Lug 25

Altro giro, altra corsa: il sindaco Sanna apre  l’ennesima fase della gestione della crisi.

“Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha aperto personalmente una nuova fase (sic!) della gestione della crisi.

In questo momento, ancora una volta con senso di responsabilità (ma per favore… ndr), il sindaco reputa prioritario portare a compimento i lavori del consiglio comunale sospesi per troppo tempo (e di chi è la colpa? ndr) a seguito della crisi e già calendarizzati per venerdì 28 e lunedì 31 luglio.

In particolare, il sindaco sottolinea che tra i punti all’ordine del giorno si prevede l’approvazione di atti amministrativi di estrema rilevanza quali il rendiconto 2022, gli equilibri di bilancio 2023-2025, la ratifica di variazione di bilancio 2023, riguardante importanti finanziamenti inerenti i fondi del Pnrr e del sociale, nonché l’approvazione del piano di trasferimento degli usi civici di Torre Grande.

Considerato che questo ultimo atto è ritenuto di straordinaria e di fondamentale importanza, che da decenni riveste una valenza strategica per i cittadini di Oristano, informa che intende concludere questi importanti lavori di consiglio al termine dei quali valuterà le più opportune iniziative finalizzate alla soluzione della crisi”.

Fin qui l’ameno comunicato del sindaco Sanna che, per rispetto degli oristanesi, se si fosse presentato in consiglio comunale invece di darla buca come ha fatto, “l’approvazione di atti amministrativi di estrema rilevanza” sarebbe stata cosa fatta.

Ora non resta che attendere quali saranno le sue elucubrazioni e le sue personali valutazioni sulle “…più opportune iniziative finalizzate alla soluzione della crisi”, a dimostrazione che, nonostante il disastro di questi 12 mesi, da quella seggiola Sanna non vuole assolutamente scollarsi.

Steso un velo pietoso su quanto è accaduto all’interno del centrodestra e sulla inconcepibile perdita di tempo da parte del centrosinistra nel respingere al mittente l’appetitosa offerta di far parte della maggioranza, non va dimenticato che proprio il sindaco (che, sinceramente, non pensavamo, come dimostrato alla luce dei fatti, tanto inadeguato e politicamente inconsistente) è il maggior responsabile della crisi che sta paralizzando Oristano.

E dato che ci vorrebbe una bella faccia tosta, dopo ciò che è successo, nel tentare una ricomposizione dell’iniziale quadro politico che ha portato Massimiliano Sanna sulla poltrona più ambita del palazzo degli Scolopi, l’unica speranza “per il vero bene della città” è che il sindaco abbia un sussulto di dignità e si dimetta.

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