Nazione, ma basta che gli diano una nazione da difendere (in Giunta);
– l’uomo del grande ritorno, come una specie di Cincinnato, che adesso deve sedersi affianco a chi aveva tacciato di incapacità (virtù di cui sa tutto);
– l’eterno romantico, che non ha capito che chi si fa carico della esecuzione non prende mai il posto del detronizzato;
– l’ottimista, che mette in evidenza che, “tutto sommato, siamo ancora vivi no?” e che in politica 1+13 può fare anche 113;
Ma ce ne potrebbero essere altri minori, ma non secondari:
– il coerente con la sua incoerenza, sempre pronto a dire “non sono d’accordo, motivo per il quale voterò a favore”;
– il burattinaio scaltro, dotato di profondo amore per la famiglia;
– l’arbitro, che ha il cartellino rosso, ma trasparente;
– il polemico-polemico-polemico, ma sa fa ben di conto;
– l’indomita, che dice ;
– il passante, quello che dice “tanto sono tutti uguali”, proprio mentre si dirige all’orario di ambulatorio da uno di quelli tutti uguali.
Per il regista si potrebbero contattare uno tra Cattivogusto e Senzapudore, validi entrambi.
(Ovviamente i produttori siamo noi, e anche i saggi fruitori)
Faccio i complimenti all’autore dei “Qui, Quo, Qua” della politica della nostra città. Bravissimo.
più che “qui, quo, qua” ci starebbe bene “quaquaraquà”.
Ad Oristano abbiamo i politici che ci meritiamo. La colpa del teatrino al comune di Oristano è nostra perchè abbiamo votato questi personaggi. Alle prossime elezioni occorre fare piazza pulita: nessuno di quelli che sta seduto in consiglio comunale merita il nostro voto!
Bravissimo Angelo. Purtroppo è tutto vero.
Povera Oristano e poveri quei cittadini perbene che ancora ci sono e proprio perché sono persone perbene non si mischiano a questi pseudopolitici presuntuosi e convinti di essere sempre dalla parte giusta. Mai una volta che i nostri amministratori si confrontino con i cittadini e ascoltino i problemi dei quartieri della Città . I politici del Comune di Oristano sono tutti affetti da un disturbo: soffrono tutti di “calcoli”. Calcoli solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto. Non amano Oristano ma solo se stessi e la propria poltrona.
Gabriella
Pig ha descritto benissimo la sciagurata situazione al Comune di Oristano. Mi trovo d’accordo con i post precedenti. Alle prossime elezioni questi pseudo politici, come ha scritto Gabriella, vanno spazzati via, proprio per “il bene della città”!!!