Giu 06

Il Grig sull’eolico: la “moratoria” deve essere a livello nazionale.

“Se approvato così come è stato scritto, il disegno di legge di sospensione per 18 mesi degli impianti da energie rinnovabili sul territorio sardo sarà sicuramente impugnato dal governo. Il problema è nazionale e serve, semmai, una moratoria a livello italiano”.

Lo ha sostenuto, a nome del “Gruppo di intervento giuridico”, Stefano Deliperi. E fin qui nulla da obiettare, anche se la sua proposta su una moratoria nazionale, a dire il vero, non ha suscitato tanto entusiasmo, e va ad aggiungersi alle tante contrarie all’invasione delle pale eoliche in Sardegna, anche se scarsamente praticabili.

“Se approvato così andrà incontro a un’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale e sicuramente l’esito è abbastanza scontato – ha detto ancora Deliperi -, perché c’è una giurisprudenza univoca nel corso degli ultimi anni, per cui le moratorie temporanee o prolungate da parte delle regioni, non sono consentite”.

Per gli ambientalisti del Grig, inoltre, servirebbe “…una pianificazione seria a livello nazionale: sia lo Stato a assegnare, tramite bandi, le aree dove andare a effettuare effettivamente la produzione di energia da fonte rinnovabile” (sic!), ha precisato Deliperi, sottolineando che ora una moratoria nazionale sarebbe molto più veloce “…di un’approvazione del completamento del piano paesaggistico (sic al quadrato!), per cui ci vorrebbero anni, non mesi, ed eviterebbe il contenzioso davanti alla Corte Costituzionale”.

Per gli ambientalisti “…non ha senso produrre folli quantitativi di energia se non per venire incontro agli interessi della speculazione energetica. Perché sarà energia che non potremmo consumare, non potremmo conservare, e non potremmo portare dalla Sardegna alla penisola, perché i quantitativi sono enormi”.

Secondo altri ecologisti, e non solo, il suggerimento di Deliperi su una amena “moratoria nazionale” non sta né in cielo né in terra, visto che ci sono metodi più semplici e ben più veloci di quello proposto dal Grig, come, per esempio, quello del “Comitato scientifico insularità in Costituzione”, che ha spiegato a cittadini, politici ed addetti ai lavori l’unica idea “scientificamente” seria attualmente sul campo per bloccare nell’immediato l’invasione delle pale eoliche in Sardegna.

Proposta, per chi ha voglia di saperne di più, che vi riproponiamo.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Approvazione del Disegno di Legge recante “Norme urgenti di provvisoria salvaguardia del paesaggio rurale della Sardegna e per il completamento della pianificazione e la tutela dell’intero territorio Regionale” – Adempimenti organizzativi correlati.
La Presidente, di concerto con l’Assessore degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica, della Pubblica Istruzione, Beni culturali ed informazione e della Difesa dell’Ambiente, rappresenta la necessità di provvedere alla predisposizione, nel termine di sei mesi, del Piano Paesaggistico Regionale esteso a tutto il territorio Regionale a completamento di quello già approvato relativo al territorio costiero;
Il sistema di governo del territorio si presenta attualmente differenziato e sperequato in termini di omogeneità degli strumenti di tutela paesistica e di pianificazione urbanistica fra territori costieri e aree interne della Regione;
Emerge pertanto l’urgenza di adottare misure cautelari che impediscano il venir meno dei connotati primari, caratterizzanti e qualificanti il patrimonio paesaggistico ed ambientale delle arre interne della Sardegna tutelandone l’integrità e le enormi potenzialità da effetti ed interventi speculativi che potrebbero compromettere irrimediabilmente la qualità dello sviluppo e la conservazione degli habitat;
La Presidente, pertanto, di concerto con l’Assessore degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica, della Pubblica Istruzione, Beni culturali ed informazione e della Difesa dell’Ambiente, propongono l’approvazione dell’allegato Disegno di Legge recante “Norme urgenti di provvisoria salvaguardia del paesaggio rurale della Sardegna e per il completamento della pianificazione e la tutela dell’intero territorio Regionale” al fine di completare gli adempimenti necessari al rispetto degli articoli 143, 144 e 145 del Decreto Legislativo 22.1.2004, n.42 e successive modifiche ed integrazioni (Codice dei beni culturali e del paesaggio);
Valutata l’opportunità di operare secondo i principi di adeguatezza e precauzione la Giunta Regionale valuterà l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 14 della l.r. n.45/1989 al fine di garantire provvedimenti idonei ad inibire o a sospendere, per un periodo non superiore a tre mesi e non rinnovabili, trasformazioni di destinazioni d’ uso e costruzioni su aree pubbliche o private;
La Presidente di concerto con l’Assessore degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica, della Pubblica Istruzione, Beni culturali ed informazione e della Difesa dell’Ambiente rappresentano altresì, l’opportunità che il lavoro di completamento della Pianificazione Paesaggistica Regionale venga effettuata con l’utilizzo delle risorse professionali interne all’Amministrazione con il supporto di professionalità di indiscusso valore, esterne all’Amministrazione;
Al riguardo si rende necessaria l’attivazione di un Comitato di Indirizzo e coordinamento (altrimenti detto Ufficio del Piano) coordinato dal Direttore Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, composto da tutti i referenti dei Servizi dell’Amministrazione ritenuti conferenti rispetto alle materie della pianificazione sovra ordinata;
Viene proposta infine, la nomina di un Comitato scientifico che operi a supporto dell’Ufficio del Piano, composto da professionalità esterne all’Amministrazione Regionale in numero non superiore a 5 da individuarsi con Decreto della Presidente della Regione;

LA GIUNTA REGIONALE

Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
Visto l’articolo 57 del DPR 19.6.1979, n.348 (Norme di attuazione dello Statuto Speciale per la Sardegna) con cui sono delegate alla regione le funzioni amministrative esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di tutela paesaggistica;
Visto il Decreto Legislativo n.42 del 22.1.2004 (Codice dei Beni culturali e del paesaggio) e in particolare gli articoli 143, 144 e 145 concernenti il piano paesaggistico, quale strumento di tutela ambientale;
Vista la Legge Regionale n.45 del 22.12.1989 (Norme per l’uso del territorio regionale);
Ritenuto urgente ed indifferibile provvedere al completamento della pianificazione paesaggistica regionale e all’introduzione di norme di temporanea salvaguardia a tal fine;
Preso atto dei pareri di legittimità espressi dai Direttori Generali della Presidenza, degli Enti locali, finanze ed urbanistica, della Pubblica Istruzione, Beni culturali, informazione, Spettacolo e Sport e della Difesa dell’Ambiente;

DELIBERA

1. Di approvare l’allegato Disegno di Legge recante: “Norme urgenti di provvisoria salvaguardia del paesaggio rurale della Sardegna e per il completamento della pianificazione e la tutela dell’intero territorio Regionale” e trasmetterlo al Consiglio Regionale per gli adempimenti di competenza;
2. Di dare mandato all’Assessore agli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica al fine di predisporre gli atti necessari all’adozione, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 della l.r. n.45/89, dei provvedimenti idonei ad inibire o a sospendere, per un periodo non superiore a tre mesi e non rinnovabili, le trasformazioni di destinazioni d’ uso e le costruzioni su aree pubbliche o private nei territori interessati al completamento della pianificazione paesaggistica;
3. Di istituire, con Decreto della Presidente della Regione, presso l’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica un Comitato di Indirizzo e coordinamento (altrimenti detto Ufficio del Piano) coordinato dal Direttore Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, composto da tutti i referenti dei Servizi dell’Amministrazione ritenuti conferenti rispetto alle materie della pianificazione sovra ordinata;
4. Di nominare con Decreto della Presidente della Regione, un Comitato scientifico che operi a supporto dell’Ufficio del Piano, composto da professionalità esterne all’Amministrazione Regionale in numero non superiore a 5.

Allegato alla Delibera della Giunta

PROPOSTA DI DISEGNO DI LEGGE

Norme urgenti di provvisoria salvaguardia del paesaggio rurale della Sardegna e per il completamento della pianificazione e la tutela dell’intero territorio Regionale
Art. 1 – La Giunta Regionale, entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, adotta il Piano Paesaggistico Regionale esteso a tutto il territorio regionale integrando la pianificazione paesaggistica della fascia costiera con quella del restante territorio regionale ai sensi dell’articolo 135 del decreto legislativo 22.1.2004 n.42 (Codice dei Beni culturali e del paesaggio e ss.mm.ee.ii.)
Art.2 – Per quanto compatibili, nella fase di pianificazione delle aree interne della Sardegna, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla L.R. n.8 del 25.11.2004, salvo che i Comuni interessati non dispongano di PUC adeguato alle disposizioni di cui alle NTA del PPR.
Art.3 – La fase di pianificazione avviata dalla presente legge dovrà disporre lo studio e la tipizzazione del territorio rurale della Sardegna indagando le stratificazioni antropiche attraverso la valorizzazione del sistema ambientale, della tradizione e vocazione agraria, forestale e pastorale.
Art. 4 – Fino all’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale esteso a tutto il territorio regionale, è fatto divieto realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili salvo quelli precedentemente autorizzati, per i quali, alla data di entrata in vigore della presente legge i relativi lavori abbiano avuto inizio ed abbiano realizzato una modificazione irreversibile dello stato dei luoghi.
Art.5 – La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel BURAS.

Il Parlamento europeo è sempre stato un miraggio per la Sardegna: solo nel 2014 l’Isola riuscì a piazzare ben tre candidati al primo colpo, mentre nelle altre tornate elettorali ci si è dovuti accontentare di staffette tra gli aspiranti europarlamentari sardi e i big che hanno optato per altre circoscrizioni o hanno rinunciato. Anche stavolta, per le elezioni dell’8 e 9 giugno, le speranze sono legate a doppio filo con la scelta da parte di altri. E’ l’effetto dell’unica circoscrizione Italia Insulare che mette insieme la Sardegna, dove gli elettori sono poco più di 1,4 milioni, e la Sicilia, con circa 4,6 milioni di persone chiamate al voto. Uno squilibrio a favore dei siciliani che sono sempre riusciti a mandare a Strasburgo i loro rappresentanti. Negli anni quasi tutti i partiti nell’Isola si sono fatti promotori di una legge per ottenere il collegio unico Sardegna, ma non si è mai arrivati ad approvarla. In questa tornata a provarci per un posto all’Europarlamento degli otto disponibili per la circoscrizione Insulare sono in 17, a cui si aggiunge con Sinistra Italiana-Avs Ilaria Salis (nata a Milano ma di origini cagliaritane), ai domiciliari a Budapest dopo una dura carcerazione di 15 mesi, e adesso in attesa della fine del processo che la vede sul banco degli imputati per aver aggredito alcuni estremisti di destra. Sempre in corsa con Avs c’è Francesco Muscau, coordinatore regionale dei Verdi. Nel Pd in campo la psicologa Angela Quaquero, ex presidente della Provincia di Cagliari. Il M5s punta su Cinzia Pilo e Matteo Porcu, mentre con il movimento di Michele Santoro “Pace, terra, dignità” ci sono Gianni Fresu, ex segretario regionale di Rifondazione comunista, Elisa Monni (Liberu) e Federica Baccoli. Per Fratelli d’Italia il candidato sardo è il deputato Salvatore Deidda. Nella lista Forza Italia-Riformatori-Noi moderati sono candidati l’esponente dei Riformatori sardi Michele Cossa e l’ex sindaca di Lula e già eurodeputata Maddalena Calia. La Lega candida, invece, l’ex senatrice nuorese Lina Lunesu. La coordinatrice regionale del Popolo della famiglia, Barbara Figus, è schierata con Libertà, il cartello elettorale di Cateno De Luca. Azione punta su Nicola Trudu, Martina Benoni e Gianfranco Damiani. Per Stati Uniti d’Europa ci sono Pierina Putzolu (Psi) e Carola Bacoli (+Europa). Nel 2019 in Sardegna il primo partito divenne la Lega con un exploit che la portò al 27,5%, seguita dal M5s con il 25,7%, anche se il movimento fondato da Beppe Grillo riuscì a prendersi il primo posto tra i partiti nell’intera circoscrizione Insulare. Terzo arrivò il Partito Democratico al 24,2%, staccati Forza Italia (7,8%) e Fratelli d’Italia (6,2%). Oggi il quadro politico è radicalmente mutato e tutti i partiti, sia nel centrodestra che nel centrosinistra, attendono questo appuntamento elettorale per rivedere gli equilibri interni alle coalizioni. Nell’Isola c’è di più: dopo la vittoria alle regionali con Alessandra Todde, il Campo largo è in cerca di conferme.

Prosegue il tour nell’isola di Adiconsum Sardegna, con una serie di incontri promossi dall’associazione di tutela dei consumatori per aiutare gli utenti a risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica. Adiconsum ha organizzato per questo fine settimana due incontri: venerdì 7 giugno a Villanovaforru e sabato 8 a Terralba, mentre la prossima settimana l’appuntamento è previsto per l’11 giugno a Santu Lussurgiu. “Come noto il 1° luglio terminerà il regime di maggior tutela per l’elettricità, e gli utenti della Sardegna che non hanno ancora scelto un fornitore del mercato libero passeranno in automatico nel servizio a tutele graduali dove, grazie alle aste svolte a inizio anno, il risparmio medio sulla spesa per le bollette della luce sarà in media di almeno 131 euro annui a famiglia, secondo i dati forniti da Arera”, ha spiegato il presidente regionale di Adiconsum, Giorgio Vargiu. “Un passaggio importante e delicato, sul quale però le informazioni rese agli utenti sono carenti e lacunose: i cittadini non sanno, ad esempio, che, pur essendo passati già al mercato libero dell’energia, possono sfruttare i benefici economici e contrattuali del “servizio a tutele graduali”, rientrando entro il prossimo 30 giugno nel mercato tutelato. Né conoscono le procedure da seguire per cambiare fornitore e risparmiare sulle bollette. Proprio per questo, e sostituendoci ad autorità, enti e istituzioni, che in questo momento non stanno garantendo adeguata trasparenza e informazione agli utenti per consentire loro di fare scelte consapevoli, abbiamo indetto una serie di incontri con i cittadini sardi, nel corso dei quali Adiconsum Sardegna fornirà informazioni e assistenza in merito alla fine del mercato tutelato della luce e al passaggio al “servizio a tutele graduali”, ha concluso Vargiu. Nel corso dell’incontro di Terralba, nella sede Adiconsum, in via Baccelli 6, si terrà una giornata dedicata alle pratiche per il rientro nel mercato tutelato, con gli esperti dell’associazione che assisteranno gli utenti per la compilazione e l’invio delle pratiche da inoltrare al “Servizio elettrico nazionale” per il rientro nel mercato tutelato. Per effettuare la procedura, gli utenti interessati dovranno portare copia dell’ultima fattura ricevuta dall’attuale fornitore di energia e copia del documento di riconoscimento del titolare dell’utenza.(Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Un grosso incendio si è sviluppato, nel tardo pomeriggio, nello stabilimento di “Sa Marigosa”, a Cabras. Le fiamme si sono propagate nel capannone della società agricola, che produce e confeziona verdura e frutta, e nel ricovero attrezzi adiacente, lungo la strada provinciale 7, non molto distante dal sito archeologico di Mont’ e Prama. Non si conoscono ancora le cause dell’incendio. L’allarme alla sala operativa dei Vigili del fuoco di Oristano è arrivato poco dopo le 18. Sul posto sono state inviate due squadre del 115, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Già nel 2020 un incendio aveva interessato l’azienda, causando gravi danni. Anche in questa occasione si registrano danni ingenti ad attrezzature e merci. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A Oristano i privati potranno adottare gli spazi verdi pubblici per valorizzarli e curarne la manutenzione. La giunta Sanna, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha approvato la delibera che fissa i criteri generali per la realizzazione in via sperimentale, in questa fase per un anno, del progetto “Adotta un’aiuola”. L’iniziativa, che nasce anche raccogliendo un bisogno della comunità oristanese tante volte manifestato, ha l’obiettivo di garantire la manutenzione delle aree pubbliche già sistemate a verde dal Comune oppure la sistemazione e la manutenzione di nuove aree pubbliche da destinare a verde. La giunta, sulla scorta delle Linee programmatiche e di mandato e del Documento unico di programmazione, intende avviare il progetto in forma sperimentale, nelle more dell’approvazione dell’apposito regolamento da parte del consiglio comunale e della pubblicazione di un bando pubblico per le concessioni. I criteri generali stabiliscono che i privati potranno presentare proposte per le aree destinate a verde pubblico precisando che potranno essere accolte anche le iniziative attraverso le quali i cittadini intendano decorare le aree pubbliche prospicienti le proprie abitazioni con vasi fioriti o altri elementi di verde o di arredo urbano (panchine, cestini, installazioni, ecc.) a condizione che tale possibilità non interferisca con l’uso corretto e con la fruibilità dell’area pubblica. Potranno candidarsi a gestire aree verdi i cittadini singoli o associati, le associazioni senza scopo di lucro di volontariato, culturali, sportive, anche non riconosciute formalmente, gli istituti scolastici o singole classi e condomini, ma anche i soggetti che esercitano attività economiche con scopo di lucro. Chi si proporrà per la gestione si impegnerà alla manutenzione e gestione dell’area richiesta, della pulizia e rimozione dei rifiuti, della potatura delle specie arboree esistenti, della concimazione, controllo e pulizia delle erbe infestanti e dell’eventuale piantumazione previo accordo con il Comune. Il Comune si riserva la facoltà di concorrere a sistemare all’interno delle aree interessate cestini e al loro svuotamento, di fornire eventuale supporto di materiali e attrezzature, di fornire l’impianto di irrigazione qualora fosse necessario. Le aree verdi concesse in adozione dovranno conservare l’uso pubblico e dovrà essere consentito il libero accesso alla collettività. Nelle aree assegnate, nel rispetto delle norme, si potranno installare ed esporre targhe di ringraziamento, fornite dall’amministrazione comunale, o, in caso di attività commerciali, anche di un cartello pubblicitario dell’attività. Ogni anno, attraverso un’apposita giuria, il Comune individuerà tra le aree assegnate quella che si sarà distinta per costanza nella cura, bellezza dell’intervento di valorizzazione, originalità della proposta di promozione. All’area sarà assegnato il titolo di “giardino dell’anno” e al gestore sarà riconosciuto un premio da stabilirsi con apposita deliberazione della giunta comunale.

Fino al 28 giugno è possibile presentare istanza per accedere alla borsa di studio nazionale rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, per l’anno scolastico 2023/2024. Per poter accedere alla borsa di studio è necessario essere residenti nel Comune di Oristano, essere iscritti e aver frequentato nell’anno scolastico 2023/2024 una scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione (scuole statali e paritarie), appartenere a famiglie con un Isee massimo di 14.650 euro. La domanda deve essere presentata dal genitore, dal rappresentante legale dello studente o dallo stesso studente se maggiorenne, dalle ore 14 del 6 giugno sino alle 23.59 del 28 giugno, tramite il Portale telematico dei servizi scolastici del Comune di Oristano https://serviziscolastici.comune.oristano.it/sicare/benvenuto.php . Alla domanda deve essere allegata fotocopia dell’attestazione dell’Isee in corso di validità, fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente e fotocopia del documento di identità e codice fiscale dello studente. Le domande non correttamente compilate o prive degli allegati richiesti non saranno ritenute idonee e pertanto verranno escluse. Per supporto alla compilazione della domanda ci si può rivolgere all’Informacittà del Comune di Oristano in vico Episcopio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 19, tel. 0783791628, mail informacitta@comune.oristano.it. Per informazioni otre che all’Informacittà ci si può rivolgere all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Oristano, tel. 0783 791331/337, mail urp@comune.oristano.it; Ufficio pubblica istruzione, tel. 0783/791332/307/238, pubblicaistruzione@comune.oristano.it; Ministero Istruzione, email iostudio@istruzione.it.

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