Feb 11

12 stelle per la Sartiglia dei Contadini disturbata dal vento.

“Sartiglia bagnata, Sartiglia sfortunata”. Si può sintetizzare così l’edizione 2024 della giostra equestre oristanese organizzata dal Gremio dei Contadini di San Giovanni.

Oltre alle condizioni atmosferiche avverse, con pioggia (per fortuna solo ad intervalli) e soprattutto il vento, che hanno reso oltremodo difficoltosa la corsa alla stella dei cavalieri, c’è stato un incidente ad Alessandro Pinna che, alla partenza in piazza Manno, non ha avuto neppure il tempo di spronare il suo cavallo, che dopo pochi metri è stato disarcionato, cadendo rovinosamente a terra. E mentre il cavallo era lì a due passi e sembrava che lo guardasse, Pinna non è più riuscito ad alzarsi, tant’è che è dovuto intervenire il personale sanitario che lo ha adagiato sulla barella e trasportato con l’ambulanza all’ospedale San Martino. Pare, comunque, non ci siano conseguenze serie per lo sfortunato cavaliere.

La corsa ha avuto anche una breve interruzione a causa di una lite nei pressi delle tribune tra due persone che, probabilmente, avevano alzato un po’ troppo il gomito, e per calmare i bollori sono state accompagnate in Questura.

Altro piccolo neo, lo stop alle pariglie, causa oscurità e per motivi di sicurezza su ordine della Questura, con ben 13 terzetti che non solo non hanno potuto tentare le eventuali evoluzioni, ma neppure effettuare la galoppata finale sulla pista.

A parte questi contrattempi, per il resto è andato tutto secondo copione, con un plauso particolare per su Componidori, Giovanni Utzeri, quando, dopo l’interruzione per l’incidente ad Alessandro Pinna, ha avuto il coraggio di interrompere la corsa alla stella alla 67esima discesa (cosa a cui eravamo ormai disabituati, dopo l’infinità di discese concesse dal Capocorsa ai cavalieri negli anni passati. ndr), consegnando le spade al presidente del Gremio dei Contadini, Giuseppe Vacca, alle 16.40 (anche se, a nostro modesto avviso, si potrebbe porre fine alle discese alla stella molto prima) per poi tentare, vanamente, la fortuna con su stoccu.

La sorte, sia a su Componidori che ai suoi compagni di pariglia, Andrea Zucca e Paolo Faedda, non è stata propizia con la corta lancia di legno, né tantomeno in precedenza con le spade.

A scatenare il primo boato della folla sulle tribune, gremite fine all’inverosimile, e a far felice non solo il Gremio dei Contadini (che organizza la manifestazione della domenica), con in testa s’Oberaiu Majori Giuseppe Vacca, ma anche quello dei Falegnami e in primis il Majorale en cabo Gino Mugheddu, è stato, alla quarta discesa, Fabrizio Manca, che martedì prossimo guiderà la Sartiglia per il Gremio di San Giuseppe.

Entusiasti anche i tanti turisti e gli ospiti presenti, fra gli altri il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (che prima di assistere alla giostra, in mattinata aveva anche effettuato una rapida visita in Comune, dove ha incontro il sindaco Massimiliano Sanna), e le delegazioni di Sinj (Croazia), Feltri, Asti e Narni.

Per loro la giornata era iniziata con la visita alle scuderie, il bando in piazza Eleonora, e la vestizione di su Componidori, Giovanni Utzeri, nella sede del Gremio di San Giovanni, in via Aristana. Poi tutti in via Duomo per assistere all’incrocio delle spade tra Componidori e su Segundu e, a seguire, i tentativi del Capocorsa e dei suoi due compagni di pariglia e la prima stella di Fabrizio Manca.

Dopo il nulla di fatto di Corrado Massidda e Ignazio Lombardi (Segundu e Terzu martedì prossimo), e di Alberto Vacca, figlio del presidente Giuseppe, al quale su Componidori ha concesso la passerella solitaria, la sorte non è stata benigna neppure con Anthony Maccioni e Giuseppe Frau.

A rompere il digiuno ci ha pensato Claudio Tuveri, che ha centrato la seconda stella della giornata alla decima discesa. Tuveri, abile cavaliere, con tante stelle centrate, di cui tre d’oro, può vantare un record: quello di aver vinto, per 5 anni consecutivi (dal 2016 al 2020), il premio per la miglior discesa alla stella, sempre nella Sartiglia del martedì.

A centrare la terza stella per il Gremio di San Giovanni è stato Daniele Mattu, dopo i tentativi andati a vuoto di Alessio Garau e Francesco Carboni. Magro bottino anche per le discese di Luigi Iriu, Fabio Fiori, Roberto Pau, Antonio Cester, Renzo Mura, Giorgio Sanna, Cristian Sarais, Giuseppe Catapano, Fabrizio Pomogranato, Paolo Soddu, Stefano Garau, fino alla 27esima discesa con la stella centrata da Andrea Brai.

Dopo appena altri tre tentativi, da parte di Matteo Licheri, Sonia Cadeddu e Sergio Ledda, quinta stella per Andrea Solinas, alla 31esima discesa. Niente da fare, invece, per Davide Fiori, Marco Frau, Alessio Piras, Antonio Giandolfi e Federico Fenu, mentre si è portata a casa la stella d’argento l’amazzone Elisabetta Sechi, al 37° tentativo.

Altre discese senza centrare la stella sono state quelle di Gianluca Russo, Federico Misura, Bernardino Ecca, Giovanni Serra, Alberto Carta, Giancarlo Melis e Roberto Volturo. La settima e l’ottava stella sono state, invece, centrate rispettivamente da Luca Murtas (sotto un diluvio) e Salvatore Montixi, alla 45esima e 47esima discesa, con in mezzo il vano tentativo da parte di Enrico Fiori, il decano dei cavalieri della Sartiglia, con i suoi 65 anni e 53 giostre equestri sulle spalle.

La nona e la decima stella di Tullio Zucca e Alessandro Cester (51° e 52° tentativo) sono state precedute dalle discese senza successo di Fabio Chessa, Cristian Matzutzi e Gianluca Muru,  seguite da quelle di Stefano Spiga e Daniele Ferrari.

Discese a vuoto anche per Francesco Castagna, Ilaria Rosa, Marco Cardias, Diego Pinna, mentre un’altra amazzone, Emanuela Colombino, ha centrato l’11esima stella, con un brivido, perché all’arrivo della sua corsa, in via S.Antonio, è caduta, ma fortunatamente senza riportare conseguenze.

Prima della dodicesima e ultima stella della giornata di Andrea Manis (alla 67esima discesa), avevano tentato invano la fortuna Rodolfo Manni, Pasquale Forgillo, Ilaria Rosa, Diego Pinna, Francesco Salis e Andrea Sanna.

Poi, come detto, la consegna delle spade e i tre tentativi falliti con su stoccu del Capocorsa Giovanni Utzeri, e dei suoi compagni, su Segundu Andrea Zucca e su Terzu Paolo Faedda.

Una “remada” senza infamia e senza lode, con su Componidori sdraiato a tratti sulla schiena del cavallo (probabilmente le condizioni del percorso in via Duomo non permettevano di più), ha chiuso la corsa alla stella e il corteo si è spostato in via Mazzini (quest’anno senza le tribune) per le evoluzioni (si fa per dire) delle pariglie.

La domenica, di solito, dalle pariglie non ci si aspetta grandi cose, e anche quest’anno, purtroppo, non siamo stati smentiti.

Tra la moltitudine di tentativi falliti, spicca il ponte spettacolare di Andrea Concas, Antonella Rosa e Federico Misura, che ha strappato applausi a scena aperta. Da segnalare anche il ponte, non perfetto, di Davide Fiori, Rodolfo Manni, e Gianluca Fais; il tre su tre di Sergio Ledda, Matteo Licheri e Federico Fenu; e il tre su tre con selle in mano e briglie in bocca di Luigi Iriu, Salvatore Vacca e Paolo Mele. Con tutta probabilità martedì (forse) andrà meglio.

Intanto, domani tocca alla Sartigliedda, organizzata dalla Pro Loco, per la gioia dei bambini.

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