Feb 02

Lettera aperta di Sinistra Futura a Renato Soru, “colui che ha spezzato il centrosinistra sardo”.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta inviata da Bruno Palmas, cofondatore di Sinistra Futura, a Renato Soru.

“Le scrivo questa lettera perché oggi sono un militante della “diasporata” sinistra sarda ferito e indignato.

Poi dirò perché ferito ed indignato.

Ricordo la Sua discesa in campo e la Sua passione politica nella ricerca di un riscatto del popolo sardo necessario a restituirci quella dignità che secoli di occupazione e anni di malgoverno avevano calpestato. Io ci credevo e perciò mi misi a disposizione, avendo maturato, oltre che 20 anni di militanza politica (sempre a sinistra) anche un decennio abbondante di militanza sindacale attiva ai massimi livelli nel campo medico, che mi appartiene per professione. Lei mi chiamò a ruoli importanti di governo della sanità in Sardegna, che accettai con piacere, per dare il mio modesto ed umile contributo al percorso di cambiamento della Sardegna. Quel cambiamento di cui Lei era, in quel momento, pioniere e rappresentante.

Per tutti noi che ci impegniamo nella lotta di cambiamento della società, quella esperienza non poteva che essere di servizio politico e civile, senza richiesta di compensazione, un vero e proprio atto di amore verso la propria terra ed il proprio popolo. Direi un privilegio di appartenenza in un contesto di partecipazione di tutti al bisogno di riscatto. Una sorta di positivo c’ero anch’io. Così lo consideravo e tale lo considero ancora.

Oggi invece, nel momento in cui noi sardi, tutti, abbiamo bisogno di ritrovare le ragioni di popolo, del tutti NOI, di rappresentarle nel modo più ampio possibile, ripercorriamo errori che rischiano di essere catastrofici per la Sardegna. Le forze migliori della nostra terra divise, lacerate, irrispettose della fragilità sociale di questo popolo fiero ed orgoglioso, ostaggio delle bramosie di potere dei nuovi saccheggiatori delle nostre risorse naturali, i recidivi colonizzatori di un meraviglioso nostro mondo antico.

Ecco la sua colpa: aver consegnato la sua persona, la sua storia personale e politica, il suo carisma (al quale qualche piccolo pezzo della sinistra antagonista ha ritenuto di doversi adeguare) alla rottura politica del fronte democratico e del centrosinistra sardo e, conseguentemente, a questa versione predatoria della peggiore destra di governo che la Sardegna ricordi.

NOI di Sinistra Futura, per il dopo Solinas, avevamo pensato al riscatto, alla vittoria delle forze progressiste e di sinistra della Sardegna. Il nostro nemico politico era e rimane la destra becera e affarista, quella dei pranzi di Sardara, quella della privatizzazione occulta e strisciante della sanità, dei trasporti che non ci sono, del lavoro che manca, delle scuole che chiudono, della povertà che cresce, di una Sardegna che arranca nel contesto nazionale ed europeo, e chi più ne ha più ne metta. Che tanto non sbaglia!

Ed invece siamo tutti qui a ragionare sulle nostre divisioni, a registrare parole irriguardose in libertà, insulti fratricidi, accuse di disonestà. Basta girare un po’ sui social.

No, dott. Soru. Non va bene. Questa volta ha sbagliato tutto!!

Il cambiamento oggi siamo NOI. Siamo quelli che chiamano il Campo Largo, largo appunto perché accogliente e inclusivo, ragionevole e plurale, disponibile e confidente, disposto alla condivisione ideale e progettuale, del quale Sinistra Futura si vanta di essere stato attore protagonista, tra i primi.

NOI di Sinistra Futura siamo quelli che lotteranno per affrancare il popolo sardo dalla tirannia dei poteri forti e neanche tanto occulti, per la difesa dei beni comuni, dei poveri, degli emarginati, per la difesa della storia e della cultura della Sardegna, di questa terra meravigliosa, delle sue risorse e delle sue bellezze, delle donne sarde nella loro battaglia di eguaglianza, dei giovani e delle loro ambizioni, del diritto del popolo sardo alla autodeterminazione, quella vera, non di facciata.

NOI lotteremo con Alessandra TODDE per queste ragioni, perché in lei vediamo la forza e la competenza per il nostro comune futuro: perché sappiamo che questa donna gentile ma solida, proiettata nel futuro ma radicalmente ancorata al suo passato, sarà l’origine del cambiamento che vogliamo per la Sardegna.

Per questo non possiamo accettare che le si rivolgano volgarità e poco educati commenti.

NOI la difendiamo, NOI la sosteniamo, NOI non permetteremo che sia esposta alla calunnia e alla macchina del fango, da qualunque parte possa arrivare.

Alessandra TODDE non si tocca. Alessandra TODDE dimostrerà a tutti, ed anche a Lei, che la forza di questa coalizione democratica e di sinistra sarà il motore del cambiamento che vogliamo e che dopo il 25 di Febbraio comincerà ad essere non solo un sogno ideale ma l’inizio di un cammino per le terre di Sardegna. Alessandra TODDE sarà ricordata per questo.

Ma per Lei, dottor Soru, non potrà essere così. Con profondo dispiacere, per ciò che Lei ha rappresentato in un passato ormai lontano, penso che Lei sarà ricordato come colui che ha spezzato il Centrosinistra sardo in un assurdo moto di egocentrismo che non Le fa onore.

Se vinceremo, questo peso sarà solo Suo, ma i Sardi avranno comunque l’opportunità del riscatto.

Se perderemo, Lei sarà ricordato come la nemesi della democrazia in Sardegna. E a nulla servirà dire che “lo avevamo detto”.

Con rispettoso dissenso, Bruno Palmas, Co-Fondatore di Sinistra Futura”.

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